E rieccoci qui per la terza e probabilmente ultima parte dei commenti delle nuove serie di questa stagione primaverile.
Black Bullet
Adattamento da light novel omonima.
A Tokyo è avvenuto un brutto giorno un grave incidente che ha quasi portato l’umanità all’estinzione, si tratta del virus gastrea, un particolare germe che cambia totalmente i tessuti delle persone infette, uccidendole e trasformandole in mostruosi insetti, che attaccano altra gente, infettandola, ecc…
Rentaro Satomi è un giovane studente che frequenta il secondo anno delle superiori, ma al tempo stesso è anche un Promoter membro della “sicurezza cittadina”, ovvero corporazioni che combattono l’infenzione dei gastrea. Oltre al Promoter, di solito la “sicurezza cittadina” manda in coppia anche una Initiator, una giovane ragazzina dai poteri sovrumani, causati dall’infezione gastrea in donne in gravidanza, facendo nascere queste Bimbe Maledette, visto che nascono solo femmine. Rentaro si presenta su un luogo dove si presume si trovi un gastrea, ma la polizia è intervenuta allo stesso tempo. All’interno della stanza però il ragazzo trova i cadaveri di due poliziotti e uno strano uomo mascherato fortissimo, che dice di avere come obiettivo la distruzione del mondo. Grazie ai proiettili neri fatti di Varanium, un metallo odiato dai gastrea che blocca il loro processo di rigenerazione cellulare, e all’intervento di Enju Aihara, la sua Initiator, che sembra essere innamorata pazza del ragazzo, riescono a distruggere l’enorme ragno gigante.
Forse la storia non avrà elementi poi così tanto innovativi, visto che si tratta di agenti che ammazzano mostri con proiettili speciali ed usano dei mostri per uccidere altri mostri, un po’ alla Hellsing, ma anche se mi sono dato una poderosa pacca sulla fronte quando al primo caso mostratoci già viene presentato questo tizio fortissimo che puzza di uno dei nemici finali. Invece la Tokyo circondata e sigillata dagli enormi pilastri di varanium mi hanno ricordato gli enormi alberi sigillo di Yozakura Quartet. Buona la regia e anche le animazioni, oltre alla loli moe è un vero e proprio amore, che mi ha fatto pensare tantissimo a Last Order di Idex.
La sigla iniziale è molto techno e ritmata, come le sigle delle serie di Index e Railgun, anche se il video m’ha fatto quasi pensare all’intro di un videogame. La ending si sente in background di sfondo sul finale, ma sembra bella.
Cosa mi è piaciuto: Enju! XD
Cosa non mi è piaciuto: tutte queste rimembranze! XD
Voto: 6,5 – Un po’ tanta roba riciclata, ma come si dice, riciclare fa bene.
Consigliato agli amanti degli action con elementi soprannaturali.
Continuerò a seguirlo.
Date A Live II
Adattamento da light novel e seguito di Date A Live.
Nella prima serie siamo stati messi al corrente della situazione in cui si trova il mondo futuristico di questa serie, ovvero esistono delle ragazze definite spiriti, che materializzandosi in questo mondo creano degli spaziomoti, ovvero terremoti spaziali. L’unico modo per riuscire ad evitare questi disastri è riuscire a far innamorare le ragazze in modo che perdano i propri attributi spirituali e restino saldamente ancorate alla nostra realtà. Tohka Yatogami e Yoshino sono appunto due spiriti conquistate nella prima stagione dal protagonista, Shidou Itsuka. La serie inizia appunto con spiegazioni di concatenamento al finale della prima serie e ci rimette in carreggiata con delle preoccupazioni di Tohka, causate da un drama televisivo con protagonista un uomo che abbandona la moglie.
Le ragazze spirituali sono tornate ed anche Shidou, pronto a conquistarle tutte. Nel prossimo episodio appariranno le sorelle tornado, che saranno i primi obiettivi di questa serie. Davvero divertente come siano riusciti a sfruttare questo primo episodio per reintrodurci nella serie, in maniera davvero divertente. Sono pronto a tante gag e tante scelte di discorsi assurdi per conquistare le ragazze.
Sigla iniziale assente (ma dubito che riuscirà a essere figa come la prima). Sigla finale caruccia.
Cosa mi è piaciuto: le incomprensioni di Tohka! XD
Cosa non mi è piaciuto: Origami è sempre troppo morbosa e appiccicosa! ^^;;;;
Voto: 7 – Conquista se vuoi vivere!!! XD
Consigliato ai fan di Date A Live e agli amanti delle commedie harem, previa visione della prima serie.
Continuerò a seguirlo.
Escha & Logy no Atelier: Tasogare no Sora no Renkinjutsushi
(L’atelier di Escha & Logy: Alchimisti del cielo del tramonto)
Adattamento da video game.
