Capitolo 1

Capitolo 1

Wiiiii bella gente!! XD
io e shuichi abbiamo prodotto un altra fanficchina XD anche se stavolta la coppia è un po strana o insolita….
beh non aggiungo altro ^^
spero vi piaccia! ovviamente è yaoi 😛

I personaggi di questa fic non sono mia invenzione ma dell’autore Masashi Kishimoto il cui ne detiene tutti i diritti.

Naruto Uzumaki correva a perdifiato per la foresta… Disperato. Aveva appena saputo da Tsunade che Sasuke Uchiha aveva lasciato Konoha senza spiegazioni.

Sentiva le lacrime bruciargli sugli angoli degli occhi. Si sentiva abbandonato, proprio adesso che lui aveva finalmente capito di provare qualcosa per il suo migliore amico e aveva deciso di rivelarglielo, anche se fino a quel momento non ne aveva mai trovata l’occasione per una cosa o per un altra. “Perchè mi hai abbandonato Sasuke? Io ti ritroverò… Ti ritroverò a costo della mia vita…” Disse tra se e se mentre le lacrime ormai scorrevano abbondantemente lungo le sue guance. Non si era nemmeno accorto di essersi allontanato un po’ troppo dai luoghi che conosceva, si era perso. Ormai era pomeriggio inoltrato e il cielo, completamente coperto da nuvole minacciose, si stava scurendo sempre di più indice che stava sopraggiungendo la notte.

Mentre correva senza fermarsi, deciso a ritrovare l’amico ad ogni costo, avvertì un fulmine in lontananza e ben presto dal cielo iniziò a cadere una pioggia sottile ma molto fitta e gelida come il ghiaccio. Sussultò e si fermò. Comprese che non poteva andare avanti a correre mentre quell’acqua ghiacciata gli inzuppava i vestiti e gli raffreddava il corpo, doveva soprattutto ripararsi dalla pioggia. Dopo un po’ che camminava, anche se non sapeva assolutamente dove stesse andando, intravide tra la vegetazione un grosso cespuglio che sembrava abbastanza grande per proteggerlo dall’acquazzone. Velocemente lo raggiunse, strisciò sotto di esso notando che il terreno almeno lì era asciutto. Era veramente disperato e non riuscendo più a trattenere tutta la sua disperazione iniziò a piangere copiosamente pensando a Sasuke e al fatto che aveva scoperto di amarlo, ma ormai era troppo tardi. Il ragazzo se n’era già andato via, sembrava sparito nel nulla. Continuò a piangere tutte le sue lacrime fino a che, sfinito si addormentò sotto quel cespuglio.

Qualche ora più tardi un ragazzo abbastanza alto, con un mantello nero a nuvole rosse e un copricapo di paglia in testa, per ripararsi dalla pioggia sempre più forte ed insistente, stava tornando dopo un giro di perlustrazione al suo covo dell’akatsuki per riferire il rapporto. Si trattava di Itachi Uchiha.

Era quasi giunto a destinazione quando all’improvviso, sentì una voce nelle vicinanze. Si fermò di colpo, tentando di restare in ascolto. Non sentì però più nulla. Decise di attivare il suo sharingan per osservare meglio nei dintorni fino a che vide qualcosa al di sotto di un cespuglio. Vi si avvicinò cautamente e non appena vide di chi si trattava spalancò gli occhi tra il sorpreso e il felice… Aveva di fronte a sé la volpe a nove code, o meglio… il suo Jinchuriki. Si chinò verso di lui con un ghigno poco rassicurante stampato in faccia e lo afferrò per la collottola della maglietta tentando di sollevarlo. Naruto però non sentì nulla e non si svegliò nemmeno. Aveva tutti i vestiti fradici e tremava parecchio forte, tuttavia restava addormentato e mugolava il nome di Sasuke continuamente, come se fosse una litania, totalmente ignaro del fatto che qualcuno lo avesse trovato, ed era anche qualcuno di non poco pericoloso per lui.

Itachi però nel vederlo in quello stato pietoso rimase a fissarlo intensamente con i suoi occhi rosso sangue. Gli sentì pronunciare quel nome, che conosceva molto bene, lo guardò male per qualche istante… Ma non sapeva per quale strano motivo nel vederlo così tremante ed indifeso in quel momento, cacciò indietro l’idea di portarlo alla caverna dal suo capo. Doveva però trovare un riparo alla svelta o si sarebbe preso una polmonite visto che non faceva poi tanto caldo quella sera ed era quasi tutto bagnato a sua volta. Prese così quel ragazzino in braccio e velocemente si diresse dalla parte opposta, dove poco prima aveva adocchiato una grotta che poteva fare al caso suo.

Una volta arrivato adagiò a terra Naruto, iniziò a raccogliere qualche rametto e qualche foglia qua e là, ammucchiò il tutto al centro della grotta che era anche abbastanza fonda, fece dei rapidi gesti con le mani e poco dopo lanciò una piccola palla di fuoco contro i rami umidi che si accesero solo dopo un paio di volte creando un piccolo fuocherello di fronte a loro… Il moro si sedette infine dalla parte opposta del ragazzino osservandolo. Sembrava non volersi svegliare per nessun motivo e il fuoco sembrava non scaldarlo affatto. Si levò così il mantello di dosso avvicinandosi a lui, per poi coprirlo con esso e tornare al suo posto.

Sentendo un bel calduccio Uzumaki si raggomitolò tutto su se stesso smettendo di tremare poco dopo. Sembrava un cucciolotto per come si comportava, intanto continuava a ripetere il nome di Sasuke, non si era ancora reso conto di niente dato che dormiva.

L’Uchiha rimase fermo in quella posizione mantenendo le distanze. Accennò però un piccolo sorrisino nel vedere i suoi gesti. Sentiva soprattutto come l’impulso di andargli vicino e carezzargli il viso ed i capelli, ma si trattenne e restò lì attendendo che si svegliasse da solo. Uzumaki però dormì per un bel po’ di tempo anche se era alquanto agitato, come se stesse sognando. Si risvegliò tutto ad un tratto con un brivido improvviso emettendo un mugolio, si sentiva leggermente gonfio nella pancia… Disse ancora mezzo addormentato, non sapendo neppure dove si trovasse ne che con chi fosse “Devo… Fare la pipì…” Si tirò a sedere ma subito vide cadere sulle sue gambe uno strano mantello nero con alcuni disegni che sembravano delle nuvole rosse. Sussultò e si guardò attorno fino ad incrociare il suo sguardo con quello di un’altra persona… Un ragazzo che era lì nella caverna con lui. Non riconobbe subito di chi si trattasse e così disse “Accidenti… E chi sei tu adesso?” Non aveva la minima paura di quell’estraneo e restò a guardarlo anche se sentiva che aveva bisogno di fare presto la pipì o sarebbe scoppiato. Itachi lo guardò un po’ male aggrottando la fronte a quella sua prima affermazione, ma non disse nulla a riguardo rimanendo fermo a fissarlo. In fondo lui era sempre stato piuttosto freddo e taciturno, quindi non si sprecò nemmeno in molte chiacchiere per la sua domanda dicendo solamente “Mi stupisco che tu non sappia chi io sia, per un abitante di Konoha” .

