La settimana scorsa ho postato i commenti su 15 serie della nuova stagione animata autunnale giapponese.
La stagione però è ancora ricca di sorprese, se volete sapere quali, continuate a leggere.
Aoki Hagane no Arpeggio: Ars Nova
(Arpeggio dell’Acciaio Azzurro: Ars Nova)
Adattamento del manga omonimo.
Ci troviamo in un futuro prossimo, in cui una misteriosa flotta dotata di armi fantascientifiche, denominata Flotta della Nebbia, ha assunto il dominio totale delle coste mondiali, per cui gli esseri umani non sono più in grado di avere rapporti tra di loro e raramente riescono ancora a contattarsi le nazioni più distanti. Inutile dire che il blocco marittimo ha anche messo in ginocchio le industrie che non possono più importare materie prime. In questo contesto naviga Gunzou Chihaya, un giovane capitano della I-401, una nave che faceva parte della Flotta della Nebbia e per qualche strano motivo è finita nelle sue mani. Grazie al supporto di Iona, una ragazza che rappresenta un terminale umanificato della nave/sottomarino, il ragazzo combatte come mercenario, solcando i mari e portando avanti missioni per conto di governi e privati, combattendo allo stesso tempo il predominio tirannico della Flotta della Nebbia, anch’essa rappresentata da simili terminali unificati.
Francamente quando avevo sentito che il manga di Arpeggio sarebbe diventato una serie animata, immaginavo un anime. Invece la serie è tutta in computer grafica e cell-shading. In definitiva non è quel che m’aspettavo, ma sicuramente l’animazione 3d è bene integrata e meno legnosa dei primi titoli di questo genere (tipo Freedom). La storia è interessante, ma il manga è in corso quindi posso immaginare solo un finale aperto o inventato. Classica serie dove un essere non umano diventa pian piano umano a causa dell’interazione con gli altri.
Sigla finale assente. Bellissima sigla iniziale mandata a fine episodio, cantata da nano.
Cosa mi è piaciuto: la sigla iniziale.
Cosa non mi è piaciuto: che non è animazione tradizionale, ma cg e cellshading! -_-
Voto: 6,5 – Sicuramente una chicca di fantascienza, se sopportate la CG.
Consigliato agli amanti delle serie fantascientifiche.
Probabilmente continuerò a seguirlo.
BlazBlue – Alter Memory
Adattamento del videogioco omonimo.
Ragna the Bloodedge si trova di fronte un “calderone” che è in procinto di distruggere, ma viene fermato da Nu-13 appena uscita dalla forgia e che durante lo scontro con lui, infilza entrambi e cade assieme a lui nel magma.
In un mondo steampunk, Ragna the Bloodedge vaga per le città, temuto col soprannome di “dio della morte“, distruggendo da solo le sezioni distaccate della Novus Orbis Librarium. Ha una taglia sulla testa e un passato oscuro, diviso con Jin Kisaragi, uno degli alti ufficiali del NOL e con Noel Vermillion, che seppur sembri non conoscere Ragna, parla come se in realtà lo conoscesse da sempre. Ragna e Jin si scontrano, ma nonostante Jin abbia commesso un grave crimine nel passato e gli avesse tagliato il braccio, Ragna lo risparmia e si dirige a distruggere il calderone, difeso da Hakumen.
Io ho giochicchiato tempo fa a uno dei titoli di BlazBlue per PSP, ma francamente non ricordavo una storia principale, visto che è un picchiaduro. La storia sembra complicata, infatti non sembra se il mondo sia intrappolato in un ciclo continuo di ripetizione, per quel che dicono un paio dei personaggi principali nel corso dell’episodio. Le animazioni non sono male, anche se Ragna è davvero irascibile e antipatico. Nel primo episodio vengono presentati alcuni dei personaggi del gioco, tra cui Jin, Noel, Taokaka, Rachel Alucard e Hazama.
Sono morto dal ridere quando ho sentito le frasi di Ragna nel preview “Oh, Grimorio Azzurro, che dimori nel mio braccio destro, cancella la sfiga sulle serie anime basate sui videogame!“
Bella e rockettara la sigla iniziale anche se ricicla quasi completamente animazioni di questo episodio, ma spero che ne facciano in seguito una dedicata. La finale è lenta.
Cosa mi è piaciuto: Taokaka.
Cosa non mi è piaciuto: che Ragna è sempre arrabbiato!
Voto: 6,7 – Molto confusionario il primo episodio, spero migliori.
Consigliato agli amanti dei fantasy action e ai fan di BlazBlue.
Continuerò a seguirlo.
Diamond no Ace
(Asso del Diamante)
Adattamento del manga omonimo.
