Questa è la terza ed ultima parte dell’intervista che ho fatto a Tatsuro Tonoki, presidente di e-talentbank, casa di produzione e promozione di talenti ed artisti giapponesi, nella loro sede a Shinjuku.
Dopo aver fatto una brevissima pausa in cui Tonoki-san mi ha chiesto di essere intervistato da lui a mia volta, come per una piccola vendetta, riprendiamo a parlare degli artisti giapponesi e del futuro di e-talentbank.
Shinji Kakaroth: Qualche anno fa sono stato al Japan Anime Live, che praticamente era un enorme spettacolo, per metà di proiezioni e per l’altra metà cover di sigle famose cantate da Piko, e anche spettacoli live con ballerini che facevano stunt impressionanti delle serie famose di Jump (Naruto, Bleach). Dato che vi occupate di talenti, vi occupate anche di produzioni simili, cioè balletti e coreografie spettacolari con stunt?
Erika Rossi: Il Japan Anime Live è stato quello che poi non ha avuto tutto quel successo che ci si era aspettato perché è stato mal promosso, giusto?
Shinji Kakaroth: Sì, avevano fatto come tappe Milano, Firenze e Roma, dove sono andato perché essendo pugliese era la tappa più vicina. A Roma l’hanno spostato dal Palalottomatica al Gran Teatro, un teatro più piccolo per delle scuse che si sono inventati, peggiorando la situazione, perché era anche difficile da raggiungere con i mezzi. Quindi vi occupate anche voi di spettacoli simili?
Tatsuro Tonoki: Adesso non possiamo rivelarti tutti i segreti della nostra compagnia, ma possiamo dire che al momento non ci stiamo occupando di cose simili. Indubbiamente è un campo che ci interessa moltissimo, proprio perché è collegando la musica giapponese con diversi aspetti che risulta più facile promuoverla all’estero. Uno degli aspetti è sempre quello di collegarsi al cool Japan, ovvero identificare gli elementi che all’interno di questo movimento hanno più successo per poi produrne uno spettacolo. Ma ci sono anche altri aspetti…
Erika Rossi: Gli ho riferito che il JAL non ha avuto molto successo, perché ho parlato con una delle organizzatrici che si erano un po’ lamentate della mancanza di promozione dell’evento.
Tatsuro Tonoki: Un altro errore molto grande che fanno i giapponesi quando vanno all’estero è che vogliono incaricarsi totalmente della produzione, mentre questo genere di produzione vanno lasciate anche al team italiano, per capire se c’è bisogno di un certo tipo di prodotto o di genere musicale, per cui indubbiamente la nostra posizione rispetto a questi eventi è che sono interessanti e importanti, perché sono un’ottima promozione per la musica oltre che per aspetti culturali, però è imprescindibile il lavoro sinergetico con agenti locali.
Shinji Kakaroth: Sempre riguardo la questione musica, abbiamo parlato di idol e k-pop, ma in diverse parti di Europa sono molto famosi dei musicisti e compositori come Yoko Kanno o Nobuo Uematsu, che compongono colonne sonore per anime, film e videogiochi. Voi nel vostro parco di autori avete artisti che creano colonne sonore per anime, film e videogiochi?
Tatsuro Tonoki: Al momento stiamo lavorando in questo senso con Shimamiya Eiko, che ha cantato le sigle della serie animata e dei videogame di Higurashi no naku koro ni.
Shinji Kakaroth: Ah! Higurashi no naku koro ni! Lo adoro!
Tatsuro Tonoki: Sono io il produttore di Shimamiya Eiko, che è una di questi artisti che hai menzionato, che si occupa molto di musica per i videogame e gli anime, ovviamente non solo di quello, ma è famosa in quel campo.
Shinji Kakaroth: Prima, su Facebook, mi dicevi che vi state trasferendo. Potete parlarci di questo trasferimento? E’ a scopo di allargamento e quindi un sintomo della vostra espansione in questo settore?
