Anime: Novità serie animate giapponesi della Primavera 2014 Parte I

Ecco che comincia una nuova stagione primaverile dopo la chiusura in bene o in male di diverse serie che ci hanno tenuto compagnia dai 3 ai 6 mesi, ed altre anche di più, come Uchuu Kyoudai.

Vediamo un po’ cosa ci aspetta per questa nuova stagione animata.


Akuma no Riddle

(Indovinello del Diavolo)

Adattamento dal manga omonimo.
Tokaku Azuma
è una ragazza fuori dal comune e un’assassina addestrata a qualunque cosa. Fredda e distaccata, vive la vita quasi in apatia, finché un brutto giorno non viene scelta per partecipare a una specie di survival game. Nella Classe Nera dell’Istituto Myoujou, vengono mandate altre 11 assassine come lei, col compito di uccidere una loro compagna di classe. A primo sguardo si capisce che l’unica delle tredici ragazze che non sembra affatto un’assassina è Haru Ichinose, che è sua compagna di stanza al dormitorio, per cui tutte comprendono subito che la vittima probabilmente sarà proprio la ragazza, che invece all’oscura di tutto, cerca disperatamente di fare amicizia con le nuove compagne di classe. Ma la giovane vittima sembra nascondere una storia, descritta dalle cicatrici sulle gambe, causate da un incidente.

Intrigante questo survival game tra giovanissime assassine, con una preda completamente inconsapevole. Dalla sigla si capisce subito che Tokaku diventerà amica e guardia del corpo di Haru, ma attendo ancora flashback e chiarimenti sul passato di entrambe. Nel primo episodio vengono sommariamente presentate le compagne di classe e subito fatto capire che sono tutte ragazze fuori dal comune e magari anche un po’ fuori di testa. Sarà divertente vedere come riusciranno a sopravvivere Tokaku e Haru a questo inferno scolastico. Mi chiedo se Haru sia davvero una ragazzina normale e per quale motivo qualcuno dovrebbe volerla farla fuori.

Molto rock la sigla d’apertura, che mostra con sapiente regia le varie assassine protagoniste di questa serie. Anche la ending non è affatto male, anche se il video è un po’ troppo statico, con inseriti pezzi dell’episodio visto.

Cosa mi è piaciuto: che questa serie avrà un sacco di assassine fuori di melone e tanta azione! XD
Cosa non mi è piaciuto: il tizio maniaco dei dadi.

Voto: 7,2 – Serie d’azione, combattimenti e assassinii.

Consigliato agli amanti delle serie survival game.

Continuerò a seguirlo.


Blade and Soul

Adattamento da videogame.
Alka è un’assassina del Clan della Spada, sulla cui testa è stata messa una taglia per aver ucciso il suo maestro Hon, e l’Impero di Palm sembra essere interessato ad ottenere la donna, viva o morta (preferibilmente morta). Dietro alla morte del suo maestro però c’è lo zampino di Jin Valel, una dei comandanti dell’esercito dell’Impero che compie ricerche misteriose ed esoteriche. Un giorno nel suo peregrinare alla ricerca di vendetta, Alka arriva ad un villaggio preso di mira dall’Impero, infatti vorrebbero acquistarne le terre e coltivare dei fiori speciali da cui si estrae degli spiriti celestiali. La ragazza combatte freddamente, uccidendo senza una piega qualsiasi nemico appartenente all’impero gli si ponga incontro.

Una via di mezzo tra Queen’s Blade e Berserk, questa serie, nonostante abbia una storia abbastanza classica e forse un po’ ritrita, parla di vendetta e donne abili nel combattimento che si legneranno per tutta la serie. Ovviamente al momento mancano spiegazioni, che sono certo ci verranno date in flashback sul motivo per cui il maestro sia stato ucciso e cosa sarebbe davvero il Clan della Spada. Animazioni di primissima qualità, come non se ne vedevano da un bel po’, anche se è una cosa abbastanza normale per un primo episodio. Lo studio Gonzo è tornato, speriamo che intenda restare ancora con noi.

