Giappone: Diario di viaggio di SK (parte 6)

Ancora una volta salve a tutti e bentornati in questo angolo rivolto alle mie esperienze in Giappone. Dopo aver comprato un pacco di roba ad Akiba, ho deciso di passare una giornata meno rivolta allo shopping e più alla scoperta dei quartieri di Tokyo, dirigendomi per questa volta ad Ikebukuro ed  alla Torre di Tokyo.


Ikebukuro

Avevo stabilito di venire in questo quartiere principalmente perché qui è ambientata una delle serie che più mi è piaciuta negli ultimi anni, ovvero Durarara!!, e in questa serie definivano questo quartiere come uno dei più importanti snodi commerciali e della vita metropolitana. Infatti appena uscito dalla stazione mi sono subito accorto di quanta gente scendesse dal treno. Il nome del quartiere significa letteralmente “lago a borsa” per diverse storie passate riguardo ad un lago in zona che assomigliava a una mano che reggeva una borsa, mentre è abbastanza noto il gioco di parole tra “bukuro” e “fukuro“, che significa “gufo” ed è uno dei simboli più importanti della città, che si possono trovare un po’ ovunque. Dopo essere passato di fronte alla popolare statua di Ikefukuro, popolare luogo d’incontro per i giovani del quartiere quanto la statua di Hachiko per quanto riguarda Shibuya, esco dalla stazione pronto a girovagare e perdermi per le strade di questo quartiere.

In questo quartiere oltre a grandi centri commerciali Seibu e Tobu, si possono trovare innumerevoli negozi dai combini agli 100YenShop sparsi su alti palazzi e piani interrati. Come sempre la prima visuale che appare una volta usciti dalla stazione sono i grandi poster, uno dedicato all’uscita di DVD e Blu-ray il 22 Marzo del secondo film di Maho Shojo Lyrical Nanoha, l’altro alle onnipresenti AKB48, di cui parlavo nella prima intervista con Tatsuro Tonoki.

Essendo domenica mattina molti negozi erano chiusi ed avevano aperture in tarda mattinata, verso le 11:00, mentre per strada negozi di cibarie e fast food erano onnipresenti, come le grandi catene di MacDonaldKFC, Hanamaru Udon, Starbucks e Lotteria. Nei nomi di tanti bar e angoli culinari si possono scorgere parole italiane come Caffé La Pausa, Caffé Veloce, Il Ristoro. Oltre al cibo si possono trovare tanti altri negozi più o meno sparsi in tutti i quartieri, come i palazzi dedicati alle sale pachinko, ed alle salegiochi di cui credo di aver già parlato precedentemente, oltre a maid café e manga café. Persino nelle vetrine dei negozi si riescono a scorgere alcuni tratti tipici della cultura otaku, con dei manichini elfici che mi fanno tornare in mente alcuni tratti usati per elfi ed altre razze in Final Fantasy XI.

Dopo aver vagato per negozietti, mi dirigo verso l’angolo più storico della città, dove si trovano alcuni templi tra cui il tempio di Zoshigaya. Prima di arrivare al tempio più grande finisco per perdermi e visitare alcuni angoli molto caratteristici, come un piccolo tempio dove stanno svolgendo alcuni rituali religiosi.

Arrivato al Zoshigaya Jinja scopro una piacevole sorpresa, questa domenica nel parco del tempio si tiene un mercatino dove ai banchetti si può trovare un po’ di tutto: portachiavi di legno, statuette, bicchieri, tazze per il té, borsette, vestiti, candele, piantine, piccoli quadri, orecchini, vari tipi di cibi, confetture, biscotti e panini.

Sembra davvero un piccolo matsuri, con tanto di bancarelle che vendono tipici cibi giapponesi come takoyaki, yakisoba, chocobanana, yakitori e le patate giapponesi tagliate in lunghi tocchi, fritte e salate.

Torre di Tokyo

Passata l’ora di pranzo mi dirigo verso un’altra delle mete che più mi interessava visitare in questo tour della capitale del Giappone, la Tokyo Tower. Presentissima in moltissime delle serie animate e manga, dalle più vecchie (in molte serie supereroistiche, nelle serie animate nagaiane come Devilman o Mazinga Z) alle più recenti (in molte serie delle CLAMP in cui spesso viene distrutta, in DetroitMetalCity, in Gantz), la torre alta 333 metri, e costruita sul modello della Tour Eiffel, funge da torre di osservazione e per le telecomunicazioni.

Nel 2012 è stata surclassata in altezza dal Tokyo Sky Tree, che è la torre per le comunicazioni più alta del mondo con i suoi 634 metri, ma personalmente ho preferito visitare la Torre di Tokyo proprio perché si tratta di una meta più classica. Per raggiungere la Torre di Tokyo ci sono diverse possibilità, come una lunga passeggiata da Roppongi, ma a me personalmente è stata consigliata la via più breve, ovvero scendere alla stazione di Akabanebashi della Oedo Line. Una volta sceso, seguo una strada tenendo come punto di riferimento la punta della torre, che s’intravede dietro agli alti palazzi, ed arrivato ai piedi della torre mi stupisco dal vedere una ammaestratrice di scimmie che si prepara per fare uno spettacolino.

Il tour nella torre è composto principalmente da due passaggi: la salita al piano dove si trova l’Osservatorio Principale a 150 metri d’altezza, e la salita verso l’Osservatorio Speciale, situato a 250 metri d’altezza. Al botteghino mi spiegano che non si può acquistare un biglietto totale per entrambi gli osservatori, ma bisogna prima acquistare il biglietto per il primo osservatorio (dal costo di 820 yen, pari a circa 6,50 euro) ed una volta arrivati lì fare un biglietto per il secondo osservatorio (dal costo di 600 yen, pari a circa 4,70 euro).

Il panorama è davvero bello e nonostante lo smog che nasconde il profilo del Monte Fuji, si possono notare diversi tra i più famosi palazzi di Tokyo: il Kokkai Gijido (il palazzo del Parlamento), il palazzo imperiale, la baia di Tokyo, il palazzo della Fuji Tv a Odaiba, Roppongi Hills, il palazzo di Nippon TV e della NHK, e ovviamente il Tokyo Sky Tree.

Dal primo osservatorio, scendendo con le scale o grazie agli ascensori, si trovano diversi negozietti, bar ed i soliti banchetti di vendite di gadget che riguardano la Tokyo Tower. Oltre a questo, un bar offre un angolo per musicisti per musica live.

In visita si riescono a vedere tantissime etnie diverse, tra cui tantissimi cinesi ed anche occidentali. In questa zona inoltre sono sparse delle piccole finestre d’osservazione aperte nel pavimento, dov’è possibile vedere i piedi della torre.

Una volta sceso agli ultimi piani della torre è possibile visitare una mostra fotografica che mostra la torre in diverse epoche, da alcune più vecchie in bianco e nero scattate appena dopo la costruzione, ed altre a colori più recenti, oltre a modellini in scala del quartiere e della torre all’epoca della costruzione.

Ai piedi della torre si trovano una chiesa anglicana ed una cattolica, mentre in vicinanza si trova il parco di Shiba, dove sono passato per una tranquilla passeggiata prima di riprendere il cammino verso la prossima tappa.


Bene, credo di aver parlato abbastanza per anche per questa volta, se volete sapere come si è conclusa la mia giornata con la visita ad Harajuku ed al parco di Ueno di sera, continuate a seguirci.

Se avete qualsiasi domanda da porre, consigli o suggerimenti sui vostri viaggi, scrivere qualcosa nei commenti. ^_-

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