Remina – L’astro infernale

Remina – L’astro infernale Manga

Siete pronti a una bella esplosione di panico e follia tipica dello stile di Junji Ito? Ebbene, cominciate ad affilare le vostre armi o accendere le fiaccole per andare alla ricerca di Remina!

Remina – L’astro infernale Trama

Ci troviamo in un Giappone futuristico dell’anno 20XX. Le costruzioni hanno degli aspetti strambi e in giro ci sono le auto volanti, come fossimo in quei vecchi cartoni di Hanna e Barbera, I Jetson.
In questo contesto vengono presentati i nostri protagonisti, il professor Oguro, un astrofisico che ha da poco ottenuto il Premio Nobel per la Fisica, e sua figlia Remina. Il premio è stato conferito al professore per la scoperta di un Wormhole, da cui è comparso un pianeta sconosciuto, che ha iniziato a muoversi con un’orbita bizzarra e irregolare. Avendo scoperto il pianeta, al professore viene data la possibilità di dare un nome al pianeta e decide di dargli il nome di sua figlia Remina, visto che per combinazione la scoperta è stata fatta il giorno del sedicesimo compleanno, e visto che il pianeta dista 16 anni luce, la manifestazione reale del pianeta nel nostro universo è avvenuta nell’anno di nascita della ragazza.
I media sfruttano la notizia e il bell’aspetto della ragazza, riempiendo le riviste e facendo attirare l’attenzione pubblica su di lei, tanto che viene riconosciuta e inseguita per strada. Un giovane dirigente della Vesta Pro, Mitsumura, propone alla ragazza di sfruttare l’occasione per sfondare nel mondo della TV, mostrandosi in pubblico e girando spot pubblicitari, visto che tutte le case più grandi farebbero a gara per averla come volto per le loro pubblicità. Intrigata dalle parole del ragazzo, che le prospetta l’idea di scoprire una nuova parte di se stessa, la ragazza accetta e ovviamente diventa subito famosa, tanto che viene scelta per fare la testimonial per la Mineishi Corporation, una prominente ditta di costruzioni.
Le cose sembrano andare fin troppo bene per la ragazza, ma il sogno finisce per infrangersi lentamente, quando da continue osservazioni viene ipotizzato che il pianeta Remina sia diretto verso la Terra e non lasci alcun pianeta al suo passaggio, come se cannibalizzasse i sistemi solari tra cui si muove. La gente inizia ad andare nel panico, e per alleviare la paura qualcuno di punto in bianco accusa il professore e Remina di aver evocato quel pianeta assassino e che l’unico modo per salvarsi sia catturare e sterminare la famiglia Oguro, con tanto di croci di legno issate in piazza e pronte ad affiggere i due poveri malcapitati innocenti.
Partirà un’insensata caccia alle streghe che si concluderà nella maniera più assurda e singolare che possa idearsi, ma se volete sapere che succede fareste meglio a prendere questo volume tra le mani e leggerlo con i vostri stessi occhi.

Remina – L’astro infernale Valutazione

In questo manga, il sensei Ito è riuscito a mostrare quel che succede quando un terrore atavico coglie la folla informe, quel mostro enorme che è pieno di facce ma che non ha un nome e in cui ognuno, come una cellula che fa parte del corpo umano, porta avanti la missione che l’organo superiore definisce, senza utilizzare il proprio cervello un attimo a pensare se sia una cosa giusta o meno. Questo è da sempre un aspetto tristissimo nella razza umana, che dimostra il peggio di sé spesso e sovente a causa del lasciarsi trasportare dalla corrente del branco, per cui veniamo flagellati da notizie di stupri di gruppo, datragedie come la caccia alle streghe e i genocidi di minoranze etniche, ma anche da situazioni più comuni e attuali come il bullismo scolastico e il mobbing lavorativo. Il voler sfogare il proprio stress su un capro espiatorio è da sempre una cosa orribile e il sensei, mostrando l’isteria collettiva, non fa altro che condannare la cosa, mostrandoci la povera Remina, una ragazza innocente la cui unica colpa è stata di nascere come figlia dell’uomo che ha scoperto un pianeta divoratore di mondi, venire schernita, inseguita come una preda, per poi venire seviziata, frustata e persino crocefissa.
Anche con la crocefissione potremmo trovare subito un parallelismo con Gesù Cristo, che nonostante fosse innocente e non avesse colpa alcuna, venne scelto come capro espiatorio dai giudei da mandare al macello per non alimentare ulteriori sobillatori e sovversivi. Ho trovato piuttosto divertente il finale, con l’inseguimento rocambolesco e la conclusione piuttosto ottimista, nonostante sia difficile trovare spazio per una concreta speranza.
Nonostante Remina sia la protagonista, alla fine durante tutto il corso del manga si dimostra semplicemente una schiava degli eventi, una debole fiamma che finisce per piegarsi volta in volta nella direzione dove soffia il vento, rendendola non tanto una tragica eroina, quanto una vera e propria icona della rassegnazione umana di fronte a una forza naturale o cosmica più grande. Questo suo comportamento è l’unica cosa che non mi è garbata di questo manga, visto che per la mia concezione, l’essere umano dovrebbe istintivamente puntare a migliorare se stesso, a lottare contro un destino avverso, visto che è quello che l’umanità ha sempre fatto nel corso della storia, cambiando nel corso dei secoli rispetto al luogo in cui vive. Il colpo di scena sul finale l’ho trovato un po’ banale e tirato, un deus ex machina vero e proprio, ma funzionale alla storia! ^^;;;;
Sempre ottime le tavole, che dimostrano l’indomabile senso estetico del sensei Ito, che questa volta ritrae il volto cosmico di un orrore spesso discusso in romanzi e film. Le vignette sempre molto scure e piene di particolari, sfondi o panorami inquietanti. Adattamento fluido e ottimo per la situazione.
Il manga è pubblicato da Star Comics in un formato più grande (15×21) al prezzo di 16 €.
Consigliato ai fan degli horror e di Junji Ito.