Root Film

Root Film

Era un po’ meno di un anno che non facevo recensioni di videogame! Vi sono mancate? XD
Questa volta, più che un videogame action o tactics, ho avuto sotto mano una interessante Visual Novel che ha come character design Taro Mino, che ha cambiato completamente stile rispetto ai suoi lavori precedenti. O_O;;;;

Root Film Trailer

Root Film Trama

Giappone

. In prima persona viviamo il dramma di una donna che sta morendo, leggendo a video i suoi pensieri mentre è in fin di vita. Non si capisce bene cosa sia successo, se si tratti di un suicidio o di un omicidio, ma dev’essere caduta da una considerevole altezza e sta soffrendo prima di spirare. La gente si accalca attorno e tira fuori i cellulari, ma al posto di usarli per chiamare un’ambulanza o aiuto, iniziano a scattare foto alla macabra scena senza un briciolo di compassione. L’ultimo pensiero della donna va alla sorella.

Prefettura di Shimane. Ci troviamo nello studio di Rintaro “Max” Yagumo, un giovane regista che, dopo aver vinto un prestigioso premio per un corto cinematografico, ha aperto un suo studio lavorando solo a cose di poco conto, come video pubblicitari e soprattutto editing video per la creazione di DVD sull’occulto. Dopo aver editato l’ennesimo video e risposto a delle email, viene contattato da Hiroyuki Isogami, un produttore di Shimane TV, per partecipare a un progetto imminente.

Giunto alla sede di Shimane TV accompagnato da Aine Magari, la sua assistente all’editing, Isogami spiega a Rintaro che il progetto riguarda un telefilm thriller investigativo curato da tre registi, ma che non è ancora sicuro se andrà in porto. Il problema è che ai piani alti c’è qualcuno che non desidera che il progetto venga rimesso in moto, visto che si tratta di un piano iniziato ben 10 anni prima e abbandonato per via di “cattivi presagi“.

Il film ha diverse stranezze che gli orbitano attorno, tra cui il fatto che nonostante non sia editato, in nessuna scena si sente la voce del regista dare indicazioni o far partire la registrazione, inoltre in uno spezzone che viene mostrato ai due da Shuhei Sayama, il direttore dell’archivio di Shimane TV, si vede un’attrice girare in un luogo pieno di verde durante un temporale, con la comparsa improvvisa di un fantasma prima che la ragazza in questione venga investita da un camioncino.

Rintaro e Aine si mettono subito al lavoro per capire le incongruenze del filmato analizzando le poche informazioni e comprendere cosa sia realmente successo, investigando sulle probabili location deve lo spezzone è stato girato e cercando di capire qualcosa dalle poche immagini.

Ma che mistero si nasconde dietro al filmato e come si ricongiungerà tutto alla scena iniziale?

Root Film Valutazione

Devo ammettere che la trama del gioco è davvero interessante. Non sono un accanito fan dei thriller o mistery, ma devo ammettere che mi piace l’idea di cercare indizi e investigare per comprendere la verità dei fatti (come in Umineko no Naku koro ni). I protagonisti di questa Visual Novel sono principalmente Rintaro e Aine, che, dopo aver scoperto la verità riguardo al filmato, verranno affiancati da una giovane attrice, Hitoha Amakata, nella ricerca di location in cui ambientare la storia del loro film, che verrà interrotta da strane morti. In parallelo, a un certo punto, potremo scegliere anche di mettere in pausa le vicende dello Studio Yagumo, per seguire quelle di Riho, una giovane modella e attrice collegata alla vicenda di questa fantomatica serie legata a un altro regista, che finirà anch’essa coinvolta in fatti misteriosi.

Rintaro è davvero interessante come protagonista, con un senso estetico e una perspicacia degna di un regista. Oltre ad essere un tipo simpatico, anche se in certi momenti un po’ manipolatore, ha un intuito degno di un investigatore e riesce a cogliere indizi rivedendo i filmati e le registrazioni fatte, che ci vengono mostrate con dei quadrati selezionabili in cui possiamo leggere descrizioni di quello che nota e sue speculazioni a riguardo.

