Vi metto in allerta su un fenomeno sociale sempre più diffuso: il tatuaggio. Come per il piercing (ma ovviamente in minor misura), viene mal visto dalla società giapponese!
L’estratto che segue proviene dalla guida sul Giappone di Lonely Planet, casa editrice australiana riconosciuta tra le più affidabili.
Questa guida si preoccupa di mettere all’erta i viaggiatori sui pericoli che si possono incontrare quando si è giunti nel Paese delle meraviglie.
Non vi preoccupate: sono insignificati rispetto al nostro! Quindi partite pure tranquilli realizzando i vostri sogni. Ma…
Per i più giovani che non sanno bene l’inglese provo a farvi una sintesi da me parafrasata: ATTENZIONE AI TATUAGGI soprattutto se ne avete più di uno, potreste avere complicazioni a entrare alle vostre tanto desiderate terme.
Se ne avete, copriteli che è meglio per voi! Quelli che hanno i tatuaggi sono dei mafiosi: ovvero questo è quello che penserebbero i giapponesi di voi se li avete (aggiungete che siete pure italiani…).
In Giappone, farsi il tatuaggio è infatti lo ‘sport’ preferito dei mafiosi.
Le leggi nel paese del Sol Levante sono molto strette, potrebbero sorgere infiniti problemi. Il caso peggiore è logicamente quello di essere bannato forever.
Per farvi capire maggiormente la gravità: i poliziotti più anziani all’ingresso della dogana potrebbero facilmente giudicarvi male a prima vista, associandovi all’idea di un delinquente e quindi più indagini, maggiori controlli… Inoltre, esistono realtà, come alcuni locali, in cui non si può proprio entrare se si ha il tatuaggio.
Cosa c’entra la Cina?
Si, e’ vero… e’ capitato anche a me che non ci facessero entrare alle terme per i tatuaggi, pero’ a parte quel caso nessun problema! 🙂
nessun figlio in cina solo in Giappone X3 o almeno spero
Era per dire!^^;
oddio, stanno male i coglioni che fanno queste leggi!
Non è una legge: è un sentire comune!
certo che i giapponesi a volte hanno una mentalità ristretta. Mi ha sorpreso questa cosa che se hai un tatuaggio ti associano a un mafioso o.O
Ok,dico la mia…in quanto mia opinione,non voglio influenzare nessuno…CHE MAREA DI CAZZATE!
uhm…la traduzione è un pochino personalizzata… forse non solo un pochino. Comunque ho 7 tatuaggi, e in Giappone ci sono andato senza particolari problemi
Non voleva essere una traduzione. Se qualcuno vuole farla ben venga 🙂
vai al commento – KumiAkai 30 settembre, 2011 alle 21:53:37
Grazie. (:
PS. Riferito alla replica fatta a catto del 10 luglio, 2011 alle 10:23:44
Due miei conoscenti andarono in Giappone. Uno era il tipo con piercing e tatuaggi. Lo fermarono alla dogana, una notte in gattabuia ‘per accertamenti’, poi lo respinsero per un cavillo segnandogli *permanentemente* il passaporto come “persona indesiderata” (= non potrai mai più entrare nel paese). Un altro mio conoscente (americano) lavora in giappone come insegnante, ha un piccolo tatuaggio sul polso che deve coprire, pena licenziamento immediato.
Potrete dire che questa è mentalità ristretta, io credo sia solo sensato. A dispetto della dilagante moda nostrana, un tatuaggio è una violenza usata sul corpo. E lo dico da laico agnostico. Credo che una società *sana* non possa che disincentivare una simile pratica. Sino a poco tempo fa, da noi i tatuaggi erano cose da carcerati, o marinai senza casa e senza famiglia. Segni per persone ai margini della società. Che una cosa tanto marcia sia diventa di moda non è che un segno della decadenza e della disperazione che serpeggiano tra i nostri giovani. E’ una cosa su cui riflettere, e di cui rattristarsi. Un tatuaggio, il piercing, sono abnegazione del proprio corpo: questo è un fatto. Benché si possano mascherare alla coscienza sensibile come fregi estetici, nasconodo sempre un disagio psicologico di autoaccettazione del sé e del proprio fisico. Nulla di buono.
