Autoconclusivo

Autoconclusivo

Era una mattina come le altre e Kiba era lì ad osservarlo, osservare quei lineamenti perfetti, quello sguardo dolce e a volte anche determinato, quei movimenti regali, ogni singola mossa.

Kiba Inuzuka, un ragazzo all’apparenza spontaneo e molto estroverso,

un ragazzo dall’apparenza felice, ma dentro timido e insicuro, oggi, quel ragazzo, darà una svolta alla sua vita, ha deciso si dichiarare i suoi sentimenti, e corre… come mai aveva fatto nella sua vita.

Corre per le strade di Konoha, il cuore che batte velocemente, il respiro affannoso,

dentro di sé un turbinio di emozioni, tutto questo che cosa può essere se non amore?

(ndA: forse un infarto… ^__^)

Corre, fino a raggiungere quella distesa verde, dove il suo amato riposa dopo una lunga giornata di lavoro.

Si avvicina titubante, prendendo tutto il coraggio che ha in corpo, prestandosi a parlare:

‹ecco… probabilmente tu non sai chi sono, ma io ti ho sempre guardato da lontano, quindi adesso vorrei che ascoltassi quello che ho da dirti, senza interrompermi!›

Prese fiato, calmando il respiro irregolare, l’emozione alle stelle:

‹è da ormai molto tempo che ti osservo, osservo ogni tuo movimento, persino il respiro. Per me sei il sole che illumina le mie giornate, la luna che illumina le mie notti, la forza che mi permette di andare avanti…Akamaru mi ha sempre detto di buttarmi, ma io ero troppo timido e insicuro per farlo. Ma adesso basta! Ho deciso che devi venire a conoscenza di quello che provo per te! io… ti ho sempre amato! Dal primo momento in cui i nostri sguardi si sono incrociati…›

Chinò il capo, troppo imbarazzato per sorreggere lo sguardo del suo amato, quegli occhi tondi e penetranti che aveva sempre ammirato ma visto d lontano. Oggi quegli occhi erano puntati su di lui colmi di dolcezza e inconsapevolezza. Con l’ultimo respiro che aveva in corpo, Kiba strinse i pugni e guardandolo in quelle iridi urlò: ‹IO TI AMO REX!› il pastore tedesco lo fissò per qualche attimo, prima di rispondere: ‹wouf wouf! (mi dispiace sono già impegnato!)› e se ne andò, lasciando Kiba, in mezzo a quel prato. Una leggera brezza si alzò, muovendo tutto intorno a lui.

Kiba Inuzuka quel giorno aveva dichiarato i suoi sentimenti all’amore della sua vita. Quel giorno, quel fatidico giorno, in cui Akamaru lo aveva incitato a dichiararsi, Kiba aveva ricevuto la sua prima delusione d’amore. Il primo pensiero che si fece strada, tra le lacrime del giovane fu:

“appena torno a casa… lo strozzo quel cane!!”

FINE

In quello stesso momento, dentro alla locanda il ramen di Ichiraku, Naruto stava dichiarando i propri sentimenti in attesa che arrivasse l’oggetto dei suoi pensieri:

‹io ti amo, ti giuro non posso iniziare una giornata senza pensarti, e non posso finirla senza di te! ogni volta che ti vedo, il cuore mi batte forte.

Questo sentimento, si può chiamare amore? Ho sempre pensato che io amassi Sakura-chan, fino a che ho capito veramente quale fosse il mio vero amore.›

La ragazza entrò nella locanda, sedendosi a fianco del biondo:

‹ciao Naruto!› rimase in silenzio un attimo, per poi dire ‹che cosa stai facendo?›

Il ragazzo si voltò in preda alle lacrime, Ichiraku gli aveva messo davanti il piatto di ramen:
‹eccoti sai ti stavo proprio aspettando, ero qui ti aspettavo da tanto tempo, tanto che stavo per andarmene e invece ho fatto bene.›

Sakura guardò male Naruto: ‹ma cosa stai facendo?›

Il biondo trasse un sospiro:

‹amore o fame questo è il dilemma!› si mise a pensare un attimo, poi sorrise, prese le bacchette ed il piatto ed urlò felicemente ‹FAME!› prima di iniziare a ingozzarsi di ramen.

Sakura sospirò ormai abituata, ordinò la sua porzione e pensò:

“Sasuke-kun… ma come facevi a sopportarlo?›.

Tra le stelle, comparì il volto sorridente dell’Uchiha:

‹cara la mia Sakura… questo è solo l’inizio!›