Ecco la storia di una povera sorellina che preferirebbe vedere il suo caro fratellino, un otaku di anime, morto, piuttosto che protrarre la sua esistenza come un dannato NEET, che ha fatto grande clamore online.
Senza contare che NEET, hikikomori (auto-reclusi) ed otaku sono considerati per la maggior parte la più bassa forma di esistenza in Giappone, in tanti si sono mossi coi loro commenti, solo per condannare l’esistenza da parassita del suo fratellone.
Ecco il post originale (che si pensa sia stato inviato dalla sorella):
“Ho un fratello maggiore che compirà 19 anni a Settembre. Alle superiori è stato un po’ bersaglio di bullismo, e ha lasciato la scuola per due anni. A quel punto gli è stata diagnosticata in ospedale una forma di fobia sociale. Dopo aver cambiato scuola, un giorno dopo ha già smesso di frequentarla, e da quel giorno non è più andato a scuola. Non so come comportarmi con lui. Non m’importa se non ha un lavoro a tempo pieno, ma vorrei che almeno si trovasse un lavoro part-time. Si fa dare la paghetta da nostra madre ogni mese e francamente vorrei che la piantasse! (A me non da nessuna paghetta!) Nostra madre non può neppure comprare tutte le cose che vorrebbe, e paga pure la bolletta telefonica che è piuttosto alta con tutte le chiamate che facciamo. E pretende pure che nostra madre acquistasse i BlurayDisc dei suoi anime, e nonostante gli abbia detto di passare ai libri, visto che i BrD sono davvero costosi, credo proprio che finirà per comprarglieli. Spreca 350$ di medicinali ogni mese, senza contare che lei gli paga anche la bolletta del cellulare oltre a dargli la paghetta. Non credete ci sia qualcosa di fondamente sbagliato in tutto questo? La nostra è una casa portata avanti solo da nostra madre, e c’è anche la mia sorella maggiore che vive con noi, che però ha un posto di lavoro. Mi sono appena diplomata dalla scuola media, ma grazie a mio fratello non sono riuscita ad andare alle superiori, mentre sto lavorando part-time ed allo stesso tempo studiando con un amico nella speranza di frequentare l’università. E’ dura stare a casa. Sono davvero felice che a volte esca, ma quasi sempre spero che non faccia più ritorno. Vorrei potermene andare per sempre, o almeno che mio fratello muoia. Che devo fare? Se non farò niente, potrei finire con l’impazzire.” |
Il verdetto sulla rete è ovviamente il solito “Meglio morti NEET!”:
“Di nuovo tu?”
“Pensa ai tuoi fratelli!”
“Spicciati ad ammazzarti!”
“Anch’io non sto messa così male…”
“C’è davvero gente che sarebbe più utile da morta.”
“I NEET sono i rifiuti della società.”
“Ci sono fin troppe madri che viziano questa feccia, no?”
“Che fareste tutti voi NEET e otaku di anime?”
“Tira fuori un bel cappio.”
“Dagli un po’ fuoco.”
“Vai a lavorare in una soapland.”
“Ucciderlo sarebbe un atto di pietà filiale.”
“Che razza di madre permetterebbe che questo interferisse con la vita scolastica della figlia?”
“Onestamente, dovrebbero ideare delle borse di studio o qualcosa di simile in modo da farle fare le superiori. Sta solo gettando tutte le colpe su suo fratello per i suoi fallimenti.”
“Vai a scuola! Anche se solo per poche ore! O sono tutte menzogne…”
“Anche se è stato preso di mira dal bullismo, il fatto che non è riuscito a riprendersi dimostra probabilmente che razza di rifiuto sia.”
“Ho sempre pensato che nessuno potesse giungere fino a questi livelli, ma un po’ di tempo passato su NicoNico mi ha letteralmente aperto gli occhi. E’ stato davvero scioccante…”
“Date la colpa a suo padre. Per averli abbandonati, probabilmente era un violento o un alcolista, così ha dovuto crescere questi bimbi adulti e lui e sua madre sono diventati coodipendenti. Sembra che sia tutta colpa sua, ma probabilmente non starà nemmeno pagando gli alimenti.”
“La mia famiglia è proprio come questa. Mia sorella sta sempre a chiedere soldi a nostra madre e se non le compra vestiti nuovi si mette a tagliare i vecchi, dicendo che la deprimono. E’ tutta colpa di nostra madre, che spreca soldi con lei al posto di maltrattarla.”
“Sarebbe più che giusto abbandonare una famiglia avvelenata a questo punto.”
“Costano così tanto le sue medicina? Quante pasticche sta assumendo?”
“Sembra fin troppo elevato…”
“Macché, l’unico modo per gli psichiatri di far soldi è vendere farmaci, quindi se ne fregano e te ne prescrivono un sacco.”
