Punta al Top! Gunbuster

Punta al Top! Gunbuster Anime

Primo vero successo del celebre studio d’animazione Gainax, che a distanza di anni ci avrebbe deliziato con capolavori come Fushigi no Umi no Nadia (Il Mistero della Pietra Azzurra), e Neon Genesis Evangelion. Quest’opera fantascientifica sarà la vera pietra miliare su cui si fonderà il nocciolo dello studio Gainax come noi l’abbiamo conosciuto, tanto che non è stato mai permesso in esportazione di doppiare la serie, bensì di proporla con l’audio originale e sottotitolata (anche perché come scusa, adducono di aver perso i master dell’audio originale, quindi si trovano con un’unica traccia audio con musiche, rumori e voci). Lo storico character design di Haruhiko Mikimoto, adattato da un ancora acerbo Yoshiyuki Sadamoto, ci accompagnerà nel viaggio tra le stelle per la salvezza dell’umanità.

Punta al Top! Gunbuster Trama

Ci troviamo in un futuro remoto dove l’umanità ha imparato le tecniche avanzate di viaggio spaziale. La giovane Noriko Takaya ha perso il padre, comandante della nave spaziale Luxion, ma nonostante tutto non vuole abbandonare il suo sogno di diventare un pilota spaziale. Cresciuta, Noriko frequenta una scuola d’addestramento per piloti ad Okinawa, tra l’adorazione per la sua senpai che chiama signorina (“onee-sama/sorella mia“), Kazumi Amano e l’arrivo di un nuovo Coach, Koichiro Ohta, che ha prestato servizio sotto il defunto ammiraglio Takaya e vede in sua figlia passione, talento e predisposizione a non mollare mai.

Noriko è imbranata e incapace con le Arma Machine, ma viene scelta assieme a Kazumi per il nuovo progetto segreto dell’esercito per la creazione e l’utilizzo di una nuova arma, le Buster Machine. Tutti prendono a tormentare Noriko perché credono che sia stata scelta perché è la figlia del defunto ammiraglio, e lei si scoraggia, ma dopo aver visto il pesante allenamento della sua amata senpai decide di impegnarsi al massimo per riuscire a diventare la pilota spaziale che il Coach ha visto in lei.

Kashiwara, una senpai invidiosa, la sfida a combattere e dopo averle prese di santa ragione, Noriko capisce che non deve affidarsi troppo alla vista, ma percepire l’avversario, senza affidarsi al monitor e con la sua perspicacia schiva l’attacco nemico e sferra il poderoso Inazuma Kick!

Da questa vittoria, lo scenario si sposterà all’addestramento come Top (i prescelti per entrare nell’unità speciale), al combattimento nello spazio e infine allo scenario apocalittico dell’invasione dei mostri spaziali.

Punta al Top! Gunbuster Valutazione

Questa saga fantascientifica è considerata un po’ la figlia di Macross e Gundam, prendendo da mamma Macross le magnifiche animazioni delle esplosioni e gli scontri, oltre che il chardes di Mikimoto, e da papà Gundam il filone dei real robot, cercando di spiegare scientificamente il più possibile e in maniera più dettagliata qualsiasi scontro e arma, comprese le Buster Machine, che si agganciano in una maniera davvero dettagliata e calcolata.

La trama inizia come una classica storia shojo sportiva da cui poi tra un po’ il titolo (Ace wo Nerae! – Punta all’Ace! – Jenny la Tennista), con una scuola tutta femminile e le classiche dispute per attirare l’attenzione della bella senpai definita “signorina”, come se non fosse neppure al livello delle altre, per poi spostarsi nello spazio con temi molto importanti, tra cui la tematica della morte, del sacrificio per la propria razza, non per la propria patria, l’amicizia e l’impegno.

Noriko non è una ragazza speciale e geniale, non ha particolare talento, ma si impegna con tutta se stessa in quello che fa e il suo addestramento alla lunga dà i frutti sperati, trasformandola in una pilota determinata a compiere la sua missione come Top!  Ben giostrati sono anche i temi, come il dislivello spazio-temporale dell’uso della velocità luce o sub-luce, argomento trattato in seguito anche da Makoto Shinkai ne La voce delle stelle.

Il Gunbuster inoltre era uno dei Robot più grandi per l’epoca, alto 240 m, aveva superato i record dell’epoca di Ideon (105 m), Daitarn 3 (120 m) e Danguard Ace (200 m).

Le animazioni di questa serie sono davvero al Top per l’epoca, con fantastici effetti di esplosioni, raggi e combattimenti spaziali che a volte tendono anche a far girare la testa e far venire i brividi allo spettatore, che si stente quasi anche lui lì, nello spazio, spaesato e insicuro mentre i mostri spaziali stanno arrivando. In Gunbuster non solo c’è il realismo, ma una tecnica fan service che la Gainax farà partire nel mondo dell’animazione e per cui diventerà più nota, in maniera un po’ scherzosa, ovvero il bouching breast (le tette sballonzolanti), l’animazione dei seni che sballonzolano in corsa oppure quando le ragazze fanno movimenti bruschi.

Tra le altre cose per cui è famoso Gunbuster c’è anche l’ultimo episodio, pieno di scritte e tutto girato in bianco e nero, per dare la sensazione delle serie fantascientifiche che Anno vedeva quand’era ancora piccolo.

A completare il pacchetto in ognuno dei due DVD ci sono diversi special tra cui dei Corsi di Scienze che spiegano diverse nozioni scientifiche e fantascientifiche, delle sequenze inedite, schede, art gallery ed infine i trailer giapponesi ed italiani.

Consigliato a tutti i fan Gainax e ai più nostalgici amanti delle serie fantascientifiche.