Giappone: Diario di viaggio di SK (parte 5)

Salve ragazzi, sono ancora qui a raccontarvi della mia esperienza fatta in Giappone. Dopo aver visitato il parco di Ueno ed aver girato Asakusa mangiando pietanze tipicamente nipponiche, è affiorato un altro desiderio dal profondo del mio animo… la voglia di merchandising anime e manga! E quale luogo nella grande megalopoli di Tokyo è più giusto visitare per soddisfare tale bisogni?

Akihabara

Akiba, il quartiere della tecnologia, il quartiere degli otaku, il quartiere dei Maid Café. Qui, dai megastore a 12 piani ai piccoli quartieri bassi con lunghe e ingarbugliate gallerie di negozi, è possibile trovare praticamente qualsiasi cosa, che sia nuova o di seconda mano, funzionante o non funzionante. Gli intenditori, i collezionisti, e anche i normali acquirenti amanti del bello e fan di serie animate e videogiochi si affollano per le strade, cercando offerte, sconti ed oggetti che rappresentino le loro serie preferite. In moltissimi con la classica mascherina (credo che il Giappone sia il paese con più supereroi al mondo, visto che 1/3 della popolazione indossa la mascherina per strada), vagolano di negozio in negozio, portando con sé borse, zainetti e buste piene delle spoglie accumulate negli altri negozi visitati in precedenza.

Un caro amico, prima di partire m’aveva consigliato “Se trovi qualcosa che ti piace, prendilo, perché poi non saprai mai se ritroverai lo stesso negozio di nuovo!” ma francamente non avevo capito il suo consiglio e da persona molto riflessiva come sono preferisco osservare e comparare i prezzi prima di comprare a scatola chiusa. Ho capito quella frase solo dopo essere stato una seconda volta ad Akiba, infatti un negozio molto carino che vendeva minifigure a poco, che ricordavo fosse sulla strada principale, non sono riuscito più a ritrovarlo, sembrava svanito come per magia.

Palazzina con cartellone pubblicitario della messa in onda degli ultimi episodi di Girls und Panzer

I manga, gli anime e le light novel sono molto sponsorizzati grazie ad enormi cartelloni pubblicitari che ricoprono le facciate dei vari palazzi e tengono aggiornato il pubblico sulle uscite, le messe in onda e le proiezioni. Mi sono stupito di trovare un mega cartellone con Toyohisa di Drifters, di certo non una tra le serie più famose nel Giappone o nel mondo, al centro di Akiba assieme ai cartelloni dedicati a Gundam, per poi scoprire che il cartellone in questione era stato esposto perché a breve sarebbe uscito il terzo tankobon della serie.

Poster di Drifters

I negozi sono tantissimi, vendono oggetti più disparati ed è possibile trovare tantissime cose a prezzi decisamente bassi rispetto alle nostre fiere italiane. Una minifigure o dei portachiavi solitamente li si trova dai 3 euro ai 5-6 euro (soprattutto se la serie è molto famosa ed è relativamente recente), mentre qui è possibile trovare le stesse cose di serie ancora più recenti a prezzi che si aggirano tra i 100 e i 300 yen (ovvero da 80 centesimi a 2,30 euro).

Come dicevo si può trovare davvero di tutto anche nel ramo dell’usato, come questo negozietto che vendeva diverse cartucce del Super Famicon (Super Nintendo) a soli 50 yen l’una (40 centesimi). Oltre a tutto questo, le compagnie organizzano veri e propri raduni, con quest per ottenere item speciali completando una certa quest. Inoltre in giro si trovano imbonitori e kanban-musume che distribuiscono i classici pacchetti di fazzolettini pubblicitari, che non amano farsi riprendere, stesso dicasi per le maid che sponsorizzano il proprio maid café, invitando i passanti offrendo loro i volantini che indicano orari, prezzi e dove si trova il loro café.

Oltre ai normali negozi si trovano anche dei punti lievemente meno “puliti” dove extracomunitari e giapponesi si mettono a vendere come ottimi abusivi merce di seconda mano di ogni tipo, anche se prevalentemente sul campo dell’elettronica e della fotografia. Questi angoli mi hanno ricordato il drama Akihabara@Deep che avevo visto prima di partire, dove c’era una coppia di personaggi comici, un indiano con sua moglie, che avevano un negozietto abusivo dello stesso tipo, e da cui i personaggi si recavano di tanto in tanto per trovare oggetti strani oppure per comprare informazioni.

