Da un romanzo di Osamu Daizai, ecco l’adattamento de Lo Squalificato, partorito dalla mente di Junji Ito.
Lo Squalificato Trama
Yozo Oba
è un giovane giapponese nato all’inizio del ventesimo secolo in una famiglia piuttosto ricca, con un padre capofamiglia molto severo e autoritario. Forse proprio la severità di quest’ultimo l’ha portato a distorcere la sua razionalità, attraverso una insana voglia di sfruttare la buffoneria come sfogo per cercare di farsi accettare dal prossimo, o forse anche causato dalle orribili avance sessuali portate avanti da un servitore e una domestica nei suoi confronti.
Il suo terrore nel riuscire a stringere relazioni col prossimo lo porta a fingere di continuo, inventandosi stupide gaffe e burle per attirare l’attenzione, e la sua ansia non passa neppure quando si trasferisce dalla zia, per poter evitare le molestie dei servitori. Un giorno resta di sasso quando un compagno di classe, Takeichi, un ragazzino brutto stupido e dall’aria poco sveglia, gli si avvicina dicendogli “L’hai fatto apposta” dopo una delle sue stupide pantomine. L’ansia e il terrore che questa uscita aveva provocato su Yozo aveva raggiunto livelli così alti che in alcune occasioni ha persino pensato di uccidere il compagno di classe, riuscendo poi nel suo intento prendendolo in giro e facendogli credere che sua cugina Secchan era innamorata di lui, provocando alla scoperta della verità il suicidio del ragazzo a causa dalla delusione amorosa.
Dopo la scomparsa di Takeichi, Yozo si sente sollevato per un po’ di tempo, per poi sentire quasi lo spettro del compagno fissarlo e commentare “L’hai fatto apposta!” ogni volta che compiva una scemenza. La cose per Yozo peggiorano quando viene ricoverato in ospedale per un’altra stupida bravata finita male, e inizia a notare che le due cugine Secchan e la maggiore Anesa, sono sotto sotto invaghite del ragazzo e iniziano a mostrargli maggiori attenzioni, e lui col suo comportamento accondiscendente finisce per metterle l’una contro l’altra, portandosi a letto ciascuna sorella all’insaputa dell’altra. I rapporti completamente raffreddati tra le due sorelle si tramutano in odio puro quando Secchan scopre che Anesa sta aspettando il figlio di Yozo, uccidendo la sorella per la gelosia e scoprendo poco dopo di essere incinta anche lei del cugino.
Dopo queste vicende il ragazzo si trasferisce a Ueno, dove incontra Masao Horiki, un poco di buono spiantato che lo farà immergere in un mondo crepuscolare di alcol e donne, esperienze che gli daranno un’irresistibile aspetto da bello e dannato.
Ma quanto potrà cadere in basso per finire col diventare uno “Squalificato”?
Lo Squalificato Valutazione
La storia creata dal sensei Dazai è di certo molto intensa, piena zeppa di situazioni limite e pregna dell’immenso tormento del protagonista, che sembra perennemente nel fondo di un pozzo oscuro a fissare la luce del mondo esterno con aria di stupore e desiderio, nonostante non riesca a comprenderla.
Junji Ito riesce sapientemente a descrivere visivamente l’orrore del dramma psicologico del protagonista e del vortice di eventi che finisce sempre per peggiorare la sua vita, tramutandolo nel reietto senza alcuna speranza di salvezza che conosciamo nelle primissime pagine del volume, ambientate nel 1948, mentre, nonostante stia tentando un duplice suicidio romantico con una ragazza, prova inutilmente di trarsi in salvo.
Attraverso i suoi disegni affascinanti, il sensei Ito riesce a mostrare al massimo il male di vivere di Yozo, che tenta di annegare nell’alcol tutte le sue sfortune e i suoi cattivi pensieri. Splendide le tavole, sempre molto curate, con chine e retinature, e ricchissime di dettagli e fondali.
Sempre ottimo l’adattamento, con traduzioni fluide e note a margine per spiegare termini giapponesi o fatti storici.
Il manga è pubblicato in 3 volumi da Star Comics nel classico formato deluxe con sovracopertina in carta patinata al prezzo di 6,90 €.
Consigliato ai fan delle serie drammatiche.
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