RE:ZERO – Starting life in another world – Un giorno nella capitale

RE:ZERO – Starting life in another world – Un giorno nella capitale Manga

Una delle serie più interessanti tra i tantissimi isekai presenti nel panorama giapponese sta per tornare in animazione con la quarta saga e in attesa di goderci il seguito delle avventure del nostro fortunato/sventurato protagonista, cominciamo a postare le recensioni degli adattamenti manga dedicati alla light novel originale.

RE:ZERO – Starting life in another world – Un giorno nella capitale Trama

Subaru Natsuki

è un normale studente delle superiori. Forse normale non sarebbe proprio il termine giusto, vista l’espressione torva che ha sempre in viso e il fatto che questa gli provochi non pochi grattacapi, oltre all’essere diventato un hikikomori (un auto-recluso che taglia i ponti con la società). Un bel giorno, di ritorno dal minimarket, il ragazzo si ritrova catapultato davanti alla bancarella di un tizio che gli chiede se vuole mangiare una mella. Il ragazzo a questo punto dovrà mettere i numeri a posto per far quadrare l’equazione sconclusionata, giungendo alla conclusione di essere finito in un mondo diverso dal suo e dallo stampo fantasy medioevale. Nel panico si fionda pensieroso in un vicolo dove viene assalito da tre brutti ceffi e dove fa il piacevole incontro con una bellissima ragazza, una mezzelfa dai capelli d’argento che si presenta col nome di Satella.

La ragazza era all’inseguimento di una ladruncola che le ha sottratto un importante stemma e l’aver aiutato Subaru le ha solo fatto perdere tempo, visto che il ragazzo non ha alcuna informazione su dove possa essere fuggita la ladra dalla sua inseguitrice. Sentendosi in colpa, Subaru decide di aiutare la ragazza e dopo aver aiutato una bimba a ritrovare la mamma, ottengono informazioni su dove potrebbe ritrovare lo stemma, ovvero una specie di magazzino nei bassifondi dove gira merce rubata. Raggiunta la zona i due arrivano all’imbrunire e una volta entrati nel magazzino, qualcosa colpisce il ragazzo che stramazza a terra, con l’addome squarciato sopravvivendo abbastanza a lungo per sentire la sua nuova amica entrare all’interno e fare la sua stessa fine…

…risvegliandosi di nuovo davanti alla bancarella del fruttivendolo della mella. Dopo un altro giro nella città, il ragazzo capisce cosa gli sta capitando, ovvero che ha ottenuto l’assurdo potere di ritornare indietro a un momento prefissato una volta morto, come se fosse il caricamento di un videogioco al save point. Sfruttando le nuove informazioni il ragazzo riesce a rintracciare la ladra, scoprire chi e in che modo l’ha ucciso e… morirà ancora una volta!

Riuscirà Subaru a salvare la sua vita e quella della misteriosa ragazza, il cui vero nome risulta essere Emilia?

RE:ZERO – Starting life in another world – Un giorno nella capitale Valutazione

Quando ho scoperto questa serie mi ha affascinato davvero tantissimo, per il fatto che unisce il genere fantasy degli isekai a un potere divertente come quello del loop temporale, che chi ha visto film come Il giorno della Marmotta con Bill Murray sicuramente conoscerà bene, mentre per gli amanti degli anime potrei citare Steins Gate e le sue innumerevoli linee temporali alternative che cambiavano anche a causa di semplici messaggi.

Il protagonista non ha armi leggendarie, aiuti divini o una particolare intelligenza, l’unica sua arma è scoprire con la propria esperienza sulla sua pellaccia cosa succederà in futuro, subendo passivamente più e più volte situazioni orribili che gli faranno scoprire quanto sia terribile il dolore della morte, nonostante abbia un potere che lo faccia tornare indietro. Il suo modo di ragionare lo farà certamente sembrare simpatico agli occhi di un pubblico giapponese molto giovane, di cui rappresenta una buona fetta. Il fatto che sia così tanto sfortunato fa venir voglia di tifare per lui e sperare che gli possa accadere qualcosa di buono nella vita, cercando di immedesimarsi in lui con le proprie sventure nella vita reale.

Il tratto di Daichi Matsuse è davvero aggraziato e tondeggiante, con personaggi piuttosto longilinei e molto dinamici nei disegni, con tavole sempre piene di effetti, chine e sfondi.

Ottimo l’adattamento, come sempre, che traduce diversi termini giapponesi in fondo alla vignette, rendendo fruibile i concetti anche a chi non è un esperto.

Il manga è pubblicato da J-Pop nel classico formato deluxe con sovracopertina in carta patinata e prime pagine a colori in carta patinata al prezzo di 5,90 €.

Consigliato ai fan degli isekai.

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