Will o’ Wisp Manga
Saika Onodera si occupa dell’adattamento in manga di questo particolare otomegame.
Will o’ Wisp Trama
Ci troviamo nella Londra vittoriana, Hanna è la nipote di Joseph, un rinomato Dollmaker, e sin da piccina ha il potere di vedere e ascoltare le voci dei Will o’ Wisp che ogni tanto aleggiano per casa. Suo nonno però le ha sempre vietato di parlarne o di costruire bambole. Da piccola veniva sempre presa in giro dagli altri bambini, che dicevano che li avrebbe trasformati in bambole, per cui era sempre sola. Per compensare alla sua solitudine parlava con i Will o’ Wisp e un giorno, dopo aver creato la sua prima bambola, infuse in essa uno di queste lucciole, animando Emily, la sua prima vera amica. Il nonno dopo aver visto cos’aveva fatto, le proibì di costruire altre bambole. Purtroppo nel presente suo nonno è appena morto e Hanna si trova indecisa se continuare a portare avanti il negozio di bambole del nonno, quando Emily ritrova uno scrigno con all’interno due chiavi, una che apre una porta misteriosa che suo nonno non le ha mai fatto aprire, che dava sullo scantinato. Al suo interno, in una stanza piena di polvere c’è quella che sembra una bara al cui interno trova la bambola dall’aspetto di un ragazzo. Usando la seconda chiave per dargli la carica, il ragazzo si anima e si presenta come Will. Lui è una Bambola Elementale, e dichiara che servirà la sua nuova padrona fino al giorno della sua morte, a quel punto si riaddormenterà finché qualcuno non gli darà nuovamente la carica.
Hanna prende bene la cosa e inizia a interessarsi di queste bambole dal moto perpetuo, animate proprio come lei ha fatto con Emily, ma con l’eccezione che non si scaricano. Col passare dei giorni, come se il risveglio di Will abbia causato una reazione a catena, finisce per incontrare anche Rudy e Gill, altre due delle cinque bambole, create da Shamrock, un Dollmaker visssuto in un remoto passato. Oltre a loro finisce per fare la conoscenza anche di Ignis, una bambola priva di padrone che tenta di ucciderla perché la definisce una peccatrice.
Ma quale mistero si nasconderà nel passato delle bambole? Quale sarà il motivo per cui sono state create e animate?
Will o’ Wisp Valutazione
Non amo gli otomegame e le serie ura-harem (gli harem al contrario, dove c’è una protagonista e tanti bellocci che le ronzano attorno), ma appena ho cominciato a leggere il primo volume ho avuto un particolare senso di dejavu, visto che il tema delle bambole animate mi ha ricordato fortemente la storia di Rozen Maiden. Anche la componente successiva di Ignis che cerca di uccidere Hanna e ribellarsi al proprio destino di bambola, mi ha ricordato il comportamento aggressivo di Suigintou. Per il resto i personaggi sono abbastanza abbozzati e non hanno un taglio netto di personalità, Hanna è un po’ arrendevole, ha un carattere debole e pieno di dubbi, Will è il tipico bishonen tsundere, Rudy è il tipico ragazzo che dietro alle buone maniere nasconde un lato oscuro. Insomma il manga è davvero bello a vedersi, ma personalmente non mi ha preso, forse proprio perché è dedicato ad un pubblico femminile.
L’autrice, come dicevo poco fa, ha un bel tratto, molto particolareggiato, sia per quanto riguarda le donne, sia per i vari personaggi maschili, soprattutto i bishonen bambole, disegnati fighi e longilinei. Tanta attenzione anche nel disegnare vestiti sempre diversi, pieni di pizzi, orli e merletti, oltre che retinature per variarli. Come è solito per le serie shojo, i fondali sono pochi e sempre molto lineari.
Il manga è stato pubblicato da GP Manga nel formato deluxe, con sovracopertina in carta patinata al prezzo di 5,90 €. Il fatto che siano solo due volumi la rende una serie per le amanti delle serie mordi e fuggi, che non amano particolarmente le serie troppo lunghe.
Consigliato ad un pubblico femminile.
Lascia un commento