Vorrei Leggere: Real Account

Nanodiane e nanodiani bentornati a questa rubrica che analizza e recensisce un po’ di manga interessanti che ancora non sono stati adocchiati o annunciati per future pubblicazioni, in modo da consigliare qualcosa di interessante alle case editrici.

L’ultima volta i miei occhi i erano posati su una serie meta-fantasy con componenti militari come Nejimaki Seirei Senki: Tenkyou no Alderamin (tratto da una light novel dal titolo abbastanza chilometrico, argomento che ho trattato non UNA, ma ben DUE volte), mentre questa volta vi propongo un interessante Survival Game, Real Account.


Real Account Manga

Questo manga, anche per il modo in cui è strutturato, mi ha ricordato molto un’altra recente pubblicazione della Star Comics, ovvero As the Gods Will (Kami-sama no iu tōri), per poi scoprire che entrambi sono pubblicati sulla medesima rivista. XD

Real Account Trama

Ci troviamo in un Giappone moderno. Come nel nostro presente i social network hanno assunto un ruolo importante nella vita di tutti i giorni, e attraverso di essi la gente può comunicare, stringere amicizie e, perché no, anche innamorarsi e mettersi in mostra.

Ataru Kashiwagi è un giovane che frequenta le superiori ed è un fanatico di Re-Aca (diminuitivo di Real Account), un social network simile a Twitter dove gli utenti registrati seguono le attività di altri amici o personaggi famosi e vengono seguiti a loro volta da altra gente e amici. Il ragazzo vive da solo con la sorellina Yuri, dopo la morte dei loro genitori in un incidente, e viene preso in giro proprio dalla sorellina a causa della sua totale asocialità e di tutto il tempo che spreca su Re-Aca, credendo che tutti i suoi seguaci siano come dei veri amici. Una sera, mentre sta distrattamente giocando a un giochino di Re-Aca, lo schermo impazzisce e il ragazzo perde i sensi.

Al suo risveglio si trova in uno spazio virtuale immenso con migliaia di altre persone e da uno schermo Marble, la mascotte di Re-Aca, annuncia che le coscienze di tutti gli utenti più assidui del social sono state risucchiate in Real Account e i loro corpi fisici sono svenuti nel mondo reale. Inoltre la morte in questo mondo virtuale comporta anche la morte nel mondo reale e la morte di tutti i propri seguaci. Con questa premessa avrà il via il primo gioco che metterà alla prova il legame che si forma nei social tra gli utenti, infatti la spiegazione viene trasmessa in diretta su tutte le reti pubbliche e gli schermi cittadini. Il primo gioco consiste nel sopravvivere entro tre minuti, aggiungendo che chi finisse con 0 seguaci morirebbe all’istante da questo momento in poi. Inutile dire che all’annuncio la gente inizia a smettere di seguire i vari partecipanti, che ben presto comprendono quanto sia fragile un legame stretto sulla rete. Ataru stesso si trova dinnanzi a questa terribile realtà, vedendo il suo numero di seguaci colare velocemente a picco da 1540 a 1, e persino la sua sorellina è tra gli utenti che hanno smesso di seguirlo.

In questo mare di disperazione e sfiducia nei confronti del prossimo ha il via una serie di giochi mortali che metterà alla prova la fede e gli ideali degli utenti rapiti nel mondo virtuale e in cerca di una via di salvezza da questa follia insensata.

Real Account Valutazione

Il manga, come As the Gods Will, si divide in due saghe che sembrano slegate, ma negli ultimi volumi convergono nuovamente, in un interessante mistero di un passato ormai dimenticato dai due protagonisti delle saghe. Il tema del survival game accostato ai social network rende la serie irresistibile, sfruttando qualcosa che ormai più o meno tutti utilizziamo giornalmente, alcuni con distrazione, altri con vera passione e spesso confondendo la vita virtuale come fosse quella reale. Già dal primo gioco viene subito a galla l’ipocrisia e la crudeltà di queste “amicizie virtuali”, che non si fanno remora di condannare a morte la persona che stavano seguendo per non rischiare la propria vita. La maggior parte degli scontri è di natura psicologica, il che rende la serie irresistibile per gli amanti di questo genere. I protagonisti vengono descritti e ben delineati durante il corso della storia, crescendo e maturando dopo l’amarezza di ogni morte.

Watanabe Shizumu ha un tratto davvero carino e tondeggiante, riuscendo però a rendere bene anche personaggi brutti, grassi o sgraziati, ed è divertente vederne disegnati di tanto in tanto, visto che nella maggior parte dei manga tutti i personaggi sono belli e anche in quelli scolastici/harem è difficile trovare una racchia o un tizio dai tratti brutti o spigolosi. Il manga è ricco di sfondi, retinature e ombreggiature.

Il manga è pubblicato su Weekley Shonen Magazine da Kodansha ed è giunto al volume 9 ed ancora in corso.

Consigliato agli amanti dei survival game psicologici.

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