La serie inizia con Eijun Sawamura, un ragazzo del terzo anno delle medie, che durante un lancio importante che potrebbe costare alla sua scuola la possibilità di continuare le eliminatorie per i nazionali di baseball, finisce per tirare un lancio fortissimo che il catcher non riesce ad afferrare, per cui la sua squadra perde la partita. Di fronte alla squadra avversaria che deride la scuola Akagi, che a breve verrà demolita, e i suoi compagni di squadra, il ragazzo sbotta e colpisce ripetutamente uno degli avversari! Nonostante venga redarguito dal coach per il comportamento violento, decide assieme ai suoi compagni di squadra di entrare allo stesso liceo, ma senza raccomandazioni e con questa onta finale, l’unico modo per entrare in quel liceo è studiare. Dopo tantissimo studio che gli costa le vacanze estive, giunge a casa sua una Manager dell’Isituto Superiore Seido di Tokyo, giunta qui per chiedergli di andare a studiare e giocare a baseball. La Seido ha un’ottima reputazione e molti diplomati sono finiti in a giocare in squadre prestigiose. La donna era presente alla partita giocata ed è rimasta impressionata dalla passione con cui il ragazzo ha tirato l’ultimo lancio che ha fatto perdere la sua squadra. Quando Eijun viene invitato al campo di allenamento della Seido e s’arrabbia quando un senpai continua a umiliare e sgridare un pitcher del primo anno, inizia la vera storia.
Ovviamente il “diamante” a cui si riferisce il titolo è il rombo che forma il campo di baseball. Sarà interessante scoprire come il ragazzo finirà per decidere di accantonare il sogno e la promessa di andare ai nazionali con i suoi amici piuttosto di giocare in maniera professionista con altri ragazzi motivati, allenati e affamati di gloria. Come sempre queste serie sportive hanno le tipiche qualità che ti fanno venire voglia di seguirle. Amicizia, Impegno, Vittoria! I tre principi degli shonen jumpici non possono che attirare!
Molto veloce ed elettrizzante la sigla iniziale, che ci propone i protagonisti e gli antagonisti della serie. Carina la sigla finale con un video un po’ ripetitivo e a pastelli.
Cosa mi è piaciuto: la manager quattrocchi! XD
Cosa non mi è piaciuto: la ending.
Voto: 7 – Buone animazioni e buone prospettive per una serie sportiva che spero sia realistica!
Consigliato agli amanti delle serie sportive!
Sicuramente continuerò a seguirlo.
Galilei Donna
Storia di tre sorelle a caccia di un mistero
La serie inizia con un misterioso attacco di tre unità a una specie di laboratorio di estrazione gas/mineraria. Le tre sorelle Ferrari, vengono prese di mira allo stesso tempo da una strana banda di rapitori, anche se ognuna riesce a salvarsi a modo suo. Hazuki, la maggiore, studia legge all’università e sta cercando di laurearsi come pubblico ministero, Kazuki, la secondogenita, studia ancora al liceo con un po’ di svogliatezza, mentre la piccola Hozuki è un vero genio, tanto da creare uno scooter che si può trasformare in lanciarazzi e una nave spaziale a forma di pesce rosso. E’ proprio per salvarsi da questi misteriosi rapitori che sembrano tutti italiani, che la piccola mette in moto la sua nave spaziale, sorprendendo tutti. Il manigoldo che vuole rapirle è alla ricerca di un fantomatica eredità lasciata da Galileo Galilei alle sue discendenti, ovvero le tre sorelle.
Molto molto divertente questa serie e davvero fluide le animazioni. Inutile dire che la parte che ho apprezzato di più sono stati tutti i riferimenti all’Italia e le scritte quasi tutte (tranne una) perfette! La storia sembra divertente spedirà le tre sorelle riunite controvoglia a svelare questo mistero della eredità di Galileo, per cui questi criminali non si fanno remore a tentare rapimenti e minacciarle con armi da fuoco.
Davvero caruccia la sigla iniziale. Anche la ending non è male con una melodia decisamente migliore della opening, che ci mostra nel video la vita a bordo della nave.
Cosa mi è piaciuto: l’italianità presente in questa serie! XD
Cosa non mi è piaciuto: che vorrei vedere come prosegue e devo aspettare una settimana.
Voto: 7,5 – Serie di fantascienza con una possibile caccia al tesoro.
Consigliato agli amanti delle serie di fantascienza avventurose.
Sicuramente continuerò a seguirlo.
Gingitsune
(Volpe d’argento)
Adattamento del manga omonimo.
Makoto Saeki ha solo quattro anni quando perde la mamma, ma quello stesso giorno eredita l’abilità di poter vedere e comunicare con Gintaro, l’araldo del dio Inari, a cui è dedicato il tempio dove abita con suo padre. Il tempo passa e ora Makoto va alle superiori ed è famosa per i suoi ritardi e per gli oracoli che prevedono il futuro della gente. Però dietro questi oracoli ci sono i poteri di Gintaro. Un giorno Yumi, una sua compagna di classe, le chiede una divinazione, ma presa dalla fretta riferisce solo parte dell’oracolo e le cose vanno male. Irritata dall’essere definita un’impostora, se la prende con Gintaro, dicendogli di odiarlo e che se ne deve andare. Il giorno dopo un micio abbandonato curato da due bimbe, che si stava riprendendo dall’essere stato investito, scompare, e le piccole si rivolgono a Makoto per ritrovarlo. Dopo aver fatto pace con Gintaro, il gatto verrà ritrovato e tutto è bene quel che finisce bene.