Molto carina la sigla iniziale, che come al solito, presenta le varie protagoniste della serie. La ending ha un video un po’ insipido e una canzone un po’ techno.

Cosa mi è piaciuto: le varie protagoniste.
Cosa non mi è piaciuto: a parte un enorme omaccione nerboruto, poca presenza maschile.

Voto: 6,6 – Combattete!!!!!!!!

Consigliato agli amanti delle serie di combattimento un po’ ecchi.

Continuerò a seguirlo.


Bokura wa Minna Kawaisou

(Siamo tutti della Residenza Kawai)

Adattamento dal manga omonimo.
Kazunari Usa è un giovane studente al primo anno delle superiori che a causa del trasferimento del padre, decide di andare a vivere da solo in un dormitorio. Già dai primi giorni di scuola scatta per lui un colpo di fulmine verso una misteriosa ragazza che legge pacatamente nel silenzio più totale, nella biblioteca scolastica. Sulla strada verso il dormitorio, incontra un pervertito che ha la testa infilata in un buco della retina di una scuola elementare, prontamente portato via da un poliziotto. Purtroppo lo strano presentimento del ragazzo, quando il pervertito l’ha chiamato per cognome, si realizza, e scopre che questo maniaco è il suo nuovo compagno di stanza (divisa da una semplice tenda). Su tutte le furie il ragazzo sta per andarsene quando scopre che la misteriosa ragazza della biblioteca vive in questo dormitorio, cambiando repentinamente idea. La ragazza, Ritsu Kawai è infatti la nipote del fratello della proprietaria. Il dormitorio sembra ancora più assurdo, quando scopre che l’ala femminile ha un corridoio disseminato di armi, atti a proteggere la sacralità di questa zona e che ci sono altre due coinquiline che al momento sono in viaggio. Riuscirà Kazunari a mantenere la sua sanità mentale e riuscire ad attirare l’attenzione della bella e taciturna senpai?

I primi minuti di questa serie mi hanno ricordato per colorazioni e situazioni i film di Makoto Shinkai, con il lento colpo di fulmine scandito da luci e penombre accattivanti. Poi la serie diventa una classica commedia romantica con personaggi assurdi e una interessante regia che spesso mette a video quel che pensano o stanno dicendo i personaggi, quasi fossero onomatopee di secondo piano di un manga. Il titolo della seri è un gioco di parole che suona come “Tutti noi siamo dei poverini“, forse ad indicare ulteriormente la follia dei vari abitanti della residenza. Mi piace il character design molto particolareggiato, soprattutto nei primi piani sugli occhi.

Sigla iniziale molto carina che presente i vari personaggi e Ritsu in varie vesti, dipendenti dal romanzo che sta leggendo al momento, mentre la ending molto divertente, cantata dalle tre giovani della residenza Kawai.

Cosa mi è piaciuto: i primi minuti e la commedia.
Cosa non mi è piaciuto: nulla in particolare, anche il maniaco fa ridere

Voto: 7 – Immagino che questa sarà una divertente commedia romantica.

Consigliato a un pubblico femminile o agli amanti di commedie romantiche .

Continuerò a seguirlo.


JoJo’s Bizarre Adventure – Stardust Crusaders

Adattamento da manga della terza saga di JoJo.
1983, nei mari a nordovest della costa africana un’imbarcazione trova una cassa, e finisce per aprirla.
1987 – Giappone. Jotaro Kujo, per gli amici JoJo,  finisce coinvolto in una rissa e messo in galera. Però quando sua madre si prodiga a fargli visita e riportarlo a casa, il ragazzo caccia via freddamente la donna, raccontando di essere preda di uno spirito maligno. Dopo aver dato dimostrazione della cosa dalla cella piena di oggetti impossibili da reperire dietro le sbarre, ed aver tentato di spararsi un colpo in testa con una pistola presa alle guardie, per poi vedere il colpo fermato da una mano quasi invisibile, la donna non può fare altro che rivolgersi a suo padre, Joseph Joestar. L’uomo si presenta alla prigione con la figlia e un amico africano, Avdol, spiegando al ragazzo che non è sotto l’influenza di uno spirito maligno, ma ha un potere denominato stand visto che è una manifestazione del suo potere sempre al suo fianco. Dopo aver fatto ragionare il ragazzo e averlo fatto uscire dall’autoreclusione, Joseph racconterà che questi poteri hanno cominciato a manifestarsi da quando è stata rinvenuta e aperta una strana cassa, al cui interno ci doveva essere sigillato Dio Brando, il malvagio assassino vampirico che ha rubato il corpo del loro antenato, Jonathan Joestar. Il destino del giovane Jotaro sarà di combattere e distruggere questo maligno figuro.