Ma tu stai male… che mente troglodita… perché mai dovrebbe essere violenza sul corpo? Anzi sia piercing che tatuaggi sono molto belli da vedere (senza esagerare con la quantità ovvio) e poi una persona con il propio corpo è libera di fare quello che vuole.
Sì, anch’io sono libera di tagliarmi un braccio XD Cmq basta vedere COME vengono fatti i tatuaggi per vederne la violenza. Poi ognuno fa liberamente ciò che vuole, io semplicemente metto al corrente che se poi dei giapponesi possono guardarci storto è una questione di differenza cultural-sociale.
Fino a qualche decennio fa il tatuaggio era visto come un simbolo di appartenenza a una categoria di persone o simbolo di qualcosa che nella vita lascia un segno… i maggiori tatuati erano marinai e galeotti.
Mentre in Giappone da secoli gli uomini della yakuza (la potente mafia giapponese) usano tatuarsi completamente il corpo lasciando libere sole le parti del corpo visibili quando completamente vestiti… in poche parole il tatuaggio è un segno distintivo e di riconoscimento per gli uomini della yakuza che però ovviamente si guardano bene dal mostrarli in pubblico. Ed è normale che un giapponese che veda un uomo tutto tatuato non abbia una bellissima impressione dopo che per secoli i tatuaggio è sinonimo di mafioso.
30 anni fa il tatuaggio era qualcosa di trasgressivo e alternativo, al giorno d’oggi per essere alternativo non bisogna avere tatuaggi che sono diventati solo una moda!
Sono d’accordissimo con te Shito, del resto non basta andare tanto lontano per accorgersi che anche da noi fino a una ventina d’anni fa il tatuaggio è sempre stato sinonimo di “galeotto”, “prostituta” e “drogato” (dato che molto spesso veniva usato per mimetizzare i buchi d’ago.
Ma a prescindere da questo tipo di giudizi, perchè lamentarsi se non sono ben visti in Giappone? Paese che vai, usanza che trovi! Se viene associato alla Yakuza ed è considerato un “filtro” per i malavitosi è giusto che sia così. Posso ancora tollerare i piercing (sull’orecchio e non in posti scandalosi), ma non li ho mai visti di buon occhio, non ho niente contro chi ne ha, ho molti amici tatuati, ma è qualcosa che reputo sgradevole, una maniera per rivinare la perfezione e l’armonia del corpo umano.
giusto Fraws ! ! !
Sei una grandissima testa di CAZZO, quindi secondo te uno non può fare quello che gli pare con il proprio corpo?
Non ho detto questo.
Piuttosto, mi faceva ridere che in internet la parola ‘tatuaggio’ venisse subito associata a ‘giapponese’.
vai al commento – KumiAkai 30 settembre, 2011 alle 21:53:37
Grazie. (:
Shito fatti curare da uno psicologo perché hai un forte disagio mentale, e questo si che va estirpato dalla società.
Se tu non fossi così ignorante potrei anche spiegare la cultura millenaria dietro al tatuaggio, ma con uno come te sarebbe tempo perso.
