High School Debut è un’opera scritta e disegnata dalla mangaka Kazune Kawahara.
Prima ed unica opera di quest’autrice per ora edita in Italia, il manga è stato pubblicato in Giappone dalla casa editrice Shueisha, mentre da noi i diritti sono stati acquistati dalla Star Comics. Stampato presso la testata Turn Over, esso si conclude in tredici volumi.
High School Debut trama:
Haruna Nagashima, asso e leggenda del club di softball durante scuole medie, giunta al liceo decide di mettere da parte lo sport e di utilizzare tutto il suo impegno e le sue forze per trovare il vero amore!
Nonostante la ferrea determinazione però, l’impresa sembra essere più ardua di quanto non avesse immaginato.
Difatti, nonostante la consultazione di riviste di moda, consigli chiesti alla propria migliore amica sui luoghi dove poter rimorchiare, chiacchiere carpite qua e là dalle compagne di classe, nonché fervide letture di shojo manga e romanzi, la ragazza sembra non ottenere proprio alcun risultato.
Ogni volta è la stessa storia: si ritrova ad aspettare per ore di essere abbordata nelle strade più frequentate del paese senza che nessuno la degni di uno sguardo, mentre lei non riesce proprio a capirne il motivo.
E’ carina, magari un po’ troppo muscolosa, ma ad ogni modo ben formata, ben vestita, ben truccata… e allora perché?
Il motivo le appare come un arcano mistero… un mistero che tuttavia verrà presto svelato da un fortuito incontro che le cambierà la vita, e che avviene proprio durante uno dei tanti appostamenti.Ed è così che, ferma ed impalata davanti ad un cartellone aspettando con impazienza di essere notata da qualcuno senza alcun risultato ovviamente, la sua attenzione viene attratta dallo scambio di battute di due coetanei che osservano un cartellone pubblicitario.
Nulla di strano se non fosse che, uno di loro, con estrema disinvoltura e nonchalance dichiara che la modella raffigurata nel manifesto diverrà presto una celebrità.
Bastano quelle poche battute a destare la curiosità di Haruna che, ammaliata, vede in quello sconosciuto un esperto del settore, e d’altronde è proprio tale curiosità a spingerla a volersi avvicinare per poterlo guardare in viso.
Ma, ahimè, Haruna non è proprio avvezza a camminare su certi tipi di scarpe, e così bastano pochi passi fatti male per farle fare un gran bel capitombolo…
Ma si sa, non tutti i mali vengono per nuocere, e così a raccogliere la scarpetta, che non è di Cenerentola ma bensì la sua, per sua grande sorpresa è proprio colui che stava seguendo.
Nel guardarlo, però, Haruna resta profondamente colpita della sua bellezza e non riesce a contenere un apprezzamento che, uscitole quasi spontaneo dalla bocca, fa imbarazzare entrambi prima di farla scappare a gambe levate e rossa come un peperone.
Fortunatamente però, alla sua età, tutto fa esperienza e, passato l’imbarazzo, Haruna racconta l’intera vicenda alla propria migliore amica, Mami, che dal canto suo, vedendo il suo impegno e dispiaciuta per le tante e clamorose sconfitte, le suggerisce di trovarsi un coach piuttosto che affidarsi a delle riviste fin troppo spesso fuorvianti. E lo fa rammentandole che anche alle medie spesso e volentieri non era tutto frutto del loro impegno se vincevano, ma soprattutto di un bravo allenatore che mostrasse loro gli sbagli commessi e dava dei consigli in tempo reale sulla strada da intraprendere.
Tali perle di saggezza illuminano Haruna che, decisa più che mai a trovare qualcuno degno di tale fiducia, alzando la testa, per sua somma sorpresa, oltre la porta della propria aula intravede proprio il ragazzo del giorno prima!
Lo stupore è totale, ma la determinazione della ragazza è di gran lunga maggiore.
E’ lui, è lui che vuole come suo coach… Lui e nessun altro al mondo!Un pensiero, uno scatto, ed è già per le scale dove però cade aiutata per la seconda volta da quello sconosciuto che ben presto scoprirà chiamarsi Yoh.
Ed è proprio in quell’occasione che Haruna gli chiede di farle da allenatore, proposta che inizialmente il ragazzo declinerà, ma che alla fine deciderà di accettare ad una condizione… che non si innamori di lui!
Riuscirà la nostra vivace ed eccentrica eroina a mantenere la parola data ed evitare di innamorarsi del bello ed affascinante Yoh?
Ovviamente no… ma non vi dico altro!
OPININIONE PERSONALE
(Attenzione, spoiler!)