Serie seinen con argomenti mistici/magici. Interessante il rapporto tra Makoto, un’umana, e Gintaro, uno spirito volpe tsundere. Inutile dire che questo primo episodio ci ha giusto presentato qualche personaggio e Yumi, quella che immagino diventerà una delle sue migliori amiche. Inutile dire che si profila all’orizzone anche l’elemento romantico.
Molto carina e vivace la sigla iniziale. Lentina la sigla finale
Cosa mi è piaciuto: l’argomento spirituale.
Cosa non mi è piaciuto: un po’ lentino il ritmo dell’episodio.
Voto: 6,5 – Serie calma sui rapporti tra umani e spiriti.
Consigliato agli amanti delle serie con elementi soprannaturali.
Forse continuerò a seguirlo.
Gundam Builder Fighter
Sei Iori vive con la madre e gestiscono un negozio di modellismo. Sei è un bravissimo gunpla builder, ma purtroppo non è un genio del pilotaggio e nonostante le specifiche dei suoi gunpla siano tra le migliori, l’incapacità di pilotarle decreta sempre la sua sconfitta durante le Gunpla Battle. Sei vorrebbe partecipare al nuovo campionato mondiale di Gunpla Battle, per seguire le orme del padre, ma deve affrontare la dura realtà. Un giorno per caso conosce Reiji, uno strano ragazzo molto vivace, che aiuta in una situazione un po’ strana. Per ringraziarlo Reiji gli regala una gemma promettendogli che se il ragazzo avrà bisogno di una mano, lui comparirà ad aiutarlo, non importa quando e dove! Durante uno scontro con Susumu, che da tempo sta assillando Sei con la richiesta di entrare nella Gunpla Battles assieme (lui pilota e Sei modellista), il ragazzo col suo nuovo Build Strike Gundam sta per perdere, ma improvvisamente arriva Reiji e seppur non ha idea di cosa sia una Gunpla Battle, capisce alla svelta i comandi e trionfa. A questo punto Sei decide di entrare nel torneo mondiale assieme a Reiji.
Francamente i tre specialini Gunpla Builder m’erano piaciuti, perché personalmente sono un gunpla builder interessato al modellismo. Negli oav davano anche parecchi consigli ai principianti, mentre qui, oltre ad una promozione generale dei vecchi modelli che la Bandai comincerà a ristampare, c’è al momento molta azione durante gli scontri, e trovo davvero divertente l’inserimento di un vecchio modellista chiamato Ral-san, che è sputato a Ramba (Panza) Ral. Non s’è capito che fine abbia fatto il padre di Sei, ma immagino che in seguito lo spiegheranno. Spero che ci siano altri personaggi simili che ricordino il classico universo gundamico. Felicissimo del mega primopiano fatto al modellino del Turn A, inoltre le divertentissime battute in tema gundamico “non sarà un newtype?“. La serie è trasmessa da Gundaminfo su Youtube e visibile anche in Italia con sottotitoli in inglese.
Bella la opening dei Backon, mandata solo come sottofondo musicale durante il finale dell’episodio.
Cosa mi è piaciuto: la sequenza iniziale superfiga del sogno di Sei!
Cosa non mi è piaciuto: nulla in particolare.
Voto: 7 – Serie sui gunplanner!
Consigliato agli amanti di Gundam e dei Gunpla!
Sicuramente continuerò a seguirlo.
Kakumeiki Valvrave S2
Seconda parte di Kakumeiki Valvrave.
La serie riprende esattamente dal punto in cui si era fermata alla prima stagione. Drossia sta attaccando il Module 77, Haruto e L-Elf si trovano in una zona speciale dove sono custoditi il Valvrave II, di cui Cain ha preso possesso con strani poteri, ed altri modelli distrutti/inutilizzabili. A questo punto lo scontro continua a protrarsi con evidente inferiorità combattiva di Haruto, ma a causa di un malfunzionamento Cain è costretto a fuggire assieme alla sua armata. Passa qualche mese e i nostri sono riusciti a giungere sulla Luna, territorio considerato neutrale, e a questo punto comincia l’incubo burocratico e lo scontro silente di potere con l’ARUS, il governo lunare e Nuova JIOR. Nel mentre Haruto chiede al dottore di fargli dei test per capire da cosa sono causati gli attacchi che ha e perché sono sempre più frequenti. A fine episodio i Valvrave si arrestano, l’unico modo per farli riavviare è fornirgli Rune, degli elementi subatomici che contengono informazioni alla stregua del DNA. Haruto ed L-Elf si accordano e quest’ultimo diventerà il principale fornitore di Rune per il pilota jioriano. Ritornati in funzione, i Valvrave vengono mandati in spedizione sulla Terra, per prestare soccorso ai jioriani profughi o salvare i detenuti, con l’idea di incontrare chi ha creato i Valvrave e se ci fosse un modo per togliere la maledizione.
