Intervista: Sakae Esuno autore di Mirai Nikki

Come vi avevo promesso ecco l’intervista che abbiamo posto a Sakae Esuno, l’autore di Mirai Nikki, attraverso la Star Comics, che come sempre ringraziamo del supporto che ci offre, fungendo come ponte tra gli autori orientali e i lettori occidentali.

Sono un grande amante di Mirai Nikki e grazie a questa opportunità sono riuscito a prendere due piccioni con una fava, ovvero togliermi delle curiosità personalmente e poter proporre le interessanti risposte a tutti gli altri lettori ed amanti delle opere del maestro Esuno, quindi bando alle ciance e partiamo con l’intervista!


Shinji Kakaroth: Per prima cosa vorrei sapere da dov’è partita l’idea di base per la creazione di Mirai Nikki? C’è qualche serie, romanzo o altro che l’ha ispirata particolarmente a creare una serie simile?

Sakae Esuno: Mi domandano spesso e anche se do una spiegazione sembra che non sia convincente e non so come fare ogni volta. Il capo redattore di allora mi chiese di creare un’opera con un tocco di suspense, dato che la mia opera precedente Hanako to Guuwa no Teller aveva avuto un buon riscontro e così voleva che continuassi con quello stile. Tenendo conto dell’idea del capo redattore, il mio redattore mi ha proposto un’opera in cui si raccontasse di scontri tra il protagonista e l’avversario che includesse anche il tema del rapimento. E’ stata dunque la redazione a darmi l’input iniziale.

Ho iniziato a guardare alcuni serie drammatiche ricche di suspense ma sono giunto alla conclusione che la storia del rapimento non era adatto ad un manga con pubblicazione mensile. Dal mio punto di vista, i manga con cadenza mensile durano molti anni e sarebbe difficile attrarre i lettori con una storia in cui il protagonista si scontra con un singolo avversario. Diversamente dal manga con pubblicazione settimanale, con quello mensile risulta più facile avere un buon riscontro dai lettori se la storia si conclude in una puntata, questo perché non tutti lettori comprano la rivista ogni mese.

Così ho deciso di scrivere una storia in cui gli avversari si scontrano tra loro in cicli abbastanza brevi. L’idea di combattere contro dodici avversari nasce proprio da qui. Il motivo per cui ho scelto “il cellulare” come oggetto chiave è perché tutti i lettori ne possiedono uno. Di solito inserisco un oggetto che attira la maggior parte della gente e in questo caso, si trattava proprio del cellulare. Quando mi fanno queste domande, penso che ci si aspetti una risposta come: “ho avuto l’ispirazione da qualche opera in particolare”, o simili, ma in realtà la trama è una cosa che si genera tenendo conto delle opinioni e delle richieste di più persone e di altre varie condizioni.


Shinji Kakaroth: Come eroina ha scelto un’anti-eroina come Yuno, bella, simpatica, una ragazza di buona famiglia apprezzata da tutti, ma in realtà psicopatica, yandere (un personaggio che sembra dolce e carino, ma in realtà ha una mentalità contorta e violenta) e stalker. Come mai ha scelto di creare un personaggio tanto complesso e deviato come cardine della storia?

Sakae Esuno: Perché secondo me questo la rende interessante. Penso che ogni persona ha una piccola parte cattiva nel profondo del proprio cuore. Una persona distruttiva è sicuramente pericolosa ma secondo me, che molti di noi hanno il desiderio di trovarsi in situazioni rischiose in compagnia di persone poco raccomandabili che fanno salire l’adrenalina. Ho dunque pensato che un personaggio come Yuno sarebbe piaciuto ai lettori.

Quando ho iniziato la pubblicazione di MIRAI NIKKI, ho scoperto che molte lettrici la ammirano e non me lo aspettavo, specie perché MIRAI NIKKI è pubblicato su una rivista per ragazzi e inizialmente il riscontro delle lettrici non era quantificabile. Anche se è pericolosa alla fine Yuno è ammirata perché comunque riesce ad amare in maniera profonda, forse è per questo che piace.


Shinji Kakaroth: Di contro, Yukiteru è un protagonista debole, incerto, insicuro e vigliacco, ma col passare del tempo e tutte le vicissitudini che gli capitano, finisce per prendere fiducia in se stesso. Come mai una scelta simile?

