Autoconclusivo

Autoconclusivo

Irraggiungibile…

La melodia di una canzone risuonava in quella stanza buia. Nell’oscurità della camera, un ragazzo se ne stava seduto sul suo letto ad ascoltare attentamente le parole. Tirò un sospiro.

Com’è triste sapere che non potrò mai averti…

Immaginava la figura esile di Sakuma Ryuichi che cantava in mezzo al palco, con tutte le luci puntate su di lui. L’espressione del suo viso alla luce dei riflettori era ancora più bella. Vedeva i suoi occhi penetranti rivolti alla folla che gridava il suo nome.

Era sempre al centro dell’attenzione. Per nessuno esisteva un Tohma o una Noriko. Solo lui: il dio del J-pop.

L’unica cosa che poteva fare era vederlo attraverso l’immaginazione e questo pensiero gli faceva una gran rabbia. Quante volte aveva sognato di poterlo guardare da vicino? Quante erano state le volte che aveva sognato di poterci parlare? Di poterlo toccare? Baciare? Ormai non lo ricordava neppure.

Sei così raggiungibile…

Vorrei tanto poterti solamente osservare.

Vorrei tanto udire la tua voce dal vivo. Non solo da uno stupido schermo della televisione.

Vorrei tanto poterti parlare per confessarti ciò che provo per te.

Sakuma Ryuichi era irraggiungibile per lui. O almeno era ciò di cui era convinto.

Non aveva mai sperato per un solo istante di poter realizzare i suoi sogni. Lavorava solamente di fantasia anche se a malincuore. Il solo pensare che quel ragazzo fosse così lontano lo rattristava.

Quanto invidio Eiri…

Per lui è facilissimo arrivare alle persone famose… vorrei essere anche io uno scrittore con la sua fama. Così potrei anche solamente sperare.

Io sono solamente una persona comune che sogna ad occhi aperti.

Invidio Eiri soprattutto perchè conosce Tohma, una delle persone più vicine a Ryuichi.

Perchè tutte le fortune a mio fratello?

Non aveva mai avuto un buon rapporto con suo fratello e in questo caso lo rimpiangeva. Se solo fossero stati uniti, avrebbe tranquillamente potuto chiedergli di dargli una mano. Tanto per lui sarebbe stato uno scherzo contattare il vocalist dei Nittle Grasper.

Ma purtroppo era già tanto se ci scherzava.

Per un attimo provò un leggero odio verso Eiri che era sempre stato in primo piano rispetto a lui, per qualsiasi cosa.

Era riuscito anche a trovare l’amore, anche se ancora non l’aveva capito.

Sei maledettamente fortunato! Ma tu come al solito non te ne rendi conto!

Hai una persona meravigliosa come Shuichi accanto ed è già tanto se ti accorgi che esiste.

Vorrei tanto poter essere io al tuo posto magari con Ryuichi al mio fianco. Sai almeno cosa vuol dire amare?

Io non penso proprio! Guarda come tratti quel povero ragazzo!

Quando imparerai ad amare? Quando imparerai a capirne il significato?

Se solo io ne avessi l’opportunità, non trascurerei Ryuichi come fai tu! Sei proprio uno stupido!

Hai sempre avuto tutto, logico! Tu sei Eiri ed io sono Tatsuha.

Quello che provava per il fratello era pura invidia, ma anche vergogna.

Se avesse avuto lui un ragazzo, lo avrebbe ricoperto di attenzioni, lo avrebbe riempito di coccole, non avrebbe perso occasione di baciarlo e gli avrebbe dato la certezza di esserci per lui.

Per Eiri, Shuichi era solamente un giocattolino, uno sfogo sessuale. Ormai questo era ciò che pensava di lui. Era sicuro che non si sarebbe mai accorto di quanto Shindou soffrisse.

Se solo pensasse un po’ agli altri invece che soltanto a se stesso…

Alzò lo sguardo che senza accorgersi si era perso nel vuoto e si concentrò nuovamente sulla televisione che ritraeva sempre il suo idolo. Quant’era bello? Non poteva descrivere a parole tale bellezza.

Ho bisogno di te…

Ti prego, ho bisogno del tuo amore Ryuichi.

Sembrerò pazzo, ma anche senza averti parlato io… mi sono innamorato di te.

Le tue parole, le tue canzoni, la tua voce…

Hanno acceso un fuoco nel mio cuore, che sono sicuro non si spegnerà tanto facilmente.

Mi hai stregato sai? No, non puoi saperlo. Non sai nemmeno che esisto! E questa è la cosa che mi fa più male di tutte, essere consapevole che per te non esisterò MAI.

Che brutta parola… MAI…

Mai. Al solo pensare a quella parola, a quella realtà, delle lacrime si formarono ai lati dei suoi occhi. Gli faceva malissimo pensare che era così, però non poteva evitarlo.

Nella sua testa non vedeva altro che lui. Nel suo cuore c’era solamente lui.

Piano piano iniziò a singhiozzare. Si sentiva depresso, avrebbe voluto smetterla di pensare al suo amore impossibile, ma non ci riusciva.

Ryuichi… io sto impazzendo…

Il cuore iniziò a battergli velocemente nel petto e dopo poco iniziò pure a dargli fastidio. Non riusciva a smettere di pensare a lui.

I suoi occhi non vedevano che lui, ormai aveva perso la ragione, era diventato pazzo, il sangue gli ribolliva nelle vene se solamente pensava che molte persone potevano parlare con lui, che avrebbe potuto avere qualcuno accanto che lo baciava, accarezzava il suo splendido corpo ma soprattutto che andava a letto con lui.

Si prese la testa fra le mani, non ce la faceva. Se solo pensava a Ryuichi che gemeva di piacere gridando il nome di qualcun’altro che non fosse lui gli veniva una fitta al cuore.

Avrebbe voluto che Sakuma fosse stato SOLO e UNICAMENTE suo.

L’unico modo per assicurarmi tu sia sempre mio sarebbe… farti smettere di vivere.

Il tuo cuore cesserebbe di battere con la mia immagine nei tuoi occhi.

Sarebbe bello vederti morire per mano mia… chissà come sarebbe il tuo volto contratto dalla paura?

Splendido… davvero splendido…

Improvvisamente lo schermo della televisione divenne nero e il ragazzo chiuse gli occhi per poi cadere in un sonno profondo.

Ryuichi… ti amo…