Naruto lo guardò intensamente per alcuni lunghi istanti. Da qualche parte l’aveva già visto effettivamente ma non ricordava bene dove ed inoltre adesso aveva bisogno di fare la pipì dato che era un bisogno impellente. Si alzò da terra senza troppi complimenti incrociando un po’ le gambe tenendosi la pancia, si tratteneva a stento ormai e disse “Non ho idea di chi tu sia…” E poi senza dire nient’altro cercò di andare verso l’uscita della caverna dato che aveva notato dove fosse, lentamente stava realizzando tutto. Il moro però vedendo che se ne stava andando si alzò di scatto “Dove credi di andare…” Non voleva certo farselo scappare dato che se fosse uscito e avesse ricordato chi era in realtà sarebbe sicuramente fuggito, quindi preferì seguirlo. Fuori piovigginava ancora e sperò non ci mettesse molto per ciò che doveva fare, non ci teneva ad inzupparsi ancora adesso che si era asciugato.

Il biondino raggiunse l’ingresso della caverna, ma sentì una presenza alle sue spalle, si voltò e vide che era quel misterioso ragazzo dai capelli scuri, lo fissò con fare serio e disse “Hai intenzione di seguirmi a lungo? Vorrei un po’ di intimità grazie!” Ormai era allo stremo e non riusciva più a trattenersi, forse avendo preso freddo a causa della pioggia avvertiva il bisogno triplicato, certo non gli andava che quello sconosciuto lo seguisse in quel contesto. Itachi emise solamente un mugolio di protesta a quella sua richiesta ma in fondo capì che un po’ di privacy gli ci sarebbe voluta, quindi si limitò a seguirlo stando a debita distanza da lui “Vedi di non provare a scappare” Ma non fece ora a dire questo che subito l’altro lo guardò per storto sbuffando alle sue parole lasciandosi sfuggire un lamento contrariato “E chi ha intenzione di scappare! Voglio prima capire chi sei! E poi… Io non ho paura di te… Non sai chi hai di fronte! Io sono Naruto Uzumaki e in futuro diventerò Hokage!” Ma non riuscì a dire più nulla perchè non resistette veramente più e si fiondò fuori dalla caverna accostandosi ad un albero, si tirò giù pantaloni e biancheria intima e finalmente fece quello che doveva fare lanciando dei mugolii quasi estasiati, senza pensare che l’altro lo stava comunque osservando anche se a debita distanza da lui.

Il moro scosse la testa pensando che forse l’unico a non aver capito niente in quel momento era proprio quel ragazzino, dato che lo conosceva molto bene visto che gli dava la caccia… Attese quindi che tornasse da lui dopo aver finito, vedendo con piacere che non era scappato via, ma per sicurezza lo afferrò per un braccio e lo trascinò fino al fondo della grotta dove ancora c’era il fuoco acceso, dato che continuava ad alimentarlo, facendolo poi sedere a terra.

Uzumaki era alquanto infastidito dal comportamento di quello strano ragazzo e disse “Ehi! Vacci piano sai! Mi hai fatto male! Sarei entrato anche da solo! Piuttostooooo…” lo guardò con fare indagatore in viso, pensando e proseguì dicendo “La tua faccia non mi è affatto nuova però non ricordo dove ti ho visto! Dimmi chi sei!”. Il moretto si sedette a sua volta dalla parte opposta alla sua posando la schiena contro la fredda parete rocciosa della grotta sospirando, non capendo come facesse a non riconoscerlo, così disse senza tanto girarci attorno “Strano tu non mi conosca, però prima stavi continuando a nominare mio fratello mentre dormivi” E come a fargli capire meglio chi fosse lo guardò dritto negli occhi attivando lo sharingan normale.

Il biondo sussultò per quello che aveva detto e quando vide lo sharingan attivo nei suoi occhi per lo spavento rimase pietrificato senza riuscire però a levare lo sguardo da essi. Si sentì il cuore accelerare nel petto e tutto improvvisamente gli fu più chiaro. In un sussurro disse “Itachi… Uchiha…” Realizzò che fosse il fratello di Sasuke ricordando bene le foto che aveva visto in casa dell’amico tempo addietro. Ma sapeva che quel ragazzo era pericolosissimo per quello che aveva fatto. Istintivamente si alzò da terra e tentò di scappare via da quella caverna, lì il suo coraggio non serviva ad un bel niente in quanto sapeva che Itachi era un ricercato di Livello S. L’Uchiha fece un piccolo ghignetto nel vedere la sua reazione, quasi se l’aspettava e ciò rendeva tutto ancor più divertente. Gli lasciò volentieri un po’ di vantaggio ma non appena vide che era vicino all’uscita si alzò rapidamente e con uno scatto felino ed una velocità notevole gli si parò di fronte facendolo scontrare contro il suo corpo dato che Naruto stava correndo. Lo afferrò poi saldamente per un braccio guardandolo continuamente con quegli occhi rossi come il sangue “E’ così che mi ripaghi dopo averti scaldato e portato in un posto asciutto?” E senza dargli altre possibilità di fuga lo tenne per il braccio in una salda morsa riportandolo nello stesso posto di prima. Non se lo sarebbe fatto scappare tanto facilmente.

