Inizio – L’incontro delle tre sorelle

Scontro

Scontro

Ormai sono passate settimane da quando Kira se ne andata con Azel. Akire era guarita e Meme era tranquilla, però pensavano sempre a Kira e dove fosse. Dante era uscito per fare una missione, non le aveva portate con lui perché erano ancora troppo deboli per combattere, le due sorelle aspettavano con ansia Dante per alcune notizie. Da settimane Akira e Meme facevano un allenamento con Nero, per farle migliorare, loro pensavano che presto avrebbero salvato Kira da quell’uomo spregevole e malvagio che un tempo le trattava come delle figlie.

‹‹Svegliati … Svegliati›› Si sentiva un eco lontano.

Kira aprì gli occhi e si guardò in torno : ah che mal di testa!

Azel : ben svegliata mio piccolo fiore!

Kira : ma cosa…!

Azel la fermò prima di parlare : sono venuto a prenderti in quello stupido edificio dove ti trattavano da essere inferiore!!

Kira : essere … inferiore?

Azel : era quello il loro scopo! Ma tu sei forte! Loro sono esseri inferiori!

Kira ad un certo punto ricordò quello che era successo, era scesa dalle scale per controllare che tutto fosse a posto, poi vide la spinta che diede ad Akira, la spada in ficcata nel petto di Dante e Meme che piangeva. Kira si mise la testa fra le mani gli faceva ancora male e non poteva smettere di vedere quelle cose brutte che aveva fatto alle sue sorelle e a Dante.

Kira : per quanto tempo sono rimasta a letto?

Azel : da settimane! Il potere che hai usato quella sera ti ha sfinito!

Kira : potere …?? Non capisco più niente!

Azel gli mise una mano sulla spalla : quella sera tu ti sei inchinata a me dicendomi di farti diventare più forte.

Kira lo guardò stupita.

Azel : alzati dobbiamo allenarci e poi ho una sorpresa!

Uscito dalla stanza Azel fece una risata malvagia ‹‹che stupida! Dicendo queste cose di sicuro imboccherà la strada del male!!E finalmente riceverò la mia vendetta!››

Kira si alzò dal letto, si sciacquò la faccia e vide nello specchio quei occhi rossi pieni di odio e il suo tatuaggio che pulsava più forte. Poi vide comparire il suo demone e Kira fece un ghigno. Scese nell’arena, il castello di Azel era rimasto uguale, prese la sua arma una spada lunga e nera.

Azel varcò la porta con un’armatura : questa è la tua armatura da combattimento!

Era un armatura da battaglia, il corpetto e i pantaloni erano ricoperti di ferro nero e poi l’elmo aveva delle corna che si piegavano all’indietro. Kira rimase stupita era molto bella.

Kira : questa è…è… mia??

Azel : certo che è tua! Però ora dobbiamo allenarci! Ti devo insegnare come trasformarti nel tuo demone!

Gli allenamenti stavano procedendo a meraviglia Meme e Akira non si stancavano mai! Invece Nero si stancava facilmente.

Nero non riusciva a parlare aveva il fiatone : non vale … Voi siete in … in …

Akira : due?

Nero : si esatto…!

Meme : così non potremmo mai andarla a salvare!

Dante : non è vero siete diventate molto forti e poi vi sapete anche trasformare! Voi preparatevi al massimo e vedrete che tra una settimana andremo al castello!

Akira : ma ci sei mai andato?

Dante la guardò perplesso : no … perché c’è qualcosa che non và?

Meme : uf dobbiamo superare prima il deserto per arrivare da Azel!

Akira : già Meme ha ragione!

Meme : no aspetta grazie al mio potere possiamo andare là in un attimo!

Dante : Visto si è risolto tutto allora tra una settimana ci andiamo!

-Dopo 1 settimana-

Dante : ok ragazze siete pronte?

Meme e AKira avevano delle tute erano delle armature leggere. Fecero un cenno e Meme invocò il suo demone, dopo Meme fece un cerchio con la mano e dentro a quel cerchio si intravedeva un castello in mezzo al deserto.

Meme : andiamo!

In un solo istante si trovarono nel deserto. Faceva molto caldo e meno male che le armature erano leggere se no morivano di caldo. Incominciarono a camminare, ma ad un certo punto si intravide una figura, un uomo con un armatura e una spada in mano, l’uomo si fece ancora più vicino aveva un portamento imponente, ma la cosa che turbarono le ragazze e Dante e che l’armatura di quell’uomo andava a fuoco.

Meme : o mio dio ma sta andando a fuoco!

Dante percepiva qualcosa : è troppo basso per essere un uomo!

Akira : cosa vuoi dire!?

Dante : quello sicuramente non è uno degli scagnozzi di Azel!

Akira guardò quella figura che piano piano si avvicinava : ma allora è…!

Meme : KIRA!!

Dante la bloccò : anche lei si sa trasformare!

Kira si fermò, la sua armatura smise di bruciare e affondò la spada per terra e si levò l’elmo : ci si rivede!

Meme e Akira restarono in guardia.

Akira : non fare pazzie Kira!

Kira fece un ghigno : ha ragione Azel!

Dante : di cosa ha ragione?

Kira : Mi usavate! Perché non avevate assaggiato ancora la mia potenza!

Akira : noi ti usavamo?

Kira fece un altro ghigno, si mise l’elmo afferrò la spada puntandola contro le sue sorelle e l’armatura si infuocò di nuovo: voi credevate che io fossi un essere inferiore!! Ora vi faccio vedere io!!

Kira corse verso di loro, la spada si infuocò.

Dante : è fuori di se! Non è lei è il demone che la sta manipolando!

Akira unì le mani e uscì una bolla d’acqua : cosa significa?

