Inizio – L’incontro delle tre sorelle

Di nuovo in sieme!

Di nuovo insieme!

Dante era con Akira e Meme, in una città desolata. Lui si riprese mentre le due ragazze erano ancora un po’ stanche, senza forze, non potevano ancora andare da Azel per liberare la sorella dall’oscurità del demone che l’aveva imprigionata.

Dante fece un giro della città per vedere se c’erano persone che potevano aiutarlo a curare le piccole ferite delle ragazze.

In fondo ad una stradina c’era una donna anziana con in mano un cestino. La signora si avvicinò a Dante, e gli porse la cesta.

Al suo interno c’erano bende, disinfettanti, bevande energetiche e delle foglie di piante curative.

Dante la volle ringraziare, ma la signora era sparita in un istante senza che lui se ne accorse.

Dante si recò dalle ragazze, che si trovavano in una casa abbandonata.

Akira e Meme erano sedute su un divano, le ferite bruciavano anche se piccole erano molto dolorose.

Dante arrivò con il cesto, e curò le ragazze; rimasero per alcuni giorni in quella città, per curarsi e allenarsi per poi raggiungere il loro obbiettivo : salvare Kira.

Un giorno Dante, Akira e Meme erano alla ricerca della signora che gli aveva dato la cesta. Meme si accorse di un anziano signore che era per terra dolente a una gamba.

Akira gli fasciò la gamba e Dante lo aiutò ad alzarsi.

Dante : Si sente bene signore?

Signore : Ora molto meglio, grazie, voglio ringraziarvi in qualche modo…

Meme : In che modo?

Il signore sorrise, e all’improvviso gli spuntarono enormi ali bianche e il suo aspettò cambiò. Era un demone? Tutti e tre si posero questa domanda.

‹‹ Io sono l’angelo della speranza, mi ero ferito la gamba e voi mi avete aiutato, quindi potete chiedermi tre cose e io le eseguirò››

Dante : Oh, io vorrei tante belle donne e belle macchine da corsa!

‹‹ Questo non è possibile››

Meme : Io vorrei tanti tanti giocattoli e dolci

‹‹ E un richiesta inutile!››

Akira : Vorrei che Nero fosse qui ad aiutarci…

‹‹ Questo sarà fatto››

Dante e Meme guardarono Akira e l’angelo in un modo vendicativo; Dante e Meme : Non è giusto!

Nero comparve davanti ai loro occhi, non capiva come ci fosse arrivato.

Nero : Che ci faccio qui!?

‹‹ Bene adesso posso andare›› Dopo quelle parole l’angelo sparì nel nulla.

Dante sbuffò : Bene sei arrivato.

Nero : Non capisco…come sono arrivato? E quell’angelo? E poi siete vivi!? Penso di avere le allucinazioni!

Meme : Certo sono morta e mi vedi! Non hai le allucinazioni sei proprio qui con noi.

Nero : E…e come ci sono arrivato?

Akira : Scusa e stata colpa mia…ho desiderato che fossi qui…

Nero rimase perplesso, non capiva ancora molto bene la situazione : Non capirò mai cosa mi stia succedendo…

Dante spiegò la situazione e Nero capì e si mise alla loro disposizione. Era da giorni che avevano pianificato come infiltrarsi nel castello senza frasi vedere.

Avevano un mappa di tutta la zona e dei sotterranei dove loro sarebbero passati per entrare nel castello.

Dante : Entreremo dai sotterranei dove nè Azel nè Kira ci potranno vedere ma solo guardie quindi sarà facile eliminare ogni ostacolo là sotto. Poi spasseremo ai piani superiori, nella cucina, cosi nè approfitterò per fare uno spuntino.

Nero : Sono d’accordo con te Dante non ci farà male passere di là, ansi uno spuntino ci farà bene.

Akira : Secondo voi e il momento di pensare al cibo?

Meme : Anche io avrei fame…ma penso che sia meglio salvare Kira poi mangeremo

Akira : Secondo me dovremmo passare per le stanze dei servi cosi non ci distraiamo dalla nostra operazione di salvataggio…

Dante : Va bene, ma prima c’è bisogno di una scorta di cibo

Akira : Non pensi altro che al mangiare…?

Nero : Basta discutere cominciamo a preparare le armi

Meme chiamò il suo demone fece un cerchio per terra e comparve il castello di Azel. Tutti e quattro si ritrovarono non molto vicini al castello. Un carro passò di lì e li accompagnò a metà strada perchè aveva paura di avvicinarsi poiché tutte le persone del paese sapevano che ci abitava un uomo potente e malvagio.