Il ragazzino tremava per la paura… Non sapeva che volesse Itachi da lui ma era chiaro che le sue intenzioni non erano affatto buone in quanto sembrava non essere intenzionato a lasciarlo scappare tanto facilmente. Non sapeva cosa fare. Per un attimo si azzardò a fissarlo negli occhi, quello sguardo lo fece sentire strano in quanto gli ricordava tremendamente Sasuke. Del resto erano fratelli e la malinconia riprese il sopravvento su di lui, si scostò poi bruscamente dalla sua presa e disse “Cosa vuoi da me?!” Il moro sorrise nel vederlo così spaventato, in fondo da un lato gli faceva tenerezza… Avrebbe voluto dirgli che non aveva nessuna intenzione malvagia quella volta ma non lo fece e quindi non rispose alla sua domanda. Però non capiva come mai si fosse allontanato così tanto dal suo villaggio e quindi cambiò discorso “Cosa ci fai tu da queste parti invece?” A quelle parole, Naruto fissò Itachi sussultando abbassando il viso e dato che era fin troppo ingenuo non ci pensò due volte e disse “Stavo cercando Sasuke… Se n’è andato da Konoha… Ma credo di essermi allontanato troppo e… Mi sono perso…” Non immaginava neppure di aver rivelato un’importante informazione ad Itachi, ormai era chiaro che era disperso nella foresta e un criminale di livello S gli stava parlando, aveva veramente paura che gli facesse qualcosa di male.

Itachi ghignò. Aveva sicuramente capito il motivo per cui Sasuke si era allontanato da Konoha e lui era sicuro che per quel motivo l’avrebbe rivisto molto presto “Ma bene… Grazie per la notizia… Naruto” Alimentò poi un po’ il fuoco di fronte a sé in modo che non si spegnesse “E come mai lo stavi cercando si può sapere? Con tutte le volte che l’hai nominato nel sonno deve esserci un motivo più che valido o sbaglio?”

Naruto a tutte quelle domande non sapeva nemmeno se rispondere o meno ma poco dopo, pensando che era meglio farlo nel caso si arrabbiasse alzò il viso dicendo con voce ferma “Perchè lui è…..Il mio migliore amico….” Però riabbassò subito lo sguardo stringendo appena con le mani la stoffa della sua tuta arancione, di certo non avrebbe detto ad Itachi che aveva scoperto di provare qualcosa di più di semplice amicizia nei confronti del fratello.

Il moro rimase a fissarlo intensamente per quella frase. Non era molto convinto di ciò che gli aveva detto ma in fondo non erano affari suoi e non poteva fare nulla per riportare indietro il fratello. Così si zittì non sapendo più cosa dire, restando seduto di fronte al piccolo falò.

Fuori aveva ripreso a piovere abbondantemente e in quella grotta per diversi minuti si poté udire solamente lo scoppiettio del fuoco, la pioggia battente e qualche sporadico tuono di tanto in tanto. Improvvisamente un tizzone infuocato volò giù dal mucchietto di legni e finì vicinissimo alla gamba di Naruto che per paura di scottarsi si spostò di scatto facendo un movimento molto brusco ma in quel preciso momento, Itachi, vedendo che stava per bruciarsi lo afferrò istintivamente per la vita trascinandolo un po’ più lontano dal fuoco solo che per quel gesto lo fece mettere proprio in mezzo alle sue gambe “E sta’ attento…” Gli era così vicino che per un secondo gli fece sentire il suo caldo respiro sul collo e l’Uchiha, come spinto da un desiderio irresistibile alla visione di quella candida pelle vi si avvicinò con il volto dandovi un paio di morsetti delicati respirando poi il buon profumo del suo corpo… Non capiva che cosa gli stesse succedendo in quel momento, per lui era del tutto anormale quel comportamento.

Per quel suo gesto Naruto ne rimase alquanto colpito. Si allontanò appena da lui portandosi una mano sul collo rimanendo a fissarlo senza però fuggire, era un po’ spiazzato a dire il vero. Per qualche strano motivo si sentiva attratto da Itachi, forse perchè i suoi occhi gli ricordavano tanto il suo amato Sasuke. Ma non appena il biondino si allontanò da lui, l’Uchiha si risvegliò dalla trance in cui era caduto per un istante. A sua volta rimase ad osservare quel ragazzino in silenzio. Nemmeno lui aveva capito il motivo di quel gesto forse troppo avventato. Poco dopo distolse lo sguardo voltandosi, come a non volerlo più vedere, emettendo un sospiro. Naruto rimase fermo e immobile senza dire assolutamente nulla, era chiaro che fossero in imbarazzo entrambi, però doveva ammettere che quell’enigmatico ragazzo dai capelli corvini lo inquietava un po’.

I due restarono in silenzio per diversi lunghissimi minuti che sembrarono anni. Per un momento Itachi si diede dello stupido da solo per ciò che aveva fatto, ma non ci pensò più di tanto e poi come a volersi riposare un po’ dato che era sveglio dalla mattina presto, si accoccolò bene contro la parete rocciosa per stare più comodo e successivamente chiuse gli occhi sonnecchiando.

Uzumaki restò ad osservarlo senza dire niente ma appena lo vide addormentato pensò che quello fosse il momento buono per andarsene via da lì. Si alzò da terra lentamente, deciso a lasciare la caverna e si diresse verso l’uscita. Avrebbe potuto essere finalmente libero, però si fermò per un istante. Ripensò ad Itachi che l’aveva scaldato e l’aveva portato all’asciutto, ma soprattutto pensò al gesto di poco prima toccandosi nuovamente il collo. Non era poi più tanto sicuro di voler lasciare quel luogo anche se era allettante come cosa. Si girò verso il fondo della grotta fissando Itachi addormentato, da una parte non se la sentì di lasciarlo lì da solo, così lentamente gli si riavvicinò accucciandosi vicino a lui e anche se era terrorizzato lo strinse a sé come a volerlo scaldare, al che il moretto sentendo quel calore contro il suo braccio sobbalzò appena voltandosi di scatto contro di esso, vedendo con sorpresa che quel ragazzino gli si era avvinghiato addosso senza alcun motivo. Non poteva nascondere a se stesso che tutto ciò non gli dispiacesse affatto ma dalle sue labbra non uscirono parole carine o gentili di apprezzamento, anzi disse solamente “Che diavolo ti salta in mente adesso?” Ma non si spostò da lui, quel tepore gli piaceva. Il biondino sussultò spaventato, e scostandosi subito da lui di un po’, tremante disse “E… Ecco io… Io volevo… Tenerti un po’ di caldo… Sei stato gentile con me prima io…” Abbassò un po’ lo sguardo proseguendo “Volevo solo ricambiare….” Si sentiva alquanto a disagio in sua presenza.