BRAVO SHITO, infatti, quasi tutti i tatuati fumano anche, mentre invece non tutti quelli che fumano sono anche tatuati. La realta’ e’ che a chi piace il brasile, la giamaica, cuba, ecc, diciamo che non puo’ trovarsi completamente a suo agio in giappone. Molto spesso chi va in giappone studia anche un po di giapponese . A chi e’ andato in giappone e’ piaciuta anche Praga , Vienna, la Finlandia
Chi va a Ibiza invece, diciamo non e’ un soggetto cosi “paziente”, e’ quindi mira subito all’esibizionismo, parlare a voce alta, fare casino , ecc. Quindi la questione non e’ i tatuaggi, ma la cultura. Laggiu 8 in Giappone) si parla a voce bassa, e’ considerata male educazione dare la mancia (al taxista, al cameriere, ecc). I giapponesi hanno capito chi sono i tatuati. Non che il tatuato sia necessariamente un delinquente, ma laggiù viene visto come un possibile soggetto strafottente, casinista, ecc. Non tutte le badanti Romene sono delinquenti, pero’ se ci fai caso , quando c’e una rapina in una casa o in una villa , e il complice e’ una badante, nel 90 per 100 dei casi la badante e’ romena o dell’est, e quasi mai una badante cinese o indiana o peruviana. Chiediti perché. Culture diverse
Ragazzi la Lonely Planet scrive tante di quelle minchiate ed esagerazioni da morire dal ridere… leggetevi uello che dice su roma, sui taccheggiatori e sui molestatori in autobus… roba da morire dal ridere XD
Bhè, insomma…dire che a Roma non ci siano taccheggiatori è come dire che in Gran Bretagna non esiste la monarchia X°
@Catto: Che Tatuaggi et similia siano belli da vedere, è tutta una questione di gusti personali (molti sono obbrobriosi).
Comunque Shito ha espresso una sua opinione (che condivido), non c’è bisogno di dargli del troglodita :O
eh già. A Roma (e mi dispiace dirlo) c’è di tutto…
a me i tatuaggi non piacciono già di mio,però non mi sembra giusto che ti associno ad un mafioso solo se hai un tatuaggio…
Ma.. ma voi state scherzando?? mi riferisco a Julius, a Fraws e Shito in particolare. Mi è già capitato una volta di sentire parlare una persona in questi termini riferendosi a modificazioni corporee.
Queste appunto modificazioni corporee non hanno alcunchè di violento. Julius “COME VENGONO FATTI” vuoi davvero sapere come vengono fatti in centri professionali? non mi riferisco ad un qualsiasi piercer/tatuatore macellaio, ma a quei negozi attrezzati al meglio, dove tu entri e ti sembra uno studio medico talmente viene curata l’igiene della stanza degli attrezzi e di qualsiasi cosa ci sia all’interno. Caro mio, mi spiace che tu la pensi in questi termini, non c’è alcun chè di violento in un tatuaggio, o in un piercing.
Ognuno comunque è libero di pensare ciò che vuole, ma scusate non sopporto dei commenti da persone non bene informate, e i giudizi personali che tentano di fare un quadro personale psicologico di tutte le persone che fanno quello ( in questo caso tattoo e piercing).
Ad ogni modo sono comunque dell’idea che paese che vai usanza che trovi, questo è normale e condivido, anche se magari con un po’ di dispiacere :/
Correggo che Fraws non centra, avevo inteso male il suo commento
Stai parlando con degli ignoranti che non vedono oltre il loro naso , tempo perso caro mio.