Ci troviamo in un mondo fantasy dove la maggior parte della terra è ridotta in un desolato deserto, per cui gli esseri umani riescono ad abitare quei pochi appezzamenti di terra ancora fertili e coltivabili. Uno di questi è Corseit, dove vive da sempre Escha Malier, assieme all’automaton che ha servito da sempre la sua famiglia, Clone. Un giorno finalmente inizia a lavorare come alchimista apprendista al centro di Ricerca e Sviluppo della sua città, affiancata da Logix Fiscario, un altro giovane apprendista proveniente da Central, la città centrale e più grande. Ai due verrà affidato il primo compito ufficiale di sistemare il mulino a vento del campo di mele.
Tales, Final Fantasy e Dragon Quest… tutte saghe RPG che hanno goduto di trasposizioni animate, e finalmente anche la saga di Atelier entra nel circolo di queste big! Immagino che chi abbia giocato al videogioco abbia provato delle belle sensazioni, ricordando le varie scene del gioco, mentre nel mio caso, avendo giocato solo ai primi titoli su PS2 di questa saga, è comunque sembrata una storia fantasy carina. Primo episodio molto calmo, con la presentazione del background del mondo e dei protagonisti. Già dal prossimo episodio entrerà a far parte del cast una maga e si spera a breve si partirà per l’esplorazione delle antiche rovine che fluttuano in cielo. Animazioni tranquille come il contenuto dell’episodio.
Molto carina e divertente la sigla iniziale, che ci presenta i vari personaggi della serie. Ending lenta con protagonista la ragazza colobrì della favola a inizio episodio.
Cosa mi è piaciuto: l’ambiente fantasy.
Cosa non mi è piaciuto: niente in particolare.
Voto: 6,7 – Come serie fantasy non sembra affatto male, speriamo che venga aggiunta un po’ più di trama prossimamente.
Consigliato ai fan del videogame e agli amanti delle serie fantasy.
Continuerò a seguirlo.
Fuuun Ishin Dai Shogun
(La grande rivoluzione del Grande Shogun)
Siamo nel periodo Edo (1875) a Nagasaki. Il giovane Keiichiro è un ragazzo forte e testardo che finalmente è riuscito a unificare grazie alle risse la città. Però il fatto che non ci siano più nemici contro cui battersi fa venire i nervi al ragazzo, che gira in città alla ricerca di un valido avversario. Intanto a Nagasaki circola un’assassina che uccide giovani verginelli nei bordelli, e un poliziotto comincia a rompere le scatole proprio a Keiichiro, tentando di far ricadere i suoi sospetti su di lui. Il ragazzo è innocente e tenta di catturare una misteriosa donna che probabilmente è la vera colpevole. Alla fine si scopre che la vera assassina è un’altra e la donna che Keiichiro cercava di catturare è Kiriko Hattori, una ninja Iga mandata a proteggere lui e la sua verginità, giacché in realtà lui è figlio dell’attuale shogun Tokugawa, che sembra sia caduto vittima di un complotto. Ho detto “la sua verginità” perché solo un ragazzo vergine è in grado di manovrare l’enorme Onigami della famiglia Tokugawa, Susanooh.
Inizialmente avevo delle remore su questo titolo. Ultimamente ci sono un sacco di serie ambientate nell’antico Giappone con mecha, combattimenti assurdi e magie. In realtà già dall’inizio dell’episodio mi sono ricreduto, perché nonostante l’ambientazione sia quella del periodo Edo, il tutto è reso con una comicità e demenzialità tali che è davvero un piacere vederlo. Senza contare tutti i riferimenti sessuali e le battute sparse, stesso dicasi per i mecha, anche se purtroppo in questo episodio combattono poco. Inutile dire che già dalla sigla ho pensato alle similitudini con Nobunaga The Fool, attualmente ancora in corso o a manga come Ninja Girls. Insomma, una buona unione di mecha, ecchi, combattimenti e gag.
Bella e ritmata la sigla iniziale, che presenta i vari personaggi protagonisti della serie. Niente sigla finale a questo giro.
Cosa mi è piaciuto: l’ecchi! XD
Cosa non mi è piaciuto: la vecchia con le tettone! O_O;;;;;
Voto: 7 – Molto divertente, speriamo che continui così.
Consigliato agli amanti delle serie sui combattimenti steampunk nel Giappone d’altri tempi.
Continuerò a seguirlo.
Gochuumon wa Usagi Desu ka?
(Ha ordinato per caso un coniglio?)
Adattamento da manga omonimo.