Tatsuro Tonoki: In realtà ci spostiamo perché abbiamo trovato con un timing splendido l’edificio che rappresenta un po’ meglio il tipo di lavoro che facciamo. Come avrai notato questo è un edificio molto formale, per cui queste sale riunioni sembrano quasi sale da investitori bancari, il che non è propriamente lo spirito dell’azienda, per cui ci spostiamo in un edificio che è tutto nostro ed ovviamente non è un edificio di trenta piani, ma di quattro piani. In cui abbiamo deciso di mettere uno studio di registrazione al primo piano sottoterra, al piano terra ci sarà un caffé, anche se poi in realtà sarà la business meeting room. E poi ovviamente gli uffici. Una sorta di multimedia center, per cui l’edificio non avrà solo la funzione di ufficio ed è un modo di pensare un po’ più creativo, visto che il nostro è un lavoro creativo e quando si fanno dei meeting, sfornare idee creative in un ambiente noioso e formale come questo è un po’ complicato.
Shinji Kakaroth: Potrebbe spiegarci il vostro nuovo simobolo? Non so se è una stella o il simbolo di sakura.
Tatsuro Tonoki: Chi si è occupato della creazione del nostro nuovo logo e la nuova icona dell’azienda è un team di creativi italiani, quindi è un prodotto made in Italy.
Erika Rossi: Che sono anche la nostra azienda partner, per cui quando si tratta di lavorare con la creatività e la qualità a livelli eccelsi, lavoriamo con il team italiano. Anche se ultimamente gli italiani non parlano tanto bene dell’Italia, in realtà abbiamo le menti artistiche più favolose ed anche il livello di qualità in termini di grafica e di web, nonostante le infrastrutture non siano così sviluppate come queste giapponesi. Anzi, a volte mi stupisce come si può lavorare col web in Italia, visto che è tutto così lento. Invece abbiamo applicato ad internet un lavoro molto analogico e artigianale proprio in Italia, quindi quando c’è da fare un lavoro molto importante, come il logo dell’azienda, oppure artisti che richiedono un’alta qualità, ci appoggiamo ai nostri partner italiani, che sono Welcome to my Mondo, una piccola azienda di Cagliari tra l’altro. Ci affidiamo a loro proprio perché sanno fare quello che qui in Giappone ormai non c’è più, che è per l’appunto un lavoro certosino e di qualità, applicato al digitale ma non solo, ovviamente. Per questo sono il nostro creative team di alta qualità. Poi per le cose un po’ più spicce ci affidiamo al team giapponese, perché anche se il Giappone è un grande paese produttore di anime e manga, purtroppo tratta malissimo gli artisti e anche gli stessi mangaka, che fanno un po’ pena per la vita che conducono. Per cui tutto quello che riguarda la grafica e il web design, in questo paese non è assolutamente apprezzato e non si dà il valore giusto, quindi scordatevi di venire a far carriera qui. A meno che uno non abbia prima successo all’estero e poi torni in Giappone.
Tatsuro Tonoki: Ci siamo!
Shinji Kakaroth: Ce l’ha fatta?
Tatsuro Tonoki: Welcome to my Mondo è l’azienda italiana con cui siamo partner e che ha realizzato il concept. ETB aiuta gli artisti a diventare stelle. Anche se i suoi affari sono globali, ETB è nata in Giappone. E il sakura è un simbolo che rappresenta in maniera profonda il Giappone. Il nucleo di questo design deriva dai kamon. ETB crea stelle + ETB è giapponese = Una stella futuristica / un sakura cibernetico è il simbolo che abbiamo scelto pensando che rappresenti meglio l’anima di ETB e come visione d’azienda. Lo abbiamo chiamato cybersakura.
Erika Rossi: Cybersakura è una parola che c’è rimasta anche un po’ impressa.
