Mostra di Trottole Giapponesi all’Istituto di Cultura di Roma (Marzo 2015)

Come dicevo nel precedente reportage giovedì 12 Marzo 2015 ho deciso di fare un salto a Roma per vedere le meraviglie orientali presenti all’ istituto giapponese di cultura.

Quest’oggi vi parlerò della mostra di trottole giapponesi.

La trottola, attraverso Cina e Corea, giunge nel Giappone pre-Heian circa milleduecento anni fa.

All’inizio fu considerata un divertimento per nobili, in seguito si diffuse ampiamente.

Nell’era Genroku del periodo Edo (fine XVII/inizio XVIII secolo) la trottola diventa protagonista di una forma di intrattenimento professionistica, divenendo molto popolare.

In contemporanea il kenkakoma, lett. trottole combattenti riscuote un grande interesse, animando il gioco d’azzardo.

Oggi esistono oltre mille tipi di trottole in Giappone, da quelle più semplici alle più complesse con misure che vanno dagli 0.5 mm ai 90 cm.

In base al tipo di utilizzo possiamo suddividere le trottole in quattro gruppi principali: a rotazione, a sfregamento, a corda, da lancio.

Tra le più insolite vi sono le trottole sonore e quelle dette “dispettose” quasi impossibili da utilizzare.

La trottola perfetta è quella bella da vedere e precisa nel movimento.  Nel creare un ottimo esemplare è importante tenere conto del baricentro.

I classici materiali usati sono il legno d’acero o di corniolo ben asciutti, che tuttavia presentano un divario di peso tra la parte esposta a nord e l’altra opposta, elemento non trascurabile nella collocazione esatta del centro di gravità di un oggetto in rotazione.

Non sembra ma è molto difficile riuscire a comprendere le leggi fisiche poste dietro la rotazione delle trottole.

Oggi il numero degli artigiani va via via riducendosi, favorendo la scomparsa di un’arte tanto antica e tradizionale

Le trottole presenti all’istituto sono 28.

Se siete interessati a vedere la mostra sulle trottole giapponesi potete farlo solo fino al 24 Aprile 2015.

Nel prossimo reportage vi parlerò della mostra degli Aquiloni giapponesi sempre presente all’Istituto.