Francamente m’aspettavo altro da questo primo episodio, come un classico salto temporale con conseguenti piccoli flashback (un po’ alla Code Geass R2 o Gundam 00 S2), invece sono stato deluso dalla totale assenza di pathos. La serie va avanti dal punto in cui s’era fermata, come se non fossero passati 3 mesi dalla prima stagione. In compenso questa seconda serie parte davvero a razzo, combattimentone iniziale, tanta trama, tanto dramma e alcuni misteri svelati. M’è piaciuto tanto il punto in cui il Valvrave I si trova nell’hangar e mentre continua ad arrancare, cercando di sconfiggere il nemico, si combina con dei pezzi di ricambio del Valvrave III, e devo ammettere che avrei preferito che la scena continuasse a combinarsi con pezzi di ricambio degli altri Valvrave riuscendo a scacciare Cain, invece la scena si conclude con una sua ritirata strategica. La prima stagione aveva grossi problemi a livello di trama, di personaggi e di cose a caso che accadevano solo per fare scena. Spero che questa seconda parte sia meglio della precedente su questo verso.
Sigla finale assente. Favolosa la sigla iniziale mandata in coda all’episodio di T.M. Revolution e Nana.
Cosa mi è piaciuto: molta trama, poche perdite di tempo scolastiche!
Cosa non mi è piaciuto: hanno svelato troppo e manca di pathos.
Voto: 7 – Speriamo che tutte le scemenze scolastiche e i deus ex machina li saltino da ora in poi!
Consigliato agli amanti delle serie robotiche di fantascienza!
Sicuramente continuerò a seguirlo.
Kyousou Giga
(Capitale Rumorosa Animata)
Adattamento del manga omonimo.
Myou, il capo monaco di un tempio nell’antico Giappone ha uno stranissimo dono: riesce a dare vita a ciò che disegna. Per questo la gente del villaggio inizia a inventarsi ogni sorta di diceria e ad evitarlo. Colto dalla solitudine inizia a disegnare una strana capitale fantastica e tra tutti i disegni che ha realizzato ce n’è uno che si innamora di lui, Koto, il coniglio nero. Accettando la proposta di un bodhisattva che le concede il suo corpo, Koto appare di fronte al monaco come una bellissima donna dalle lunghe orecchie da coniglio e i capelli lunghissimi color argento. Assieme a lei la vita diverrà più spensierata e ben presto il monaco inventerà dei figli, Kurama, Yakushimaru e Yase. Purtroppo la loro vita spensierata non durerà a lungo, infatti dalla capitale arriva un dispaccio da parte del monaco a capo degli onmyoji e la famigliola decide di trasferirsi nella capitale inventata dal monaco. Purtroppo tutto quel che ha un inizio ha una fine e un giorno, per sventare un cataclisma entrambi decidono di abbandonare il loro mondo tranquillo e gioioso. Secoli dopo i loro tre figlioletti sono cresciuti e gestiscono questa capitale in quella che sembra una vita un po’ monotona, quando improvvisamente qualcosa turba questa armonia… dopo una tempesta di fulmini compare una ragazzina del mondo esterno, Koto, con due shikigami e un martellone spirituale.
Finalmente la serie animata di Kyousou Giga, che al momento era stata animata solo in 3 oav, riassunti nell’episodio 0 mandato in onda la settimana scorsa, in cui conosciamo più o meno tutti i personaggi del presente, e scopriamo che Koto sta cercando il coniglio per riuscire a trovare un modo per tornare nel mondo esterno. La serie è davvero molto divertente e speciale con tantissimi alementi magici e animazioni tranquille e al limite dell’assurdo per certi altri versi.
Sigla iniziale assente. Carina la sigla finale, anche se il video non mi dice nulla di ché.
Cosa mi è piaciuto: l’animazione e questo prequel che spiega gli antefatti della serie.
Cosa non mi è piaciuto: nulla in particolare.
Voto: 7 – Ottima animazione, nonostante sia una serie tv.
Consigliato agli amanti delle serie strane con elementi magici e animazioni assurde!
Sicuramente continuerò a seguirlo.
Machine-Doll wa Kizutsukanai
(Marionette Automatiche Indistruttibili)
Adattamento della light novel omonima.
Ci troviamo in un mondo del ventesimo secolo dove assieme al progresso scientifico è avanzata anche la magia denominata Machinart, una combinazione di scienza e stregoneria che dà vita a vere accademie per la creazione di marionette viventi. Raishin Akabane è un marionettista giapponese, giunto a Londra assieme alla sua marionetta, Yaya. Classificatosi al test d’ammissione 1235° su 1236 candidati, ascolta i consigli della professoressa a cui è stato affidato il compito di consulente, che gli spiega che per partecipare al festival per divenire Wiseman, che a breve partirà nella scuola, doveva classificarsi almeno tra i primi 100, oppure sconfiggere uno di questi 100. Dopo aver scelto Charlotte Blue come prima avversaria, il ragazzo viene coinvolto in un piano di rivincita di altri studenti nei confronti della ragazza, e finisce per salvarla, sconfiggendo diverse marionette. Il vero motivo di Raishin per partecipare a questo festival è proprio quello di poter uccidere un certo uomo, vendicandosi per la morte di una persona a lui cara.
È davvero divertente vedere l’appiccicataggine di Yaya che cerca di insidiare Raishin in continuazione, nonostante il suo fermo rifiuto. Il disegno e il chardes è davvero carino, senza nulla togliere alle animazioni. l’utilizzo delle marionette e l’elemento magico, oltre al fatto che immagino si trasformerà in un harem, rendono appetibile la serie. Certo, preferisco le parti animate a quelle in CG.