Sakae Esuno: Yukiteru rappresenta me e anche i lettori. In una situazione di pericolo, se fossimo studenti delle medie, quanti di noi sarebbero in grado di affrontare le difficoltà? È facile disegnare un protagonista che se la cava in maniera egregia,  ma è molto più difficile comportarsi in mondo reale. Disegno Yukiteru come un personaggio realistico. All’inizio non sarà in grado di affrontare la difficoltà naturalmente ma ne uscirà cambiato e soprattutto maturato.


Shinji Kakaroth: Parliamo di Deus. Come è venuta l’idea per la creazione di Deus e lo strana sfera seghettata che è il suo seggio di comando?

Sakae Esuno: L’idea di Deus è quella di “ucello che non vola via nonostante abbia rotto il guscio dell’uovo che lo conteneva”. Il trono sferico su cui siede sarebbe proprio quel guscio.


Shinji Kakaroth: Parliamo di Murumuru, assistente di Deus. Ho trovato davvero divertenti i capitoli omake dedicati a lei sia nel manga, che nell’anime e Mirai Nikki Paradox. Dall’aspetto sembra di nazionalità indiana, con la pelle un po’ scura e il bindi sulla fronte. Ha preso come riferimento qualche mito induista in particolare per la sua creazione? La trombetta che porta sempre al fianco ha un qualche significato simbolico?

Sakae Esuno: Murmuru è uno dei miei personaggi preferiti. Ha l’aspetto indiano perché semplicemente mi piaceva così. Murumuru viene da “murmur” uno dei “72 demoni Salomonici”. Anche la trombetta è stata ispirata dalla storia in cui si racconta che il demone “murmur” suonasse una specie di tromba per portare i fantasmi all’inferno. Nella mia opera, Murmuru era un grande demone ma ora Deus l’ha soggiogata e la usa come tutto fare. Non è stato ispirato dalla mitologia indiana.


Shinji Kakaroth: Parliamo degli altri 10 protagonisti della serie, ad esempio Marco e Ai mi danno un po’ l’idea di Bonnie e Clide, mentre Akise è un po’ sherlockiano. Per caso si è ispirato a personaggi in particolare per la loro creazione?

Sakae Esuno: Non sono stato influenzato direttamente alla “Gangster Story” Bonnie and Clyde. Quando ero piccolo leggevo sempre Sherlock Holmes, ma non penso che neanche questo sia stata un’ispirazione. Tuttavia anche adesso il genere di romanzi che preferisco di più sono proprio gialli.


Shinji Kakaroth: La trama di Mirai Nikki è molto intricata e piena di personaggi carismatici come Minene, che parte come una spietata terrorista dinamitarda, ma si dimostra molto più riflessiva e gentile durante il corso della serie. Aveva già pensato dai primi volumi che sarebbe stata lei la principale spalla del protagonista?

Sakae Esuno: Sì, l’avevo già pensato. In effetti c’è un motivo per cui l’ho impostata come la principale spalla del protagonista. Non volevo che la storia con un solo personaggio diventasse monotona e per questo mi serviva di aggiungere un altro punto di vista. È un trama standard in molte storie, in cui all’inizio si crea discordia tra il protagonista ed un altro personaggio ma quest’ultimo rimane e alla fine della storia diventano personaggi positivi. Anche Minene prende questa via, si potrebbe dire che sia la protagonista della storia alla rovescia.  Alla fine Minene è diventata il personaggio molto umano contro ogni mia previsione. Penso che questo tipo di personaggio funzioni per ché l’ambientazione da survival game rende labile il confine tra il bene e il male.


Shinji Kakaroth: Questa è una domanda un po’ strana… Su certe scene devo ammettere di essermi emozionato e aver pianto. Per caso quando ha finito la realizzazione di scene molto tristi e rilegge il capitolo, nonostante sappia come andrà a finire la faccenda, anche gli autori come lei si commuovono?

Sakae Esuno: Mentre disegno le scene più tristi a volte mi capita di piangere. E questo è un bene, perché se non ci riuscissi io penso che non ci riuscirebbero neanche i lettori! In generale dedico questa energia totalmente alla fase di creazione, quindi non divento triste quando rileggo. “Le scene che fanno piangere” sono molto difficili dal punto di vista della creazione dell’opera quindi se alla fine i lettori piangono, ne sono molto felice.


Shinji Kakaroth: Il finale dell’anime di Mirai Nikki si conclude prima di quella del manga, con una scritta che promette un nuovo progetto. Quella scritta finale si riferiva al drama, o c’è un altro progetto che sta ancora prendendo forma a nostra insaputa?

