RiminiComix 2012: diario di un fotografo

Il RiminiComix, una popolare convention di rilevanza nazionale, è giunta quest’anno alla sua sedicesima edizione.

Facente parte del più generalista ed anziano Cartoon Club, il nome dell’evento si riferisce infatti più propriamente alla mostra mercato tenutasi dalle 17 alle 14 tra giovedì 19 e domenica 22 luglio.

Pomeriggi e sere erano così saturi di eventi, mentre le mattinate finivano per essere mantenute dagli innumerevoli cosplayer presenti. Non si può negare infatti che grande parte del successo di questa manifestazione sia merito delle esibizioni organizzate a partire dal 2004 dal gruppo cesenate BHC: grazie al loro format basato sulla sfilata libera e non competitiva essi mirano a garantire a tutti I partecipanti più attivi la stessa esperienza.

Il primo giorno, giovedì 19 luglio, è stato relativamente carente di eventi. Solo a partire dalle 21 sono stati proiettati sul palco anime come Ano Hana e Puella Magi Madoka Magica in collaborazione con il loro distributore italiano, la Dynit.

La festa iniziò davvero a scaldarsi il venerdì 20: a partire dalle ore 15 fino alle 21 circa si sono tenute le sfilate citate, ad iscrizione libera. È stato anche allestito un guardaroba e dei camerini. Ospiti d’onore quella sera sono stati gli Italian Sentai Subranger.

Fotografi fermi a parlare nella piazza
Giovanni Grigolo, Mario Denti ed Enrico Bertelli

Innumerevoli i fotografi presenti, dai professionisti ai semplici turisti, passando per chi si è ritrovato contemporaneamente con le passioni del cosplay e della fotografia! (nella foto: Giovanni Grigolo, Mario Denti ed Enrico Bertelli)

Complice anche l’estate stessa, raggiungere Rimini si è rivelata in sé una piccola sfida: I treni erano completamente stipati, causando ovvie difficoltà. Una volta scesi abbiamo atteso l’autobus, ed i risultati non si sono certo fatti attendere…

Cosplayer già vestiti davanti al bus per il RiminiComix

Dopo un viaggio in bus in condizioni appena più tollerabili, siamo giunti in viale Amerigo Vespucci, ad appena un centinaio di metri dal parco Federico Fellini, cuore del RiminiComix. Il nostro gruppo, allora interpretante personaggi del popolare videogame Minecraft, ha subito riscosso un grande successo tra il pubblico.

Cosplayer di Enderman (Minecraft), Shu Ouma (Guilty Crown), Steve (Minecraft) e Creeper (Minecraft)
Nella foto, un Enderman (Minecraft), Shu Ouma (Guilty Crown), Steve (Minecraft) e un Creeper (Minecraft)

Per quanto riguarda me stesso, ho semplicemente contribuito a formare quella particolare categoria di fotografi precedentemente citata armato di Nikon D3100 😉

Busto intero di Marco "Stab" Veronese, capo fondatore dei BHC (Best Horror Cosplay)

Rischiando di paragonare la partecipazione ad una convention estiva all’ultima impresa di Bear Grylls, affermo con serietà che anche solo essere semplici spettatori non è impresa per tutti. Il caldo si fa sentire e bere molto è una necessità fisiologica, a maggior ragione per chi soffre di sensibilità alle alte temperature. A maggior ragione per chi portasse un cosplay, non importa quanto semplice: come potranno testimoniare in molti, pure una parrucca è sufficiente per ostacolare in maniera rilevante il naturale raffreddamento del corpo.

Fino alla metà del pomeriggio di sabato 21 sono così stato tenuto impegnato dalla fotografia spontanea, “d’azione” finché Enrico non mi propose di fargli da assistente in un photoset:

Il fotografo Enrico "Taigermen" Bertelli mostra al soggetto la posa da assumere

Dopodiché mi indirizzai verso la tribuna, tentando di trovare un buon posto per riprendere le esibizioni sul palco.

Intorno alle 15:50 iniziò l’esibizione dello staff, come è tradizione in tutte le fiere BHC, questa volta con un curioso crossover tra High School of the Dead, Mortal Kombat e… Matteo Montesi!

Posa finale al termine della scenetta crossover tra Lollipop Chainsaw e Matteo Montesi. Seguire il link per il filmato.

Si susseguirono poi gli svariati iscritti secondo la classica forma degli eventi di cosplay, che prevede un tempo di permanenza sul palco proporzionale al numero dei partecipanti al gruppo e/o all’avere preparato o meno un’esibizione rappresentata o cantata — seguito poi al momento dell’uscita di scena dall’assalto quasi letterale di fotografi appostati davanti alle scale!

Cosplayer sul palco del teatro Novelli
Interno del teatro Novelli


Alle 18:30 scoppiò una tempesta di grandine. Per previdenza dei BHC riuscimmo a trasferire partecipanti, pubblico e guardaroba al vicino Teatro Novelli (segnato in rosso sulla cartina), e dopo cinquanta minuti di trasloco le esibizioni continuarono, terminando intorno alle 20:30 per fare posto ad una stregua di eventi notturni, tra cui il concerto di Clara Serina e La Flotta di Vega e la presentazione dell’album Time Machine da parte di Giorgio Vanni. Per i più resistenti, la vicina discoteca Io Club dedicò per tutta la notte una selezione speciale a tema

Mentre alcuni miei amici (partecipanti solo questo giorno) ritornarono a casa, noi stanchi, affamati e delusi dalle condizioni meteo decidemmo di raggiungere il nostro hotel, cenare e riposarci in vista di domenica 22.

Gruppo di cosplayer al termine di un photoset. In foto: Medusa, Stein, Black Star, Tsubaki, Mifune, Shinigami-sama e Maka (Soul Eater)

Il ritorno alla fiera intorno alle ore 10 si dimostrò problematico sempre per via dell’affollamento improbabile dei mezzi di trasporto. Nel nostro piccolo, il programma di domenica si rivelò molto simile, non fosse per l’avere organizzato un gruppo a livello interregionale a tema Soul Eater — mentre la tradizionale sfilata delle 4 fu preceduta da un’interpretazione di quaranta minuti a tema Hokuto no Ken, narrata dal doppiatore originale della serie animata Ivo de Palma.

Senza dimenticare la definizione precedentemente data di RiminiComix, non ci lasciammo sfuggire l’opportunità di visitare il mercatino, ovviamente tematico: manga ed action figure di ogni prezzo e dimensione erano indubbiamente i prodotti chiave, ma non mancavano nemmeno bigiotterie artigianali, passando per le spade giapponesi ed il retrogaming!

Super Nintendo Entertainment System ancora in scatola su un bancone del RiminiComix

Intorno alle otto di sera decidemmo quindi di ritornare a casa.


“Cosa mi è rimasto del RiminiComix”, potreste essere tentati di chiedermi.

Rispondo volentieri: oltre ad un Nendoroid di Hatsune Miku, che montai il giorno dopo per ragioni che tra poco appariranno evidenti, ad un altro di Shizuo Heiwajima regalato al mio amico ed organizzatore ritornai a casa con un carico pressoché senza peso e senza prezzo, ma implicante un lungo lavoro: quella domenica (anzi, quel lunedì) andai a letto alle 5 di mattina pur di completare la postproduzione delle oltre 950 foto scattate nel minore tempo possibile, e avendo lasciato lavorare il computer tutta notte mi sono potuto svegliare alle 10 con la bellezza di 781 (settecentoottantuno) foto caricate sul mio account Picasa, pronte per essere ammirate da tutti voi!

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