Itachi emise un flebile mugolio a riguardo ma non disse nulla per una manciata di secondi fino a che decise di esporsi fin troppo per il suo carattere freddo e scostante dicendo un “Grazie” Appena sussurrato ma ben udibile anche da lui. Si sentiva veramente strano in sua compagnia, voleva capire che cosa gli stesse succedendo dato che non era mai accaduto nulla di simile prima di allora. Naruto restò a guardarlo sorpreso da quella sua piccola parola ma che significava molto. Aveva sentito bene il suo “Grazie” Anche se appena sussurrato e gli faceva alquanto piacere. Sorrise lievemente e adesso un po’ più tranquillo si ristrinse a lui emettendo un flebile lamento, tutta quella situazione lo agitava notevolmente però sotto sotto gli piaceva molto sentire il caldo corpo di Itachi contro il suo. Quest’ultimo lo lasciò fare senza opporsi, godendosi quel piacevole tepore. Tentò di rimanere sveglio ma non ce la fece e per la stanchezza si addormentò stando però in un leggero dormiveglia. Ma non riuscì a restare eretto e poco dopo si appoggiò al corpo del ragazzino del tutto involontariamente per il sonno, posando la testa su una sua spalla tenendo le labbra lievemente socchiuse mentre alcune ciocche dei lunghi capelli corvini gli ricoprirono un po’ il volto addormentato.

Il ragazzino rimase del tutto incantato da quella visione, continuò a guardarlo mentre dormiva beatamente tra le sue braccia. Pensò del tutto spontaneamente che Itachi fosse davvero molto affascinante e soprattutto teneva un espressione dolce in quel momento… Mugolò appena e anche se titubante avvicinò lentamente al suo viso, si fece sempre più vicino fissando quelle splendide labbra socchiuse. Aveva il cuore che batteva sempre più velocemente nel petto, arrossì anche abbastanza visibilmente per ciò che stava per fare. Lui non aveva mai baciato nessuno a parte Sasuke una sola volta e anche per sbaglio. Poco dopo colmò anche quella breve distanza e posò le sue labbra su quelle dell’enigmatico ragazzo dai capelli scuri senza pensare al fatto che quel gesto potesse anche creargli fastidio. Infatti Itachi sentendo quel contatto umido e caldo contro la propria bocca, emise un flebile mugolio contrariato strizzando appena gli occhi per poi dischiuderli lentamente… Ma nel farlo si ritrovò di fronte Naruto e capendo cosa stava facendo spalancò completamente gli occhi un po’ spiazzato, rimase fermo per qualche secondo fino a che bruscamente si sollevò da lui spostandosi per poi allontanarlo malamente con una mano facendolo cadere all’indietro “Ma che cavolo fai??”. Per quel suo gesto Uzumaki si ritrovò a gambe all’aria visto che l’aveva scaraventato via letteralmente. Si risollevò subito alquanto imbarazzato dicendo “Mi dispiace… Non so che mi è preso…” Istintivamente chiuse gli occhi, tremando per la paura. Era evidente che il ragazzo non l’avesse presa bene e temeva che gli facesse del male. Aveva capito che Itachi non aveva propriamente un buon carattere.

L’Uchiha rimase a fissarlo malamente per un po’ di tempo e alzando un po’ la voce disse “Non ti azzardare mai più a fare una cosa simile chiaro?” Era serio in quel momento, doveva però ammettere che quel bacio gli era piaciuto. Si leccò le labbra lentamente di fronte a lui sentendo così il sapore di quel bacio ancora su di sé. Gli piaceva… Ne voleva ancora. Gattonò lentamente verso il ragazzo con movenze sensuali, senza mai distogliere il contatto con i suoi occhioni azzurro cielo, impauriti. Lo imprigionò infine sotto di lui afferrandolo per il colletto della maglia tirandolo su fino a farlo avvicinare pericolosamente al proprio viso sussurrando con un tono che non sembrò provare nessuna emozione continuando la frase di poco prima “…Anche perchè tra i due comando io!” E un istante dopo unì nuovamente le labbra alle sue, baciandolo.

Naruto rimase completamente colpito da quel suo gesto del tutto inaspettato ed improvviso. Spalancò gli occhi mentre continuava a tremare. Avrebbe voluto scostarsi Itachi di dosso, infatti all’inizio tentò di farlo… Ma si arrese quasi subito al volere del ragazzo, in un certo qual modo non gli dispiaceva e così si lasciò andare a lui tentando di rilassarsi anche se era terrorizzato. Soprattutto non riusciva a controllare pienamente il suo corpo che sembrava agire per conto suo.

Itachi lo continuò a tenere in quel contatto per un po’ fino a che stanco di quel semplice bacio, lo atterrò letteralmente facendolo stendere a terra per poi riprendere fiato e subito dopo attaccarsi nuovamente alle sue labbra mentre con prepotenza cercò di insinuare la lingua all’interno della sua bocca, salendogli anche sopra a cavalcioni come per non dargli alcuna possibilità di fuga. Naruto non sapeva quanto fosse consigliabile fare quelle cose con una persona pericolosa come lui, non era giusto in nessun senso ma non gli importava… A lui sembrava di avere vicino il suo Sasuke. Ad un tratto, quando sentì la lingua dell’altro nella sua bocca, sussultò notevolmente. Non sapeva come reagire dato che non aveva mai dato un vero bacio a nessuno prima d’ora, cercò ugualmente di seguirlo incrociando la sua lingua con quella di Itachi per alcune volte mentre tentava disperatamente di uscire dallo strano stato in cui era caduto e recuperare il controllo delle sue azioni anche se del tutto inutilmente.

Il moretto ci mise sempre più passione in quel bacio. Sentiva che il ragazzino riusciva a seguirlo a malapena indice che probabilmente era ancora alle prime esperienze, ma non ci diede molto peso continuando nella sua operazione fino a che senza fiato, fu costretto a staccarsi. Non perse mai il contatto con la sua pelle calda iniziando a dare piccoli morsetti sul mento e sulla mandibola. Poco dopo del tutto istintivamente afferrò la zip della sua maglietta abbassandogliela quasi completamente, per poi scivolare verso il basso con le sue labbra roventi ed iniziare a baciargli sia il collo che il petto, ma a quei gesti Naruto iniziò a tremare visibilmente. Aveva il cuore che gli esplodeva nel petto, si sentiva molto strano… Un misto tra l’estasiato e lo spaventato. Tutto ciò che gli stava facendo non gli dispiaceva affatto e per quello non riuscì a trattenere un gemito, seppur lieve che gli sfuggì dalle labbra. Avrebbe dovuto ribellarsi… Scappare… Eppure non riusciva a rifiutare le sue attenzioni. Chiuse gli occhi come a volersi godere meglio quelle piccole attenzioni, non sapeva dove sarebbero arrivati, ma lui non aveva nessun tipo di esperienza e sperò che Itachi si fermasse li e non proseguisse oltre però l’Uchiha non sembrò avere intenzione di smetterla tanto presto. Infatti il ragazzo gli aprì totalmente la maglietta scendendo a leccargli il petto avidamente. Un istante dopo adocchiò un suo capezzolo e del tutto istintivamente si spostò verso di esso senza perdere il contatto con la lingua sulla sua pelle lasciandovi così una scia di saliva per il suo passaggio afferrandoglielo poi tra i denti mordicchiandolo mentre senza accorgersene aveva iniziato anche a sfregare il bacino contro il suo.