Cocoa Hoto si è appena trasferita in una nuova città dove a breve inizierà a frequentare la scuola. Mentre vaga per le vie sconosciute, si ferma di fronte a un Caffé, Rabbit House. Immaginando un bar affollato da conigli da poter accarezzare, la ragazza entra subito, restando delusa dalla totale assenza di conigli. Dopo aver incontrato la camerierina che si occupa del posto, Chino Kafuu, e aver ordinato tre caffé per poter abbracciare a accarezzare il buffo animale che la cameriera spaccia per un coniglio, Tippy, la ragazza scopre che il dormitorio dove dovrebbe essere ospitata in cabio di alcuni servizi è proprio questo Caffé. Dopo aver conosciuto un’altra part-timer, Rize Tedeza, esperta e maniaca delle armi e della vita militare, la nuova arrivata fa velocemente amicizia con le due ragazze, ambientandosi nel locale.
Inizialmente pensavo che non avrei seguito questa serie, ma le ragazze sono troppo carine e Cocoa è troppo demenziale. Inoltre, in secondo piano c’è un mistero, quello del nonno di Kafuu, che sembra essere stato trasformato in Tippy. Francamente da uno slice of life simile mi aspetto solo gag e carinerie, per cui non ho molto da aggiungere. Non è una serie che ha chissà quali animazioni, perché non è quello il punto di forza.
Molto carina la sigla iniziale, che come sempre presenta i vari personaggi. Sigla finale carinosa con un video noioso.
Cosa mi è piaciuto: le gag di Cocoa.
Cosa non mi è piaciuto: la ending!
Voto: 6 – Una serie carina, ma non di più.
Consigliato agli amanti delle commedie slice of life.
Probabilmente continuerò a seguirlo.
Hitsugi no Chaika
(Chaika della Bara)
Toru Akura sta cercando erbe e piante commestibili perché al momento è al verde, incontrando nei boschi una ragazzina con una bara sulla schiena, Chaika Trabant, che sembra essersi persa e che gli chiede aiuto per arrivare in città, dato che sono tre giorni che vaga per i boschi. I due però dovranno affrontare un unicorno malvagio che li attacca per sbranarli. Grazie ai suoi poteri, Toru riesce a impegnare l’unicorno abbastanza per far concentrare Chaika, che è una maga ed usa un particolare fucile. Dopo aver sconfitto l’unicorno, Chaika offrirà la colazione a Toru in un locale, ma verranno interrotti da Akari, sorella minore di Toru, anch’essa dotata dei medesimi poteri. Dopo aver compreso quanto siano forti, Chaika offre ai due fratelli un lavoro, ovvero introdursi nella magione di un nobiluomo molto in vista e rubare un reperto, di cui però non vuole rivelare nulla.
Mi è decisamente piaciuta l’ambientazione e i poteri utilizzati, senza contare le belle animazioni sparse. Ovviamente c’è il solito mistero su chi sia in realtà Chaika e perché si porta sempre appresso una bara, un po’ troppo voluminosa come semplice custodia del suo fucile. A parte i soliti cliché la serie mi è piaciuta, per cui non vedo l’ora venga mercoledì. Toru è troppo spassoso, sempre a lamentarsi di ogni cosa, ma quando c’è da lavorare si mette d’impegno a cercare di fare il serio.
La sigla iniziale è molto incisiva e ci mostra i vari protagonisti, senza contare tantissimi ammazzamenti dei due fratelli, mostrati letteralmente come armi viventi. Ritmata anche la sigla finale.
Cosa mi è piaciuto: il modo strano di parlare di Chaika e le trasformazioni dei fratelli! XD
Cosa non mi è piaciuto: che Chaika ha i sopracciglioni… cos’è? Satsuki ha lanciato una moda? XDDD
Voto: 7 – Fantasy, azione, bare… che altro volete di più?
Consigliato agli amanti dei fantasy un po’ commedia e un po’ action.
Continuerò a seguirlo.
Inugami-san to Nekoyama-san
Adattamento da manga omonimo.
Yachiyo Inugami è una ragazza dai modi di fare di un cane, ma le piacciono i gatti, mentre Suzu Nekoyama ha i modi di fare di un gatto, ma le piacciono i cani. Questa attrazione reciproca si tramuterà in un amore proibito? Sicuramente si tramuterà in un sacco di situazioni divertenti e gag sugli stereotipi che riguardano i cani e i gatti.
Serie composta da episodi brevissimi (il primo è solo 3 minuti e mezzo, sigla finale compresa), con gag e battute sui modi di fare delle due protagoniste, assai simili a quelle degli animali di cui portano persino il nome (inu=cane, neko=gatto). Non c’è una trama ovviamente, solo battute e situazioni slice of life.
Molto carina la sigla finale.
Cosa mi è piaciuto: le gag e che le due si comportano come gli animali di cui portano il nome!
Cosa non mi è piaciuto: che è breve!
Voto: 6,5 – Breve e divertente
Consigliato agli amanti delle serie brevi e degli slice of life con gag.
Continuerò a seguirlo.
Kanojo ga Flag wo Oraretara
(E se la flag di quella ragazza venisse abbattuta?)
Adattamento da mana e light novel omonimi.
