Za Goninbayashi: ospiti del LuccaComics 2012 per Ochacaffè!

Lo Hayashi è il genere musicale che fa da colonna sonora a tutti gli spettacoli tradizionali del Giappone, dal teatro Noh, Kabuki, Nagauta alle sagre e feste di paese.
Gli spettacoli comprendono flauto di bamboo e tamburo a mano in qualità di strumenti principali, talvolta accompagnati da voce e shamisen; i musicisti di questo genere siedono solitamente nella parte posteriore del palco, rivolti verso il pubblico. Flauto e percussioni rappresentano gli strumenti più antichi nella storia dell’uomo, usati da sempre nei rituali di preghiera o nel lavoro.

Lo stile Hayashi si inserisce proprio in questa tradizione di ensemble di percussioni e strumenti a fiato.
La musica composta da questi strumenti ha una parte fondamentale anche nell’arte scenica tradizionale: sono gli strumenti che più di tutti richiamano la sfera più tradizionale del Giappone. In particolar modo, il ritmo scandito dall’intervallo “ MA-間” è strettamente associato alla cultura giapponese, ne sono testimoni molti modi di dire che risalgono a tempi passati, come ad esempio『間は、魔に通ず』= “Ma” (intervallo) conduce a “Ma” (demonio, oscurità), due parole pronunciate allo stesso modo ma scritte con ideogrammi diversi. I suonatori di questa particolare musica, come anche gli attori del teatro tradizionale, vengono spesso da famiglie che si tramandano quest’arte da generazioni: i loro nomi d’arte sono presi dal nome della scuola.

Oggi cinque musicisti hayashi hanno formato un gruppo musicale che ha lo scopo di tramandare questa nobile arte.
Il loro nome è Za Goninbayashi (ざ 五人囃子) e il loro intento è quello di conservare questa tradizione diffondendola in tutto il mondo, mantenendo vivo lo spirito dei loro predecessori ma anche cercando di rinnovarlo con uno stile più moderno. Il mondo di oggi, caratterizzato dalla globalizzazione e dallo scambio tra culture, è molto più ricettivo di un tempo rispetto alla musica giapponese.

Gli Za Goninbayashi contribuiscono a dare maggiore attenzione al mondo musicale nipponico, affrontando una concezione troppo filo-occidentale o che lo vede troppo legato al passato: vogliono manifestare ciò che è cambiato nel corso del tempo nel loro paese attraverso una mescolanza di modernità e ricerca del passato.

Uta, tuzumi, taiko e fue sono gli strumenti usati nello hayashi, nati in tempi antichi in Giappone e tramandati fino ai giorni nostri.
Suonati dagli Za Goninbayashi, ci presentano tutte le possibili espressioni di questo stile, fatto di musica tradizionale con arrangiamenti nuovi. Il pubblico ha in questo modo l’occasione di sentire suoni propri degli antichi esibiti tramite musica pop.

Per questo motivo il gruppo collabora con artisti pop, come ad esempio ERIKO + DJ Shiru = K-ble Jungle… Questo è il moderno hayashi!
Gli Za Goninbayashi saranno quindi ospiti di Lucca Comics & Games 2012, domenica 4 novembre teatro San Romano, a cura di Associazione Ochacaffè!


L’ensemble degli Za Goninbayashi è composto da:

  • 剛 TAKESHI: Grande tamburo – Musicista alla costante ricerca del ritmo e dell’armonia, la sua esecuzione è molto energica. La sua passione per il taiko (tamburo tradizionale giapponese) è nata durante la sua infanzia, quando per la prima volta ad una festa tradizionale sentì il suono di questo tamburo: dal primo momento in cui ha maneggiato le bacchette del taiko, si è sempre impegnato nella sua interpretazione.
  • 貴 TAKA : Flauto di bamboo – La musica cristallina che esce dal suo flauto è sempre emozionante.
  • 仁 ZIN: Grande tamburo a mano e voce. – Leader passionale e istintivo degli Za Goninbayashi, che oltre alla musica si occupa anche di danza, doppiaggio e narrazione.
  • 幹 MOTO: Piccolo tamburo a mano – Interprete del teatro kabuki, conosce anche la musica tradizionale giapponese. Ha collaborato con tantissimi artisti interpretando sia la musica antica che moderna. Studia musica tradizionale sin dall’infanzia.
  • 陽 YO: Voce – Sebbene sia il componente più giovane del gruppo, il suo talento e la sua decisione fanno pensare ad un futuro importante nel campo della musica.


Voi ci sarete?


Fonte: cultura-giapponese.it