Naruto s’irrigidì nel sentire quello che gli faceva Itachi, tuttavia quello che stava avvenendo gli piaceva moltissimo e benché continuasse ad aver paura, innocente ed ingenuo com’era, restò sotto di lui totalmente passivo scoprendo che lo sfregamento del ragazzo dai capelli corvini lo stava facendo eccitare, tanto che il suo membro era già abbastanza duro. L’Uchiha se ne accorse chiaramente di quel fatto sogghignando malignamente. Pensò che fosse molto sensibile per essersi eccitato a quel modo con un paio di semplici gesti, però tutto ciò eccitava di più anche lui. Risalì velocemente sulle sue labbra per baciarlo ancora, ma questa volta si spostò da sopra il suo corpo mettendosi steso accanto a lui. Posò una mano prima sul suo petto carezzandolo con le dita per poi lentamente scivolare verso il basso passando per il ventre e poi finire dritto in mezzo alle sue gambe dove iniziò a toccarlo e palparlo un po’ da sopra i pantaloni.

Naruto ormai mugolava solamente per quei tocchi che gli piacevano sempre di più e del tutto istintivamente allargò le gambe, ormai non controllava più nessuna reazione del suo corpo. Pensò che Itachi fosse alquanto esperto e sapesse bene dove toccare… Tutto il contrario suo che non era capace di fare assolutamente nulla data la sua inesperienza totale in quel campo. Iniziò poco dopo ad ansimare abbastanza velocemente mentre l’eccitazione cresceva sempre di più dentro di se. Non riusciva a ribellarsi in alcun modo al suo volere e non sapeva neppure lui il perché.

Il moro ormai completamente senza fiato si staccò da quel bacio ansimando pesantemente per poi guardarlo dritto negli occhi languidi di piacere. Si sentiva accaldato e notevolmente eccitato per tutto e i suoi flebili gemiti non lo aiutavano di certo a mantenere la calma. Mentre incrociava gli occhioni azzurri di Naruto con i suoi rossi come il sangue, dato che non aveva ancora disattivato lo sharingan, fece risalire appena la mano armeggiando con la cerniera dei suoi pantaloni fino a riuscire ad abbassarla ed intrufolare lentamente una mano all’interno di essi… Naruto chiuse gli occhi per un istante gemendo e ansimando sempre più velocemente, ormai era in sua completa balia… Riaprì gli occhi e si mise a fissarlo nuovamente. Aveva uno sguardo così affascinante con lo sharingan, era veramente bellissimo…. Gli sembrava tanto Sasuke in quel momento e forse era proprio per questo che non riusciva a ribellarsi in nessun modo, dentro di lui desiderava che Itachi lo possedesse. Quest’ultimo senza spostare lo sguardo da lui intrufolò del tutto la mano dentro i suoi pantaloni fin sotto la biancheria intima afferrandogli saldamente il membro con una mano, restò però immobile per un secondo come a volerne vedere la reazione che non tardò ad arrivare. Infatti Naruto nel sentire che gli stava toccando la virilità si lasciò scappare un gemito parecchio forte, tutto ciò continuava a piacergli sempre di più su questo non vi era dubbio… Senza più controllo, iniziò a muovere un po’ il bacino per strofinare il suo sesso contro la mano di Itachi, si sentiva stranamente voglioso ed essendo inesperto seguiva unicamente il suo istinto.

L’uchiha sogghignò nel vedere quel gesto da parte sua e capendo che voleva di più iniziò ad accarezzarglielo prima lentamente e poi con un ritmo della mano sempre più veloce, stimolandolo per bene. Si stupì però del fatto che il ragazzino non ricambiava ai suoi gesti e nemmeno lo toccava… Si avvicinò così nuovamente al suo viso baciandogli il collo e mordicchiandogli un orecchio per poi dire quasi in un soffio “Perché non mi fai niente?…” A quelle parole Naruto sentì un brivido lungo la schiena, mugolava eccitato e gemeva sempre più forte ma ugualmente disse tra un gemito e l’altro “Non so… Da che parte cominciare… So… Sono vergine…” Si vergognò un bel po’ per quello che aveva appena detto e lo guardò negli occhi, non sapeva proprio cosa fare, andava aiutato un pochino data la sua inesperienza.

Sentendo quella sua rivelazione, Itachi si sollevò appena da lui con il volto guardandolo con uno strano sorrisetto stampato in faccia tra il tenero e quello di un predatore con la sua piccola preda pura ed innocente… Per il momento continuò solamente a lavorare su di lui fino a sentire già la propria mano un po’ bagnata dal caldo piacere del ragazzino. La estrasse poi da lì dato che non voleva farlo venire ancora completamente, osservando per un istante quel caldo seme e successivamente avvicinare le dita al volto leccandolo via lentamente da essa, assaporandone tutto il gusto come se fosse un prezioso nettare. Il biondino restò ad osservarlo in totale imbarazzato, si stava anche leccando la mano sporca del suo seme… Si vergognava tantissimo dato che non era mai successa una cosa del genere con nessuno prima d’ora. Deglutì appena e con le mani tremanti si avvicinò al corpo di Itachi iniziando ad accarezzargli il petto e poi scendere giù fino a toccare tra le sue cosce ma il ragazzo senza aspettare che fosse Naruto ad agire, si sfilò la maglietta a rete buttandola in un angolo restando così a petto nudo di fronte a lui fissandolo intensamente con i capelli appena spettinati per il suo gesto di poco prima imprigionandolo poi sotto di sé con il respiro appena accelerato, aveva voglia di possederlo, non sapeva che quel pensiero lo aveva avuto anche Naruto stesso ma a lui quel corpo fremente ed eccitato lo stava facendo letteralmente impazzire.

