Ranma 1/2

Ranma manga

Ranma ½ è un manga scritto e disegnato dalla ormai famosissima Rumiko Takahashi, mangaka già ampiamente affermata in Italia grazie a serie ed omonimi anime di elevato successo quali Maison Ikkoku – Cara dolce Kyoko; Lamù, Inuyasha e, più recentemente, Rinne.
La Takahashi ha inoltre disegnato varie storie brevi e volumi unici, tutti per lo più editi da Star Comics.
Il manga in Giappone venne raccolto in 38 Tankobon dal 1986 al 1996.
In italia fu inizialmente acquistato dalla Granata Press, nel 1990, e successivamente comprato e pubblicato da Star comics in 53 volumi sulla testata Neverland.
A distanza di anni, nel 2001, la casa ha però deciso di ristamparlo e, nella nuova edizione, ha deciso di mantenersi fedele all’originale presentando 38 volumi.

ranma recensione

Ranma nibun no ichi © 1986 Rumiko Takahashi / Shogakukan Inc

Ranma trama:

Ranma Saotome è un ragazzo di sedici anni amante delle arti marziali, la cui esistenza viene messa a soqquadro dal padre, Genma Saotome, sin dalla nascita. L’uomo infatti, non essendo soddisfatto delle vicissitudini quotidiane, decide di sconvolgere la loro vita con un viaggio d’allenamento in Cina. Viaggio che finirà per scompigliare più di quanto già non sia la loro infausta esistenza.
Difatti i due, dopo la spedizione, si ritroveranno a non essere più gli stessi.
Il motivo? Facilmente riassumibile in due parole: Sorgenti Maledette.

Il nome, già di per sé un programma, dovrebbe invitare chiunque a starvi alla larga… chiunque tranne i nostri intrepidi e, decisamente stolti, eroi.
Spavaldi quanto incoscienti per l’appunto, i due iniziano l’allenamento senza ascoltare le raccomandazioni della guida cinese, la quale, non avendo successo, si rassegna all’inevitabile limitandosi a raccomandare loro di non cadere in acqua ma, ovviamente, tali raccomandazioni sono vane. Così non ci vuole molto affinché Ranma scaraventi il padre in una delle pozze caratteristiche del luogo, e all’urlo della guida che grida al disastro, il ragazzo lo tranquillizza dicendo che il padre ha ossa dure e che non morirebbe mai per tanto poco. Ma non sa ancora che quella semplice caduta stravolgerà la loro vita.

Dalla sorgente in cui è precipitato Genma Saotome, spunta fuori un enorme panda che attacca Ranma il quale, colto alla sprovvista e soprattutto incredulo alla rivelazione che quell’animale sia suo padre, viene a sua volta scaraventato in acqua, e ciò che esce dalla pozza in cui cade è… una bellissima ragazza dal corpo mozzafiato e dei bellissimi capelli rossi.
Ma Ranma non ha tempo per piangersi addosso e rivendicare la propria virilità poiché l’uomo, adattatosi perfettamente nei panni del mammifero, così come lo ha trascinato in Cina lo riporta in Giappone per far sì che si sposi con una delle tre figlie del suo migliore amico, nonché compagno di allenamenti, Soun Tendo, il quale finirà per mantenerli sostanzialmente…

La decisione è presa, il legame tra i due ragazzi unirà anche le discipline delle due scuole di arti marziali. Ma tale decisione, arrivata a casa Tendo tramite una cartolina che preannunzia l’imminente arrivo della stramba coppia, non è per niente ben vista dalla terzogenita di Soun, Akane Tendo che, tanto fiera quanto bella, non accetta nel modo più assoluto che qualcun altro decida per lei.
Di tutt’altro avviso invece è sua sorella Nabiki che vede la cosa come un divertimento. Al contrario la più grande, Kasumi, vede tutto ciò con un pizzico di apprensione.

Il gran fermento creatosi, però, si spegne non appena Genma e Ranma fanno il loro ingresso, poiché esso lascia il passo allo stupore più totale.
Difatti, al posto di chi si aspettavano, davanti agli occhi della famiglia Tendo appaiono solo un enorme panda ed una ragazza dai capelli rossi, e non certo un uomo e suo figlio.
Lo sconcerto è totale e solo Akane ne pare decisamente sollevata, tanto da sorridere alla coetanea dal viso imbronciato proponendole di divenire amiche.
La sua gentilezza colpisce Ranma che vede in lei una ragazza gentile e carina, anche se tale pensiero muta non appena la “futura fidanzata” scopre la sua vera identità, ovvero che è un uomo e, per di più, un maniaco!
L’equivoco nasce dal fatto che il ragazzo riacquista le proprie sembianze bagnandosi con l’acqua calda. Così, essendo stanco per il lungo viaggio fatto per arrivare a quella casa, accetta di buon grado di fare un bel bagno bollente, ignaro del fatto che Akane, finiti gli allenamenti, decida di farlo a sua volta. Convinta che Ranma sia una donna, entra nel bagno e… lo shock è assoluto.
Al posto della ragazza dai capelli rossi, si trova di fronte un uomo!
Un urlo, uno schiaffo e poi l’assoluto rifiuto del fidanzamento.