Nanami Knight Bladefield è una principessa di un piccolo paesino europeo, mandata in Giappone a studiare. Un giorno si trova a un incrocio in attesa che scatti il verde per i pedoni, quando un tir sbanda e sta per schiacciare la gente lì riunita, quando un ragazzo sembra dire una qualcosa ad uno degli uomini in prima fila, e improvvisamente il tir sbanda di nuovo, senza causare alcuna vittima. La ragazza resta colpita da questo fatto e comincia a torturarsi per scoprire cosa sia successo realmente, pensando che trovare quel ragazzo, che indossava la sua stessa divisa scolastica, sarà difficile, quando Souta Hatate, il ragazzo in questione, si presenta nella sua classe come nuovo studente trasferito. Dopo averlo interrogato, il ragazzo le spiega che lui è in grado di visualizzare le flag, segnali a bandierina che compaiono sulla testa delle persone quando gli rivolgono la parola con determinate intenzioni. Il ragazzo dice di essere sfortunato per natura e spezza ogni flag che gli viene proposta, perché non vuole portare la sua miseria sugli altri. Troverà un osso duro in Akane Mahougasawa, le cui flag d’amicizia continuano a riattivarsi poco dopo essere state spezzate. Dopo aver portato Akane e Nanami nel suo dormitorio, che è praticamente una catapecchia abbandonata in campagna, il ragazzo s’accorge che sta per attivarsi una death flag sulla testa di Akane, e per spezzarla, il ragazzo dopo aver visto un’altra piccola flag d’amore, decide di baciarla appassionatamente, trasformando la death flag nella flag del bacio del principe azzurro, facendo così innamorare Akane, con tanto di flag per la conquista riuscita. A fine giornata il ragazzo, lavandosi la faccia e osservandosi allo specchio, nota sulla sua testa il pessimo auspicio di una death flag che inizia a manifestarsi.
Serie commedia scolastica harem molto divertente. Avevo già sentito parlare del manga da cui è adattata la serie, ma non m’ero mai interessato a leggerlo. Devo ammettere che l’idea del ragazzo che vede le flag è carina e divertente, oltre agli sviluppi che avverranno in futuro con tutte le ragazze che vediamo nella ending. La scena finale della death flag che inizia a comparire sulla sua testa rende la cosa più interessante, come se il ragazzo fosse piagato dal karma, che deve bilanciare la sua felicità con altrettanta sventura. Animazioni e regia senza alcuna pecca! Divertente anche il cognome del protagonista visto che “hata” in giapponese significa “bandiera” e quindi un richiamo alle flag. Per certi versi m’è tornato in mente KamiNomi, che si concluderà a breve in Giappone.
Sigla iniziale, molto carina la sigla finale cantata dalle varie protagoniste della serie.
Cosa mi è piaciuto: la storia della sfiga e delle flag. XD
Cosa non mi è piaciuto: nulla in particolare.
Voto: 7 – E ancora una commedia scolastica harem, con argomento assurdo. DA VEDERE!
Consigliato agli amanti delle commedie scolastiche harem.
Probabilmente continuerò a seguirlo.
Love Live! School Idol Project S2
Seconda serie di Love Live!
Siamo al secondo semestre e Honoka Kosaka e le sue amiche, grazie al loro progetto sono riuscite a far racimolare alla scuola abbastanza iscrizioni da evitare che chiuda. Eri Ayase, il precedente Presidente del Consiglio Studentesco, ha nominato come nuovo presidente Honoka. La vita così prosegue, con le ragazze che continuano ad allenarsi con la danza e le altre col consiglio studentesco, quando una notizia strabiliante sconvolge i loro progetti. Il successo del precedente Love Live! è stato così grande, da averlo fatto trasformare in una vera e propria gara tra idol senza esclusione di colpi e senza che venga considerata la classifica di popolarità. Le ragazze quindi vanno tutte da Honoka, che è la center e capogruppo, che però misteriosamente afferma di non voler partecipare. Alla fine le altre tentano di convincerla in tutti i modi e alla fine capiscono il motivo per cui la pensa così, facendole cambiare idea e rassicurandola.
Non amo particolarmente le serie sulle idol e non seguo tantissimo il mondo delle idol giapponesi, ma ho trovato divertente la prima serie e ho iniziato questa seconda senza grandi pretese, per poi venir stupito da una magnifica introduzione in stile musical. Devo ammettere che questa novità mi ha colpito e m’è piaciuta, per cui spero che anche nei prossimi episodi ci siano delle scene simili. Per il resto, le ragazze ci sono e sono pronte nuovamente a mettersi in gioco fino all’ultima nota per riuscire a vincere il nuovo Love Live!. Anche le animazioni ci sono senza contare una sapiente regia.
Sigla iniziale molto carina, corale e cantata da tutte le protagoniste come è ovvio che sia, mandata in coda all’episodio, per cui la sigla finale è assente.