Finalmente riprende la serie animata di JoJo con una delle saghe più attese ed interessanti, ovvero Stardust Crusader. Già dal primo episodio credo che tutti possano dirsi soddisfatti dall’animazione e dalla grande cura registica e le musiche. Purtroppo c’è stata una piccola censura (una lattina di Heineken trasformata in una soda), che probabilmente verranno rimosse nella versione DVD/BRD. A noi spettatori non resta altro che preparare il popcorn e attendere i futuri scontri che riempiranno la serie di sangue e mazzate grazie agli strani poteri degli stand.

Niente sigle a questo giro….

Cosa mi è piaciuto: che è ripreso JoJo! XD
Cosa non mi è piaciuto: che Jotaro tratta male la mammina! ;_;

Voto: 7,7 – E’ ripreso JOJOOOOOOOOOOOOOOOOO!

Consigliato agli amanti di JoJo e chi ama le serie action, previa visione della prima serie.

Probabilmente continuerò a seguirlo.


Kantoku Fuyuki Todoki

(Consigli di regia insufficienti)

Adattamento dal manga omonimo.
Questa serie di animazione flash dai brevi episodi si incentra sulle vicende della vita sentimentale di una bimba, Rompers, e Kantoku, un otaku anni ’70. La serie è una successione di gag e battute in stile otaku che racconta della loro vita.

La serie proviene dal manga omonimo che Moyoko Anno, ha scritto ispirandosi alla sua vita di coppia col marito, Hideaki Anno, e infatti Rompers e Kantoku (che tradotto significa “regista”) sono proprio la rappresentazione della famiglia Anno. L’anime è pieno di riferimenti otaku e note, che poi vengono spiegate nella metà bassa dello schermo, durante la sigla.

La sigla finale è una riorchestrazione della sigla di Ultraman, e spero che ogni episodio abbia una riorchestrazione di altre sigle famose.

Cosa mi è piaciuto: ANNO-SAMA!!!
Cosa non mi è piaciuto: che dura poco.

Voto: 7 – Anche se non siete fan di Anno, probabilmente potrebbe divertirvi la vita di coppia tra due otaku di tipi diversi.

Consigliato a chi vuol farsi due risate.

Sicuramente continuerò a seguirlo.


Kenzen Robot Daimidaler

(Il Robot Sonoro Daimidaler)

Adattamento dal manga omonimo.
La Terra è minacciata da uno strano nemico, l’Impero dei Pinguini. Per poterli contrastare è necessaria la potenza esplosiva dei robot Daimidaler, che pilotati dalla persona giusta riescono a sprigionare una potenza senza pari. Kyoko Sonan è proprio alla ricerca di un candidato pilota, o factor, che abbia un potere speciale in grado di sfruttare al meglio il robot, e la persona prescelta è Koichi Madanbashi, uno studente delle superiori che veste con una divisa scura classica, nonostante il suo istituto abbia una divisa totalmente diversa, oltre ad essere un grande amante dell’eros. Dopo esser stato messo alle strette dai servitori pinguini dell’impero, che vogliono eliminare la minaccia che rappresenta, il ragazzo dimostra il suo strabiliante potere generando delle particelle Hi-Ero, dopo aver strizzato per bene i seni di Kyoko. Dopo essere fuggito dal suo appartamento invaso dai servi pinguino, e aver combattuto e vinto a bordo del Daimidaler, Koichi decide di accettare l’incarico, visto che così avrà la possibilità legale di fare zozzerie per potenziare il robot.