Ma l’odio che Akane nutre nei confronti dell’altro sesso non è del tutto immotivato. Essa, difatti, si trova ogni mattina a doversi scontrare e sconfiggere una cinquantina di compagni di scuola che vogliono avere un appuntamento con lei.
Tale, astrusa, stravaganza è opera di Tatewaki Kuno, il capitano della squadra di kendo, sempai di Akane e coetaneo della diciassettenne Nabiki Tendo.
Il ragazzo, infatti, ha stabilito che solo colui che riuscirà a sconfiggere la bella quanto forzuta Akane potrà arrogarsi il diritto di chiederle un appuntamento.
E così da allora quest’ultima si trova ad affrontare decine e decine di ammiratori, provenienti dai più disparati club.
Ma tutto cambia all’arrivo di Ranma. La voce del loro fidanzamento fa presto il giro della scuola, ed i pretendenti in poco tempo si fanno da parte.
Una situazione che non va per niente a genio ad Akane, la quale continua a rifiutare tale matrimonio, ma dalla quale finirà per trarne vantaggio.
Solo Kuno sembra non voler rinunciare a lei sfidandola, finendo però per scontrarsi spesso e volentieri anche con Ranma, che vede come suo acerrimo nemico, oltre che rivale dal quale viene sempre sconfitto. Ma è proprio in uno scontro che il capitano della squadra di kendo fa la conoscenza della “ragazza col codino” – come la chiama lui – che altri non è che Ranma in versione femminile.

La sua doppia identità, infatti, a scuola è segreta e fortunatamente, grazie alla sua stupidità, Kuno non si accorge che lei e il suo avversario sono la medesima persona.
Ma il ragazzo non è certo il solo grattacapo dei due “neo fidanzati”… Con lui c’è Kodachi Kuno, sorella del medesimo, che perde la testa per Ranma versione maschile, e che non fa che scontrarsi con Akane che vede come rivale, così come avviene per il fratello nel caso inverso.
Poi c’è Shampoo, una graziosissima ragazza cinese che ha giurato la morte di Ranma in versione femminile, poiché, essendo stata battuta da lei, secondo le leggi del suo villaggio la deve uccidere, e che deve sposarsi con Ranma ragazzo per il medesimo motivo.
Anche lei caduta nelle sorgenti maledette, si trasforma in graziosa gattina, di cui, però, il suo amato ha tremendamente paura a causa di un trauma infantile causato da un folle allenamento – ovviamente ideato dal padre. Dietro di lei c’è l’amico di sempre, Mousse, innamorato di lei sin da quando erano bambini, ma costantemente ignorato poiché troppo debole dato che non è mai riuscito a batterla. Per amore l’ha seguita alle sorgenti maledette, in cui è caduto nella pozza dell’anatra affogata.

O ancora vi è Ukyo, amica d’infanzia di Ranma e a cui Genma Saotome ha promesso in sposo il figlio in cambio di cibo e di cui la giovane, superato il trauma dell’abbandono non causato dal ragazzo ma dall’incosciente padre, è innamorata. Con lei fa poi la sua comparsa Tsubasa, una ragazza che… pare essere davvero innamora di Ukyo!
Ma anche Ryoga è un personaggio tanto strambo quanto divertente. Dal pessimo senso dell’orientamento, si perde in duecento metri quadri, e non è insolito che ritardi alle sfide dato che, per raggiungere il luogo dell’appuntamento, attraversa a nuoto la Cina per poi tornare in Giappone e giungere finalmente a casa Tendo. In uno dei suoi “viaggi” anche lui cade nella sorgente maledetta e, da allora, ogni volta che si bagna con l’acqua fredda assumerà le sembianze di un maialino nero a cui Akane si affeziona e a cui dà il nome di P-chan.
Sottoforma di tale animale, il ragazzo ha la possibilità di conoscerla meglio e, com’è prevedibile, ben presto s’innamorerà di lei approfittando spesso e volentieri del suo aspetto per starle vicino, ed ancora più precisamente tra le sue braccia!
Ma la cosa non è poi così un bene per il povero Ryoga dato che, stando con lei, volente o nolente finirà per conoscere ogni suo segreto…

Non meno importante è il dottor Tofu, un medico dalle capacità straordinarie che svaniscono al solo sentir nominare il nome di Kasumi, la sorella maggiore di Akane che, dopo la morte della madre, si prende cura della famiglia.