Cosa mi è piaciuto: la parte del musical improvvisato! XD
Cosa non mi è piaciuto: nulla in particolare.
Voto: 7 – Pronti, partenza a cantiamo!
Consigliato ai fan di Love Live! e agli amanti delle serie sulle idol, previa visione della prima serie.
Continuerò a seguirlo.
Mahou Shoujo Taisen
(Guerra di Maghette)
La serie è formata da episodi brevi di quattro minuti, dove le protagoniste sono delle maghette che rappresentano delle città locali giapponesi. Il primo episodio ha come protagonista Naruko, che rappresenta la Prefettura di Miyagi, all’inseguimento di tre strane palline.
Davvero grande attenzione ai colori e ai particolari, con degli sfondi poco ortodossi e molto abbozzati, in modo da dare più risalto all’eroina. Nella serie saranno presenti anche le maghette degli utenti pixiv che hanno vinto il contest aperto da Gainax diversi mesi fa.
Sigla iniziale molto carinosa che mostra le bellissime e coloratissime maghette e ovviamente le loro mascot, che compariranno in questa serie.
Cosa mi è piaciuto: Naruko!
Cosa non mi è piaciuto: c’è una mascot gamberetto! XDDDDDD
Voto: 6 – Episodio brevissimo! ;_;
Consigliato agli amanti delle majokko.
Continuerò a seguirlo.
Mangaka-san to Assistant-san to The Animation
(Il signor mangaka e l’assistente)
Adattamento da manga omonimo.
Questa serie è uno slice of life commedia su gag e vicende comiche riguardo alla vita di Yuuki Aito, un mangaka professionista con idee un po’ da maniaco che non è mai stato veramente con una ragazza in vita sua, e che fa sfociare certe sue perversioni nelle sue opere. La sua assistente è la bella è un po’ freddina Sahoto Ashisu, che spesso viene coinvolta nei suoi discorsi perversi. Dell’allegra compagnia fa parte anche Mihari Otosuna, la editor a cui è affidato Yuuki.
La serie non ha una trama, sono diverse gag slice of life, con protagonisti questi tre personaggi, almeno nel primo episodio. Cosa che mi ha depresso è che l’episodio settimanale è molto breve, infatti dura solo 13 minuti e mezzo, compresa sigla iniziale e finale. Come serie è molto divertente, soprattutto se vi piace il genere.
La sigla iniziale è molto allegra e ci presenta le quattro ragazze che saranno protagoniste della serie, mentre la sigla finale molto corale e lenta.
Cosa mi è piaciuto: MANGAKA-SAN! XDDDDDD
Cosa non mi è piaciuto: che l’epi dura solo 10 minuti! T_T
Voto: 7 – Decisamente una serie divertente, con battutine e situazioni ecchi.
Consigliato agli amanti delle commedie demenziali.
Continuerò a seguirlo.
Mekakucity Actors
Adattamento del manga e light novel Kagerou Days.
Shintaro Kisaragi è un hikikomori (autorecluso che non esce di casa) da diversi anni e ha una particolarità. Due anni prima ha ricevuto una strana mail che all’apertura ha automaticamente scaricato sul suo PC un’intelligenza artificiale visualizzata come una ragazza e chiamata Takane Enomoto. Un giorno, il ragazzo rovescia una bottiglietta di cola sulla sua tastiera, e data l’impossibilità di riceverne un’altra in tempi brevi tramite acquisto online, viene spinto dalla sua compagna virtuale ad andare fisicamente in un grande magazzino e acquistarne una. Le cose iniziano ad andare storte una dopo l’altra, soprattutto quando un gruppo di terroristi prende d’assalto il sistema del grande magazzino, chiedendo un altissimo riscatto alla polizia per la liberazione degli ostaggi. Nonostante tutto, il ragazzo, spronato da Takane e da due ragazzi che si trovano assieme a lui come ostaggi, riesce a liberarsi e a sgominare la banda… ma a quale prezzo?
Non avevo idea che ci sarebbe stata anche una serie così interessante in questa stagione primaverile. La regia Shaft è irresistibile e ovviamente si fa notare a prima vista. La serie inizia con un setup drammatico di un mondo in rovina (o forse in costruzione?) e il protagonista che parla con una ragazza misteriosa, poi si sposta sulla vita del nostro protagonista e infine fanno l’apparizione dei ragazzi dagli strani e misteriosi poteri. Direi che questo primo episodio mi ha davvero divertito e intrigato.
Sigla iniziale mandata in coda all’episodio, molto bella e incasinata, che mostra i vari personaggi della serie.
Cosa mi è piaciuto: la virtualotta che fa i capricci e la regia shaft! XD
Cosa non mi è piaciuto:nulla in particolare
Voto: 7,8 – Una serie complicata con una sapiente regia.