Shinji Kakaroth: Quindi c’avevo azzeccato, infatti alla prima occhiata avevo detto che sembrava un po’ una stella e un po’ il sakura. Se sono riuscito a capirlo ad occhio hanno fatto bene il loro lavoro.
Tatsuro Tonoki: Sì, sono molto bravi. I nostri partner creativi sono forti!
Shinji Kakaroth: Quali sono le tre cose più importanti del vostro lavoro?
Tatsuro Tonoki: Forse sono la sfida, nel senso di “rivoluzione”, quindi il coraggio di fare cose assolutamente nuove, la creatività e il network.
Shinji Kakaroth: La scaletta è proprio questa, dalla più importante?
Tatsuro Tonoki: Forse più che dare un ordine in scala, è meglio pensarla come fossero in relazione in circolo, per cui alla fine la sfida/rivoluzione è la forma mentis necessaria per fare questo lavoro, la creatività è lo strumento per realizzarlo, e il network è la base su cui far arrivare il lavoro.
Shinji Kakaroth: Siamo quasi ad Aprile, avete già qualcuno da portare a Lucca Comics & Games 2013?
Tatsuro Tonoki: Aprile è un po’ presto ragazzi, abbiate pazienza. L’anno scorso abbiamo fatto un tentativo e sinceramente abbiamo raccolto delle reazioni molto positive e quindi c’è andata un po’ bene, ma abbiamo anche capito meglio cosa vuole la gente.
Erika Rossi: Poi Lucca è un palco che, nonostante i fan siano splendidi, non è il classico festival giapponese, per cui stiamo valutando diverse opzioni perché ci piacerebbe rispondere alle richieste dei fan italiani, e dall’altra parte puntare sulla qualità perché il direttore del palco di Lucca, Gianluca Del Carlo, è piuttosto esigente ed è un personaggio nel mondo musicale italiano per cui non solo delle animesong, che sa ascoltare la musica. Quindi ci piacerebbe rispondere sia alle esigenze del pubblico che a certi standard di qualità che ci ha chiesto Lucca e che è giusto che ci chieda, perché non è solamente il festival più bello d’Italia ma è anche il terzo più grande del mondo.
Shinji Kakaroth: L’anno scorso è stato il secondo per presenze.
Erika Rossi: Ha superato Angulemme? Non sapevo che avesse superato Angulemme, sai ho anche partner francesi, ma non lo dicono.
Shinji Kakaroth: Sì, nonostante l’anno scorso sia stato più piovoso e l’anno prima fossero cinque giorni contro i normali quattro dello scorso anno, hanno fatto ancora più presenze.
Erika Rossi: Ah, ok.
Shinji Kakaroth: Ultima cosa. Sempre trattando di Lucca, all’ultima Lucca c’erano gli Za Goninbayashi, che avevano uno stile molto tradizionale. Avete degli artisti che suonano musica tradizionale?
Tatsuro Tonoki: Abbiamo un’artista che suona heavy metal con lo shamisen, e suona canzoni degli Iron Maiden. Abbiamo anche altri artisti simili che suonano il flauto giapponese, poi gli Za Goninbayashi lavorano anche molto all’estero, quindi bisogna vedere se questi artisti hanno interesse di andare all’estero o meno, ma comunque all’estero la musica tradizionale giapponese piace.
Shinji Kakaroth: E come si chiama questa artista, così dopo la cerco e sento un po’ come suona.
Tatsuro Tonoki: Ti mando direttamente il video.
Shinji Kakaroth: Bene, io vi ringrazio per questa intervista e per il tempo che mi avete concesso… che sarà un’ora e mezza o forse anche di più.
Tatsuro Tonoki: Ti ringrazio. Se ti va bene ora ti farei la controintervista.
Volete sapere che mi hanno chiesto nella controintervista? Allora mi raccomando, tenete d’occhio il sito e la pagina facebook di e-talentbank.
Voglio leggere assolutamente la controintervista XDDD
Shinji linkacela appena la pubblicano 🙂
No problem! XD