Lucca Comics 2018: Intervista a Mikio Ikemoto

Bene, Novembre è quasi finito, ma non sono finiti gli articoli del materiale che abbiamo raccolto per voi durante Lucca Comics & Games 2018, per cui bando alle ghiande (eh, siamo in autunno) e passiamo a presentirvi l’intervista privata concessaci da Panini Comics/Planet manga col sensei Mikio Ikemoto.


Ci può parlare della sua infanzia e di che rapporto aveva con i manga?

Quand’ero piccolo non mi hanno mai comprato tanti giocattoli, per cui mi sono buttato sula lettura dei manga.


C’era qulche mangaka che le ha dato l’ispirazione per diventare mangaka?

Certamente, credo che a influenzarmi maggiormente siano stati Kinnikuman e Dragon Ball. A quel tempo disegnavo spesso i personaggi di Kinnikuman e subito dopo anche di Dragon Ball.


Com’è stato il primo approccio a una casa editrice?

L’approccio che ho avuto con la casa editrice è stato attraverso un concorso indetto da Jump Comics, ho partecipato a questo concorso e sono riuscito a vincere.

Ci può parlare del periodo di gavetta da assistente?

In effetti ho lavorato tanto, e mi sono sentito inizialmente come fossi una Copia Illusoria (Kage bunshin) del sensei.


Visto che all’epoca della proposta il sensei Kishimoto non era famoso come lo è adesso, cosa ha provato quando le hanno offerto di lavorare come assistente per Naruto?

A quel tempo stavo cercando un posto come assistente e avevo trovato un posto per un autore che disegnava manga comici. Quando mi è arrivata la proposta dal sensei Kishimoto non ci ho pensato un attimo, perché sapevo che era bravo a disegnare.


Com’è il sensei Kishimoto dal vivo?

È una persona normalissima e nonostante sia un grande personaggio è molto modesta e non si da tante arie. È anche una persona piuttosto aperta e alla mano.

Che atmosfera c’era in studio mentre lavoravate tutti assieme a Naruto?

L’atmosfera era tranquilla, molto amichevole dove non c’erano grandi distinzioni tra chi lavorava da più o meno tempo.


Mentre lavorate sentite la radio o musica particolare?

Principalmente musica, ma più che altro un tipo di musica che fa ridere (l’interprete suggerisce controparti giapponesi alla Elio e le Storie Tese).


Quando le è stato proposto di continuare a disegnare le avventure delle nuove generazioni di shinobi, cosa ha provato? Portare avanti una leggenda così famosa nel mondo le ha messo pressione?

Non pensavo di disegnare un seguito, per cui quando è arrivata la proposta non ho potuto rifiutare. Ero un po’ preoccupato e mi chiedevo “Ce la farò?“.

Cosa prova nei confronti di Boruto?

Boruto ha una certa pressione da parte di Naruto e credo che sia la stessa cosa che provo nei confronti del sensei Kishimoto.


Sente Boruto come fosse un po’ suo figlio?

Riguardo Boruto non lo sento molto mio, mentre per gli altri personaggi sono esclusivamente mie creature.


Qual è il suo personaggio preferito?

Sarada e Itsuki, perché Boruto è un po’ difficile da disegnare, mentre trovo più semplice disegnare entrambi.

Se lei fosse un ninja del mondo di Boruto, a che generazione apparterrebbe?

Visto che prima c’erano tante guerre, credo che preferirei il periodo di pace di Boruto.


Assieme alla serializzazione manga è partita anche la serie animata. L’ha vista, cosa ne pensa?

Siccome fanno un episodio a settimana non sono in grado di stare al passo col manga, per cui al momento stanno facendo episodi filler, ma visto che non me ne occupo io, per cui gli posso dire solo un bel “In bocca al lupo!”.

Che ne pensa dell’Italia?

È fantastica. A Lucca, a parte la pioggia, si sta bene e si mangia bene, è una città splendida. È la prima volta che viaggio in Italia.


È mai stato ospite di altri eventi o fiere in Giappone?

Non sono mai stato ospite in una fiera, per cui è una prima esperienza per tutto, sia come viaggio in Italia che come partecipazione ad un evento simile legato ai miei manga ed è la prima volta che faccio degli autografi.


Ha mangiato qualcosa di buono?

Direi il pollo al tartuto che abbiamo mangiato oggi a pranzo al ristorante.


Invece che ne pensa delle colazioni italiane, rispetto alle classiche colazioni giapponesi?

Sono un po’ diverse da quelle giapponesi, ma sono trovato molto buone.


Che ne pensa di Lucca e della fiera?

È davvero tutto splendido e differente. Mi ha colpito molto il fatto che i cosplayer fossero davvero bravi e che il livello sia piuttosto alto, anche rispetto a quello giapponese. Durante la sessione autografi sono venute delle ragazze e una faceva il cosplay di Boruto, per cui mi sono molto divertito. Mi piace molto l’architettura di Lucca. L’opera con cui vinsi il concorso si chiama Cosmos, e ho basato molto sull’architettura italiana per i disegni degli ambienti.


Qual è il suo sogno per il futuro?

Ora mi sto concentrando su Boruto, per cui finché non sarà terminato non ho il tempo e le energie per pensare ad altro. Sarebbe irriguardevole nei confronti di Boruto.


E anche per questa volta è tutto! Spero che vi sia piaciuta l’intervista e vi possiate godere le avventure di Boruto pubblicate da noi sotto la bandiera della Panini Comics/Planet Manga! Vi do appuntamento alla prossima divertente intervista… che sarà qualcosa di più mixato rispetto a una classica intervista… ma se volete sapere di che stranezza spiralesca si tratta vi basta continuare a seguirci! ^_-