Consigliato agli amanti della regia Shaft.
Sicuramente continuerò a seguirlo.
No Game No Life
Sora (18 anni, maschio, vergine, Neet, maniaco dei videogiochi, con un disturbo della comunicazione) e Shiro (11 anni, femmina, non va mai a scuola, autoreclusa, maniaca dei videogiochi, con un disturbo della comunicazione) sono due leggende metropolitane viventi, infatti, sono dei videogiocatori così bravi che da soli riescono a gestire un party di quattro personaggi chiamati dagli altri utenti BLANC (visto che il nome del gruppo è formato da spazi vuoti), gestendone allo stesso tempo due alla volta, senza contare che il fratello, visto che la sorella a un certo punto si riposa, inizia a gestire tutto il party da solo (un mouse in ogni mano e in ogni piede). Tutto cambia quando ricevano sul tab dei messaggi strani da parte di un mittente sconosciuto che chiede loro che ne pensano del mondo in cui vivono. Dopo aver detto che il nostro mondo a loro fa schifo, vengono trasportati in un nuovo mondo, Disboard, cadendo ovviamente dal cielo. Ad accompagnarli c’è Tet, che si definisce il dio di questo mondo ed è quello che li ha invitati, e durante la caduta libera spiega loro le dieci regole base che tutti rispettano. Riassumendo, in questo mondo non esistono guerra, uccisioni e furti, ogni cosa viene vinta o persa giocando, se si gioca si deve scommettere qualcosa e l’altro partecipante deve scommettere una cosa di egual valore, se si viene beccati a barare si perde direttamente. Sfruttando queste regole, i due iniziano a cercare di capire dove si trovano, e raggiungere il palazzo di Tet per sfidarlo. Ovviamente per mangiare sono costretti a sfidare e vincere diversa gente.
Davvero divertente oltre ogni dire sia l’inizio che il proseguimento e la conclusione dell’episodio. Animazioni bellissime e anime coloratissimo, davvero da favola, rendendo perfettamente un mondo fantasy giocoso come è Disboard. M’è piaciuto particolarmente il rapporto, forse anche un po’ morboso, tra fratello e sorella, come siano uniti quasi a livello sinergico l’uno all’altra, due reietti della società con gravi problemi e disturbi della comunicazione, che non hanno più un posto al suo interno. Sia che il fratello sia protettivo nei confronti della sorella, sia che la sorella sia molto affezionata a lui, anche perché non hanno nessun altro, se non loro stessi. Non vedo l’ora che cosa vorrà da loro la principessina mancata e se riusciranno a vincere un regno! Questa serie dalle basi mi ha ricordato molto Mondaiji-tachi (Mondaiji-tachi ga Isekai kara Kuru Sou Desu yo?), visto che anche lì i protagonisti venivano richiamati dal nostro mondo ed anche in quel mondo fantasy si ottenevano oggetti e altro sfidando e vincendo a giochi e non solo.
Molto bella la sigla iniziale, data in coda all’episodio, sia a livello video, che a livello sonoro.
Cosa mi è piaciuto: il rapporto tra fratelli, la situazione, i colori pastellosi! XD
Cosa non mi è piaciuto: niente in particolare.
Voto: 7,8 – Una commedia fantasy piena d’avventure e giochi!
Consigliato agli amanti del genere.
Sicuramente continuerò a seguirlo.
Ping Pong the Animation
Adattamento da manga omonimo.
Makoto Tsukimoto (Smile) e Yutaka Hoshino (Peco) sono studenti del primo anno e fanno parte del club di ping pong delle superiori. I due sono amici sin dall’infanzia, nonostante i loro caratteri siano diametralmente diversi, uno serio e composto che non sorride mai (Smile), mentre l’altro carismatico, ciarliero e sempre sorridente (Peco). Un giorno vanno a dare un’occhiata ad un giovane studente cinese giunto ad un’altra scuola superiore per una questione di gemellaggio scolastico. Peco lo sfida e perde miseramente, mentre Wenge Kong, vorrebbe giocare contro Smile, perché da come i due giocavano, sembrava che quest’ultimo facesse vincere l’altro.
Già dall’illustrazione non nutrivo grandi aspettative, ma al primo episodio ci si trova subito di fronte ad un’animazione minimalista che definirla brutta sarebbe farle un complimento. La regia è decente e magari anche seguire il proseguo della storia potrebbe vagamente essere interessante, ma la sostanza priva di una forma decente non ha alcun interesse per me. Per usare un paragone… preferireste mangiare una bella bistecca ai ferri e una pinta di birra, o un bicchiere delle due cose miscelate in un frullato? (Anche se Maurizio dice sempre che “Frullato è meglio!” XD)
Bellissima la canzone iniziale, orribile il video. Anche la ending non è male ma il video è uno schifo.
