One Punch Man
One Punch Man, il protagonista Saitama

One Punch Man

One Punch Man – Anime

Per la ricetta di oggi servono: 200 grammi di egocentrismo, un pelato, tutto il “Cosa?! Il suo livello di combattimento è oltre 20,000!!” che trovate in casa e una grande varietà di mostri ed esseri abnormi partoriti dai nostri peggiori incubi. Amalgamate il composto per bene, pubblicatelo sul web, firmatevi misteriosamente One ed ecco fatto: avete appena creato la serie animata rivelazione del 2015, One Punch Man.

One Punch Man – Trama

Saitama è un ragazzo di 25 anni, pelato, senza un lavoro e apatico, il suo unico hobby è fare l’eroe a tempo perso. Negli ultimi tre anni si è sottoposto ad un rigidissimo, definito così dallo stesso Saitama, allenamento per temprare mente e spirito. Al termine di questo periodo di addestramento il suo corpo ha ottenuto una velocità e una forza fuori dal comune, un potere che trascende i limiti degli esseri umani e con il quale è in grado di disintegrare letteralmente ogni nemico che affronta. Basta un pugno per mettere al tappeto mostri marini, bestie feroci e giganti in grado di distruggere intere città con un solo passo. Il prezzo da pagare per padroneggiare una simile potenza è alto, nello stesso momento in cui è diventato l’uomo più forte del mondo la vita di Saitama è caduta nell’oblio e nell’apatia. Nessuno è in grado di tenergli testa, l’eccitazione della battaglia è scomparsa e l’unico desiderio dell’eroe per hobby è quello di incontrare un avversario abbastanza forte da resistere ad uno dei suoi “pugni normali”.

One Punch Man – Commento

One punch man è una serie che porta all’estrema misura lo stereotipo dell’animazione giapponese del personaggio imbattibile. L’eroe vince sempre, punto. Generalmente la battaglia è combattuta e la vittoria è conquistata dal protagonista solo con grande sforzo e sacrificio, nonostante ciò lo spettatore sa già a priori l’esito dello scontro. Stesso discorso vale anche per Saitama, l’unica differenza è che non c’è scontro: sceso in campo lui, la partita è conclusa.

Pensandoci bene la trama di One punch man è banale ai limiti del ridicolo: un personaggio imbattibile, una serie di avversari che solo apparentemente sono uno più forte dell’altro e diversi personaggi di contornosenza un ruolo di spicco. La domanda sorge quindi spontanea, come è possibile che un anime simile possa piacere? La risposta è in Saitama stesso. Le gag comiche che coinvolgono l’eroe, i suoi modi di fare al limite tra l’indifferenza e lo snobbismo, la sua incredibile forza bruta, non solo fanno ridere lo spettatore, ma lo coinvolgono nelle sue avventure. Tutto in One punch man è semplice: dallo stile stilizzato usato per disegnare quasi sempre Saitama, ai nomi scelti per “etichettate” i personaggi minori (vedi i vari Sonic, Mentozzo, Palazzo cacca dorata e così via); eppure la semplicità questa volta ha funzionato.

Una scelta che ha pagato, ma rischiosa, soprattutto per il futuro. La serie prevede solo 12 episodi e per quanto ogni puntata cerchi di tenere viva l’attenzione dello spettatore è risaputo che presto o tardi arriva Saitama e con un pugno mette a tacere il nemico. Il rischio che lo spettatore si stanchi è alto, le stesse gag comiche ricalcano alle volte gli stessi argomenti e potrebbero risultare, alla lunga, noiose e scontate. Ad aiutare molto la trama alle volte traballante è il comparto tecnico e musicale. Openinig ed ending sono fantastiche e le animazioni sono curate e meticolose. Il numero di combattimenti e scene d’azione è davvero elevato, però mai una volta il pacchetto grafico perde di qualità. Si potrebbe solo far presente la poca fantasia nel disegnare i personaggi che, in più di un’occasione, lasciano l’impressione di un “già visto” leggermente fastidioso.

 

One Punch Man – Parere Personale

Come molti avranno fatto, anche io ho guardato One Punch Man perché incuriosito dalle numerose foto che ritraevano questo stravagante protagonista in calzamaglia gialla. Ammetto anche che la serie mi ha preso più di quanto mi aspettassi. Mentre guardavo letteralmente una puntata dietro l’altra ero consapevole che, in fin dei conti, mi trovavo davanti un anime che aveva ben poco di speciale. La trama è molto semplice e non sono trattate tematiche delicate, eppure volevo assolutamente vedere coma sarebbe andato a finire.

Di solito tento sempre di andare oltre la superficie: cerco i possibili significati nascosti che l’autore ha camuffato, dietro dialoghi e trama, per poter comunicare un preciso messaggio, sia esso una denuncia o un parere personale. Navigando online ho notato che molti altri utenti hanno fatto la medesima operazione, hanno applicato a One Punch Man una varietà di chiavi interpretative che definire vasta è poco. Ovviamente tutte le loro opinioni sono giuste e legittime, questa volta, però, ho deciso di astenermi dal fare tutto ciò.

Per quanto io ci pensi, sono giunto alla conclusione che nella serie non vi siano sufficienti elementi per affermare con precisione quale, presupponendo sempre che ci sia, messaggio il misterioso autore One ha inserito nella sua opera. Per cui al posto che parlare di teorie che potrebbero risultare astratte e fuorvianti vi porto la mia personale conclusione. Ci sono messaggi nascosti che possono far considerare One Punch Man come più di una serie simpatica e molto vivace? Certamente sì, ma al momento solo l’autore dell’opera può confermare quelli che sono i nostri sospetti o pareri.

Per cui bando alle chiacchiere, spegnete giudizi e cervello, prendete popcorn e bibite e si può partire. Fatevi un paio di risate con il mitico Saitama ed esaltatevi nel vedere i suoi micidiali pugni, vi posso assicurare che non vi deluderà.

Buona visione.