Cap 01
Dunque… ho trovato un altra mia fic sparsa per i meandri del pc..
l’avrò fatta circa 3 anni fa °_°”’ manco me la ricordavo.. e noto che mi manca l’ultimo capitolo… proprio la parte.. emh.. °° quella….. XD
Come al solito personaggi di questa fic non sono mia invenzione ma dell’autrice minekura la cui detiene tutti i diritti
Comunqueeeeee…. la fic dovrebbe essere yaoi: Gojyo x Sanzo… o almeno c’ho provato °_°”’
spero ve piaccia ._.””
Sanzo e i suoi compagni stavano viaggiando da più di cinque ore, alla disperata ricerca di una locanda dove poter passare la notte.
Ormai, era già pomeriggio inoltrato ed il sole era diventato una grande sfera rossa come il fuoco, e lentamente cominciava a scomparire dall’orizzonte.
Tutto era tranquillo e silenzioso quando ad un certo punto il silenzio fu rotto da un sonoro brontolio. Ad emetterlo era stato lo stomaco perennemente affamato di Goku, che come al solito disse: “Hakkai, ho fameeee! Quanto manca alla prossima città?” cantilenò dal sedile posteriore della jeep.
“Mi spiace Goku, ma per mangiare dovrai aspettare ancora una mezz’oretta” disse Hakkai.
“Cosaaa? Devo aspettare ancora così tantoooo? Sanzoooo…ho…”
Non riuscì a finire la frase, si ritrovò un bel bernoccolo in testa, provocato dall’harisen del bonzo.
“Ahiaaa!!! Demo…Sanzoooo…!!”
“Così impari a tacere, stupida scimmia petulante!” Ringhiò il bonzo contro di lui.
“Mmmh…antipatico…” sussurrò Goku sperando vivamente che lui non lo sentisse. Ma evidentemente aveva parlato a voce troppo alta.
“Come scusa?” chiese Sanzo con aria minacciosa, mentre teneva stretta tra le mani la sua fidata Shoreiju, pronta a far fuoco da un momento all’altro.
“N-niente…non ho detto niente!” ribatté Goku mezzo terrorizzato.
“Bene! Meglio così.” Rispose Sanzo, risistemando la pistola nella manica della sua veste cerimoniale.
“Forse è meglio se sto zitto…almeno per un po’!” pensò Goku.
Stranamente Gojyo, non partecipò nemmeno quella volta alla discussione dei due e non ribatté neanche con le sue solite frasi: -baka saru ingorda, sei una scimmia con lo stomaco al posto del cervello- e via dicendo.
Di questo Goku se n’accorse, e disse: “Ehi pervertito di un Kappa, che ti prende? E’ da diversi giorni che non litighi più con me e Sanzo!”
Il mezzo demone stava osservando l’orizzonte e Goku notò che aveva lo sguardo perso…assente, e continuava imperterrito a guardare il sole che ormai stava tramontando dietro le alte dune dell’immenso deserto.
“Gojyo…mi senti?! Ehi kappa, parlo con te!” Goku cominciò a stuzzicarlo, ma lui non rispose nemmeno a quelle provocazioni.
“Sanzooooo…”
“Che hai adesso?” rispose il monaco con una nota seccata nella voce. “Se mi dice un’altra volta che ha fame lo ammazzo!” disse fra sè.
“Beh…penso…che Gojyo stia male! E’ da un po’ di giorni che non litiga più con me…ed io mi sto preoccupando un po’! Non è da lui!” disse Goku, alquanto turbato.
“Tsk! Quello lì non sta male nemmeno se lo ferisci a morte con un pugnale avvelenato. Vedrai che gli passerà!” Gli ripose Sanzo seccato
“Se lo dici tu!” Commentò Goku alquanto dubbioso.
Hakkai rise sotto i baffi alle parole pronunciate dall’amico seduto nel posto accanto al suo: “Eh he he he! Ma che…”
La jeep frenò di colpo, facendo sobbalzare in avanti Goku e Gojyo.
“Ma che diavolo ti è preso Hakkai, ti ha attraversato la strada un gatto, o c’è un semaforo rosso qui in mezzo al niente?” gli urlò dietro il kappa, che era caduto dal sedile.
“C’è di meglio Gojyo, guarda!”
Hakkai indicò, con un cenno della testa, di guardare davanti a loro.
