Dungeon Food

Dungeon Food Manga

Dopo un paio di volumi autoconclusivi con racconti brevi in stile fantasy, finalmente la talentuosa Ryoko Kui riesce a partorire una serie di successo, ottenendo il secondo posto al Manga Taisho Award 2016!

Se non mangi non puoi diventare forte e se non diventi forte non mangi.

Dungeon Food Trama

Un giorno alla soglia di un villaggio, un muro delle catacombe franò e ne uscì un uomo, che disse di essere il sovrano di un regno dorato scomparso mille anni prima, fatto sprofondare da una maledizione di uno stregone. Giurando di donare il suo regno a chiunque sarebbe riuscito a sconfiggere lo stregone, l’uomo scomparve divenendo polvere.

È proprio nel dungeon del regno ormai sprofondato, nascosto oltre le catacombe del paesino che comincerà a girare maggiore commercio e si affolleranno gruppi di avventurieri, come quello di Laios il guerriero, Marcille la maga elfa, Chilchack lo scassinatore e Farin la maga. Purtroppo il gruppo, messo a dura prova dalla discesa degli ultimi livelli e dalla perdita delle provviste a causa di una trappola, finisce per imbattersi in un drago e venire quasi completamente sgominato a causa della fame, salvandosi per un soffio solo grazie al sacrificio di Farin, che per salvare il fratello Laios, finisce tra le zanne del drago, e prima di morire riesce a lanciare un incantesimo che teletrasporta tutto il gruppo al sicuro in superficie. A causa delle pesanti perdite due membri del gruppo decidono di abbandonarlo e trovare altri lavori, mentre Laios, Marcille e Chilchack decidono di scendere nuovamente nel dungeon per riuscire a uccidere il drago rosso e salvare in tal modo Farin, il cui scheletro potrebbe servire per l’incantesimo di resurrezione.

Sarà con la convinzione di “mangia per non essere mangiato” che Laios, amante dei mostri e del loro modo di vivere, convince gli altri a risparmiare i soldi delle provviste, per nutrirsi dei mostri che popolano il dungeon. La prima pietanza sarà a base di fungo ambulante, scorpione gigante e melma (o come è più noto nei gdr fantasy uno slime) essiccata, cotta con la collaborazione di Senshi, un nano il cui nome in nanico significa “Cercatore“. Dopo aver testato la buona fede del nano, Laios lo inviterà a scendere nelle profondità del dungeon assieme a loro, per affrontare, e divorare il drago… e dato che ci sono salvare i resti della sorella per resuscitarla.

Avrà a questo punto inizio la più divertente e demenziale serie fantasy che abbia mai letto che segua il detto “quel che non riesce a ucciderti, ti renderà più forte”, in senso LETTERALE!

Dungeon Food Valutazione

Tra i titoli degli ultimi anni questo manga è davvero una piccola perla. Nonostante abbia come argomento la cucina, un tema non tanto pubblicato qui da noi in Italia (credo che gli unici altri titoli di questo genere pubblicati da noi siano shonen jumpici come Food Wars – Shokugeki no Soma o Toriko), riesce ad essere originale e sfrutta l’elemento culinaria intrecciandolo con quello fantasy, il che lo trasforma in un manga decisamente originale e piacevole, soprattutto per chi ama particolarmente il genere, e magai ha anche giocato a giochi di ruolo come Dungeons & Dragons o Forgotten Realms. Ogni capitolo mette al centro dei riflettori dei mostri, che diverranno gli ingredienti essenziali per la prosecuzione dell’avventura, tramutandosi nel nutrimento stesso che darà forza al gruppo dei nostri protagonisti. La parte sicuramente più divertente è vedere come l’insistenza e la mania di Laios (quasi un otaku dei mostri) si scontrano con la reticenza di Marcille, che trova ripungante il dover mangiare mostri schifosi e orribili, e che nonostante tutto, una volta assaggiato il piatto cucinato di volta in volta, finisca per cedere ed ammettere la squisitezza della portata! Le espressioni che asumono i protagonisti ogni volta sono qualcosa da incorniciare! XD

Il tratto è molto carino, riuscendo ad risultare fantasy e allo stesso tempo demenziale, ma decisamente in linea con la storia che vuole raccontare. Nonostante ci siano tante inchiostrature e retinature, sono molte le scene con sfondo bianco un po’ spoglie, e nonostante tutto quelle con i fondali sono rese molto bene.

L’adattamento è molto fluido, con neologismi un po’ terra terra (tipo la parola “niubbo“) ed altri termini più ricercati utilizzati nell’opera, assieme a termini culinari che abbiamo mangiato ma di cui magari non conosciamo i nomi (come “farcia“), anche se avrei preferito un adattamento un po’ più aulico per questo manga.

Il manga è pubblicato da J-Pop nel classico formato deluxe, con sovracopertina in carta ruvida al prezzo di 6,90 €.

Consigliato ai dan delle serie fantasy un po’ demenziali e agli amanti dei manga culinari.