Sigla finale assente. Molto bella la canzone della siglia iniziale mandata a fine episodio.
Cosa mi è piaciuto: che al contrario degli altri, burattinai Raishin e Yaya combattano assieme e Sygmund che ha la voce di ALUCARD.
Cosa non mi è piaciuto: soliti cliché, ma che ci vuoi fare?
Voto: 7 – Serie harem con magia e combattimenti! Ma anche qualche gag!
Consigliato agli amanti degli harem con elementi magici.
Sicuramente continuerò a seguirlo.
Magi The Kingdom of Magic
Seconda serie di Magi.
Si parte direttamente con una scena di battaglia apocalittica dove personaggi vecchi e nuovi sono schierati e si stanno dando battaglia. Aladdin a questo punto s’arrabbia e con una potenza assurda comincia a dare il via a un potente contrattacco. Da questo flashforward (beh… se un flash del passato si chiama “flashback”, un flash sul futuro si dovrebbe chiamare “flashforward”, no?) torniamo a dove ci eravamo fermati.
Siamo di nuovo in Sindria e cominciano i bagordi per festeggiare lo scampato pericolo e la conquista di un nuovo dungeon da parte di Hakuryuu. Purtroppo non c’è molto tempo per rallegrarsi, visto che il ministro fa pressioni su Hakuryuu per far ritorno nell’Impero di Kou, mentre sia per Aladdin che per Alibaba nasce il dubbio su cosa fare in futuro. Aladdin decide di recarsi all’Accademia di Magia di Magnostadt per scoprire chi ha creato i Ricettacoli di Metallo Oscuro.
Anche qui si parte in quinta, con uno spoiler per chi come me non ha letto il manga, poi si torna al solito ritmo e dopo un po’ di scenette comiche si torna pienamente nello spirito della serie. I personaggi sempre ben delineati nei loro tratti comportamentali distintivi, un Sinbad che mette in discussione il suo comportamento, un Aladdin che deve ancora scoprire tutte le verità del mondo, un Alibaba che non può smettere di proseguire il proprio sentiero e crescere. Insomma, vedremo come proseguirà questa avventura tutta orientaleggiante!
Sigla iniziale molto carina, con tutti i pg vecchi e nuovi. Sigla finale lenta, che ci fa rispolvereare i ricordi della prima serie.
Cosa mi è piaciuto: che l’avventura ricomincia.
Cosa non mi è piaciuto: il flashforward spoileroso.
Voto: 7 – Gradevole da vedere e riesce a strappare qualche risata.
Consigliato agli amanti delle serie fantasy, previa visione della prima serie.
Sicuramente continuerò a seguirlo.
Non Non Biyori
Adattamento del manga omonimo.
Questa serie ha come protagoniste Natsumi, Komari e Renge, delle ragazze di scuola elementare e media di una piccola zona rurale. Un giorno si trasferisce nella loro scuola Hotaru, che si è trasferita qui da Tokyo per via del lavoro del padre. La ragazza trova strano che gli studenti di diversi anni scolastici siano tutti uniti in un’unica classe, ma lentamente finisce per apprezzare questo clima agreste.
Serie slice-of-life carina, che fonda le gag sparse sull’ambiente agreste e Renge che si chiede sempre se loro si trovano in campagna o no, oltre che sulle stranezze che Hotaru scopre una alla volta durante la sua permanenza, e delle altre riguardo certi suoi modi di fare, interessate a com’è la vita di città.
Melodica e piena di vita la sigla iniziale delle nano.RIPE. Sigla finale cantata dalle protagoniste con paesaggi e le quattro che fanno il bagno assieme.
Cosa mi è piaciuto: le gag.
Cosa non mi è piaciuto: nulla in particolare.
Voto: 7 – Serie molto carina e gradevole, oltre alle gag.
Consigliato agli amanti delle commedie slice-of-life.
Sicuramente continuerò a seguirlo.
Ore no Nounai Sentakushi ga, Gakuen Love Comedy wo Zenryoku de Jama Shiteiru
(Le scelte multiple nella mia mente stanno completamente mandando a monte la mia romantica commedia scolastica)
Adattamento della light novel omonima.
Kanade Amakusa è un bel ragazzo che frequenta le superiori, ma ha un piccolo problema. E’ assillato da un complesso di scelta multipla che gli fa comparire due scelte e se non si decide a sceglierne una, comincia a patire dolori atroci. Le scelte possono essere semplici in certi casi, mentre in altri totalmente assurdi, come scegliere di chiedere a Furano Yukihira, sua compagna di classe:
1) Potrei toccare le tue tette? Le tette!
2) Potresti toccare le mie tette? Le tette!
Cose imbarazzanti da non voler più uscire di casa, ma purtroppo finisce per fare a pezzi il suo orgoglio e fare l’assurdità che sembra il male minore. Un pomeriggio, mentre sta tornando a casa, dopo aver scelto di dire all’insistente megera vicina di casa “Abbracciami ti prego!“, nella sua mente si formano altre due scelte:
1) Una bella ragazza cade dal cielo
2) La megera cade dal cielo
Ovviamente Kanade sceglie la 1, ma quando il dolore svanisce, una ragazza gli cade davvero addosso dal cielo e gli dice di essere scesa sulla Terra per salvarlo! Chi sarà questo angelo in calze a righe e mutandine di pizzo?