Ad attenderli, c’era un gruppo di demoni che a colpo d’occhio si poteva stimare sulla trentina.
“Ragazzi -disse Hakkai- è arrivato il momento di fare un po’ d’allenamento!”
Scesero tutti e quattro dalla jeep, permettendo ad Hakuryu di ritornare ad essere il solito draghetto bianco, almeno per il tempo che avrebbero impiegato ad eliminare tutti quei demoni.
Poco dopo, quello che sembrava il capo di quegli youkai, si fece avanti e con fare di sfida disse: “Genjo Sanzo, stai pur certo che questo sarà il tuo ultimo viaggio, perché noi porremo fine ai tuoi giorni, e c’impadroniremo del sutra del cielo demoniaco! Quindi…preparati!”
Il mezzo demone azzardò una frase: “Ma quanto sono originali questi demoni! Sempre le solite frasi… che mancanza d’inventiva!”
Li sfotté Gojyo, e sul suo volto si dipinse un sorrisetto sarcastico.
“Ehi Gojyo, vedo che ti sei ripreso bene! Poco fa sembravi mezzo morto!” disse Goku tutto contento.
“Stupido, non sono mai stato male! A volte anche io ho bisogno di concedermi ai miei pensieri.” Rispose lui.
“Ed a cosa stavi pensando?” Gli chiese Goku incuriosito.
“Ehm…non sono cose da dire a dei mocciosetti come te!” disse lui diventando tutto rosso in volto.
“Ahh! Ho capito, sarà stato sicuramente qualcosa di sconcio. Ho indovinato vero?” rispose Goku, con la sua solita aria ingenua.
“Beh…” il kappa non sapeva più che dire.
“Si…ho indovinato! Basta guardarti in faccia, sei arrossito!” ed infine aggiunse: “Ma non stai pensando un po’ troppo? E’ da più di una settimana che ti comporti così!”
Gojyo si stava veramente stancando, e con tutta la voce che aveva urlò: “Ahh! Ora basta! Potrò pensare a quello che voglio, o no?”
“Si si!! Va bene non ti scaldare” Goku aveva capito l’antifona (Ahhhhhh, Goku che capisce al volo qualcosa?! Ma quando mai…^_^: Nda)
“Si Goku…è da un po’ di tempo che sto pensando. Pensando ad un amore che posso sperare solo nelle mie fantasie più remote, un amore che non potrò mai ottenere, dei sentimenti che non potrò mai esprimere apertamente alla persona di cui mi sono innamorato. Ecco quello che sto pensando da un po’ di giorni!”
Ma questo non lo disse mai, si limitò solamente a pensarlo. Altrimenti la scimmia lo avrebbe di nuovo tempestato di domande a cui non aveva per niente voglia di rispondere.
“Ma guardateli, stanno litigando tra loro e non ci degnano nemmeno di uno sguardo!” disse il capo di quell’orda di demoni, e poi aggiunse: “Ed io odio, e sottolineo ODIO essere ignorato. Avanti, attacchiamoli!”
A quell’ordine, tutta l’orda completa dei demoni si gettò all’attacco.
I quattro ragazzi finalmente se n’accorsero, ed anche loro si prepararono all’imminente battaglia.
“Nyoui-booooh!” gridò Goku, facendo apparire dal nulla il suo bastone. Gli altri lo seguirono a ruota: Sanzo caricava con le munizioni speciali la sua pistola, Gojyo estraeva lo Shakujo (ma mi spiegate da dove lo tira fuori?: Nda) e Hakkai preparava il Kii.
Il primo a gettarsi nella mischia fu Goku, ed in meno di venti secondi aveva già sterminato una decina di demoni. Lo stesso valeva per Gojyo, Hakkai e Sanzo, che con le armi a loro disposizione abbatterono i demoni uno ad uno.
I nemici, però, non scomparivano polverizzati come sempre: infatti, il loro corpo rimaneva intatto, anche sotto i letali colpi della S&W di Sanzo, che non tardò ad accorgersene. E non potevano essere uccisi, normalmente
“E questo è l’ultimo!” disse Gojyo trapassando un demone con la sua micidiale arma.
“Beh, facevano tanto i presuntuosi, ma non erano poi un granché!” disse Hakkai.