Per quanto mi riguarda, questo manga mi divide in due…
Da una parte, c’è la consapevolezza che poteva essere fatto decisamente meglio, che è uno di quei manga partiti benissimo e che si è letteralmente perso nel tempo; mentre dall’altra c’è la consapevolezza che in giro c’è di molto peggio, e che errori di lettering a parte la storia, seppur divenuta banale, scorre piacevolmente e senza intoppi. Nonché il fatto, non irrilevante dati gli ultimi tempi, che possiede un finale degno di essere chiamato tale!
Insomma, l’inizio era tutto in salita poiché c’erano tutte le premesse per un manga dai tratti nuovi, divertenti e fuori dal comune, con una trama bizzarra ed innovativa.
Non i soliti personaggi: il bello, il brutto ed il cattivo, ma il bello, la pazza, la psicopatica e gli altri…Ed invece?
Ed invece superato il terzo volume, la trama scade nel banale e l’ordinario.
Haruna si mette con Yoh e tanti saluti, addio riviste, addio consigli, addio manga e tutto ciò su cui l’autrice era andata a parare per renderlo interessante…
Ma vediamo di analizzare per bene i pro ed i contro di quest’opera senza saltare le tappe.
Di buono, indubbiamente, c’è la caratterizzazione dei personaggi, dai principali ai secondari.
Iniziamo dalla protagonista, facendo la conoscenza di Haruna Nagashima, una quindicenne fuori dal comune che si avvicina alla sua femminilità solo una volta entrata al liceo. E per farlo, com’è successo alla maggior parte di noi soprattutto in età più precoce, si affida a stupide riviste che riportano comuni clichè che non si adattano a chiunque, ma che la gente segue con la speranza di riuscire a cambiare le cose. A tal riguardo mi torna in mente la rivista Cioè – e chi, come la sottoscritta, è un po’ in là con gli anni, saprà di cosa sto parlando. Poi ci sono anche gli oroscopi che vengono letti quasi come oracoli e, nel caso della nostra beniamina, riviste di moda che, come spesso accade, la rendono semplicemente orribile rifilando abbigliamenti che, con il suo carattere e la sua corporatura, non le si addicono proprio e, più che farli avvicinare i ragazzi, li fanno scappare.
Ma tornando a noi, dal carattere sempre allegro, la forza sovraumana rispetto a qualsiasi altra ragazza e la corporatura mascolina, Haruna è la classica sempliciotta ed ingenua, che però almeno la sottoscritta non si ritrova ad odiare come spesso accade quando la protagonista vira sul genere gatta morta, ma che al contrario mi fa sorridere e riesce a farsi apprezzare per la sua semplicità.
Poi c’è Yoh Komiyama, bello ed impassibile, schivo, severo, talvolta saccente e scorbutico, ma anche gentile e generoso, il quale si scoprirà presto essere semplicemente timido e decisamente apatico! La sua vita verrà letteralmente stravolta dall’esuberanza di Haruna che riuscirà a farlo riavvicinare al genere femminile nonostante la brutta esperienza vissuta alle medie e che il gentil sesso in generale continua a procurargli.
A causa del suo carattere freddo e distaccato, la gente pensa che pecchi di presunzione senza capire che in realtà la sua è solo una maschera, ma ci penserà la nostra eroina a farlo sciogliere e, perché no, crescere.
Poi incontriamo Asami Komiyama, sorella minore di quest’ultimo, la quale è una vera e propria arpia. Dal carattere ed il comportamento ambiguo, capricciosa e decisamente eccentrica, pare amare il fratello, ma poi soffia il ragazzo di cui Haruna inizialmente s’innamora non ci è ben noto il perché. Soffre, a mio avviso, di vari complessi. E’ spesso e volentieri acida, vuole sempre essere al centro dell’attenzione, e sfrutta la sua bellezza per farsi perdonare ogni tipo di angheria da tutti. Bella e perfida quindi, non perde occasione per mettere i bastoni tra le ruote alla protagonista a cui, tuttavia, vuole molto bene e, a modo suo, è parecchio legata.
Un personaggio che dà decisamente pepe al manga che, senza di lei, non sarebbe lo stesso secondo me.
Infine ci sono la dolce e cordiale Mami, il simpatico e gentile Fumiga ed il sempre allegro e sorridente Asaoka, la prima amica di Haruna e gli altri due di Yoh e Asami, di cui Fumiga diverrà il ragazzo.
Dopo la presentazione dei personaggi principali, che viene fatta già nel secondo volume, la storia si svolge tranquilla, di facile lettura e scorrimento, ma ahimè con pochi colpi di scena; e qui inizio a parlare dei contro.
