Cutie Honey the origin

Cutie Honey the origin Manga

Un’altra delle opere più note al mondo di Go Nagai torna sugli scaffali di librerie e fumetterie nella veste rinnovata di questo spesso volumone.

Cutie Honey the origin Trama

Il dottor Hakase Kisaragi è uno scienziato geniale, che dopo anni di studi è riuscito a ottenere il successo della sua vita, creando l’androide perfetto e quasi identico ad un normale essere umano, tanto da considerarlo come la propria stessa figlia e nominarlo Honey Kisaragi. Nonostante sia del tutto simile a un comune essere umano, la ragazza ha installato al suo interno una delle invenzioni più innovative che il genere umano abbia mai conosciuto, il sistema fisso degli elementi dell’aria, un congegno in grado di utilizzare le particelle attorno ad corpo di Honey per trasformarla completamente sia all’esterno che all’interno, tramutandola a volte in una esperta pilota in grado di guidare qualsiasi veicolo o velivolo, a volte in una premurosa infermiera e a volte nella forma finale dell’androide, ovvero Cutie Honey, un androide con capacità fisiche assai superiori a quelle di un comune essere umano.

Per riuscire a farla integrare nella società il professore decide di iscrivere Honey all’Istituto femminile Saint Chapel, immerso tra le montagne e nel verde, dove la ragazza fa conoscenza di Natsuko Aki, la sua compagna di stanza.

Purtroppo anche la terribile organizzazione criminale Panther Claw ha in qualche modo scoperto la geniale invenzione del professore e vuole entrarne in possesso, per poter generare incredibili ricchezze dal nulla, come fosse una moderna pietra filosofale, e per entrarne in possesso attacca il laboratorio di ricerca del professore mentre Honey è al dormitorio del suo istituto. Una volta giunta sul posto, sfruttando le abilità del sistema che ancora non sapeva di avere, la ragazza si trova ad affrontare gli sgherri di Panther Claw capeggiati dalla temibile Black Claw, che soccombe dinnanzi alla forza prodigiosa di Honey. Purtroppo la ragazza è arrivata tardi e suo padre è in fin di vita, ma prima di morire la invita a recarsi nel suo laboratorio, dove un robot dalle sembianze del professore stesso le da tutte le spiegazioni su chi e cosa sia in realtà lei stessa e sulla crudele organizzazione che mira all’invenzione che porta in corpo.

A testimoniare tutto ci sarà Seiji Ayami, un giovane reporter in perpetua ricerca di scoop, che si salverà nonostante finirà coinvolto nell’esplosione del laboratorio, divenendo così il più fidato partner di Honey e fonte di informazioni contro Panther Claw.

Cutie Honey the origin Valutazione

Questa risposta ecchi e sfrontata di Go Nagai ai tokusatsu dell’epoca è un vero gioiellino, che trabocca di pathos e momenti demenziali. Honey è ovviamente il personaggio meglio caratterizzato, che non si fa troppe domande esistenziali sulla sua natura cibernetica, e continua con coraggio a combattere contro la Panther Claw senza curarsi delle ferite che potrà procurarsi durante gli scontri mortali. Di contro l’atmosfera scura di questa vendetta/lotta per la giustizia viene stemperata dalla presenza demenziale di Seiji e della sua famiglia, composta da un padre riciclato da Abashiri Ikka, che poi riapparità anche in Grendizer/Goldrake e il giovane ed altri personaggi già comparsi in altre opere di Nagai, come la professoressa Alphonse e la preside, del tutto identiche al professor Alphonse e al preside presenti nella serie animata di Devilman. Mi hanno stupito alcune scene di una crudeltà assurda, che però vengono raffigurate con una demenzialità e spigliatezza comica e quasi spogliate della componente brutale e tragica, come già visto spesso in La Scuola Senza Pudore.

Il messaggio del manga è chiaro, lottare contro il male con tutte le proprie forze, anche quando ci si trova in situazioni di svantaggio e le spalle al muro. Forse non tutte le gag sono brillanti, ed alcune sono invecchiate decisamente maluccio e potrebbero non venir comprese granché da un pubblico giovane, ma in definitiva ho trovato la lettura molto divertente.

Come dovreste già sapere, il tratto di Nagai del primo decennio della sua carriera è molto grezzo, nonostante le vignette siano comunque molto pulite e inchiostrate adeguatamente, spesso sono troppo bianche, mancando di quella profondità che ormai nei manga attuali è all’ordine del giorno.

L’adattamento è forse la nota dolente di questo volume, che nella prima parte ha diversi errori (le pantere di Panther Claw in alcune occasioni vengono definite come fossero maschi, nonostante le tettone e il fatto che siano praticamente delle “amazzoni”) oltre al nome della leader di Panther Claw che viene ribaltato (Zora Panther al posto di Panther Zora) per poi tornare normale a fine volume. A dire la verità ho come avuto la sensazione che la prima parte del volume l’avesse adattata qualcuno che non ha neppure idea di cosa sia Cutie Honey e non avesse neanche il manga originale sottomano e la seconda parte un’altra persona. Sono sempre stato amante delle edizioni J-Pop, ma ultimamente mi hanno un po’ deluso, soprattutto su questi classici di nicchia a cui tengo tanto.

Il manga è pubblicato da J-Pop nel formato deluxe con sovracopertina e alcune pagine a colori al prezzo di 9,90 €.

Consigliato ai fan di Go Nagai e Cutie Honey.