Dante e Nero andarono verso l’entrata dei sotterranei, dove lì aspettavano due sentinelle che erano di guardia all’enorme portone.

Nero colpì dietro la testa alla prima sentinella e Dante infilò la spada in pieno petto all’altra guardia. Le due sentinelle erano morte, quindi non fu difficile passare. All’interno dei sotterranei non c’erano guardie ma cavie di laboratorio. C’erano enormi gabbie con bestie sofferenti, ma aggressive. Meme ebbe il coraggio di toccarne una, un enorme serpente, ma per lei erano come il suo serpente di peluche perché non sapeva che era pericoloso.

Akira tirò Meme e la spinse per terra, per sbaglio però Meme aveva aperto la gabbia del serpente.

Meme si buttò in braccio a Dante e cominciò ad urlare.

Nero prese la pistola e appena il serpente uscì, gli sparò in un occhio in modo che il serpente non potesse vedere dove andava.

Nero : Dobbiamo salire subito ai piani superiori!

Tutti corsero per le scale verso il primo piano.

-Primo piano-

Erano in un grande corridoio, c’erano tre porte, non sapevano dove andare.

Erano segnate con le iniziali dei nomi.

“C” la cucina

“SS” le stanze dei servi

“S” stanzino

Dante : Andiamo verso la cucina!

Akira : Dante!!!

Dante : Va bene va bene!

Le stanze dei servi erano piccole e i letti erano pieni di polvere e le finestre erano serrate, c’era aria di chiuso.

Non c’era nessuno nemmeno in quella stanza, era buio. Non si vedeva nulla. Riuscivano a vedere la porta grazie ai piccoli raggi di sole che entravano dalle finestre.

Nero girò lentamente la maniglia e si trovarono davanti ad una scala.

Meme : Dobbiamo salire tutte queste scale!?Uffi!!!

Akira : E meglio che ci moviamo…

-Secondo Piano-

Appena arrivarono vicino alla porta..

Dante : Da giù sembravano poche scale invece…

Dante sfondò la porta, anche lì nessuno.

Nero : C’era bisogno di far cadere la porta?

Dante : Volevo fare un po’ di scena!

Akira : Ti rendi conto se c’era qualcuno ci potevano scoprire!!

Dante : Ma non c’è nessuno!

Nero : Va bene andiamo avanti…

Davanti a loro c’era un altro corridoio lungo con due porte una vicino all’altra. Su una porta era segnato in oro il nome di Kira, allora le ragazze si avvicinarono alla porta lentamente e Akira apri la porta : Kira vieni con noi…!

Non c’era nessuno nella stanza, l’uniche cose che c’erano, erano l’armatura e la spada.

Meme : Adesso…?

Akira fece un ghigno : Siamo in vantaggio…

Dante : Perchè?

Akira indicò l’armatura e la spada : Siamo sicuri che non potrà farci nulla senza queste…

Nero prese l’armatura e la spada e le mise nella borsa di Meme.

Uscirono dalla stanza di Kira senza lasciare una minima traccia. Poi appena aperta l’altra porta trovarono un’ altra scala.

Meme : Oh no!!!!!

-Ultimo piano-

Dopo una bella salita su per le scale…

Dante : Speriamo che siano finite…

Akira : Manca poco questa e l’ultima porta!

Davanti a loro comparve un enorme arena, Kira era con Azel ad allenarsi e non si accorsero che erano lì e allora si prepararono all’attacco.

Akira colpi dietro la schiena di Kira : Perdonami…

Kira cadde e svenne.

Poi Nero partì all’attacco verso Azel, lo colpì e lo sbatte contro il muro di cemento dell’arena.

Dante prese Kira e la portò vicino alla porta : Meme rimani qui vicino a Kira se si dovesse svegliare cerca di trattenerla e di spigargli tutto.

Meme fece cenno di si.

Dante corse verso Azel che era per terra che rideva.

Azel : Voi credete di potermi battere?AHAHAHAHAHAAHAH sbagliate di certo!

Nero : Non crediamo di batterti ma di farti dormire per qualche oretta.

Dante : E l’ora del sonnellino Azel!!!

Akira era ancora al centro dell’arena, stava pensando al colpo che gli aveva dato a Kira era dispiaciuta, ma sapeva che lo aveva fatto per lei.

Akira si trasformo e si avvicino ad Azel.

Akira : Dante Nero è il momento!

Dante e Nero presero Azel e lo appesero sul muro Akira gli scopri il braccio, il suo tatuaggio era grande e intorno si notavano dei graffi.

Nero : Akira!

Akira : Va bene…Theana!!!

Theana comparve sottoforma di spirito ‹‹ Akira!! ››

Akira : Proteggi le persone a me care, le mie sorelle, Dante e Nero, per piacere.

