Nodame Cantabile

Chiaki Shinichi è un genio della musica, un ragazzo affascinante, uno studente modello, il numero uno dell’intero istituto musicale Momogaoka. A prima vista dovrebbe essere la persona più felice del mondo ma in realtà non è così: la sua è un’esistenza insoddisfatta.

Studia piano senza provare emozioni circondato, a suo avviso, da inetti incapaci di fornirgli stimoli, che siano altri studenti o professori, convinto che il suo posto non sia lì ma in Europa come apprendista direttore d’orchestra presso il famoso Maestro Viera che ha conosciuto da piccolo quando seguiva il padre musicista in tourné per il mondo.

Un giorno come tanti altri sente per caso una sonata per piano di Beethoven provenire da un’aula della scuola, e ne resta ammaliato. Per la prima volta una melodia riesce ad arrivare al suo cuore, a scaldarlo, a farsi comprendere anche dal punto di vista delle emozioni trasmesse.

Un modo di suonare così originale, così istintivo, può essere opera solo di un incredibile artista… ma non è così. Con sua grande sorpresa Chiaki scopre che a suonare è una normale ragazza del terzo anno Noda Megumi, detta Nodame, una tipa surreale, infantile e “grezzotta” totalmente disinteressata alla musica come professione ma che considera il piano come divertimento senza saper leggere completamente uno spartito!

Questo incontro, tra tecnica e passione, sconvolge la vite dei due protagonisti, che sapranno trovare nell’altro l’alchimia per superare le loro paure, i loro limiti e trovare finalmente il loro percorso di vita, la felicità.

Disegnato in maniera particolare, un tratto quasi stilizzato ma affatto povero, Nodame Cantabile è questo: non è una storia d’amore, non è un melodramma storico, è un josei che seguendo il fil rouge della musica narra il cambiamento di due caratteri, l’evoluzione di due persone a fianco a fianco nell’inseguire i propri desideri.

L’edizione italiana (12×18 192 pagine a 4,20€), a cura di Star Comics, segue fedelmente la versione giapponese tranne per sovracopertina, non presente come di consueto nelle edizioni da edicola dell’editore; non sono presenti nemmeno le bandelle (quelle di Mushishi o Darren Shan).

Troveremo quindi le numerose e interessanti note, le indicazioni per la lettura che l’autrice Tomoko Ninomiya ha inserito per spiegare i numerosi termini tecnici musicali, la storia dei vari compositori e delle varie opere che appariranno durante tutto il manga.

Anche dal punto di vista onomatopee si costata con piacere la scelta di mantenere il concept originale: in Nodame Cantabile se ne possono distinguere di due tipi, uno standard che riproduce rumori ed effetti semplici, un altro disegnato in una maniera molto più fumettosa che generalmente accompagna le gag comiche di Megumi e degli altri personaggi e che fa parte integrante del disegno.

Nell’edizione italiana si è, giustamente a mio avviso, scelto di editare integralmente le prime e di mantenere in ideogrammi, aggiungendo la traduzione vicina, i secondi.

La carta utilizzata per la stampa, una Editor 80g, la stessa di One Piece New Edition, ha una buona resa facilitata anche dal tratto grafico tutt’altro che carico di neri.

Come nota stonata invece nel primo volume si è notata la scelta di semplificare la parlata il professor Eto, traducendolo in italiano standard. In originale infatti questo personaggio parla in giapponese dialettale del Kansai, un modo di esprimersi molto particolare visto generalmente dagli altri, in particolare da quelli di Tokyo, come gretto, da campagnoli; ho definito questa scelta come nota stonata perché ritengo questa caratteristica un elemento molto caratterizzante del personaggio, il suo elemento di squilibrio.

In Nodame Cantabile tutti i personaggi hanno atteggiamenti consoni al loro ruolo nella storia più almeno un aspetto totalmente opposto, l’elemento “estraneo” che li rende comici e interessanti al tempo stesso.

Chiaki perfetto e quasi snob che ha una paura matta di volare, Megumi scapestrata zozzona sempliciotta, sublime quando suona, Ryutaro Mine dall’animo suol che vorrebbe suonare il suo violino come Jimi Hendrix la sua chitarra, una prima donna che nella vita è diametralmente opposto, Okuyama Masumi, il re delle percussioni, che si invaghisce di Chiaki…

Così Eto: ritenuto il miglior professore del conservatorio Momogaoka, colui che segue solo i migliori studenti, l’élite, che però si esprime come uno yakuza di periferia tenendo sempre in mano un harisen (un ventaglio da battaglia).

Andando avanti nella lettura ci saranno altri personaggi con un modo di parlare caratteristico: in particolare il maestro Franz von Stresemann, un famosissimo e acclamato in tutto il mondo direttore d’orchestra, che viene estremizzato come gaijin scrivendo nelle sue battute tutti i fine frase come “desu” e “masu” in katakana anziché in hiragana, il tutto per dargli un atmosfera da straniero.

Speriamo che col procedere della serializzazione questi aspetti vengano mantenuti.

Che dire in definitiva:

Nodame Cantabile è un ottimo manga. Una storia josei completa sotto ogni punto di vista. Matura nei rapporti e nelle evoluzioni dei personaggi, divertente nelle vicende che i personaggi affrontano ogni giorno e nel come le affrontano, romantica e coinvolgente nei sentimenti possibili e impossibili.

Un manga da leggere senza farsi distrarre dallo stile di disegno, il miglior stile che potrebbe aver avuto una storia come questa. Da leggere a tutti i costi perché potrebbe essere il grimaldello per un gran numero di serie di qualità che non giungono nel nostro paese per timore che siano troppo “complicate”. Non sono molti ad oggi i titoli che una volta letta l’ultima pagina e richiusi, si è indecisi se rimetterlo sullo scaffale o riaprirlo per rileggerlo.