Scritto da Jae-Heon Lee, e disegnato da Ki-Woo Hong, The swordman (titolo originale Honorable Baek Dong-soo) è un Manhwa, ovvero, un fumetto coreano.
Pubblicato in Italia dalla casa editrice Star Comics, la serie è composta da 9 volumi (concluso).
Il genere è storico e difatti, il Manhwa, vede come protagonista le vicissitudini del giovane Baek Dong-soo (1743-1816), uno dei più famosi spadaccini nella storia della Corea del diciottesimo secolo.
The Swordsman trama
Anno 1792, Corea. Era Joseon.
Re Yeongio, messo alle strette dai suoi stessi consiglieri, nonché militanti politici che lo hanno portato a salire al trono, si trova costretto a condannare a morte il principe ereditario Sado, suo unico figlio ed erede del regno. Infatti il giovane, assentatosi dal regno per qualche mese, al suo rientro in patria viene accusato di alto tradimento, e pertanto condannato alla pena capitale.
Tale cospirazione, però, altro non è che un subdolo modo per eliminare un uomo dalle idee scomode, in conflitto con quelle dell’attuale regno.
Tuttavia, non volendo uccidere il suo diletto, il re decide di inscenare la sua morte. Con non poche difficoltà organizza la sua fuga, e lo fa avvalendosi dell’aiuto del più fidato tra i suoi comandanti d’armi, Yim Soo-Ung; suo alleato nonché maestro di Baek Dong-Soo e Kim Hong-yeon.
Ambedue i ragazzi, che di fatto saranno entrambi i protagonisti di questa appassionante storia, sono dei promettenti cadetti all’accademia militare, e si distinguono dagli altri allievi per bravura ed origini.
Baek Dong-Soo è il figlio illegittimo di un qualche nobile che lo ha abbandonato, mentre Kim Hong-yeon è figlio di un nobile decaduto.
Due storie diverse, accomunate dal destino riservato a chi ha perso il proprio posto nella scala sociale. Ad unirli, il coinvolgimento nel complotto che porterà alla morte chiunque sia contro l’operato imperiale.
La morte di persone care, aggiunta alla discriminazione del proprio ceto sociale (in quell’epoca i figli illegittimi non potevano far valere nessuno dei propri diritti) spronerà il giovane spadaccino Dong-Soo, sopravvissuto per miracolo all’agguato che vede coinvolto il proprio maestro, ad allenarsi per diventare più forte.
Il ragazzo, infatti, aspira sì alla vendetta ma non solo, vuole realizzare il proprio sogno… ovvero creare un mondo senza discriminazioni per poter così sposare la ragazza di cui è innamorato, donna ora irraggiungibile in quanto figlia di un nobile.
Ma non sempre il destino va come dovrebbe, e Baek Dong-Soo si trova a dover affrontare ostacoli che non avrebbe mai immaginato di dover superare.
Cosa gli riserverà il futuro? E come finirà la fuga dell’erede della casata Joseon?
The Swordsman Valutazione
(Attenzione pericolo di spoiler)
Ispirato a fatti realmente avvenuti, le vicende del giovane Baek Dong-Soo e dei suoi compagni vengono narrate sin da subito molto velocemente. Difatti, fin dalle prime pagine, facciamo la conoscenza di molti personaggi, tutti disegnati e caratterizzati con estrema cura.
La storia si legge con piacere, l’unico “intoppo” potrebbero essere i nomi a cui non siamo abituati, i quali rendono il riconoscimento dei personaggi, almeno per la sottoscritta, un po’ difficile.
Ho apprezzato particolarmente l’impronta storica che l’autore ha cercato di mettere in risalto, come i paesaggi e la fedeltà ai ranghi. Tra questi, il più evidente, è il rispetto dei ceti sociali che viene impartita sin dalla più tenera età. Essa è l’inizio di tutto, nonché il motivo che sprona il protagonista al fervido desiderio di un cambiamento.
Inoltre autore e disegnatore rendono alla perfezione la durezza della vita dell’epoca.
I disegni poi sono veramente belli, come anche i combattimenti!
Ciò che invece mi ha fatto restare veramente male, è la fine non fine che ti lascia con un pugno di niente in mano…
Spero davvero che gli autori decidano di fare un seguito.
In sostanza, però, mi sento di consigliarlo perché non solo si lascia leggere, ma vale davvero la pena tuffarsi nel mondo di colui che nel diciottesimo secolo, in Corea, fu considerato uno dei migliori spadaccini, al pari di Musashi Miyamoto, e che ha ispirato molti racconti e leggende coreane.
Lascia un commento