Sakae Esuno: Il nuovo progetto sarà svelato a breve, probabilmente quando sarà online questa intervista, sarà già stato annunciato. Certamente non mi riferivo al drama.

Shinji Kakaroth: Infatti attualmente è stata annunciata l’uscita di un nuovo volume, Mirai Nikki Redial, che verrà pubblicato in Giappone per il mese di Luglio, assieme ad un DVD con un episodio finale di 25 minuti. Sia il volume che il DVD mostreranno quel che è avvenuto alla fine del manga e dell’anime di Mirai Nikki. Il volume verrà ovviamente pubblicato dalla Star Comics.


Shinji Kakaroth: Oltre alla serie animata, ho seguito anche il drama di Mirai Nikki. E’ stato invitato a partecipare al progetto e alla stesura della trama?

Sakae Esuno: Ho partecipato molto alla serie animata, ma al drama no.


Shinji Kakaroth: Tra le sue opere ho letto e apprezzato Hanako to Guuwa no Teller, una serie che si basa su tante leggende metropolitane e storie di fantasmi. Le piace davvero così tanto l’argomento soprannaturale e disegnare combattimenti molto sanguinosi?

Sakae Esuno: Si dice che gli elementi di base dell’ intrattenimento di massa siano “erotico, grottesco e nonsense” e sto cercando di seguire queste linee introducendo molte scene di sangue anche se non molto paurose , perchè gli horror mi fanno abbastanza paura. Tuttavia il soprannaturale mi intriga e da bambino mi capitava spesso di leggere l’opera “YOKAI DAIHYAKKA” (Grande enciclopedia degli spettri) del maestro Shigeru Mizuki.


Shinji Kakaroth: Sto leggendo anche la sua ultima opera e sono felice che arriverà presto in Italia per Star Comics, Big Order. L’idea degli order e i poteri che hanno sono insoliti, mentre i personaggi sono più allineati con Mirai Nikki, sebbene Eiji sia di certo un protagonista meno gracile e più coraggioso di Yukiteru, mentre si possono trovare cenni di Yuno in Rin. Come è partita l’idea per questo manga di usare un protagonista simile?

Sakae Esuno: Quando creo una nuova opera, di solito riprendo l’atmosfera dell’opera precedente invece di creare qualcosa di completamente nuovo che a mano a mano si sviluppa in modo diverso. Quando ho iniziato MIRAI NIKKI, molte persone hanno detto che era molto simile alla mia opera precedente “HANAKO”, ma ora non c’è nessuno che possa affermare la stessa cosa, confondendo le due opere. Anche in BIG ORDER, la sottotrama è molto diversa da MIRAI NIKKI e la differenza si capisce pian piano.

BIG ORDER è una storia in cui il protagonista allarga il controllo da Kyushu a Tokyo per salvare la sorella. Ogni luogo ha una persona che usa un potere diverso ed Eiji dovrà abbatterli utilizzando il suo potere. Poi inoltre racconta la storia di come riesca a farsi anche molte amicizie. E’ molto più facile descrivere da dove nasce l’idea di BIG ORDER rispetto a MIRAI NIKKI. Se dovessi spiegarlo con una parola direi che si ispira ai servizi di localizzazione come Google o Foursquare. L’idea di prendere il controllo della terra viene da qui. Prima ho detto che di solito inserisco un oggetto d’interesse per la gente nei miei manga, in questo caso ho inserito l’interesse della gente verso le ‘zone’. Ci sono molte zone realmente esistenti e sarebbe interessante per voi leggerlo confrontandole con una carta geografica.


Shinji Kakaroth: Anche in Big Order troviamo una situazione romantica alquanto contorta tra Eiji e Rin. Ama davvero creare situazioni intricate di amore ed odio per i suoi protagonisti?

Sakae Esuno: Sì, mi piace. Altrimenti dove starebbe il divertimento?


Shinji Kakaroth: Qual è il suo sogno per il futuro?

Sakae Esuno: Non so se si tratti di un sogno ma… quello che mi manca attualmente è una brava moglie. Spero di trovare prima o poi una persona adatta a me (risata).

Shinji Kakaroth: Speriamo tantissimo che riesca a trovare la sua anima gemella e magari ad ottenerne ispirazione per continuare il suo lavoro.


Bene, l’intervista vi è sembrata interessante? Voi che avreste chiesto al maestro Esuno?

Aspettatevi altre interessanti interviste, prossimamente!