“Uhm, ora andiamocene! Abbiamo perso fin troppo tempo con questi stupidi” sbottò Sanzo più arrabbiato che mai. (E quando mai non lo è!: Nda Che hai detto? Ndsanzo_con_la_pistola_puntata. N-niente: Ndme ›_‹)
I quattri compagni ritornarono da Hakuryu, che si era ritrasformato nuovamente in una jeep.
Salirono, e pensando che la battaglia fosse conclusa, stavano per ripartire quando…
“Hahahaha! Dove credete di andare…”
I demoni si stavano lentamente rialzando uno ad uno sotto lo sguardo stupito dei quattro amici, anzi potremmo dire tre, perché Sanzo aveva già intuito qualcosa.
“Ma…che diavolo sta succedendo, qui? Non li avevamo eliminati?” disse Gojyo più confuso che mai.
“Non l’hai ancora capito…-disse uno dei demoni- noi siamo già morti, e voi non potete ucciderci di nuovo hahahahaha!!!”
“Io non ci ho ancora capito niente…Sanzoooo…” disse Goku che ci metteva un’eternità a capire le cose…anche quelle più semplici.
“Tsk!” sbuffò Sanzo. Non aveva per niente voglia di perdere tempo in inutili spiegazioni.
Hakkai, che era il più paziente del gruppo, gli spiego con calma che quelli non erano demoni normali, bensì degli zombie.
“Aaaaah!” rispose Goku ancora un po’ perplesso.
“Dannazione! Questa non ci voleva…e ora che facciamo?” disse il kappa rivolto ai suoi compagni.
“Che vuoi fare…torniamo lì è ricominciamo da capo, noooo!!!!” affermò la saru, tutta contenta di riprendere la battaglia.
Stava quasi per saltare fuori dall’auto, quando il famelico ventaglio di Sanzo si avventò sulla sua testa con una violenza inaudita, facendolo cadere.
E subito dopo sentì Sanzo che urlava: “STUPIDA SCIMMIA!!! POSSIBILE CHE TU NON CAPISCA MAI NIENTE!!! QUESTI DEMONI NON SI POSSONO UCCIDERE CON LE ARMI NORMALI!”
E detto questo lo colpì di nuovo in testa con l’harisen.
Goku non ribatté, ma pensò: “Un giorno o l’altro, lo faccio a pezzi quel dannato ventaglio…” e si decise a non parlare più.
“Avanti fatevi sotto! Questa volta non vi lasceremo vincere!” annunciò uno dei demoni, ripartendo all’attacco verso di loro.
“Tsk! Ne ho abbastanza di questi demoni! E’ ora di farla finita.” Disse Sanzo uscendo dalla jeep, e mettendosi in posizione, iniziò a recitare le parole scritte nel suo sutra: “KYUKYU JORITSU RYOCHAKU. CHIKKAI HAJAFU! Celeste purificazione del male!” (ehm…la frase in giapponese l’ho presa dal fumetto di “Yami no matsuei” e precisamente la 1° frase: è un tipo d’esorcismo usato per scacciare i demoni. Mentre la 2° significa: fuda distruttore di spiriti maligni. So che non centra niente con il sutra, ma a me piaceva! ^_^: Nda)
Detto questo, il sutra del cielo demoniaco, appoggiato sulle spalle di Sanzo cominciò a srotolarsi e scagliarsi contro i numerosi demoni, che uno ad uno si polverizzavano al suo contatto.
Pochi minuti dopo, non era rimasto più neanche uno youkai.
“Tsk! Così imparate a non ostacolarci!” sbottò Sanzo davanti ad un nemico che ormai non c’era più.
“E bravo il mi…emh il nostro bonzo corrotto! -Gojyo stava quasi per dire il mio, ma si fermò appena in tempo. E poi con un tono abbastanza seccato aggiunse- Ma non potevi farlo un po’ prima, invece di farci combattere per niente?”
“Ma dai Gojyo…hai sempre fatto un po’ d’esercizio fisico! Non ti ha fatto male.” rispose Hakkai con uno dei suoi sorrisi.
“Si, si…”
“Ora però sarà meglio ripartire, tra poco sarà buio, e dobbiamo affrettarci a trovare una locanda dove passare la notte!” ribatté di nuovo Hakkai, occupando il posto di guida.
“Già, perché io non ho intenzione di passarmi un’altra notte in macchina!” disse il bonzo accendendosi una sigaretta.
E con quest’ultima frase, la jeep ripartì verso la prestabilita città!
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