Intervista: Vita da Cosplayer di Etaru Kaumoto

Salve a tutti, la settimana scorsa abbiamo avuto la brava Anna Cascella.

Ci stiamo lentamente avvicinando a Natale e quale miglior periodo per la nostra nuova ospite? La russa  Etaru Kaumoto.


Shinji Kakaroth: Ciao potresti presentarti ai nostri lettori?

Etaru: Salve a tutti! Mi chiamo Etaru, sono una cosplayer russa che vive negli Stati Uniti  e faccio cosplay da circa 8 anni. Sin da quand’ero molto piccola, ho sempre amato gli anime, i videogame, la fantascienza, e tutte le arti creative, hanno avuto un vero impatto nel mio modo di vedere la vita e nelle mie ambizioni, quindi riportare in vita attraverso il cosplay quei personaggi che mi hanno da sempre ispirata, credo che sia il più grande omaggio che potessi fare loro.

Shinji Kakaroth: Puoi parlarci un po’ di te e di come è nata questa passione per il Giappone e il cosplay e da quanto fai cosplay?

Etaru: Ho iniziato a fare “cosplay” da piccola, ad Halloween con l’aiuto di mia madre, mettendo assieme costumi che somigliavano ai miei personaggi preferiti. All’epoca, non credevo che lo si potesse fare anche in altri periodi oltre Halloween. Nei primi anni del 2000 ho cominciato a vedere sulla rete delle fotografie spettacolari di Yaya Han e Omi Gibson che riuscivano a portare in vita i personaggi che amavano, e volevo disperatamente fare lo stesso anch’io. Nel 2005, quando ho partecipato alla mia prima convention di anime, ho messo assieme dal mio cassetto dei vestiti per fare Mireille Bouquet da Noir, ed i risultati sono stati tanto positivi che sentì che avrei dovuto continuare.


Shinji Kakaroth: Hai avuto qualcuno che ti ha aiutato all’inizio di questo hobby, dandoti consigli?

Etaru: Mia madre mi è stata di grande aiuto al principio, mi dava una mano a cucire e mi dava consigli per dei progetti semplici. Quando ho cominciato a nutrire domande sugli stili delle parrucche, la creazione di aggiunte, i disegni delle fantasie, etc…, ho trovato un sacco di aiuto in alcuni tutorial online e forum di cosplay dove stilisti esperte erano disponibili a dare i loro consigli a delle principianti per questo hobby. L’ambiente di queste comunità è davvero magnifico, caldo ed accogliete, e sono molto grata di aver avuto più gente di talento che potesse rispondere alle mie domande! È anche per questo che cerco anch’io di dare il mio contributo nelle comunità di cosplay con l’esperienza che ho accumulato nel tempo.

Shinji Kakaroth: Quanti cosplay hai indossato fino ad ora?

Etaru: Ho perso il conto! Immagino oltre i 50 o 60, senza includere i modelli e i costumi che ho fatto per clienti ed amici.


Shinji Kakaroth: I tuoi cosplay li fai personalmente o li acquisti?

Etaru: Creo personalmente i miei costumi, con l’eccezione degli acquisti di divise da un amico o da e-bay, se c’è una parte che non ho il tempo di creare da sola.


Shinji Kakaroth: Ne hai mai fatti su commissione?

Etaru: Mi sono state commissionate tantissime ali nel corso degli anni, è la mia specialità e ne vado fierissima, ma non ho ancora fatto costumi completi per conto di clienti, più che altro perché non trovo già tanto tempo per cucire i miei cosplay, fiuriamoci per gli altri.

Shinji Kakaroth: Quanto tempo ci vuole per realizzare o mettere assieme un cosplay?

Etaru: Dipende dal costume, alcuni sono in grado di finirli in uno o due giorni, altri invece 3 mesi (specialmente se hanno armature, ali o tanti piccoli dettagli).


Shinji Kakaroth: Qual è stato il cosplay più complicato da indossare e quanto tempo ci vuole solitamente per truccarsi e indossarlo?

Etaru: Credo ce ne siano due a parimerito: Il primo è Rosa Farrell da Final Fantasy IV perché ci sono tanti pezzi da mettere addosso, inoltre anche il trucco può richiedere circa un paio d’ore. L’altro è Pirotess da Record of Lodoss Wars, quasi solo per via del trucco che simula una pesante abbronzatura totale, che può voler tre ore per essere completo!

