Prima di mettermi a lavoro su tutto il materiale che ho recuperato tra incontri e interviste durante il Lucca Comics & Games 2023, volevo fare il punto della situazione su dove è arrivata la manifestazione e cosa sta succedendo nel bene e nel male.
Lucca Comics & Games 2023 – I Prezzi
Il primo tasto dolente sono i prezzi, che iniziano a colpire già molto prima che la fiera apra i battenti, e ovviamente non parlo del biglietto/abbonamento che costa “sempre un po’ di più“, come diceva una certa canzone perculatoria!
Già quando si inizia a cercare casa per l’edizione successiva si finisce in una spirale nei gruppi social di prezzi assurdi, con richieste che si aggirano dagli 80 € ai 150 € al giorno a persona… e stiamo parlando di privati che non ti rilasciano nulla, tutto in nero!
Per cui diciamo che qualcuno vuole restare tutto il periodo (sei giorni), magari giungendo a Lucca il giorno prima, così il primo giorno non è troppo sballottato dal viaggio, e partendo il giorno dopo la fine della fiera, una persona dovrebbe pagare tra 480 € e i 900 €… praticamente quanto un biglietto per il Giappone! XD
Inutile dire che anche per mangiare i prezzi sono abbastanza alti, con panini per strada che si aggirano anche sui 6-7 €.
Lucca Comics & Games 2023 – Le Code
Io davvero non posso parlare, avendo il pass stampa e saltando a piè pari le code, ma ogni anno mi chiedo come possa un avventore medio di Lucca Comics godersi la fiera facendo tutte quelle code.
Rispetto gli altri anni devo ammettere che nei padiglioni l’atmosfera era abbastanza vivibile e non c’era quella compressione assurda, stile sardine, che si provava certe volte, quindi per questo bisogna apprezzare gli sforzi degli organizzatori e dei ragazzi che fanno entrare a scaglioni.
Ma la cosa per cui questa edizione mi ha colpito particolarmente sono state le file notturne per uno degli ospiti tanto attesi della fiera, Hiro Mashima.

Per un’isteria generale, che è nata dall’anno scorso per Tim Burton e Nagabe, la gente ha iniziato a mettersi in fila per ottenere lo shikishi del sensei Mashima dal pomeriggio del 31 Ottobre, passando tutta la notte all’addiaccio.
La cosa è andata via via peggiorando con persone che hanno fatto la coda dalla mattina alle 8:00 del giorno PRIMA, quindi 24 ore di coda, con tutto il freddo e la pioggia che le notti di questa edizione hanno portato!
Nonostante tutto la Star Comics, Lucca Comics & Games e il comune di Lucca, non hanno fatto nulla in proposito, lasciando questi fan disperati alla furia degli elementi col rischio che qualcuno potesse sentirsi male, anzi beandosi della cosa durante le conferenze.
Il sistema del Chi Prima Arriva Meglio Alloggia è stato preso un po’ troppo sul serio in questo caso, di contro, chi ha fatto la fila di notte per uno dei 200 autografi di Frank Miller, che ricordiamo autografava solo in due date per 100 autografi al giorno, poteva tranquillamente evitare e magari svegliarsi presto il giorno della sessione (come è capitato a me il secondo giorno) e trovare tranquillamente posto, senza il rischio di prendere bronchiti o influenze.
Lucca Comics & Games 2023 – Le Lotterie
In alcuni articoli prima della fiera si denunciava, anche dopo diversi flame sui social, l’intenzione di due case editrici di utilizzare come metodo per ottenere l’agognato autografo del mangaka ospite a Lucca Comics & Games 2023 attraverso un sistema ad estrazione, rasentando la ludopatia secondo alcuni.
La Dynit aveva postato che per ottenere una dedica del loro ospite, Keigo Shinzo, ogni giorno per volume del sensei acquistato e per ogni 20 € di spesa aggiuntivi, si otteneva un ticket per l’estrazione di 50 fortunati, più cinque riservisti nel caso mancasse qualcuno dei 50. E venivano distribuiti solo 1000 biglietti per sessione.
Questo regolamento ha fatto arrabbiare i fan che hanno iniziato a flammare sui thread ufficiali, tanto da costringere Dynit a rimuoverli.