‹‹ Certo…questo è il mio compito…proteggere…››

Akira chiuse gli occhi e appoggiò la mano sul tatuaggio di Azel

‹‹ Adesso ti sarà annullato il potere…anche se per poco…››

Azel urlò dal dolore e il suo tatuaggio divenne rosso come il fuoco, Nero e Dante lasciarono la presa e Azel si accasciò a terra.

Azel : Come hai fatto!?

‹‹ Ti ho annullato i poteri anche se per poco…il tempo per scappare…Addio››

Akira aprì gli occhi erano bianchi poi appena lo spirito scomparve Akira perse i sensi e cadde a terra.

Nero la prese in tempo prima che cadesse : Dobbiamo andarcene!

Dante fece cenno di si ma prima diede un calcio sulla schiena ad Azel : Questo è il dolore che ho provato quando mi hai colpito come l’ultimo incontro!

Azel era per terra, non parlò.

Dante perse Kira, Meme era scappata con Nero.

Meme : Come sta Akira?

Nero teneva Akira sulle spalle : Ha solo usato troppo potere adesso e esausta…non ti preoccupare…sta bene…

Meme sorrise capì subito.

Dante invece corse velocemente con Kira sulle spalle. Aveva paura di essere colpito dalle guardie che lo inseguivano. Ma riuscì a seminarle.

Nero e Meme erano già fuori, si stavano preparando per andare via, Dante arrivò con un salto : Siamo pronti?

Meme : Si andiamo!

Meme aveva chiamato il suo demone e li riportò al Devil May Cry. Erano tutti un po’ stanchi soprattutto Akira.

Kira aprì gli occhi, e vide che era al Devil May Cry, tutti sorridevano ma lei non capiva, come avevano fatto a riportarla a casa.

Kira : Ma io ero con Azel…come avete fatto!?

Dante l’abbraccio : Sei tornata!

Kira : Ma perchè sono qui?

Nero si sedette al suo fianco : Azel ti ha detto solo bugie, il tuo demone ti stava facendo sprofondare nell’oscurità…cosi approfittando Azel ti ha mentito…

Kira : Ma lui…mi ha detto che voi mi trattavate da essere inferiore…

Meme : E tutta una bugia…

Kira aveva combinato tutto un disastro, ancora non capiva molto, ma sapeva che Azel l’aveva imbrogliata…

Kira sorrise e abbracciò Meme e Dante : Grazie di avermi salvata, voglio ringraziare anche Akira, dov’è?

Dante indicò la loro stanza, Kira corse velocemente per ringraziarla.

Ma appena entrò la vide stessa sul letto.

Kira : Cosa le è successo?

Meme gli tirò la maglietta : E solo molto stanca…ha usato il suo potere per te…

Kira : Per me?

Nero : Ha detto che voleva proteggere noi …e il demone ha annullato il potere di Azel.

Kira guardò Akira : Proteggere?

Meme : Si…ti vuole bene…in fin dei conti siamo sorelle e non vogliamo che nessuna di noi vada via…per niente al mondo.

A Kira gli scese una lacrima : Per me…la mia sorella…mia ha aiutato… vi voglio bene sorelle…anche a te Akira…ti voglio bene…

Akira abbracciò forte Kira : Anch’io sorellina mia!

Tutte e tre le sorelle si abbracciarono e gridarono : Saremo unite per sempre!

Nero e Dante furono felici , un legame enorme c’è tra di loro…nessuno le separera mai…

Meme prese l’armatura e la spada di Kira : siamo passati per la tua stanza e abbiamo trovato queste e allora le abbiamo prese…

Kira : Grazie! Mi potranno servire per distruggere quel bastardo di Azel!!!

All’improvviso a Kira gli faceva male molto la schiena.

Kira : Aaaaaah!! Che male…ma perchè ho questo dolore?

Akira : Scusa sono stata io ti ho dovuta stordire…

Kira : Adesso c’è bisogno della mia vendetta!!! Vieni qui Akira!!!!!!!!!!!!!!

Kira e Akira corsero per tutta la casa, Dante fermò Kira per la maglietta : Guarda che lo ha fatto per te…ti ha anche chiesto scusa…

Kira guardò Dante ma poi sposto lo sguardo su Akira : Va bene…ma non farlo mai più!!!!

Akira : Scusa scusa e doppia scusa…

Poi Dante lasciò la presa e Kira continuò a correre per prendere Akira.

“Vieni qui!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!”

Kira e Akira, sembravano diverse…ma in realtà erano due gocce d’acqua…erano gemelle…nessuna delle due era diversa dall’altra e non potevano dividersi per il loro legame.