La storia della principessa splendente, titolo originale 竹取の物語り(taketori no monogatari), è un film di animazione giapponese diretto dal regista Isao Takahata. La trama non è originale, ma si basa su un racconto del periodo Heian (X sec.) intitolato: “Storia di un tagliabambù”.
La letteratura Heian
La letteratura giapponese del periodo Heian (794-1185 d.C.), è caratterizzata dall’introduzione dei kana (caratteri fonetici di origine giapponese), all’interno del sistema di scrittura giapponese. Prima si usavano i caratteri cinesi, e l’arte della scrittura era consentita solo agli uomini. Invece, col periodo Heian le prime a impossessarsi di questo tipo di scrittura furono le donne, a cui appunto era vietato sapere il cinese; ed è grazie a ciò che le maggiori opere di quest’epoca furono scritte per la maggior parte da dame di corte. Si ha inoltre la nascita di nuovi generi letterari: i nikki (diari), gli zuihitsu (saggi) e i monogatari (romanzi). I monogatari sono un genere tipico del periodo Heian, trasmessi oralmente, basati su eventi fantastici e mitologici.
All’interno della letteratura di quest’epoca le due autrici principali sono: Sei Shonagon e Murasaki Shikibu.
Ed è proprio Murasaki Shikibu (973-1014 ca. o 1025 ca.) l’autrice del Genji monogatari (Storia di Genji), il capolavoro assoluto della letteratura giapponese che al suo interno contiene il Taketori monogatari.
Attraverso la sua scrittura Murasaki riesce a dare voce alle donne del periodo Heian, che come si può notare dal film vivevano in una condizione molto precaria. Tutto ruotava intorno al matrimonio, Kaguyahime viene fatta spostare nella capitale proprio per poter attirare l’attenzione dei pretendenti.
Il film La storia della principessa splendente
La storia si apre con un anziano tagliabambù che trova una piccola fanciulla all’interno di una canna di bambù e decide di portarla a casa con sé dalla moglie. La piccola, chiamata Kaguya, si rivela essere una creatura non appartenente a questo mondo, infatti nel giro di poche settimane diventa una splendida donna. Ella è dotata di una bellezza rara, e di fatti Kaguya diventa oggetto del desiderio di uomini potenti che sono disposti a tutto per farsi notare e per rendere omaggio alla sua bellezza.
Con il passare dei giorni cresce anche il senso di malessere della fanciulla che si sente sempre meno adatta alla vita terrena, e finirà per ricordare le sue origini non umane. Verrà portata via dal popolo della luna, il suo popolo originario, che le farà dimenticare ogni ricordo legato alla vita sulla terra.

Le tematiche
Tra i vari temi che si possono trovare nel film, così come nel racconto, è da notare l’elevata sensibilità dei personaggi, e la malinconia legata allo svanire delle cose, tipici della letteratura Heian. Questi sentimenti vengono identificati col nome di mono no aware, che caratterizza la scrittura del periodo.
Il film è caratterizzato da un ritmo lento e da uno stile particolare. I disegni sono essenziali, con colori tenui e sfumati. I particolari sono pochi, e permettono allo spettatore di immaginare i contorni e i paesaggi anch’essi appena accennati. Il regista è riuscito a unire le qualità tipica dei romanzi, dove l’immaginazione del lettore gioca un ruolo principale, a quelle dell’animazione.
Fonti
La Cooltura, La letteratura giapponese del periodo Heian: autori e analisi, Francesca Calabrese
Cinematographe, La storia della principessa splendente: analisi e significato del film, di Letizia Hushi
Vado in Giappone, L’era Heian e la fioritura della letteratura giapponese, di Dafne Borracci
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