E’ stata recentemente creata, attraverso diversi questionari di ricerca, una mappa che indica la grandezza percentuale del seno delle donne di ogni prefettura giapponese, facendo così la felicità di ogni amante e feticista dei seni, qualunque sia la loro misura di senopreferita.
Anche per chi non parla correntemente il giapponese, la mappa è di facile comprensione, con la legenda in piccolo nell’angolo in basso a destra che suddivide per colore le misure.
La mappa mostra chiaramente che la maggior parte della nazione (il 75% delle prefetture in totale) si aggira sulla coppa B e C (in Italia tra una prima misura abbondante a una terza misura), consigliando tra l’altro agli amanti delle ragazze dotate dei viaggetti a Kyoto e Gifu, per offrire le più grosse coppe E (corrispondente da una quinta misura abbondante a una sesta misura).
Qualche malpensante (o probabilmente dei tokyesi invidiosi) ha viscidamente suggerito che la motivazione dell’ampio seno è dovuto al fatto che le ragazze del Kansai sono più grassottelle, comunque, la percentuale di obesità femminile a Tokyo, Osaka e Kyoto è praticamente la stessa (e più bassa del normale livello nazionale), garantendo così l’imminente boom del turismo mammario a Kyoto. Ovviamente la prefettura più grassa è proprio Okinawa, senza contare che è anche la più povera della nazione e paradossalmente anche quella dove si vive più a lungo.
Chi desidera avere accesso alle coppe D ha a sua disposizione un’ampia scelta, Osaka, Nara, Hiroshima, Okayama, Fukui, Yamanishi, Niigata e, per chi ha gli attributi di rischiare, Fukushima e Miyagi.
Il centro di Tokyo invece langue di coppe C, mentre le vicine Chiba e Kanagawa riescono a raggiungere solo gli standard delle coppe B.
E per chi ama le ragazze piatte come tavole da stiro o da surf, e per tutti gli amanti di Lucky Star, sembra che Saitama sia l’unica prefettura con un’alta concentrazione di coppe A (in Italia una prima misura).
Fonte: Sankaku Complex