Demenziale oltre ogni dire, questa serie dimostra da subito un potenziale assurdo di comicità oltre a diversi riferimenti tipici delle serie robotiche d’epoca, tra cui il protagonista che ha i tipici occhi disegnati alla nagai (avete presente Akira Fudo e Koji Kabuto? Giusto per citare i più celebri) e indossa una tipica divisa scura delle serie d’epoca. L’unione di Ecchi, mecha (orribili e spesso asimmetrici), sentai e demenzialità in questa serie è resa così bene da farmi paura. Divertentissimi i goon servitori che hanno un’appendice che sembra un’erezione e loro definiscono “coda al contrario”, stesso dicasi per i mecha avversari che hanno un enorme cannone sempre situato nelle parti basse. Se non vedrete l’episodio con i vostri occhi non potrete capire.

Sigla iniziale pompatissima, fighissima, tipica delle sigle robotiche anni ’90 (diciamo alla JAM Project) cantata dai milktub. Ending carina cantata dalle varie protagoniste femminili della serie.

Cosa mi è piaciuto: TUTTO! XDDDDDDDDD
Cosa non mi è piaciuto: le erezioni dei pinguini! XDDDDDDDDDD

Voto: 7,6 – DA VEDERE! PUNTO!

Consigliato agli amanti delle serie ecchi e demenziali.

Sicuramente continuerò a seguirlo.


Fairy Tail S2

Adattamento dal manga omonimo.
Riprende la serie animata di Fairy Tail dopo una pausa di un anno e lo fa esattamente da dove c’eravamo lasciati, dal colosseo dei Grandi Giochi della Magia, dove sono in ballo il buon nome e l’onore della gilda di cui fanno parte i nostri protagonisti. Nelle strade una ragazza misteriosa viene fermata da Jellal, mentre dopo la sconfitta, il master della gilda Sabertooth si infuria con Rogue Cheney e Sting Eucliffe, i due dragonslayer di oscurità e luce, membri della gilda, finendo per distruggere il piccolo amico e mascotte di Sting, l’Exceed Lector. Preso dalla furia il ragazzo uccide il master. Intanto Gajeel Redfox torna all’alloggio affidato a Fairy Tail e conduce Natsu Dragneel e Wendy Marvell in alcune caverne sotto al colosseo, in cui si era perso il giorno prima per colpa di Natsu. Qui scoprono resti antichi dei draghi e grazie a una magia di Wendy riescono ad evocare l’anima di uno di loro e scoprire una verità vecchia di 400 anni.

Riprende Fairy Tail, non c’è molto da dire. Se vi piace il fantasy, la magia e i combattimenti (per non parlare degli elementi ecchi) allora piazzatevi bene davanti al PC e preparatevi a riprendere la serie, visto che i nostri eroi sono tornati dopo queste ferie durate un annetto, con abbastanza materiale manga per continuare per almeno un altro annetto. Come sempre belle musiche di sfondo e buone animazioni, anche se ovviamente si aspetta episodi più movimentati che dovrebbero arrivare a breve.

La sigla iniziale non è male, sia per il video che come canzone, ma francamente m’aspettavo di più per una serie shonen di così tanto successo. Ending molto lenta, ambientata quasi nel nostro mondo.

Cosa mi è piaciuto: il primo piano in ending delle ragazze di Lucy!
Cosa non mi è piaciuto: I WANT MORE PLOT!

Voto: 6,6 – Tutti pronti ai combattimentoni che verranno!

Consigliato ai fan di Fairy Tail e agli amanti degli shonen fantasy, previa visione della prima serie .

Continuerò a seguirlo.


Mushishi S2

Adattamento da manga.
Torniamo ancora una volta nel misterioso Giappone d’altri tempi, in cui Ginko, vaga per aiutare la gente colpita da strane malattie causate da entità soprannaturali chiamate mushi. Gli esseri sono una via di mezzo tra vegetali, insetti e presenze ultraterrene e non possono essere visti da tutti a occhio nudo, per questo servono i mushishi, dei dottori specialisti nel catturare i mushi, ucciderli o scacciarli. La serie parla delle vicende e gli strani casi che di volta in volta Ginko si trova ad affrontare. In questo caso la storia parla di un produttore di saké che finisce condotto dai mushi ad un incontro di mushishi.