Cosa mi è piaciuto: la canzone iniziale.
Cosa non mi è piaciuto: tutto il resto!
Voto: 5 – Brutto brutto! Ma proprio brutto brutto, neh!
Consigliato agli amanti delle serie con animazioni minimaliste.
DROP.
Ryuugajou Nanana no Maizoukin
(Il tesoro sepolto di Nanana)
Adattamento da light novel omonima.
Juugo Yama è un ragazzo in terza superiore che si è appena trasferito sull’isola studentesca artificiale di Nanaejima, cacciato da suo padre e diseredato. Nonostante tutto, il ragazzo ha intenzione di vivere una vita studentesca ricca di sogni, speranza e amore. Purtroppo dietro all’ottima e conveniente retta di 5.000 yen (circa 36 euro) al mese, da pagare subito in anticipo annuale (quindi 432 euro l’anno), si cela un tremendo segreto. La stanza che ha affittato infatti è infestata dallo spirito di una ragazza morta al suo interno, e che non riesce a passare oltre per qualche motivo. Nanana Ryuugajou ammette di essere un fantasma e da’ subito prova di essere incorporea, ma volendo può diventare tangibile, e con un combattimento per il predominio della stanza tra i due comincia la loro convivenza. Nonostante tutto l’isola è piena di segreti e misteri, e nel bagno, ad un’orario specifico, si apre uno scomparto segreto con dentro degli appunti che riguardano Nanana, scritti da una sua vecchia amica. Investigando, il ragazzo scopre che Nanana e la proprietaria dello stabile dove vive, Shiki Maboro, fanno parte dei Great7, ovvero sette studenti che hanno progettato l’isola studentesca di Nanaejima, finanziata con enormi somme di denaro ricavate dalle scoperte archeologiche della stessa Nanana. Juugo decide di interessarsi al caso di Nanana ed aiutarla in qualche modo, magari trovando il colpevole del suo assassinio.
Davvero carina e divertente questa serie, anche se usa diversi cliché tanto utilizzati e famosi. Eppure dalla mole di personaggi immagino che non si sia ancora visto nulla delle vere potenzialità che questo anime ha da offrire. Non vedo l’ora di vedere il prossimo episodio per conoscere la detective in gonnella e la sua Watson abbronzata in azione. Animazioni over the top e chardes tanto amato alla OreImo e Hataraku Maou-sama!. Se siete pronti alla caccia al tesoro e all’assassino di questa stagione, questa serie è fatta proprio per voi!
Divertentissima sigla iniziale che presenta tutti i personaggi della serie. Carina anche la sigla finale.
Cosa mi è piaciuto: l’idea delle cacce al tesoro!
Cosa non mi è piaciuto: il dislocamento della spalla! XD
Voto: 7,5 – Commedia scolastica soprannaturale!
Consigliato a tutti.
Sicuramente continuerò a seguirlo.
Sidonia no Kishi
(Cavaliere di Sidonia)
Adattamento da manga omonimo.
CI troviamo in un avveniristico futuro dove la razza umana è stata costretta a fuggire dalla terra in colonie spaziali a causa di frome di vita aliene chiamate Gauna. Nagate Tanikaze ha sempre vissuto con suo nonno nelle profondità di Sidonia, una di queste colonie spaziali, e da quando è morto ha continuato a vivere nascosto ed allenarsi al vecchio simulatore, senza mai salire in superficie. Un giorno però finisce tutte le riserve di cibo che aveva a sua disposizione, per cui è costretto a salire in una fabbrica dove il riso viene stoccato e imballato in sacchi, per riuscire a rubarne un po’ senza farsi vedere. Purtroppo il colpo non va a buon fine e viene ricoverato in un ospedale di superficie. Fuggito anche dall’ospedale perché non vuole finire “riciclato“, viene preso sotto la custodia del Capitano Kobayashi, che lo fa entrare come membro della scuola d’addestramento per piloti di Gardes (o Morito). Nonostante le sue abilità il ragazzo non è abituato a pilotare i nuovi modelli, per questo al simulatore non gli va affatto bene. Qualche giorno dopo finalmente viene inviato assieme ad altri 7 allievi come lui, in una missione di scavi minerari su un’asteroide, ma qui, da sotto le rocce compare un Gauna. L’antica minaccia è tornata!
Questa serie è l’adattamento del manga omonimo di Tsutomu “BLAME!” Nihei e devo dire che è tutto abbastanza pulito per essere uscito fuori dalla sua penna. Sono lievemente desolato dal fatto che la serie non sia in animazione tradizionale ma tutta in CG, però devo ammettere che le scene con i mecha e di combattimento sono davvero ben giostrate, anche se per ora s’è visto ancora poco. Non ho letto il manga, ma spero di cominciare dopo aver finito la visione della serie. La storia è quanto di più classico si possa chiedere, un ragazzo speciale tenuto lontano dal mondo, un giorno viene immesso nella società dove diventa un eroe… un profilo che ricorda un po’ quello di Goku in Dragon Ball.