Shinji Kakaroth: Ricordi qual è stato il primo cosplay che hai fatto e che hai provato?

Etaru: Il primo costume che ho realizzato completamente da sola è KOSMOS di Xenosaga Episode I, ero così felice di indossarlo una volta completato che fremevo dal nervosismo. È stato un momento di cui vado davvero fiera, dimostrando le capacità che ho appreso per crearlo, ovviamente, quando rivedo le foto adesso mi viene la rabbia di quanto fosse orribile, pensando a come lo rifarei con le tecniche attuali! haha


Shinji Kakaroth: Qual è stato il cosplay che ti è piaciuto di più tra quelli che hai fatto?

Etaru: Personalmente amo tutti i costumi che realizzo, perché non ci sarebbe bisogno di investire tempo e denaro in progetti che non mi soddisfino e mi rendano felice nell’indossarli. Ogni cosplay è un nuovo tipo di sfida, adoro i costumi complicati per via del tempo che impiego a completarli (come Alexiel da Angel Sanctuary), ma mi piacciono anche costumi meno spettacolari che però contengono un valore sentimentale per me (come Alisa da Tekken).

Shinji Kakaroth: Qual è stato l’ultimo cosplay che hai fatto e per quale evento l’hai realizzato?

Etaru: Il mio ultimo cosplay è stato la versione di Kotobukiya di Poison Ivy della DC Comics, fatto in 2 giorni per il Dragon*con di Atlanta, Georgia. Sono fiera di come sia riuscita a realizzarlo in così breve tempo.


Shinji Kakaroth: Hai partecipato a dei contest durante le fiere? Se sì, hai mai vinto qualche premio?

Etaru: Ho partecipato per diversi anni nei contest a tema, vincendo Premi della Giuria, Premi di Realizzazione, e Miglior Gruppo. Però ormai sono diversi anni che non partecipo più ai contest, ed attualmente preferisco stare in giuria.

Shinji Kakaroth: Quali sono le tue serie anime/manga preferite?

Etaru: Che domanda difficile! Il mio videogame preferito è senz’altro la serie di Tekken di Namco-Bandai, ma credo che il mio manga preferito sia Angel Sanctuary, e per quanto riguarda l’anima credo che siano sullo stesso livello Evangelion, Sailor Moon, X/1999 e Magic Knight Rayearth. Ovviamente, mi piacciono anche i comics americani della Marvel, DC e Top Cow.


Shinji Kakaroth: Secondo te qual è l’essenza del cosplayer?

Etaru: Credo che l’essenza del cosplayer sia la passione con cui ritraggono e portano in vita un personaggio. Ovviamente la prima cosa che salta all’occhio è il costume e come è stato realizzato, ma se si riesce anche a interpretarlo come si deve, possiamo dire che si tratti del salto di qualità!

Shinji Kakaroth: Che ne pensi del cosplay nella tua nazione?

Etaru: A dire il vero, sono stata fortunata a cominciare il cosplay in USA perché abbiamo aperto la strada a tanti fantastici costumi e a degli standard qualitativi. Ho degli amici oltreoceano che trovano difficoltà a reperire i materiali, le parrucche o le stoffe per un progetto, mentre qui è possibile reperire praticamente tutto, con un solo click. Penso sia una fonte d’ispirazione pensare che siano spuntate fuori così tante piccole imprese negli ultimi anni, avendo successo anche solo provvedendo ai bisogni di comunità di cosplayer, sono fiera di far parte di una comunità che coltiva un hobby che promuove la crescita di una tale imprenditoria.


Shinji Kakaroth: Hai un sito web, una pagina facebook o un canale youtube?

Etaru: Certo! Potete trovare foto nel mio portfolio su Etaru.com, ma aggiorno anche il mio profilo facebook, twitter, deviantart e istangram.

Shinji Kakaroth: Qual è il tuo sogno per il futuro?

Etaru: Spero di poter continuare anche in futuro quello che faccio adesso, raffinare ancora le mie abilità di creazione, e condividere la mia passione con più persone che amano proprio quello che amo io!


E anche per questa settimana è tutto.

La settimana prossima saremo ancora più vicini al Natale e avremo una speciale ospite italiana.

Mi raccomando, continuate a seguirci! ^_-