Necossass: Six

Necossass: Six Manga

Nessun autore parte dal nulla, tutti hanno pubblicato storie brevi o one-shot prima di trovare il meritato successo, cosa capitata anche a Etoruji Shiono, autore di UbelBlatt, di cui vediamo pubblicato questo volume demenzialissimo pubblicato un anno prima dell’inizio della saga di Köinzell.

Necossass: Six Trama

Giappone del giorno d’oggi. In camera di un giovane studente, Katsuhiko Katsu, compare dal nulla (alla Terminator, per intenderci XD ) una androide con le orecchie da gatto. La giovane spiega al ragazzo che viene dal ventiduesimo secolo e tirando fuori un vecchio compito in classe, di quando il ragazzo andava alle elementari, legge l’imbarazzante contenuto “Io, Katsuhiko Katsu, nel 21esimo secolo starò una pacchia, servito e riverito da un’androide con le orecchie da gatta.” Il messaggio era chiuso in una capsula del tempo rinvenuto nel futuro e un ufficio di competenza ha deliberato di inviargli un androide con le orecchie da gatta.

Inizia così un assurda convivenza con l’androide senza nome, che nonostante abbia le orecchie da gatta sganciabili e dagli usi più assurdi, sembra abbia solo alcuni atteggiamenti da gatta e sia terrorizzata dalle tastiere. Ovviamente a che serve un androide del futuro che non può facilitarti la vita con dei gadget futuristici? Proprio per questo serve la sua borsa, che è in realtà una stampante 3D praticamente onnipotente e necessita solo di acqua per funzionare. Grazie alla borsa, Katsuhiko da sfogo alla sua perversione e chiede alla ragatta (vi piace questo mio neologismo? XDDDD) di costruirgli un’androide tettona e remissiva! Dalla vasca da bagno in cui viene immerso la borsa, iniziano a uscire inquietanti membra a pezzi e il manuale d’istruzione per incollarli, assieme al bottone per avviare l’androide (che è un defibrillatore). Purtroppo le cose non vanno propriamente come sperava e sembra che l’androide sia tutto fuorché tettona, perché il dispositivo impossibilitato ad esaudire la richiesta ha creato un modello base da ragazzina.

Dopo aver dato alla nuova arrivata, considerata dal ragazzo come sua figlia, il nome di Hinako, dopo mille proteste e piagnistei, acconsente a dare anche alla prima androide un nome, Mimiko (per via delle orecchie, che in giapponese si chiamano “Mimi“). Credete che le sventure del ragazzo terminino qui? AHAHAHAHH! Illusi! Tanti altri personaggi assurdi entreranno uno dopo l’altro a complicare la vita del ragazzo con altrettante situazioni bislacche e demenziali.

Necossass: Six Valutazione

Chi ha letto UbelBlatt troverà in questo volume sicuramente un lato nuovo del sensei Shiono, che raramente si è letto tra le drammatiche pagine dell’opera per cui è più noto. I personaggi sono demenziali e alcuni sketch comici sono davvero esilaranti, altri purtroppo non sono stati adattati come si deve per cui sembrano più una traduzione letterale e hanno poco mordente. I personaggi principali non hanno una grande caratterizzazione, perché sono delle vere e proprie macchiette, partendo dalle citazioni dirette a Terminator, Doraemon e altre serie più o meno famose di cui in diversi punti viene fatto il verso. Proprio di Doraemon la serie è una grande parodia, visto che segue lo stesso filone del “gatto robot venuto dal futuro con i gadget futuristici per agevolare la vita del protagonista“. Per le vicende e i personaggi che spunteranno verso fine volume invece mi ha ricordato un po’ la demenzialità di cui era pregno anche Tenchi Muyo!

Si nota che il tratto è ancora molto acerbo, e sebbene i personaggi siano disegnati bene e siano sempre disegnati molto bene e con un range di espressioni facciali altissimo. Di contro, le vignette sono quasi sempre monopolizzate da primi piani o piani americani dei personaggi, con carenza di fondali che viene sopperita da effetti e retinature, che tendono a dare maggior risalto alle reazioni dei personaggi ritratti. In qualche capitolo Mimiko e Katsuhiko sono disegnati in maniera lievemente diversa rispetto agli altri capitoli e spesso il protagonista ha tratti così ingentiliti da essere quasi efebico, tratto che spesso mi ha fatto pensare a un personaggio della Type Moon, la bella senpai Ciel di Lunar Legend Tsukihime. Già presente l’elemento sensuale, anche se solo in poche vignette nei primi capitoli.

Come ho già anticipato prima, l’adattamento è buono, ma non riesce spesso a rendere delle battute, traducendo semplicemente senza riuscire a dare un valore aggiunto e spiegando la battuta in nota. Anche l’adattamento del nome di un personaggio è stato sbagliato, ovvero Refuko, una delle due gemelle Raiko e Lefko Yamada, che hanno persino in fronte tatuate le lettere R e L, visto che i nomi derivano da Right/Destra e Left/Sinistra.

Il manga è pubblicato da GOEN nel classico formato deluxe con sovracopertina in carta patinata al prezzo di 5,95 €.

Consigliato ai fan dei manga demenziali e i fan di Etorouji Shiono.