“Ma non credete che con quella cifra potrebbero avere un’assistenza migliore?”
“La madre è una feccia fatta e finita. Piantala di viziarlo!”
“Ma siamo sicuri che questa sia la sua sorellina?”
“Solo una donna sprecherebbe così tanto tempo a lagnarsi su Internet.”
“La tipa che ha scritto tutto questo papiro, sembra pazza quasi quanto lui.”
“Vedi di chiarirti con lui.”
“La povera gente non dovrebbe mantenere dei NEET. Dategli 80.000 yen e sbattetelo fuori di casa. Solo ai ricchi è concesso di poter mantenere i NEET.”
“Se la loro famiglia è così povera, perché comprare oggetti di lusso come cellulari e BrD? Dovrebbe preoccuparsi più di se stessa che di suo fratello e di sua madre, e mirare all’indipendenza.”
“Ma ha 19 anni, c’è ancora tempo per riprenderlo.”
“Ha solo 19 anni, il vero inferno deve ancora arrivare.”
“Tagliategli la connessione a Internet…”
Fonte: Sankaku Complex
Per me la colpa è della madre che lo accontenta in tutto.
Sono dell’idea che la morte non si auguri a nessuno, ovviamente è cresciuto viziato, la madre dovrebbe smettergli di comprargli tutti i suoi amati gadget e costringerlo a trovarsi 1 lavoro!
Da una parte è sbagliato condannarlo dall’altra sbaglia lui… La madre lo vizia troppo e questo ha portato a fin troppe felicità per il figlio… Se davvero lei volesse che il figlio cambiasse dovrebbe farlo lei per prima… Per la sorella: è un’emerita cretina. Non condannare la pena di morte manco al tuo peggior nemico perchè un giorno penserai: Ma che ha fatto di male per morire? e allora tutti risponderanno a tono le sue parole. Per il fratello: tu sei peggio di tua sorella… Ho capito che hai una fobia del c***o ma questo non vuol dire che altri devono soffrire a causa tua perchè porterai alla ribalta problemi ancora peggiori che condanneranno anche quelli che come te vivono una vita normale. -.-
Il problema è che la sorella vede la sua situazione come “mi sta rovinando la vita, meglio se sparisse”. Sono davvero combinati male da come descrive la loro situazione! -_-
Boh…sinceramente in molti penso stiano così a 19 anni, nel senso che o ancora non lavorano ecc (poi magari non sono malati del c***o come questo). Però a me pare pià infame la sorella a parlare così che altro..se mancano i soldi non gli si comprano le cose punto il problema non c’è piùXD
Pe me resta il fatto che i giapponesi come razza totale sono dei malati del cavolo…ma tanto loro stanno li dove sono e dove di sicuro non andrò maiXD
Certo che non li capisco i giapponesi: dicono che gli otaku sono la feccia del giappone ma ovunque si guardi ci sono insegne in formato anime. Perfino le aziende hanno delle mascotte formato anime. dico io, si lamentano tanto degli otaku e poi le loro finanze si basano su tale commercio. Quindi, che ci stano a lamentarsi se poi è la loro società ad invogliare alla creazione di persone esageratamente fan di anime e manga? piuttosto dovrebbero creare gruppi di sostegno per controllarsi nell’impulso degli anime (un po come si fa per i drogati o per i giocatori d’azzardo). Io credo che migliorerebbe meglio la società anzichè sputtanarli alla grande e invogliarli ai suicidi.
In fondo l’intera economia mondiale si basa su questo meccanismo. Il loro obiettivo è il consumismo.
Se le persone perdono il senno per anime, manga, videogames o qualche ragazzina kawaii che canta, è ovvio che il termine Otaku venga inteso negativamente, però.
Ogni cosa, all’esagerazione, è negativa.
Per quanto riguarda l’alto tasso di suicidi giapponesi, purtroppo, le cause stanno più alla base della società… e sono problemi più gravi che un semplice malato che si deprime e suicida per essersi chiuso in casa a fare l’eterno bambinone.
Puoi pur sempre coltivare una passione senza esagerare e avere una personalità evitando il suicidio solo perchè gli altri trovano i tuoi passatempi una cavolata… il mondo, in un modo o nell’altro, gira ovunque così.
Sì, la società moderna non ci aiuta affatto, ma dobbiamo decidere noi se lasciarci sopraffare dallo schifo che ci circonda o agire diversamente.
Questo ragazzo è senza dubbio un ragazzo problematico che necessita di aiuto, ma si è arreso dinnanzi ad un problema (bullismo) rifugiandosi in un mondo (otaku) in cui il suo egoismo e la sua nullafacenza rischia la rovina delle vite dei sui cari.
Impossibile giudicare un caso così grave solo da una lettera, però.