Lo spettatore a fine episodio viene posto di fronte alla scelta:
1) Vedere il seguito
2) Non vedere il seguito
A parte la demenzialità della serie che è a livelli altissimi, i personaggi che sono uno più fuori di testa dell’altro e le animazioni che m’hanno ricordato Hentai Ouji to Warawanai Neko, l’idea principale della scelta multipla è davvero originale, anche se nasce dai tipici galgame. Non m’è piaciuto che quasi la prima metà dell’episodio è occupata da una sinossi storica con scelte importanti. Comunque le ragazze sembrano simpatiche e le interazioni con il protagonista fanno già capire che sarà una serie divertente.
Bellissima la sigla con tutte che fanno la verticale, molto carina anche la canzone. Davvero intensa e rockeggiata la sigla finale.
Cosa mi è piaciuto: tutte le gag e le scelte a fine a fine epi.
Cosa non mi è piaciuto: metà iniziale sprecata con importanti scene storiche.
Voto: 7 – Decisamente un harem assurdo da seguire! XD
Consigliato agli amanti delle serie demenziali con elementi strani.
1) Continuerò a seguirlo.
2) Sicuramente continuerò a seguirlo
Samurai Flamenco
Hidenori Goto è un normale poliziotto in un quartiere dove succede poco o nulla. Un giorno, mentre torna a casa dopo essere passato dal combini, si imbatte in un tizio completamente nudo. Irritato gli strilla contro, ma quello afferma di essere un paladino della giustizia. Goto, che gli aveva lanciato una sigaretta accesa contro, s’accorge che qualcosa sta andando a fuoco, ovvero la tuta del ragazzo che dopo essersi coperto alla bene e meglio con una busta dell’immondizia come gonna e la giacca di Goto, lo invita nel suo lussuosissimo appartamento. Il ragazzo è Masayoshi Hazama, un modello abbastanza famoso e da sempre coltiva un profondo senso della giustizia. Cercando di correggere piccoli crimini giornalieri della quotidianità si mette nei guai, ma Goto riesce a dargli una mano a scamparla.
A fine episodio ho pensato… “Ma questo è un soft Kick-ass?” Le basi sono quelle, un tipo con un forte senso di giustizia, va in giro in tutina, mascherato ad atteggiarsi da paladino della giustizia e a prendere le botte dai teppisti. Ma cos’è davvero la giustizia? Che ne possiamo capire noi? Le animazioni sono un po’ deludenti, forse proprio perché m’aspettavo una serie action sentai.
Bellissima la sigla degli Spyair, la ending carina e dolce cantata da tre coprotagoniste.
Cosa mi è piaciuto: che i protagonisti sono due tizi che spero non finiscano per scimmiottare Tiger&Bunny.
Cosa non mi è piaciuto: non c’era alcuna action!
Voto: 6 – Una serie clone di kick-ass ma senza l’ultraviolenza e il sangue.
Consigliato agli amanti delle serie… action?
Forse continuerò a seguirlo.
Sekai de Ichiban Tsuyoku Naritai!
(Voglio diventare la più forte del mondo!)
Adattamento del manga omonimo.
Sakura Hagiwara è una giovane idol del gruppo Sweet Diva e cantante centrale da diverso tempo, sempre prima nelle votazioni. Un giorno viene affidato al suo gruppo uno strano compito, fare pratica e dei combattimenti da principianti nella palestra Berserk, che allena delle pro-wrestler. Qui la sua amica ed eterna seconda, Elena, finisce per litigare con una prowrestler, Rio Kazama, e dopo essere stata schernita, provocata ed umiliata, Rio insulta anche il gruppo di idol, facendo arrabbiare Sakura che la sfida a duello. Inutile dire che tutti i biglietti per l’evento vengono venduti in un niente e che l’addestramento di Sakura di poche settimane non vale a niente contro l’addestramento di Rio. Uscita sconfitta, dolorante e umiliata, la ragazza subisce un’ulteriore umiliazione quando capisce che aveva scommesso i capelli in questa sfida e dopo aver lasciato che Rio le accorciasse la lunga chioma da idol, sente qualcosa dentro di se che sta per esplodere, sfidando Rio ad una rivincita una volta che sarà diventata una prowrestler.
Francamente questo primo episodio inizia con Sakura che strilla non si sa per piacere o dolore, con primi piani sulle parti intime delle due lottatrici… Francamente non ho idea se questa serie avrà una trama di fondo e i personaggi saranno profondi… Questa serie mi sembra tanto una serie troppo service e senza i due punti principali che mi fanno seguire questo tipo di serie, ovvero la commedia e l’amore. Preferisco vedere bei combattimenti service alla Queen’s Blade piuttosto che prese che durano minuti con la tipa di turno che strilla come una pazza. In diversi punti l’animazione non sembra un granché e risulta lenta e riciclata. Già si capisce che la tipa mascherata che appare a fine sigla è Elena! XD
Sigla iniziale carina che presenta tutte le varie lottatrici! Sigla finale con balletto del gruppo idol alla AKB!