Uzumaki sussultò nel vedere il petto nudo del giovane Uchiha sopra di sé… Lo guardò sempre più affascinato da quegli occhi rossi come il sangue e poi istintivamente allungò le mani verso i suoi pantaloni slacciandoglieli e calandone la cerniera. Non sapeva bene cosa fare ma almeno voleva far capire all’altro cosa volesse anche se era spaventato in quanto era la sua prima volta ma non gli importava. Itachi però aveva già capito da un bel po’ cosa passava per la testa del ragazzo, ma voleva farlo penare ancora un po’. Posò per un istante le mani sul suo petto come a volersi reggere su di lui mentre si sporgeva verso il suo collo. Iniziò a darvi nuovamente piccoli morsetti intensi scendendo sempre più verso il basso lasciando una chiara scia umida di saliva indice del suo passaggio. Arrivò fino al suo ventre dove trovò l’ostacolo dei pantaloni ma senza troppi complimenti glieli afferrò e li abbassò assieme ai boxer. Man mano che scopriva la sua pelle posava piccoli baci roventi sulle gambe del ragazzino spostandosi poi verso l’interno, fino a che un secondo dopo senza alcun preavviso diede una lunga e lenta leccata al suo membro eccitato sentendo Naruto tremare notevolmente a quel contatto e lasciarsi scappare un altro lungo gemito, ormai Naruto era completamente eccitato e non riusciva proprio a controllare il suo corpo neppure se lo voleva.

Itachi ridacchiò divertito per quel suo gemito, ma non sazio di quelle piccole provocazioni, gli afferrò il membro con una mano iniziando a darvi piccole leccatine sulla punta, sentendolo gemere e fremere senza sosta sotto i suoi tocchi e poco dopo avvertì nuovamente quel suo seme nella propria bocca. Si staccò così da lui per spogliarlo e spogliarsi completamente buttando tutti i loro vestiti in un angolo. Rimase per un istante in piedi di fronte a lui fissandolo intensamente con un sorrisino ambiguo stampato in faccia, mai avrebbe creduto di fare una cosa simile con un suo nemico, però al momento non poteva farci nulla. Così Naruto si ritrovò a fissare il corpo perfetto di Itachi, continuava ad ansimare senza sosta mentre piccole gocce di sudore scivolavano lentamente sul suo volto. Restava immobile, fissando continuamente quegli enigmatici occhi rossi come il sangue come se essi lo attraessero irresistibilmente. Ormai era chiaro cosa volesse il ragazzo… Quest’ultimo senza spostare lo sguardo dal suo si chinò nuovamente a terra mettendosi di fianco a lui iniziando a riempirlo di morsetti sulle braccia e sul collo. Portò successivamente una mano sul suo petto e la fece risalire lentamente per poi toccargli il viso premendo infine due dita sulle sue labbra come a cercare di fargliele aprire. Naruto per un istante non capì il perché di quel gesto restando fermo per un attimo ma poco dopo decise di accontentarlo e socchiuse appena le labbra, era completamente incantato da lui ed era eccitatissimo e tutto il suo corpo tremava sia per desiderio che per paura. L’Uchiha appena sentì quella mossa insinuò le dita all’interno della sua bocca facendole entrare e uscire pian piano giusto per inumidirle un po’ con la sua stessa saliva. Una volta che le sentì tutte bagnate sollevò il braccio portando la stessa mano in mezzo alle gambe del ragazzo. Strofinò per un momento il palmo contro la sua virilità fino a scendere molto più in basso. Gli allargò un po’ le natiche e successivamente premette un dito contro di lui passandolo per tutta la sua apertura ma a quel tocco Naruto si lasciò sfuggire un piccolo urletto di dolore, non era rilassato e quindi gli aveva fatto parecchio male. Stava tremando sempre più forte e sperò che il ragazzo stesse più attento anche se ne dubitava, così istintivamente per cercare di farglielo capire disse chiudendo gli occhi “Fa… Fa male…” .

A quelle parole Itachi si spostò con il volto verso il suo sussurrandogli a fior di labbra “Sta un po’ zitto e rilassati, passerà” Unì poi la bocca con quella del ragazzino per non farlo gemere o gridare troppo forte e con lentezza continuò a spingere quel dito dentro di lui fino a raggiungere metà della lunghezza ed estrarlo lentamente per poi affondarlo nuovamente, facendo quell’operazione per un bel po’ di volte fino a che riuscì a penetrare nel suo corpo del tutto. Il biondo tentò di rilassarsi anche se faticava a farlo. Ricambiava al bacio di Itachi che lo stava provocando ormai da parecchio e lui continuava a venire periodicamente su se stesso dato che aveva tutto il membro sporco di seme. Sembrava quasi un gioco crudele il fatto che il giovane Uchiha non fosse ancora arrivato ad unirsi completamente a lui, lo stava solo provocando, ma in quel momento come a sentire i suoi pensieri il ragazzo, stanco di usare solo le dita, si staccò subito dal bacio estraendo di colpo le dita da lui sentendolo gridare per avergli probabilmente provocato qualche fitta, posizionandosi poi in mezzo alle sue gambe in tutta velocità facendogliele aprire il più possibile piegandole appena verso di lui così da avere il suo fondoschiena in bella vista e successivamente iniziò a strofinare energicamente la propria virilità tra di esso emettendo flebili mugolii di piacere ansimando sempre di più a sua volta, notevolmente eccitato per tutta quella strana situazione.

Naruto sussultò e si lasciò sfuggire un tripudio di gemiti per quello che stava facendo il giovane. Aveva paura e tremava ma era anche impaziente che lo possedesse il prima possibile. Sapeva che stava facendo una cosa sbagliata ma non gli importava di nulla, il desiderio era più forte di qualsiasi altra cosa in quel momento.

