Il caso di Inuyasha, manga del 1996 illustrato da Takahashi Rumiko, è uno degli esempi più famosi e conosciuti tra le opere che parlano di youkai e della tradizione popolare Giapponese. Dal manga è stato tratto anche l’omonimo anime, andato in onda dal 2000 al 2004. L’anime Inuyasha e gli youkai della tradizione popolare giapponese sono entrati nell’immaginario degli italiani che hanno amato quest’opera.
Trama di Inuyasha
La vicenda è ambientata nella seconda metà del periodo Muromachi (1392-1573), e più precisamente nel periodo Sengoku (1467-1573), periodo di debolezza del governo centrale caratterizzato da continue battaglie interne fra clan. Nell’adattamento del manga, questo periodo storico è dominato da creature magiche prese dalla tradizione giapponese.
La vicenda inizia con un mito in cui un mezzo demone, appunto Inuyasha, seduce la sacerdotessa, miko, e le ruba il gioiello delle 4 anime da lei protetto. In seguito la sacerdotessa impala il demone a un albero con una freccia del suo arco, mettendolo a eterno riposo. Il gioiello viene cremato assieme al corpo della sacerdotessa, e apparirà nell’epoca moderna nel corpo della liceale Kagome. Un giorno uno youkai, cercando di rubare il gioiello a Kagome, la fa cadere in un pozzo che la fa tornare indietro nel XV° sec. Cercando di difendersi dallo youkai, la ragazza sveglia il dormiente Inuyasha, ma accidentalmente rompe anche il gioiello, che si rompe in cento pezzi. La storia segue da qui le vicende di Inuyasha e Kagome alla ricerca di tutti i pezzi del gioiello.
Youkai e tradizione popolare giapponese
Il tema degli youkai e delle creature sovrannaturali viene trattato in molti anime e manga, soprattutto di genere fantastico, avventura e azione. Gli youkai sono un elemento della cultura popolare giapponese, che nella cultura occidentale possono essere tradotti come mostri, demoni, spiriti.
Una teoria interessante è quella di Foster, che divide la nascita e lo sviluppo delle credenze youkai negli ultimi tre secoli. Si inizia col primo periodo, il tardo Tokugawa (1600-1868). Durante questo periodo è nata la credenza che, oltre agli umani, il mondo fosse popolato da strane creature non umane, e non appartenenti al mondo terreno . Un forte impatto l’hanno avuto i media dell’epoca, libri e illustrazioni, che diffondevano il concetto di paranormale e di esseri disumani. Un lavoro esemplare a riguardo in questo periodo è sicuramente l’opera di Toriyama Sekien (XVIII sec.), che coi suoi cataloghi sulle creature sovrannaturali rende disponibile informazioni e analisi di youkai per gli scrittori a venire.
L’unicità del lavoro di Sekien sta nel catalogare per ogni youkai la descrizione con la rispettiva immagine dei volumi, per questo possiamo definire il suo lavoro un’enciclopedia da cui attingere informazioni sugli youkai. Queste collezioni venivano arricchite con immagini dettagliate sull’aspetto e le attività quotidiane di questi “mostri”, come divorare corpi di gente defunta.
Modernizzazione del Giappone
Il secondo periodo viene identificato durante l’era dell’imperatore Meiji (1868-1912), in cui il Giappone avvia un processo verso la modernizzazione di ispirazione occidentale. Durante questo periodo gli studiosi cercavano di annullare le credenze su esseri come gli youkai, in quanto considerati un elemento arretrato. Questa negazione accademica rispecchiava l’idea degli studiosi dell’epoca che credevano che le tradizioni considerate arretrate avrebbero solo rallentato il raggiungimento della modernità.
Il terzo periodo si evolve durante il Novecento per arrivare alla fine della seconda guerra mondiale. In questo periodo, al contrario di quello precedente, si ha un ritorno alle tradizioni, e gli youkai non vengono più intesi come qualcosa di arretrato, ma come parte integrante della tradizione giapponese. Proprio in questo periodo nasce la nostalgia per il passato e per le tradizioni del paese, ed è un punto di partenza per gli studi sulle tradizioni popolari del Giappone, e quindi anche degli youkai.
Youkai e cultura pop
La quarta era infine si svolge alla fine del ventesimo secolo e inizio del ventunesimo secolo, che vede il Giappone sconfitto nella seconda guerra mondiale, con grandi cambiamenti sia a livello economico sia a livello sociale. In questa epoca moderna si nota come i media rivisitano la nozione di sovrannaturale e si apre una nuova epoca per il panorama fantasy della pop culture.
L’immaginario di Inuyasha e degli youkai è arrivato sino alla musica pop italiana, con artisti come Mahmood che a Inuyasha ha dedicato un pezzo.
In conclusione, si nota come lo sviluppo delle credenze sugli youkai sia stato abbandonato per poi essere ripreso ai giorni nostri in chiave più moderna, un aiuto importante è sicuramente stato l’uso di enciclopedie e cataloghi che ne hanno facilitato l’utilizzo per la narrativa contemporanea. Infatti, oggi gli youkai sono citati spesso all’interno di anime, manga e film che trattano delle tradizioni popolari giapponesi.
Fonti
, The Youkai in the Database: Supernatural Creatures and Folklore in Manga and Anime, di Deborah Shamoon
Taylor & Francis online, Pandemonium and Parade: Japanese Monsters and the Culture of Yōkai (2010), di James H. Grayson