Planet Manga ha fatto invece una cosa simile ma ben più lucrativa per quanto riguarda il suo ospite, Naoki Urasawa, con un ticket ogni 20 € di spesa di materiale del sensei, senza alcun limite di ticket giornalieri, e una lotteria instant-win che permetteva di sapere subito se si aveva il biglietto vincente o meno.
Tutto questo ha comportato un assedio folle per ottenere più biglietti possibili, con persone che hanno speso anche fino a 3.200 €, per ottenere più probabilità possibili per vincere l’agognata firma dell’esclusivissimo autore.
Per questi acquisti la planet non ha pensato neppure di far fare una fila fuori dallo stand, ma di far pressare un centinaio di lettori che continuavano a premere e schiacciarsi per riuscire ad arrivare davanti e acquistare più roba possibile per ottenere i bigliettini.
Anche in questo caso qualcuno poteva farsi male nella ressa o sentirsi male, quindi è una fortuna che non sia successo nulla, ma dovesse capitare nuovamente sarebbe savio che la planet organizzi meglio le code.
Lucca Comics & Games 2023 – Il Maschilismo nell’editoria
Sui social è spuntato un post su Gameromancer, che denuncia come, sebbene tra gli ospiti orientali ci fossero Mingwa e Satsuki Yoshino, l’edizione era fortemente maschiocentrica, e anche gli annunci da parte delle varie case editrici, con poche serie rivolte al pubblico femminile.
La domanda che ci facciamo è “Perché tutto questo?”, forse il pubblico maschile compra di più rispetto a quello femminile?
Sicuramente se una casa editrice decide di acquistare un titolo non lo fa perché è un bel titolo e vuole che altri lo apprezzino, ma per poterci guadagnare.
Se spendo 10, come minimo pretendo di guadagnare 15, altrimenti il gioco non vale la candela.
Forse ormai le ragazze leggono troppo spesso gli shonen/seinen, pieni zeppi di bei ragazzi muscolosi o tenebrosi di cui innamorarsi, per cui quei manga “che trascendono il genere” sono più venduti e popolari?
In effetti è già da un po’ che il lato shojo/josei deficita nei palinsesti editoriali delle case editrici italiane, ma magari siamo così inondati di serie eternamente lunghe o di strepitose novità da non essercene accorti?
O forse non ci è mai davvero importato?
Lucca Comics & Games 2023 – Eventbrite
E ora arriviamo a un altro tasto dolente, ovvero l’utilizzo dell’applicazione Eventbrite, già sfruttata in maniera meno pressante lo scorso anno.
Moltissimi degli eventi più interessanti, come gli incontri con gli autori internazionali, diversi firmacopie e gli ingressi per le proiezioni erano stati collegati proprio all’app, che tra l’altro ha avuto dei problemi di sincronizzazione con l’app di Lucca Comics & Games 2023 se eri registrato attraverso Facebook o Google.
Altro problema era l’assalto dell’app che non consentiva di accedere e prenotare tranquillamente il posto che desideravi, chiedendo di riaggiornare la pagina, spesso a causa dell’assalto dei bot dei bagarini che hanno prenotato e messo in vendita i posti per i firmacopie di Jim Lee.
Personalmente non sono riuscito a prenotare due posti (per me e un’amica) per la prima de Il ragazzo e l’airone dello studio Ghibli, perché da quando è arrivata la notifica sul cellulare, la pagina continuava a dire che l’evento non era disponibile e le rare volte che entrava ovviamente dava errore e per quasi un’ora è andata avanti così, finché non è uscita la scritta che i posti erano esauriti e potevi metterti l’anima in pace.
Nonostante tutto, molta gente non si è presentata agli eventi prenotati e a volte è capitato che le sale fossero imbarazzantemente mezze vuote.
Lucca Comics & Games 2023 – La Japan Town reiettata
Ultima problematica è la locazione post covid della Japan Town, ormai tenuta a distanza dal resto della fiera, al Polo Fiere, raggiungibile attraverso navetta o a piedi (anche se con le condizioni meteo era abbastanza sconsigliato).
Io non sono riuscito ad andarci neppure una volta, nonostante avevo sentito di una bella mostra di Giorgia Vecchini e altre collezioniste di Creamy Mami.

Tutti gli eventi e firmacopie con gli ospiti orientali si trovavano comodamente tra le mura di Lucca, per cui non avevo la necessità di recarmi alla Japan Town, anzi, sarebbe stato uno spreco di tempo che non potevo permettermi a causa dei tantissimi eventi.
Ma per quale motivo chiamarla ancora Japan Town quando alla fine si tratta solo di poche mostre e tanti negozi che vendono cose che puoi trovare tranquillamente già in centro o al Games?
Cercare di scorporare quella zona dalla città per me continua a non essere una scelta azzeccata e secondo me sarebbe meglio che ritornasse dove si trovava precedentemente, ovvero al Giardino degli Osservanti, che quest’anno era piuttosto vuoto.
La domanda che aleggiava in fiera alla fine era, “Non sarà che la fiera è cresciuta troppo e che Lucca non sia più davvero in grado di gestire la manifestazione per accontentare tutti?”