In molti negozi erano vietate le fotografie e le riprese, quindi nei miei video potete vedere solo una minima parte dei posti che ho visitato. Anche della zona abusiva ho potuto fare solo rapide carrellate di passaggio senza potermici soffermare perché mi intimavano di non riprendere niente. Per le ampie strade principali di tanto in tanto capitava di scorgere macchine itashate come se ne possono vedere solo in questo quartiere.

Macchina itashata con MikiMiki di Idolm@ster

Gunpla – Comparazione Prezzi

Forse non sapete che sono un gunplannergunpla builder, un fan dei modelli in plastica dedicati alle varie serie di Gundam, appunto i gunpla (contrazione di Gundam e plamo/PlasticModel), ed uno dei motivi per cui non vedevo l’ora di arrivare ad Akiba era proprio fare un giro per i negozi ed acquistare diversi kit a prezzi più bassi di quanto non costino in Italia. Di solito sui siti internazionali come HLJ è possibile comprare modelli a prezzi più bassi, ma se poi aggiungete il costo di spedizione, la possibilità che il vostro pacco venga bloccato in dogana e sovrapprezzato ed il rischio che vi possano arrivare le scatole ammaccate (anche se a me non è mai successo) è di solito preferibile acquistare in Italia, visto che è difficile che il gioco valga la candela. Personalmente effettuo acquisti dai siti internazionali solo quando so che un certo modello non verrà mai importato in Italia oppure se c’è una qualche promozione speciale che fa pesanti sconti sulla merce o sulle spese di spedizione.

Purtroppo i prezzi italiani sono molto più alti di quelli giapponesi per diverse motivazioni. La prima in assoluto è composta dal gran numero di anelli della catena che devono guadagnare: la Bandai che produce i modelli, i fornitori giapponesi che fungono da intermediari, i fornitori italiani che importano, le fumetterie che vendono la merce presa dai fornitori. Acquistando personalmente in Giappone si saltano due anelli della catena che ammortizzano davvero i costi finali dei modelli singoli.

Il primo grande negozio che ho preso in considerazione è Yodobashi, di cui vi ho già parlato prima. Al sesto piano di questo grande magazzino si trova l’area dedicata alle figure e tutto il materiale che un otaku o un fan di manga e anime potrebbe trovare sulle sue serie preferite. Qui ho trovato un’ampia gamma di figure e di gunpla a prezzi già molto bassi rispetto alla media italiana. Il secondo grande magazzino che ho visitato è stato Sofmap, anche qui c’è una vasta zona dedicata ai gunpla e si può trovare di tutto, dai modelli più vecchi alle ultimissime uscite. Il panorama non è ampio come quello di Yodobashi, e si possono trovare comunque prezzi convenienti rispetto al primo, ma anche prezzi meno convenienti, con differenze di qualche centinaia di yen da modello a modello.

Il terzo posto dove mi sono diretto è AsobitCity, che è stato poi il posto dove ho trovato assolutamente i prezzi migliori, nonostante non fossero riforniti quanto i primi due grandi magazzini. L’ultimo posto che ho visitato è stato Mandarake, dove purtroppo ho constatato che la sezione gunpla era molto scarsa, i prezzi non tanto convenienti rispetto agli altri tre, anche se c’erano alcune versioni speciali e a tiratura limitata che negli altri non si potevano trovare.

FG (First Grade in scala 1/144)

I modelli per i dilettanti, per chi si avvicina per la prima volta ai Gunpla. Il loro aspetto è molto semplice e costruirli non è affatto complicato, tanto che ci riuscirebbe anche un bambino visto che sono composti da un numero molto basso di pezzi, dalla decina alla ventina.

La pecca più grande di questi modelli, oltre alla legnosità e poca posizionabilità, è che per avere un risultato decente bisogna fare pesante uso dei colori, visto che solitamente hanno due o tre tipi di plastica colorata (quando va bene), mentre quelli più elementari hanno anche un solo colore, quindi per rendere tutto il modello è necessario colorarlo anche integralmente.

Il loro costo in italia varia dai 5 ai 12 euro. Anche se personalmente non avevo intenzione di comprarne, ho ugualmente dato un’occhiata ai prezzi e devo dire che i prezzi sono a dir poco ridicoli, partiamo da i 120 yen ai 700 yen (da 1 a 5 euro) per i modelli più grossi.

HG (High Grade in scala 1/144)

Il formato più comune ed ovviamente il meno caro. Un modello High Grade è formato da diversi pezzi d’assemblare, solitamente si aggirano sul centinaio di pezzi, anche se i modelli più grossi riescono tranquillamente a superare i duecento.

