Yotsuba Koiwai, una bimba di cinque anni, si trasferisce in una nuova città dalla campagna con suo padre.
Qui Yotsuba sperimenterà tante nuove emozioni e conoscerà tante nuove cose che nel piccolo villaggio dove stava prima dai nonni, non aveva mai visto. Assieme al padre farà la conoscenza dei vicini gli Ayase, la cui famiglia è composta dai genitori e dalle tre sorelle, la bionda studentessa universitaria Asagi, la sportiva ed energica liceale Fuka, ed Ena poco più grande di Yotsuba. Assieme all’innamoramento dell’amico del signor Koiwai, Takashi Takeda, soprannominato Jumbo per la sua altezza e stazza, per la maggiore delle sorelle, e alle divertenti prese in giro di Yotsuba per il mondo degli adulti, la storia si presenta sotto forma di uno “slice of life” pieno di gag e battute sui modi di fare dei giapponesi.
La grande forza trainante della serie è proprio la piccola sfrontata protagonista, che con innocenza combina e finisce sempre in un sacco di guai, facendo preoccupare sempre la povera Fuka. Una cosa interessante è che il padre non ha un nome, per tutta la serie viene soltanto chiamato Signor Koiwai o Papà. Yotsuba è un personaggio molto amato e famoso in patria e nel mondo, tanto che la famosa imageboard 4chan, utilizza spesso la piccola Yotsuba come propria mascotte.
La serie è edita in Italia dalla DynIt, ma purtroppo la pubblicazione è ferma al quinto volume, un vero peccato, giacché l’edizione era particolarmente buona e presentava anche le illustrazioni di copertina che fornivano una scenetta collegata alla sovracopertina.
Questa è l’interruzione di manga che più mi ha rattristato in assoluto. A dire il vero ho conosciuto l’autore molto tardi e solo grazie all’anime di Azumanga Daioh, ma mi è piaciuto tanto che ho acquistato i 5 volumi di Yotsuba parecchio tempo fa pur sapendo (allora non era ufficiale, ma comunque prevedibile) dell’interruzione.