Come personaggi secondari poi abbiamo Happosai, maestro di Genma e Soun, un vecchietto pieno di energie e vitalità che però usa per poter spiare le ragazze e mettere spesso e volentieri Ranma nei guai; Obaba, la nonna di Shampoo, la quale fa di tutto per far sì che la nipote sposi il suo consorte e Kocho Kuno, padre dei medesimi fratelli nonché preside dell’istituto. Un uomo alquanto strambo, al pari dei figli… ma si sa, buon sangue non mente!
Questi i personaggi che creeranno i presupposti per un manga divertente e frizzante, pieno di colpi di scena, doppi sensi, intrighi, litigi, amori e, perché no, umor e suspance.
Un cult degli anni novanta che, personalmente, trova un affetto speciale nel mio cuore, poiché mi ha aperto la strada al mondo dei manga.

recensione manga ranma

Ranma nibun no ichi © 1986 Rumiko Takahashi / Shogakukan Inc

Ranma: Opinione personale

Ranma ½ lo catalogo tra i manga di poche pretese, ma allo stesso tempo decisamente fresco e divertente, il cui obbiettivo è unicamente quello di divertire il lettore. Non ha una trama precisa, bensì narra le vicissitudini dei due protagonisti che, ogni giorno, si trovano a vivere avventure surreali e sempre nuove, grazie ai personaggi bizzarri che lo popolano.
Non è difatti strano vedere un maiale nero litigare con un gatto ed un’anatra, né tanto meno scorgere un panda che porta sottobraccio una ragazza recalcitrante o un dottore che saluta i pazienti portandosi Betty -uno scheletro di plastica- sulle spalle.

Questa infatti è la normalità, come lo sono i battibecchi tra Akane e Ranma, gli scontri tra lei, Shampoo, Ukyo e Kodachi, e quelli tra Kuno, Ryoga e Mousse per la conquista dei rispettivi innamorati.
Ma non è neanche così strano vedere tali rivali allearsi per un bene maggiore… eliminare il vecchio Happosai!
Insomma, amicizia, rivalità ed amore si intrecciano, regrediscono ed evolvono in ogni volume, tenendo il lettore incollato ad esso per ben 53 mesi!
Ebbene sì, tanti sono i tankobon della prima edizione.
Tuttavia la Takahashi è talmente brava ad appassionare i suoi lettori e a trovare storie sempre nuove che, personalmente, avrei voluto che continuasse!

E’ stato bello vedere il dolce e delicato evolversi dei sentimenti dei protagonisti, e ben calibrati i ruoli dei cooprotagonisti e dei personaggi secondari. Inoltre l’ironia e la pazzia del manga lo hanno sempre mantenuto leggero, ma non per questo frivolo.
La Takahashi ha saputo ben equilibrare il romanticismo e la follia, la malizia e la perversione.
Sì, perché c’è anche un pizzico di depravazione in questo manga, la quale però viene splendidamente camuffata dall’ingenuità dei personaggi.
Difatti qualsiasi sedicenne che potesse trasformarsi nell’altro sesso ne approfitterebbe per carpire i segreti del corpo in quel momento in suo possesso, tutti tranne Ranma… il quale, al contrario, farà di tutto per sbarazzarsene!
E che dire di Akane? Bellissima, amatissima, ma che odia i ragazzi? Chissà se il nostro Ranma riuscirà a fare breccia nel suo cuore… o se sarà lei ad innamorarsi di lui…
Ed Happosai che non fa che spiare e toccare i seni altrui o rubare biancheria intima?

Ma tornando a noi… I personaggi che amo particolarmente, comunque, sono Ryoga, perché come me si perde ovunque ed è timidissimo, e Shampoo, tanto bella quanto perfida.
Però bisogna ammettere che ogni personaggio di questa famosissima serie saprà farsi amare, che sia per un pregio o per un altro… persino Kuno, non si può non adorare la sua stupidità!
Un manga che mi permetto di consigliare a chiunque voglia leggersi un bello shounen durante il tempo libero, e nel mentre farsi due risate.
Una pecca, perché c’è sempre una pecca, è il finale non finale che, come molti manga di quest’autrice, lascia quel pizzico di amaro in bocca, il quale però è lavato via dall’immaginazione che permette di crearselo.

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Ranma nibun no ichi © 1986 Rumiko Takahashi / Shogakukan Inc

Ranma: Edizione Star Comics

Per quanto riguarda l’edizione, personalmente ho la prima, quindi vi parlo di quella.

Premettendo che, avendo quasi quindici anni, i primi numeri sono ridotti un po’ malino causa prestiti e letture di un’intera classe… direi che è molto buona dato che ancora sono in piedi!
Le pagine non si sono scollate, si sono solo un po’ usurate.
Gli ultimi numeri invece sono ancora perfetti -ero cresciuta e avevo smesso di distribuirli in giro!-
Comunque direi che, come ogni volume della star, in quanto a resistenza non ha paragoni.
Per quanto riguarda il lettering invece -e qui si mette a dura prova la mia memoria- non mi sembra di ricordare sviste tali da far accapponare i capelli in testa -come invece sto notando in High school debut-

L’unica pecca era, ed è ancora oggi per molti manga Star, l’inchiostro il quale, ricordo, in più di un’occasione ha macchiato il foglio accanto.
Per il resto, una buona edizione direi.

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Ranma nibun no ichi © 1986 Rumiko Takahashi / Shogakukan Inc