Cosa mi è piaciuto: Rio, che assomiglia a Yukiji di Hayate no Gotoku! In realtà se seguissi la serie lo farei solo per questa coincidenza! XD
Cosa non mi è piaciuto: animazioni così e così, troppo service inutile! -_-
Voto: 6 – Una serie sul prowrestling femminile con tante pose provocanti! Direi che passo!
Consigliato agli amanti delle serie di combattimento sportivo ed ecchi.
DROP.
Teekyuu 3
Terza stagione di Teekyuu. Slice of life velocissimo e demenziale, che ruota attorno a quattro amiche che frequentano il club di tennis della loro scuola.
Come la prima e seconda stagione tanta demenzialità, battute di spirito e a volte spinte in episodi velocissimi!
Nuova sigla molto sederosa e tettosa!
Cosa mi è piaciuto: Teekyuu!
Cosa non mi è piaciuto: Teekyuu!
Voto: Teekyu… cioè volevo dire 6 – Nonsense allo stato brado!
Consigliato agli amanti delle serie demenziali, previa visione delle cortissime prima e seconda serie!
Sicuramente continuerò a seguirlo.
Tokyo Ravens
Adattamento della light novel omonima.
Ci troviamo in un Giappone contemporaneo dove la magia conosciuta come Onmyodo esiste realmente ed è quasi al livello di una scienza. Harutora Tsuchimikado discende da una dinastia di Onmyouji, ma purtroppo sembra che personalmente non sia particolarmente dotato, anche per il fatto di essere membro di una famiglia cadetta del ramo principale, la cui erede è Natsume Tsuchimikado, sua cugina e amica d’infanzia. Ormai è tanto che i due non si vedono, soprattutto dopo che la ragazza ha lasciato il paesino di campagna per andare a studiare a Tokyo e Harutora continua a frequentare la scuola e non avere alcuna aspirazione per il futuro, nonostante Hokuto, sua compagna di classe, continui a spingerlo a diventare un onmyoji. Ad un matsuri, compare Suzuka Dairenji, la più giovane dei 12 Generali Divini, che gli chiede di prendere parte ad un esperimento, scambiandolo per Natsume e sbaragliando i suoi inseguitori del Servizio Investigativo Magico.
Serie con magie e combattimenti. Già immagino come andrà avanti, con Harutora che si scoprirà avere poteri e andrà a Tokyo a studiare assieme a Natsume, con conseguenti triangoli amorosi. Le animazioni sono fluide, il chardes gradevole e ho apprezzato le animazioni in CG usate per le magie. Mi diverte il fatto che il protagonista assomigli non solo fisicamente ma anche caratterialmente per certi tratti a Zenkichi di Medaka Box.
La sigla iniziale è molto techno, quasi come quelle di index, con una regia molto frenetica e tutto questo mi piace. Sigla finale tranquilla e triste.
Cosa mi è piaciuto: Suzuka che con un faccino sorridente e kawaiissimo minaccia Harutora di evirarlo se non riferisce il suo messaggio a Natsume!
Cosa non mi è piaciuto: poca azione condensata alla fine.
Voto: 6,5 – Serie con elementi magici, triangoli amorosi e chissà che altro.
Consigliato agli amanti delle serie con elementi magici.
Forse continuerò a seguirlo.
Walkure Romanze
Adattamento del manga omonimo.
La storia è ambientata in un mondo simil-medievale, e precisamente in un istituto per cavalieri da giostre, che corrono in groppa a destrieri e si sfidano a colpi di lance. Takahiro Mizuno è un ex-cavaliere che ha smesso di giostrare a causa di un incidente che l’ha infortunato, e adesso non pensa ad altro che a badare ai cavalli. La bellissima e fortissima Celia ed altre ragazze gli hanno chiesto di essere il loro begleiter (una specie di assistente/scudiero che si occupa dell’allenamento e del cavallo), ma il ragazzo finisce sempre per non accettare alcuna proposta. Un giorno Mio Kisaki, una delle studentesse viene aggredita da Sakura, la cavalla a cui attualmente Takahiro sta accudendo, e dopo essere stata salvata proprio da lui, che ama segretamente, si chiede come mai il senpai non voglia tornare a giostrare. A fine episodio Sakura ne combina un’altra e dopo aver rincorso Mio, strappa la Gonna di Bertille, la quale arrabbiata dell’incidente sfida Mio a duello in giostra.
Altra serie tanto service con argomento principale i certami cavallereschi ma principalmente le giostre tra cavalieri. Buone animazioni e chardes per questa serie della Lantis. L’argomento scelto è alquanto peculiare, il che mi fa capire che ormai i giapponesi stanno raschiando il fondo e per creare una serie romantica/scolastica che non sia ripetitiva e comparabile con altre 100, si mettono a cercare argomenti mai sfruttati, come appunto i certami cavallereschi. Belle le animazioni in cg degli scontri con le lance che si infrangono in mille pezzi. Rispetto all’anime sul wrestling è presente sia l’elemento comico, che l’elemento romantico, quindi inutile dire altro!
La sigla molto ritmata presenta tutte le protagoniste (e anche le loro mutandine).
Cosa mi è piaciuto: le giostre in cg.