La sigla inziale è molto bella e lirica cantata dagli angela, mentre la sigla di coda un po’ meno melodica.
Cosa mi è piaciuto: che Nagate è il prescelto! XD
Cosa non mi è piaciuto: un po’ la cg, ma non troppo.
Voto: 7,5 – Scifi e mecha, tutto in CG.
Consigliato ai fan del manga e agli amanti delle serie mecha scifi .
Sicuramente continuerò a seguirlo.
Soul Eater Not!
Adattamento da manga omonimo.
Tsugumi Harudori un giorno scopre di punto in bianco di avere il talento nascosto di potersi trasformare in arma. Questo le causa un po’ di problemi, visto che la cosa non è sotto il controllo della sua volontà. I genitori la iscrivino per questo all’Accademia per Meister e Armi da Shinigami, in America (DEATH CITY SI TROVAVA IN AMERICA?!?!?!?! O_O;;;; ). Una volta arrivata la ragazza incontra subito diversi senpai che sembrano davvero forti e spaventosi, finché non raggiunge l’aula dove verrà spiegato in cosa consisterà il loro corso. Il professor Sid, dirà loro cosa dovranno imparare e l’importanza di trovare un partner con cui si è in sintonia, dopo di ché farà entrare Maka e Soul, che daranno una dimostrazione pratica di come sia importante la connessione tra Meister e arma. Una volta finito l’orientamento, la ragazza cerca di avvicinare Meme Tatane, una giovane Meister che sembra avere la memoria cortissima, però sembra che già qualcuno la stia importunando. Prendendo il coraggio a due mani, la ragazza decide di seguire l’esempio di Maka e torna sui suoi passi, sfidando i due sbruffoni e trasformandosi completamente per la prima volta in un’alabarda, brandita dalle mani di Anya Hepburn, una ricca nobile Meister un po’ tsundere con la puzza sotto al naso. Dopo aver vinto e aver preso più fiducia in sé, la ragazza finirà in un triangolo lievemente diverso da quello amoroso che sperava, infatti sia Meme che Anya la vorrebbero come arma.
Dato che non mi documento troppo sulle serie e non leggo tutte le serie manga più o meno famose, non avevo idea se questa serie fosse collegata a Soul Eater. Soprattutto l’inizio mi ha spiazzato, perché hanno integrato il mondo un po’ fantasy di Soul Eater nella realtà del nostro mondo. Ora non so bene se questo venisse mostrato nel manga, perché ho seguito solo la serie animata, ma io sono letteralmente caduto dalle nuvole. Molto carine le varie peripezie per arrivare all’accademia (la superscalaaaaaaa), ma soprattutto tutte le comparsate dei nostri amati protagonisti e i vari personaggi secondari della saga principale. Il fatto che come protagoniste ci siano tre ragazze spero non faccia perdere troppo significato alla serie (un po’ come la prima serie di Railgun, che nelle saghe base inseriva tantissime parti slice of life delle amiche). Anche se il chardes è un po’ diverso da quello molto particolare a cui eravamo abituati, alla fine è una serie spin-off carina per chi ha apprezzato Soul Eater.
Tipica opening carinosa che mostra i vari personaggi e la probabile nemica di questa nuova serie, ending lenta cantata dalle tre protagoniste della serie.
Cosa mi è piaciuto: tutte le comparsate delle vecchie glorie, anche se Soul non ha avuto manco una battuta! XD
Cosa non mi è piaciuto: che le protagoniste sono tre ragazze.
Voto: 6,5 – Spero vivamente ci siano scontri degni di tale nome. ^^
Consigliato ai fan di Soul Eater o agli amanti del genere.
Probabilmente continuerò a seguirlo.
E con questo si concludono i commenti delle novità primaverili. Ovviamente alcune serie non le ho commentate perché non rientrano propriamente nei miei gusti (come La corda d’oro o Majin Bone, che ha una grafica troppo spoglia).
Quando parlate di Mekaku City Actors? ;^;
Come ho detto sotto, è una delle serie uscite da poco, e i riassunti&commenti li avevo scritti prima… poi sono partito in vacanza e non ho avuto tempo di concluderlo, fino ad ora! XD
Sarai contenta che ho commentato anche Mekaku! XD
Shinji, ma come fai a seguire tutte queste serie?
manca un pezzo di articolo, pero’.
soul eater not si puo’ vedere su popcorntv
conosco solo: Sidonia no Kishi.
(quello di cotto e frullato e’ proprio un pazzoide!)
L’articolo l’avevo preparato prima di partire, però, date2 e atelier sono uscite dopo e non ho fatto in tempo a commentarle! XD
Riesco a vederle perché ho i poteri! XDDDDDDDDDDD