Ochacaffè ti vuole parlare di come viene vista la musica giapponese in Italia. Di seguito riporto il loro intervento:
C’è voglia di cose nuove in Europa, musicalmente parlando. In un decennio in cui il rock americano ha perso il ruolo di guida che ha avuto per oltre cinquant’anni, e la musica europea si mette sempre meno alla prova, ormai timorosa di sperimentazioni e incursioni nella musica d’autore, l’amante della musica che cerchi emozioni nuove sta spostando la propria attenzione verso l’Asia, e in particolar modo verso il Giappone.
Un’offerta musicale ampissima, che comprende qualsiasi genere, e megafoni quali i cartoni animati e i videogiochi che la portano quotidianamente sui nostri schermi l’hanno resa attraente agli “intellettuali del pop”, mentre i rockettari non possono rimanere indifferenti all’energia delle voci e all’impatto visivo dei look tra il clownesco e il mostruoso, tra il femmineo e il vampiresco.
Altri fattori, oltre a quelli sopra citati, aiutano chi voglia scoprire l’affascinante mondo del J-Pop e J-Rock: tra questi citiamo la disponibilità immediata di qualsiasi pezzo attraverso mezzi online come You-Tube, la presenza regolare di articoli sulle riviste che trattano di musica in generale (vedi Classic Metal di novembre-dicembre 2010) e sui siti specializzati (come la sezione musicale del sito cultura-giapponese.it) ma anche la possibilità di gustare questa musica dal vivo.
Gli artisti che vengono in tournee in Europa non sono più una rara eccezione (Miyavi sarà in Italia in aprile), e i DJ che propongono serate a tema, mescolando colonne sonore degli anime, musiche dei games in versione remix e successi pop e rock dalla terra del Sol Levante riscuotono sempre più successo.
DJ シル (DJ Shiru) ha girato in lungo e largo l’Italia, proponendo non solo i grandi successi di Dir en grey e Gackt, X-Japan e La’cryma Christi, ma anche perle sconosciute di gruppi emergenti o mai giunti al successo, e mescolando alle proposte rock pezzi di elettronica, pop e addirittura musica tradizionale.
L’abbiamo visto sul palco del Japan Anime Live a Milano e Roma, l’abbiamo seguito a Lucca Comics & Games dove movimentava i pomeriggi del Japan Palace e le serate delle feste ufficiali, ha fatto un’apparizione a festival del cinema come ESTremamente Orientale a Padova e Far East Film Festival a Udine, proponendo uno spettacolo a tema film, ed è lui a comporre dal vivo la colonna sonora di molti degli eventi targati Ochacaffè, una delle associazioni giapponesi più attive in Italia.
Nell’attesa dello scoppio definitivo della scena giapponese in Europa, e nella speranza che finalmente le TV musicali ci propongano i bellissimi video di artisti giapponesi (probabilmente non MTV ma almeno Virgin Radio TV) e che questi vengano magari invitati ai grandi festival estivi (nessuno degli organizzatori dell’Heineken Festival sta leggendo questo articolo?) possiamo comunque consolarci con un’offerta cultural-musicale sempre più ricca e facile da reperire.
Voi che ne pensate?
Fonte: Ochacaffè
io lo spero!!!! 😀
Lo spero, in questi anni la musica è divetata sempre più scialba e priva di emozioni, commerciale e inutile a mio avviso, almeno dal fronte italiano ed europeo con gruppetti creati a tavolino. La musica giapponese invece si è evoluta ed io ho imparata ad amarla grazie a gruppi e cantanti come gli X-Japan, Malice Mizer, Abingdon Boys School, DIO, The GazettE, L’Arc en Ciel, Miavy, LM.C e molti altri, iniziando proprio con le sigle Anime o le Soundtrack di Videogame. Secondo me in Italia sopratutto c’è molta ignoranza, cosa che impedisce a questi granfi artisti di approdare nel nostro paese, per me questa cosa va combattuta come si sta facendo negli ultimi anni continuando a lottare per permettere di conoscere e fare apprezzare la musica asiatica anche a chi non conoscendola e non avendone mai sentito un singolo pezzo l’ha reputata stupida e senza senso, dato che sempre secondo me è superiore anche rispetto a molta di quella occidentale.
Concordo sia per la musica italiana, o almeno la maggiorn parte, la trovo senza senso, cioè frasi messe là così tanto per… (non ne ascolto, ma ho mio fratello che le sente 24h su 24 -.- e quelle che si ascolta fanno leggermente pena..)
Sia sul fatto dell’ignoranza… del tipo mi è stato detto che “sono rimasta indietro” perchè ascolto musica giapponese… XD o cmq mi prendono in giro perchè la ascolto…
Magari!!sarei felicissima di andare a un bel concerto J-pop o J-rock!!e magari anche Miku Hatsune e i vocaloid *-*
Anche io sono un po’ stanca della musica che si sente abitualmente in radio e TV…
A me piacciono in particolar modo i L’Arc~en~Ciel, ma (anche grazie agli anime) conosco diversi altri artisti giapponesi ed effettivamente mi pare che ci sia più inventiva musicale nei loro brani, rispetto a quel che siamo abituati a sentire qui.
Non mi dispiacerebbe affatto se la musica d’Oriente ci “invadesse” un po’…! ^^