Reportage dalla Mostra Hokusai Hiroshige Utamaro 2016 di Milano

Un freddo giorno d’inverno dell’anno 2016 assieme al fido Yusuke sono andato a visitare la mostra di Hokusai Hiroshige Utamaro tenutasi a Palazzo Reale.
Mostra realizzata per celebrare il 150° anniversario dalla stipula del primo Trattato di Amicizia e Commercio, firmato il 25 agosto 1866 tra Giappone e Italia e che diede inizio ai rapporti diplomatici tra i due Paesi.Contatti precedenti tra i due Paesi erano già avvenuti nel XVI secolo per volere dei signori dell’aristocrazia di spada e dei singoli feudi sensibili alla cultura occidentale e alla religione cristiana.
Il trattato del 1866 è il primo trattato firmato tra paesi moderni dopo oltre due secoli di chiusura del Giappone.

La Mostra propone un viaggio nel mondo artistico e umano dei tre maestri: Hokusai, Hiroshige e Utamaro che ancora oggi, come in passato, hanno influenzato scuole e artisti del Giappone e dell’Europa.

Le opere appartengono alla tradizione del Ukiyo-e, letteralmente: immagine del mondo fluttuante, si tratta di un genere di stampa su carta, impressa su matrici di legno. L’ukiyo-e è la corrente più importante della xilografia giapponese.
Descrivono una fase di profondo cambiamento nella storia del Giappone, quando il primo shogun Tokugawa a partire dal 1603 scelse come capitale la città di Edo, l’attuale Tokyo. Le stampe rappresentano paesaggi rurale e cittadini, vedute naturalistiche e scene di vita quotidiana, ma anche immagini di uomini e donne del tempo, alcuni famosi

Attraverso 200 xilografie policromelibri illustrati provenienti dalla prestigiosa collezione del Honolulu Museum of Art la mostra ha visto contrapporre all’etica dei samurai il godimento del singolo momento, il piacere, il divertimento  in ogni sua forma.

Il percorso espositivo all’interno della mostra era suddiviso in cinque sezioni tematiche:

  1. Paesaggi e luoghi celebri: Hokusai e Hiroshige;
  2. Tradizione letteraria e vedute celebri: Hokusai;
  3. Rivali di “natura”: Hokusai e Hiroshige;
  4. Utamaro: bellezza e sensualità;
  5. I Manga: Hokusai insegna.

La mostra attraverso le xilografie dei tre maestri: Katsushika Hokusai (1760‐1849), Utagawa Hiroshige (1797‐1858) e Kitagawa Utamaro (1753‐1806), porta in primo piano come gli stessi soggetti fossero ricorrenti e come gli editori fossero obbligati a inventare espedienti quali formati e inquadrature diverse.

E’ evidente quindi assistere quasi vent’anni dopo le 36 vedute del monte Fuji di Hokusai anche le 36 vedute del monte Fuji di Hiroshige con inquadrature simili.

Ad esempio la serie più famosa di Hiroshige: le Cinquatatrè stazioni del Tokaido, edita inizialmente nel 1833-34 è stata ripetutamente proposta dallo stesso autore con editori e formati diversi e il soggetto è stato trattato anche da Hokusai in una serie di surimono (il surimono è un genere di xilografie commissionate da privati per occasioni speciali).

Cascate, ponti, quartieri di Kyoto, di Edo e delle provincie più lontane, insieme all’eleganza del kimono, ai volti delle donne più belle dell’epoca realizzano il quadro di una società e descrivono i luoghi e le località frequentate dai tre maestri e dai loro contemporanei e testimoniano come l’uomo sia sempre parte integrata e attiva della natura.

Il tutto con una serie di stampe sempre diverse, orizzontali, verticali, in forma di ventaglio, in formato di libro.

Queste viste del Giappone hanno influenzato e sconvolto il mondo artistico europeo di allora.

Un fascino che continua ancora oggi e che ha dato origine alla produzione grafica contemporanea, mi riferisco in particolar modo ai manga e agli anime.

La mostra è visitabile dal 22 Settembre 2016 al 29 Gennaio 2017, per cui se volete andare a vederla fate ancora in tempo, il biglietto costa 12 euro.

Purtroppo all’interno della mostra era vietato scattare foto e video, vi riporto pertanto un video e delle foto scattate all’interno del Bookshop situato al termine del percorso espositivo in modo da farvi avere almeno un’idea sulle opere presenti.



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