Man mano che la storia prosegue, otterremo indizi importanti che potremo registrare grazie alla Sinestesia, una strana sensazione che capita al protagonista a livello inconscio di visualizzare delle frasi importanti come se fluttuassero a mezz’aria.

Ovviamente una volta memorizzati, i vari indizi verranno usati nell’epilogo del capitolo che state giocando nel controinterrogatorio del presunto colpevole (un po’ alla Danganronpa XD), in cui ovviamente dovremo scegliere quali siano i più congeniali tra i vari indizi che abbiamo raccolto (solitamente 1 giusto e 2 sbagliati) per metterlo alle strette e costringerlo a confessare la verità una volta che l’indicatore della verità (che potete vedere in alto a destra nell’immagine sottostante) si sarà riempito del tutto.

Un’altra cosa che mi ha colpito molto è l’enfatizzazione che viene data durante tutto il corso della storia alle varie location ambientate nella Prefettura di Shimane, come se oltre a voler essere un’avvincente storia investigativa, questa Visual Novel avesse il compito di promuovere Shimane, attraverso diversi trivia che vengono raccontati nel corso della storia e tra l’altro la comparsa di Shimanekko, la mascotte che rappresenta la prefettura di Shimane.

Immagino che le panoramiche siano state tutte ideate su foto reali scattate nei vari luoghi della prefettura in cui si muovono i personaggi, dando alla storia un ulteriore senso realistico, soprattutto a quei giocatori che hanno visitato quei luoghi o magari vivono proprio in quelle strade rappresentate o vicino ai templi, e allo stesso tempo fornendo informazioni su posti interessanti da visitare come meta turistica.

Una volta che sono finite tutte le conversazioni di una determinata scena si passa in Modalità Mappa, dove si potrà decidere di spostarsi da un luogo a un altro semplicemente spostando il cursore sulla meta scelta e tenendo premuto un tasto per qualche secondo.

Sono rimasto davvero stupito dal character design di Taro Mino, il cui tratto per i precedenti lavori è completamente diverso da quello usato in quest’opera. Per davi un’idea, qui sotto potete vedere il suo character design per il precedente gioco della serie Root, Root Letter.

In realtà, quando ho visto le prime immagini di questo gioco, l’avevo associato senza ombra di dubbio a Chika Umino (Honey&Clover, Eden of the East, Un Marzo da Leoni), o magari a uno dei suoi assistenti, ma controllando le informazioni riguardanti il gioco è comparso il nome di Taro Mino… un vero mistero che avvolge questa storia ricca di mistero… quindi un mistero al quadrato… sarà per questo che si fa la radice quadrata?!? XD
I disegni sono ben fatti e riescono a ritrarre sensazioni a un primo sguardo, riuscendo a dare dinamismo e significato già dalla composizione delle scene.

Anche la colonna sonora si dimostra all’altezza, seguendo fedelmente lo svolgersi degli eventi e accompagnandoci in questo viaggio del mistero cambiando a seconda della situazione, da gingle allegri al piano durante le parti mattutine in cui si girovaga in cerca di location, a tracce più calme serali, fino ai pezzi più drammatici e concitati nelle scene topiche, in cui vengono presentati gli incidenti su cui si dovrà investigare.

Questa Visual Novel è tradotta in inglese con audio originale in giapponese, che copre circa al 90% tutte le vicende, alcune parti di riflessioni o indizi non sono doppiati. L’adattamento inglese riesce spesso a tradurre battute e modi di dire usati nel parlato nipponico.

Il videogioco è pubblicato da PQube al prezzo di 39,99 € (prezzo relativo al Playstation Store). Potete anche acquistare la versione fisica Limited per PS4 o per Switch a 58,03 €, che comprende un artbook che mostra illustrazioni, scene e panorami ritratti nel gioco.

Consigliato ai fan delle storie investigative.

Root Film Voti

Trama: 5/5Gameplay: 4/5Musiche: 4,5/5Animazioni: 4/5Adattamento: 4/5