Sebbene il manga sia scorrevole, infatti, come detto scade praticamente fin da subito nel banale. Una volta che Yoh ed Haruna si sono messi insieme, la storia dei vestiti, delle riviste e tutto il resto passano in secondo piano, per non dire che spariscono quasi completamente, per lasciare il posto alle solite vicissitudini di vita liceale…
Insomma, la peculiarità e l’originalità del manga erano proprio basate sul fatto che la nostra eroina non fosse in grado di trovare vestiti adatti a lei, non sapesse comportarsi con i ragazzi, che aveva bisogno di una guida… e appena ne trova una tutto cambia improvvisamente?
Ma purtroppo ciò è giustificabile dal fatto che, nonostante l’autrice la dipinga come un maschiaccio e muscolosa, Haruna è in realtà una ragazza normalissima che con una minigonna o dei jeans sta benissimo…e non ci vuole certo un coach per dimostrarlo!
Diciamo che l’abbandono di tale argomento ha banalizzato alquanto il manga che però vanta quanto meno di umorismo.
Ulteriori cose, a mio avviso mal costruite, sono il carattere di Yoh, il quale è decisamente troppo apatico, e le espressioni dei personaggi che non riescono ad esprimere appieno né i loro pensieri, né tanto meno le loro emozioni, se non quelle della protagonista.
O ancora, trovo leggermente fuori luogo lo spuntare dal nulla il fratello di quest’ultima e l’entrata in scena di tre personaggi secondari di cui l’autrice non approfondisce assolutamente né le storie né altro, come del resto l’ex di Yoh che ancora devo capire perché si sono lasciati…
O meglio, si capisce, ma non penso che sia una ragione sufficiente… però questo è un mio modesto parere.
Così com’è assurdo l’arrivo di Hojo, una ragazza che mette zizzania tra i due innamorati e poi sparisce dalla circolazione non si capisce bene per quale assurdo motivo, né che senso abbia la sua entrata in scena… Per non parlare del piano ideato per farli mollare… surreale direi!
Altro punto a sfavore, è l’inesistente rapporto sentimentale tra Yoh e Haruna in cui non solo il sesso è un tabù, ma persino un bacio viene considerato sconveniente!
E posso capirlo all’inizio, ma dopo un anno e mezzo che stanno insieme?!??!?!?!
Insomma… mi pare decisamente esagerato dato che non è un manga destinato a minori di tredici anni, che dubito seriamente si sconvolgerebbero mai per un bacio innocente d’altronde.Insomma, quando il sesso è messo troppo in primo piano divenendo l’intero punto centrale del manga, come negli odiati smut, e quando invece non può essere nemmeno menzionato… ma insomma, una via di mezzo è chiedere troppo?!?!
Quasi lo fanno passare per un peccato capitale volersi bene, abbracciarsi o sfiorarsi…
Ma questo andrebbe pure bene se ad un certo punto i due non si mettessero a programmare quando avere il loro primo rapporto… ma dico io, neanche vi baciate, e volete programmare quando fare sesso? E soprattutto… da quando si programma? Ma che cos’è, un libro? Una lezione? Ma che concetto ha quest’autrice di amore?!?! Viene quando si è pronti… con naturalezza…questo doveva trasparire…
Che fine ha fatto il romanticismo? La passione? L’evolversi degli eventi!?
Insomma, dal punto di vista sentimentale, del tutto forzato e decisamente bocciato!
Simpatica e per nulla stucchevole invece l’ingenuità di Haruna che spesso e volentieri fa sorridere, come anche reali e decisamente vere tutte le paranoie che la ragazza si fa prima e durante l’intera storia. Tutto sommato un manga gradevole e di poche pretese, che consiglio a chi vuole una lettura semplice e divertente, per estraniarsi un po’ dal mondo, ma senza troppe aspettative.
High School Debut: Edizione Star Comics
Mi spiace dirlo, ma questa è una delle peggiori edizioni Star Comics che mi sia mai capitata tra le mani, se non l’unica grazie a dio!
Errori di traduzione, punti interrogativi tra le parole, vignette sbagliate, errori ortografici, nomi riportati sbagliati e dio solo sa cos’altro! Mai visto nulla del genere e, se non lo avessi comprato sottocosto, penso che mi sarebbe decisamente roso… non che ora non mi roda sia chiaro… ma almeno lo ho pagato la metà!
Non so davvero come sia potuta accadere una cosa del genere, perché generalmente sono molto soddisfatta di questa casa editrice che, a mio modesto parere, assieme alla j pop e poche altre, vanta i volumi e le copertine più durevoli che io abbia mai visto.
Quindi che dire… spero vivamente che ne facciano una riedizione veduta e corretta, sebbene questo non sia assolutamente uno dei miei manga preferiti.
Detto ciò, almeno l’inchiostro non macchia le mani e nemmeno le pagine adiacenti.
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