Curiosità sulla cucina giapponese: Parte 1

Sushi, sashimi, ramen, udon, soba, tofu, dorayaki… Quanti piatti conosciamo tipici dell’arte culinaria giapponese?
Ma quanto ne sappiamo, invece, sulla cucina giapponese in sè?
Sapevate, ad esempio, che il Washoku (tradizione culinaria giapponese) è “patrimonio immateriale dell’umanità” e quindi bene protetto dall’UNESCO?
Io l’ho scoperto recentemente e forse proprio questo mi ha portata a scrivere un nuovo articolo da condividere con voi.

Il Washoku è stato inserito nella lista rappresentativa del patrimonio nel 2013. Sul sito dell’UNESCO potrete trovare altre informazioni.

Sapevate che la cucina giapponese Washoku e la nostra dieta mediterranea sono “in odore di gemellaggio”?
Lo hanno suggerito la FAO e il Ministero dell’Agricoltura Giapponese in un meeting al quale ha partecipato un gruppo di esperti internazionali, tra cui lo chef giapponese Takagi Kazuo. Sono cucine sane e salutari e ambedue sono fortemente legate alle tradizioni del territorio e alla stagionalità dei prodotti; diversi studi sottolineano quanta bassa incidenza di malattie cardiovascolari ci sia nei territori in cui queste diete sono presenti.
Lo chef Kazuo ha affermato di utilizzare molti ingredienti tipici della dieta mediterranea nel proprio locale di Kyoto, come l’olio extravergine di oliva, i pomodori e altre verdure tipiche dei nostri piatti. “Come in Giappone c’è stata un’occidentalizzazione delle diete, in Italia c’è stata un’orientalizzazione e proprio per questo ogni Paese vuole tenere vivo il proprio patrimonio culinario“, ha affermato l’ amministratore delegato del Centro internazionale di studi agronomici mediterranei Roberto Capone.
La cucina tradizionale giapponese è molto amata dalla popolazione: nel 2011, sei chef hanno così avviato un progetto per far conoscere i suoi sapori all’interno delle scuole, in modo da tramandarne valori e principi alle nuove generazioni. E gli chef oggi sono diventati 54, uniti nell’intento di servire quasi 580mila pasti in menù, a base di prodotti stagionali e di passione per il territorio.

A Napoli è partito un progetto denominato “Advanced Japanesecuisinecourse”, affidato alla Toffini Academy, coordinato e finanziato dal RTC Napoli Ovest dopo la firma del protocollo di intesa relativo al progetto “Profumi d’Oriente” successiva all’incontro con il sindaco di Napoli De Magistris. Il progetto avrà la durata di oltre un mese e punta ad insegnare quali siano i fondamenti della cucina giapponese a un gruppo di giovani studenti dell’ Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione (IPSSAR) Duca di Buonvicino, per agevolarne l’ingresso al mondo del lavoro.

Se vi può interessare qualche altra curiosità sulla cucina giapponese, vedremo prossimamente le diverse tecniche e cucine tradizionali e tante altre cose.

A presto!