Cosa non mi è piaciuto: lo spoiler in sigla che Mio si taglierà i capelli.
Voto: 6,7 – Serie harem con combattimenti all’ultima lancia!
Consigliato agli amanti del genere harem!
Sicuramente continuerò a seguirlo.
Yowamushi Pedal
(Pedale Debole)
Adattamento del manga omonimo.
Sakamichi Onoda è un giovane otaku entrato da poco alle superiori e che ha passato tutte le medie nell’apatia e nella vergogna, perché nei tre anni non ha fatto amicizia con nessuno perché non è mai uscito un discorso sugli anime. Questa volta ha intenzione di redimersi ed entrare nel “Club dei Manga e Anime” così potrà passare gli anni di superiori parlando con gente che lo capisce di argomenti che ama… purtroppo il ragazzo scopre che il club, a causa di mancanza di membri, ha chiuso i battenti, quindi se volesse riaprirlo dovrebbe trovare almeno altri 4 membri. Disperato decide di cercare altri membri, ma per il momento andare ad Akihabara dopo la scuola, per comprare una versione limitata di un cofanetto di un anime. I suoi modi attirano l’attenzione di Shunsuke Imaizumi, un giovane amante del ciclismo che sta per fare richiesta di entrare nel Club di Ciclismo, e di Miki Kanzaki, sorella del ex-presidente del club di ciclismo, che ha tutta l’intenzione di fare da manager al club. Infatti quando alla ragazza Sakamichi confida che ha intenzione di andare ad Akiba in bici, la ragazza resta sconcertata, infatti dalla scuola Akiba dista qualcosa come 45 km. Quando Shunsuke nota che il ragazzo, nonostante guidi una bicicletta da ragazzini, è molto portato al ciclismo lo sfida ad una corsa in salita in pendenza sulla strada verso l’entrata posteriore della scuola.
Un anime sul ciclismo… Ricordo un film animato sull’argomento (Melanzane – Estate andalusa) ambientato durante una tappa della Vuelta spagnola. Inutile dire che per far ridere hanno messo un protagonista che non ha nulla a che fare con il ciclismo professionistico, un otaku che neanche pilota una bici con le marce! XD Immagino che nel corso della serie si parlerà di gare, allenamenti, tipi di biciclette da corsa (che sono molto costose da quanto ne so). Le animazioni sono molto buone e in alcuni punti mi hanno ricordato delle scene di KareKano e Penguindrum, soprattutto nella rotondità del volto del protagonista e di Miki, oltre che negli occhioni enormi. Come riusciranno ad attirare Sakamichi in questo mondo di duri allenamenti e sacrifici?
Davvero elettrizzante la sigla iniziale che presenta tutti i protagonisti e i loro stili di corsa, cantata dai ROOKiEZ is PUNK’D. Anche la sigla finale non scherza però!
Cosa mi è piaciuto: l’animazione, le sigle e le gag.
Cosa non mi è piaciuto: il tizio con la faccia spaventosa nelle sigle.
Voto: 7,5 – PEDALAREEEEEE!!!!
Consigliato agli amanti delle serie shonen sportive e del ciclismo.
Sicuramente continuerò a seguirlo.
Yozakura Quartet: Hana no Uta
(Quartetto dei ciliegi serali: Canzone dei Fiori)
Adattamento del manga omonimo.
Akina Hiizumi e Hime Yarizakura vivono in una città al limite tra sogno e realtà, delimitata da sette pilastri che allo stesso tempo sono alberi di sakura. In questa città fiabesca, umani e youkai convivono pacificamente. A turbare la pace però c’è Enjin, un malvagio youkai che si è impossessato del corpo del fratello di Ao Nanami, amico d’infanzia di Akira e Hime. La serie inizia con un matsuri, turbato proprio da Enjin, che fa scatenare enormi pesci rossi in tutta la città, mentre una bimba sospetta osserva i nostri. In realtà la piccola non è quel che sembra, e sta complottando qualcosa con Enjin.
Torna lo strano gruppo di yozakura quartet! Dopo la prima serie col chardes più simile a quello del disegnatore del manga (ovvero Suzuhito Yasuda di Durarara!!), una volta che la serie è passata nelle mani della Tatsunoko, si è passati ad un chardes più carino e moe nella serie di 3 oav e anche per questa serie stagionale. Primo episodio molto carino e bene animato a parte qualche scena un po’ confusionaria.
Allegra la sigla iniziale che ci mostra i vari personaggi del cast e i possibili nemici dei questa serie! Bassa ma mossa la ending.
Cosa mi è piaciuto: gli elementi magici.
Cosa non mi è piaciuto: che Enjin sopravvive sempre! XD
Voto: 7 – Serie con elementi fantastici, magici e spirituali.
Consigliato agli amanti delle serie fantastiche.
Sicuramente continuerò a seguirlo.
Anche per questo giro credo sia tutto. Ci sentiamo la prossima settimana se sono uscite altre serie più interessanti! ^_-
sono veramente così tanti che non so quali vedere xD
Vedi le serie del tuo genere preferito!
Attualmente le mie preferite sono KILL la KILL, Log Horizon, Coppelion e Kyoukai no kanata.
Però anche Outbreak company merita tantissimo! XD