Anche questa serie era attesa da un bel po’, visto che la prima si è conclusa ben 8 anni fa. Ancora una volta a farla da padrone sono i mushi, l’atmosfera quasi magica attorno ai boschi che infestano e alle strane occorrenze che producono senza volere. Buone animazioni e musiche suggestive, che altro volete di più?

Sigla iniziale lenta e di una tristezza malinconica cantata da Lucy Rose. Come sempre la sigla finale è una semplice musica.

Cosa mi è piaciuto: il caro e vecchio alone di mistero!
Cosa non mi è piaciuto: niente in particolare.

Voto: 7 – Stagione dei grandi ritorni! XD

Consigliato i fan di Mushishi, o gli amanti delle serie soprannaturali, previa visione della prima serie.

Continuerò a seguirlo.


selector infected WIXOSS

Ruuko Kominato è una ragazzina che frequenta le medie. Si è da poco trasferita a casa della nonna per motivi ancora non spiegati, e l’anziana signora è un po’ preoccupata per il fatto che la nipotina ancora non ha stretto amicizia nella nuova scuola. Ruuko è un po’ timida, per cui il fratello le regala un mazzo di carte Wixoss (che si legge wicross), perché sembra che vadano molto di moda tra le ragazzine, in modo da poter trovare un argomento con cui attaccare bottone e fare amicizia. Però le carte regalatele sono un po’ strane, infatti quella che rappresenta la carta LRIG (praticamente un avatar che rappresenta la protagonista nel gioco), parla, si muove e chiede a Ruuko di usarla per combattere. Tama, come la ragazza ribattezzerà la piccola combattente nella sua carta, verrà finalmente accontentata quando Yuzuki Kurebayashi, una ragazza che frequenta la stessa scuola di Ruuko, la scoprirà e la sfiderà a una partita. Le due faranno amicizia perché scopriranno di essere entrambe delle selector, ragazze che possono comunicare con le LRIG del loro mazzo e allo stesso tempo, vincendo potranno ottenere il titolo di Ragazza Eterna e riuscire a realizzare un proprio desiderio grazie a un miracolo. Però non tutto quello che è oro luccica, infatti una selector dovesse perdere 3 incontri, la propria LRIG svanirebbe e non potrebbero più rientrare in gara.

Ho visto diverse serie adattate da giochi di carte (a parte yu-gi-oh, che da buon giocatore di Magic, non apprezzo particolarmente), e giusto da poco s’è conclusa Z/X: Ignition, e rispetto a quella serie, l’inizio ha catturato molto la mia attenzione, facendomi subito capire che nonostante questa serie ha come protagoniste delle ragazzine che giocano a carte, ci saranno sicuramente delle componenti drammatiche. La grafica è molto interessante, riuscendo a rendere bene sia le protagoniste del mondo reale, sia le carinissime LRIG del mondo delle carte, pronte a sfidarsi fino all’ultimo colpo. A primo impatto, l’inizio dark m’ha fatto pensare a una via di mezzo tra Il sole penetra le illusioni, e come si è svolta la storia di Madoka Magica e Casshern Sins. Molto carini i vestiti che cambiano delle LRIG in base ai lvlUP.

La sigla iniziale ha un ottima regia e una canzone molto melodica, la sigla finale inizia lenta ma poi migliora.

Cosa mi è piaciuto: Tama che rompe per combattere e la parte dark! XD
Cosa non mi è piaciuto: che Ruuko ha poca sete di sangue! XD

Voto: 7 – Decisamente una serie sul fantastico che darà sicuramente delle sorprese.

Consigliato a chi ha amato serie di questo genere come Angelic Layer.

Continuerò a seguirlo.


Allora, che ne pensate della nuova stagione?