Il moro continuò a strofinarsi con energia per un paio di volte fino a che posizionò la punta del membro contro la sua apertura e con qualche piccola spinta forte e decisa iniziò ad affondare in lui lentamente, sapeva che il ragazzino non aveva mai fatto nulla del genere e provò ad essere un po’ più delicato del solito, soprattutto perchè lo sentiva abbastanza stretto e se non si tranquillizzava non sarebbe riuscito a fare molto nemmeno lui. Infatti il biondino per quel gesto si lasciò sfuggire un urlo di dolore mentre ansimava sempre più velocemente, gli occhi iniziarono a lacrimargli, sentiva un forte bruciore e siccome si stava stringendo ad Itachi, senza volerlo lo graffiò sulla schiena per poi dire ansimando “Mi… Fai troppo male…” Essendo che non era pienamente rilassato sentiva il dolore triplicato. Il moro emise un lieve mugolio sentendo le sue unghiette nella carne inarcando un po’ la schiena non appena sentì un brivido percorrere il suo corpo. Sentendo però che si lamentava di dolore rimase fermo dentro di lui prima di avanzare ancora “Smettila di lamentarti! Datti un po’ una calmata o ti faccio male e basta” Lo fissò poi serio leccandogli via quelle piccole gocce salate dal volto, al che Naruto si zittì come per non volerlo infastidire oltre tentando però di rilassarsi completamente. Sperava che il dolore se ne andasse presto e lasciasse spazio unicamente al piacere, intanto il suo cuore e il suo respiro erano sempre più accelerati. Così appena lo sentì ammutolirsi l’Uchiha riprese a muoversi lentamente, affondando man mano sempre di più nel suo esile corpo fremente fino a che con una spinta più decisa delle altre penetrò del tutto in lui combaciando perfettamente i loro bacini lanciando un flebile gemito di piacere a quella mossa. Naruto gemeva sempre più forte e nel sentirlo completamente dentro di sé provò una stranissima sensazione, si strinse ancor più forte al suo corpo mentre cercava di rilassarsi per provare solo piacere e lentamente ci stava riuscendo in quanto il dolore se ne stava pian piano andando. Itachi poco dopo gli fece posare una gamba al di sopra della spalla mentre l’altra la tenne aperta e piegata verso il ragazzino con una mano e prima lentamente, per poi aumentare via via le spinte, iniziò ad affondare ritmicamente in lui ansimando e gemendo sempre di più. Stava soprattutto iniziando a sudare notevolmente sia per la fatica che stava facendo sia per essere vicino a quel fuocherello.

Naruto ormai percepiva solo piacere e seguiva come riusciva i movimenti di Itachi, chiuse gli occhi mentre piccole gocce di sudore rovente colavano sul suo corpo lentamente delineandone tutti i lineamenti perfetti e scolpiti. In quel momento stava pensando che non fosse affatto male fare l’amore anche se per lui era la primissima volta e ancora non si sapeva spiegare come mai avesse ceduto così facilmente alle avances di Itachi, ma non era l’unico a pensare quelle cose in fondo.

Quest’ultimo lasciò andare la presa sulle gambe per reggersi sui suoi fianchi mentre affondava sempre di più in lui talmente forte per l’eccitazione, che fece persino scuotere il piccolo corpo sotto di sé. Gemeva ormai senza più ritegno e mentre si muoveva in lui con sempre più forza e velocità iniziò a sentire uno strano calore al basso ventre, liberandosi così appena all’interno del corpo del ragazzino non avendo saputo resistere all’istinto ma Naruto appena sentì quel leggero calore dentro di sé non ci fece molto caso inizialmente e continuò così a seguire Itachi anche se la sua penetrazione era talmente intensa che gli mozzava il fiato. Gli piaceva tantissimo quello che stava facendo, socchiuse appena gli occhi pieni di lacrime di piacere e lo guardò in volto nei suoi occhi rossi che gli piacevano così tanto… Ormai gemeva senza interruzioni e prestissimo sarebbe venuto, se lo sentiva. Però anche l’Uchiha non era da meno, anche lui non si sarebbe trattenuto molto a lungo e infatti poco dopo non riuscendo più a resistere dal piacere, diede un affondo più forte degli altri combaciando il proprio bacino con quello del ragazzo per poi lanciare un gridolino estasiato inarcando la schiena all’indietro e liberarsi totalmente del proprio piacere all’interno del suo corpo al che Naruto si sentì completamente riempito dal caldo seme di Itachi e lanciando un forte gemito a sua volta venne completamente, chiuse gli occhi sfinito, tutto sudato e ansimante, si rilassò sotto all’enigmatico ragazzo dai capelli corvini tentando di calmare i battiti accelerati del suo cuore.

Poco dopo il moro ricadde in avanti e per non finire di peso sopra al ragazzino posò le mani a terra vicino ai suoi fianchi rimanendo ansimante sopra di lui con i lunghi capelli neri che gli ricadevano in avanti e ricoprivano il suo volto sudato ed estasiato. Tentò di calmarsi, sollevò poi il viso verso il suo guardandolo in modo serio “Non provare… A dire a qualcuno…Di questo fatto… Intesi?” In fondo da una parte ne andava della sua reputazione, non gli piaceva l’idea che qualcuno pensasse che si fosse fatto abbindolare da quel ragazzino tanto facilmente… Tirò poi un lungo sospiro per tentare di calmarsi definitivamente.

Il biondino sussultò, il tono della voce dell’Uchiha lo spaventarono un po’ quindi si limitò ad annuire e basta. Sapeva benissimo che probabilmente non l’avrebbe mai più incontrato dopo quella volta. Del resto Itachi era un Mukenin[1] parecchio pericoloso. Ma non si pentiva per ciò che aveva fatto anche se ora non era più vergine e non l’aveva fatto con la persona che amava. Semplicemente si era lasciato guidare dall’istinto, come se sentisse che quell’azione fosse giusta.

Il ragazzo dagli occhi color sangue dopo un po’, esausto, si accasciò su di lui uscendo velocemente dal suo corpo senza volerlo lanciando un piccolo mugolio contrariato. Faceva tanto il duro e il freddo, ma sotto sotto il calore di quel corpo lo attraeva da morire e quindi non si spostò da lui per il momento godendosi quel piacevole tepore. Uzumaki restò in quella posizione senza battere ciglio stringendosi solamente forte ad Itachi respirando tutto il suo profumo, dato che sicuramente non l’avrebbe mai più odorato. Un po’ si sentiva triste, dopo quella notte tutto sarebbe svanito e lo sapeva bene, in più non poteva neppure rivelare ciò che era successo tra lui e il giovane Uchiha, sarebbe stato un segreto che si sarebbe portato sulla coscienza per sempre. All’improvviso Itachi si sollevò appena da lui e senza nessun avvertimento lo baciò sulle labbra intrufolando prepotentemente la lingua nella sua bocca, emettendo flebili lamenti man mano che si strofinava sul suo corpo. Naruto ricambiò a quel bacio ormai già più sicuro delle sue azioni, non avrebbe voluto lasciarlo per nessun motivo, in quel momento si sentiva troppo bene anche se aveva commesso un gesto che non avrebbe mai dovuto compiere desiderava tanto che il tempo si fermasse in quel momento.