Il risultato finale è quello che più si avvicina all’aspetto reale del mecha apparso nel fumetto o nell’anime dedicato al mobile suit bianco, anche se più o meno tutti hanno bisogno di qualche ritocco di colore qui e là per completare alcuni particolari, oltre che alle pannellature fatte a pennino o aerografo, che danno più spessore e tridimensionalità al vostro mobile suit.

In Italia un HG può costare dai 10-11 euro, fino a raggiungere mediamente i 30 euro, a dipendenza da quale modello si tratti, visto che ci sono anche modelli che costano 60 euro. In Giappone i prezzi sono davvero molto bassi partendo dai 500 yen (circa 4 euro) per i modelli più semplici, restando in media sui 1.000-1.500 yen (tra gli 8 e i 12 euro), raggiungendo i 3.300 yen (circa 25 euro) per i modelli più grossi.

Nu Gundam MG appena montato (a destra) e dopo le rifiniture e pannellature (a sinistra)

MG (Master Grade in scala 1/100)

Il modello preferito dagli amanti dei gunpla come rapporto qualità/prezzo. I pezzi di cui è formato un MG dipendono molto dal modello, ma difficilmente siamo sotto i 150-200 pezzi, raggiungendo per alcuni modelli anche i 400-500 pezzi.

I Master Grade sono dei modelli splendidi, con una scala più alta unita ad un maggior livello di particolari e minuziosità. Anche qui il risultato finale del montaggio dei pezzi è a livelli molto più elevati rispetto agli HG, ed ovviamente se si vuole ottenere risultati ancora maggiori bisogna lavorare di pennello e aerografo, colorando piccoli particolari, rifiniture varie e pannellature.

Il prezzo in Italia di un MG può variare dai 30 agli 80 euro, con certi modelli e versioni che possono raggiungere anche i 180 euro. Nei vari negozi giapponesi che ho visitato i prezzi si aggirano tra i 2.000 e i 3.000 yen (circa tra i 15 e i 23 euro), raggiungendo i 5.000 e gli 8.000 yen (circa tra i 40 e i 60 euro) per i modelli più costosi.

RG (Real Grade in scala 1/144)

Uno degli ultimi formati introdotti nel mondo dei gunpla, fondendo la scala degli HG con la tecnologia di montaggio dei MG. Anche qui il numero dei pezzi può variare dai 200 in su.

Il livello di dettaglio è alto quanto quella dei MG, nonostante la scala sia inferiore, ed esattamente come questi ultimi, se volete ottenere la perfezione assoluta dovete dare degli ultimi ritocchi dipingendo particolari e stendendo le pannellature.

I prezzi in Italia dei RG si aggirano tra i 30 e i 50 euro, mentre in Giappone i prezzi sono decisamente più abbordabili restando in un margine tra i 1.800 e i 2.500 yen (tra i 13 e i 20 euro).

PG (Perfect Grade in scala 1/60)

I Perfect Grade sono il massimo per dettagli, materiali, precisione e scala. Ovviamente per una scala simile e una precisione nei dettagli partiamo da un minimo di 500 pezzi in su, fino a raggiungere anche i 1.000 pezzi per i modelli più grandi e complicati.

Il risultato finale è impressionante, non solo per grandezza e precisione dei dettagli, ma anche ovviamente dal frame base sul quale viene montata l’armatura e da tanti altri dettagli che possono variare da led luminosi ad accessori in metallo e stickers vari. Come nei precedenti casi per riuscire a ottenere il miglior risultato possibile sarebbe meglio colorare alcuni dettagli e lavorare sulle pannellature.

I prezzi in Italia variano dagli 80 ai 200 euro, fino a raggiungere i 500 euro per i modelli più costosi, mentre in Giappone i prezzi sono più abbordabili, dai 4.000 agli 8.000 yen (tra i 30 e i 60 euro) di media, raggiungendo gli 10.000 e 20.000 yen (tra 75 e i 150 euro).


Bene, anche per questa volta credo di aver parlato abbastanza. Di certo in Giappone ci sono prezzi convenienti, ma le figure costose da noi, lo sono anche lì, di certo nessuno ti regala nulla.

Se volete sapere com’è proseguito il mio viaggio, continuate a seguirci… la prossima volta vi accompagnerò per Ikebukuro, alla Torre di Tokyo e ad Harajuku!

Se avete qualsiasi domanda da porre, consigli o suggerimenti sui vostri viaggi, scrivere qualcosa nei commenti. ^_-