Dante : Azel gli avrà detto qualcosa da far scatenare in lei l’odio contro di noi!

La bolla si disciolse e Kira andò all’attacco Meme e Akira risposero con le loro spade, fecero degli affondi ma era tutto inutile. Dante intervenne con la sua spada, ma Kira lo respinse : che cosa credevate? Che non mi fossi allenata?

Meme e Akira si misero vicine e si prendono per mano : Theana Adrian!

Le due sorelle si trasformarono anche loro, Meme era rossa e nera con delle piccole corna sulla fronte e una coda, sembrava un piccolo diavoletto, in vece ad Akira, i capelli si fecero più lunghi aveva una coroncina piccola in fronte, poi una specie di velo che aveva sui fianchi formava una coda. La voce di Kira cambiò era quella del demone: hahaha! Non sapevo che anche voi vi sapevate trasformare!

Anche la voce di Akira e Meme cambiò.

Theana : ma cosa vuoi fare?

Shandar : grazie a questa ragazza ora posso dominare il mondo! Tu figlio di Sparda! Anche con te mi devo vendicare!

Adrian : ma tanto tempo fa avevi detto che saresti passato dai buoni!

Shandar : sciocchi voi credete sempre a tutto! Pensavate veramente che io passerei negli esseri inferiori? Hahahaha!

Poi le loro voci tornarono normali e ripresero a combattere. Fu una lunga battaglia le ragazze erano sfinite, poi Dante prese da dietro Kira bloccandola.

Dante : fate prestooo!!

Akira prese la spada corse verso Kira e in ficcò la spada nel braccio di Kira. Fece un gemito di dolore, dietro la schiena di Kira stava crescendo qualcosa, erano delle ali.

Le ali erano anch’esse di fuoco, gli fu molto utile per liberarsi, Dante lasciò la presa si era scottato, poi Kira volò in aria dove non la potevano prendere. Si mise la mano sopra la ferita e vide che stava uscendo molto sangue.

Dante stava spegnendo il fuoco sopra la sua giacca, mentre le due sorelle si fecero crescere anche a loro delle ali, Meme le aveva come un pipistrello nere e compatte, invece ad Akira quasi non si vedevano erano velate. Anche loro la seguirono e iniziarono a combattere in aria.

Dante : e io ora che faccio!

Kira aveva dei problemi, ogni colpo che parava gli faceva male il braccio. Poi scesero a terra.

Kira : ora bastaaa!

Dalla sua armatura uscirono dei raggi di fuoco Dante cadde per terra e anche Akira e Meme. Kira si avvicinò a Dante gli diede un calcio per farlo girare, si tolse l’elmo e Dante vide quegli occhi rossi, non fece in tempo a schivarsi che si trovò con una spada in ficcata nel petto, però questa volta gli fece più male, quasi non riusciva a muoversi, le sorelle si alzarono a fatica e la guardarono, anche Kira era affaticata.

Poi venne Azel, compiaciuto di vedere quella scena andò vicino a Dante e gli do un calcio sul petto per farlo sentire dolore : ma brava! Vedi cosa sa fare? Voi la sopravalutate!

Kira si girò verso di lui e si inchinò : grazie maestro!

Poi Azel fece un cenno e se ne andarono, Kira si riprese la spada in ficcata nel petto di Dante si tolse l’elmo e l’armatura smise di bruciare e le ali scomparirono.

Meme : perché stai facendo questo?

Kira si fermò e si girò verso di loro : non sono affari vostri!

Poi le ragazze erano sfinite e caddero per terra. Dante con quel po’ di forza che gli è rimasta si alzò prese le ragazze e andò in una città vicina per curarle. Quando Azel e Kira erano arrivati nel castello, Azel la portò nella sua camera per curarla dal braccio stava uscendo un sacco di sangue.

Azel : aaa guarda cosa ti hanno combinato!

Kira non rispose, pensava a quei bei momenti che lei e le sue sorelle avevano passato assieme. Era preoccupata per quello che aveva fatto a Dante e alle sue sorelle.

Azel gli prese il mento tra le mani : cosa hai ora?

Kira si disciolse da quello sguardo : niente!

Azel : non devi pensare a loro! Ora fatti curare!

Azel mise una mano sopra al braccio, la ferita che gli aveva inflitto Akira, sua sorella, ora era solo una cicatrice. Poi dopo senza dire niente uscì dalla stanza e chiuse la porta. Kira si alzò andò vicino alla finestra fissò ancora quella cicatrice poi sentì come un fischio nella testa gli faceva male si accasciò per terra e vide il suo demone.

‹‹Che cosa sono questi sentimenti? Allora avevo ragione! Sei un essere inferiore!››

Kira : anche se sono un essere inferiore, non sarò mai come te!!!

Il demone la guardò la prese per il collo la stava strozzando ‹‹Senti, Azel mi ha messo nel tuo corpo perché così tu diventassi il suo cane-demone! Io ti sto facendo ribellare!!!››

Kira : lasciami…

Il demone lasciò la presa ‹‹Un giorno capirai, sei ancora troppo piccola!›› Il demone scomparve e Kira si sentì sperduta in quella stanza ‹‹Voglio ritornare a casa…››

Dante aveva messo le ragazze a letto, erano stremate da quel combattimento. Dante pensò a quello che aveva detto il demone “Tu figlio di Sparda! Anche con te mi devo vendicare!”. ‹‹Io non ricordo di aver combattuto contro quello! Forse mio padre avrà fatto qualcosa!››

Dante pensò sempre a questa frase. Ma prima doveva curare le ragazze.

Akira : Dante?

Dante la guardò : dimmi

Akira : salveremo Kira?

Dante : appena vi siete riprese andremo.

Meme : e se falliremo di nuovo?

Dante : questa volta non falliremo! Ho un piano!