L’Uchiha si staccò dopo un po’ da lui con il fiatone, scendendo verso l’incavo tra la spalla ed il collo, afferrandolo in quella zona con i denti iniziando a succhiare avidamente. L’idea di aver fatto totalmente suo quel ragazzino lo allettava non poco e così decise di lasciargli un segno ben visibile del suo passaggio che sicuramente gli sarebbe rimasto per più di una settimana per la forza che ci stava mettendo. Il ragazzino gemette nel sentire che cosa gli stava facendo ma lo lasciò proseguire. In un certo qual modo anche a lui piaceva credere che Itachi l’avesse fatto suo ed era giusto che gli lasciasse un marchio, ma anche senza quel piccolo segno lui non avrebbe scordato tanto facilmente quella notte così assurda.

Il giovane si fermò dopo un po’ ghignando nel vedere la sua opera praticamente viola sulla spalla del ragazzino, si alzò poi da terra barcollando, ripescando i suoi vestiti per indossarli. Aveva perso letteralmente la cognizione del tempo lì dentro, non sapeva nemmeno se fosse sera inoltrata o addirittura mattina. Sospirò lanciando poi i vestiti anche al ragazzino. Si sentiva però a pezzi aveva bisogno di una bella dormita. Anche Naruto si sentiva stravolto e sfinito… Non appena si ritrovò con i propri vestiti addosso comprese che doveva rivestirsi. Lentamente s’infilò tutto fino a legarsi in fronte la sua fascetta ninja di Konoha. Avrebbe voluto mettersi giù e dormire per parecchie ore ininterrottamente ma non sapeva che fare e così restò a guardare Itachi senza dire assolutamente nulla.

Quest’ultimo si sistemò per bene, disattivò lo sharingan, visto che di energie ne aveva sprecate anche troppe e si accoccolò per terra mettendosi ben steso, usando il proprio mantello come coperta. Chiuse gli occhi ma si sentiva osservato. Infatti appena li socchiuse vide Naruto guardarlo come un cucciolo disorientato. Un sorriso impercettibile gli si dipinse sul viso e come ad invitarlo ad andare lì sollevò appena il mantello facendo in seguito un cenno con la testa. Il ragazzino si stupì di quel gesto, restò ad osservarlo attentamente per alcuni istanti finché, alla fine, si avvicinò con cautela accoccolandosi accanto a lui sotto al suo mantello nero. Si strinse al suo corpo caldo e teneramente posò la testolina sul petto del ragazzo ascoltando i battiti del suo cuore, ora più calmi rispetto a prima.

Il moro per la stanchezza più totale e per essere coccolato dal tepore del corpo di quel ragazzo si addormentò di colpo e anche profondamente.

Solo dopo un po’ durante il sonno, si rigirò istintivamente verso quel bel calduccio, dato che per la pioggia la temperatura del bosco si era abbassata notevolmente, si abbracciò a lui stringendolo anche abbastanza forte.

Naruto restò accanto a lui addormentato cercando a sua volta quel calore. Fuori continuava a piovere ma loro non avevano freddo in quanto si scaldavano a vicenda. Il biondo si sentiva molto felice per quello che era successo e si era addormentato stranamente con un bel sorriso sulle labbra.

Passò così il tempo e arrivò la mattina. Il sole era abbastanza alto nel cielo e non vi era più nemmeno una nuvola in quella volta celeste.

Itachi si svegliò dopo una bella dormita di quasi 9 ore a causa della luce del sole che filtrava fioca fino in fondo la grotta, ormai anche il fuoco che aveva acceso la sera precedente si era spento completamente. Si ritrovava ancora abbracciato a Naruto e mugolò contrariato staccandoselo di dosso lentamente per poi rialzarsi e riprendersi la sua mantella, indossandola. Si avviò poi verso l’uscita ma quando fu a metà strada si voltò appena per guardare Naruto. Ma vedendolo tremare appena nel sonno e raggomitolarsi tutto su se stesso emise un flebile lamento. Ci pensò su una decina di volte prima di agire, si ricordò di quello che gli aveva detto la sera prima, che si era perso nel bosco.

Sospirò e tornò da lui prendendolo lentamente in braccio per non svegliarlo, lo nascose per quel che poteva sotto al mantello e si avviò di corsa verso Konoha, o almeno sarebbe rimasto nelle vicinanze. Di certo lui non ci poteva entrare lì o sarebbero stati guai.

Il ragazzino intanto non si era accorto di nulla ne quando era nella grotta, ne adesso da quanto sfinito e privo di energie era. Sentiva solamente di nuovo quel bel tepore e mugolò assaporandoselo stringendosi istintivamente a quel corpo, ignaro di ciò che Itachi voleva fare.

Dopo un bel po’ che correva nella foresta, quest’ultimo si rese conto di quanto il biondino si fosse allontanato dalla foglia, ma qualche minuto più tardi vi arrivò restando nascosto nel boschetto.

Lo adagiò a terra delicatamente per non svegliarlo posandolo con la schiena ad un tronco d’albero e rimase a guardarlo addormentato per un po’. Sorrise di nuovo, gli sembrava strano anche a lui quel suo stesso comportamento. Estrasse poi una piccola pergamena dalla tasca e scrisse velocemente qualcosa. Legò poi per bene il rotolo con un nastro e lo posò sulle gambe di Naruto sperando che capisse il significato di quelle parole. Si levò il mantello e coprì il ragazzino per poi dargli un dolce e rapido bacio sulle labbra e successivamente sparì in tutta fretta nel folto della foresta per tornare al suo covo dove avrebbe dovuto dare non poche spiegazioni per il suo immenso ritardo.

Uzumaki si risvegliò solo dopo un bel po’ per via di un raggio di sole che l’aveva colpito in pieno viso. Aprì lentamente gli occhi e si guardò attorno, era da solo e non si trovava nemmeno più nella grotta. Si spaventò nel non ritrovarsi più Itachi vicino. Ad un tratto vide il suo mantello sul suo corpo e comprese che se n’era andato ma la sua attenzione venne catturata dalla piccola pergamena che cadde a terra non appena si alzò. Subito la raccolse e la lesse… -Ti ho riportato indietro, ora sei al tuo villaggio. Ti ho lasciato il mio mantello, ma un giorno verrò a riprenderlo-.

Una volta finito, strinse forte con una mano la stoffa del mantello e sorrise tra se e se, contento. Un giorno non lontano, era sicuro che avrebbe rincontrato il giovane Uchiha…