Io non condivido neanche usanze che trovi, se queste violano la liberta personale dell individuo
posso confermare che questa guida turistica ha detto una grande castroneria. Purtroppo il Giappone è visto un paese dalle mille stranezze….pertanto anche un luogo dalle strane regole! Errore! Il tatuaggio come “marchio della yakuza” – la mafia giapponese – NON è un marchio esclusivo della Yakuza (pensateci bene, se dovessero essere tutti mafiosi i giapponesi con un tatuaggio o più, il Giappone sarebbe il paese più mafioso del pianeta; ancor peggiore dell’Italia!!!). Ricordate solo che non scorre buon sangue tra americani e giapponesi (ce l’hanno ancora su con loro da Hiroshima e Nagasaki) pertanto si lanciano queste frecciatine di “razzismo”!! Infatti se siete in una qualcsiasi località nipponica, in caso di difficoltà, non dite mai, col vostro inglese da 3za media, che siete americani!! Visto che avete la fortuna di essere italiani, e loro adorano gli italiani (spacciatevi sempre per artisti, musicisti o scrittori), qui potete dare vanto del vostro paese d’origine! E vantatevi dei vostri tatuaggi, visto che attira tutto ciò che è made in italy, fate vedere loro com è il tattoo italiano!! Se vi beccate un bigotto che vi contesta qlc…sorridete, fate un inkino di cortesia e vedrete che non vi diranno nulla!!!! ^__^
si, condivido. non e’ un marchio exlusivo dela yakuza. Ho notato anch’io che non corre buon sangue tra giapponesi e americani, che non hanno dimenticato Hiroshima, e si lanciano sempre frecciatine. per esempio tempo fa nella metropolitana di tokyo c’era una immagine pubblicitaria ( del tipo pubblicita’ benessere ) che ritraeva un soggetto chiaramente americano seduto in malo modo e una scritta che diceva ” do it at home”. Per par condicio, in altri vagoni, c’era anche la foto di un giapponese e la scritta in giapponese. Ma e’ ovvio che il messaggio di invito alla buona educazione era rivolto agli stranieri. Poiche i giap sotto questi aspetti, sono culturalmente educati. Quindi e’ giusto che all’ufficio immigrazione ci sia una certa selezione. Il problema dei giap e’ che spesso sono un po ingenui e non riescono a distinguere Stefano da carmelo. Il problema non e’ solo i tatuaggi. E’ che dovrebbero includere anche altri parametri
non ho alcun problema. Tatuaggi e piercing li detesto.
Vado in Giappone per lavoro da 4 anni ogni 6 mesi , ho 6 tatuaggi ed un piercing… .
Mai avuto un problema sia all’ aeroporto che alle terme , nessun bouncer all’ entrata dei locali mi ha mai detto nulla .
Ma chi è che scrive queste idiozie , soprattutto c’è stato davvero in Giappone oppure si è limitato a visitarlo con Google Earth?
Isabella
BELLISSIMO, e inoltre in citta come Tokyo non si fuma.
I giap hanno capito che quelli che fumano , e che hanno anche tatuaggi, sono solo dei coglioni, anzi, molto spesso dei rompicoglioni. Anche a me darebbe molto fastidio se alle terme avrei a che fare con tipi tatuati. Ma basta gia notare il mondo dello sport. Quasi tutti i calciatori sono tatuati (la maggioranza in modo vistosissimo), invece i campioni di maratona ( o marcia ) raramente sono tatuati. Il motivo e’ molto semplice, per fare marcia o maratona, devi avere le palle, e i tatuaggi non servono per andare forte. I giocatori di calcio (e altri) usano i tatuaggi pensando di spaventare (ma spaventano solo i deboli), ma soprattutto fanno uno sport (o attivita’) dove non occorre vera forza fisica e mentale come in una maratona. Insomma i giap hanno capiuto che i tatuati sono animali stupidi. quindi si alle terme, ma solo insieme ad altri animali
Gerardo, l’animale stupido sarai tu e tutti quelli con una mentalità ristretta senza un bricciolo di cervello. Poi basta leggere il tuo commento per conoscere il vostro livello culturale!
Per maggiori informazioni: http://www.sil-blue.de/3_1_3.htm
ma che menate vi fate? sembra il blog del bigotto…tutti li a giudicare e catalogare gli altri, come se fosse facile, come se chi sta parlando è detentore della verità…io col mio corpo faccio il cazzo che voglio e se no ti piace stare vicno a me, vattene…ma questo non vuol dire che tu sia più intelligente, più bravo a fare l’amore, più pulito, più educato o più istruito…le persone bisogna conoscerle, questo blog di bigotti è paragonabile al razzismo di una volta: non sei uguale a me allora non vai bene. Chi ha l’orecchino è gay? Ti piacciono i fiori?
E se fosse la tua espressione da cazzone supponente quella sbagliata?
devo andare in giappone solo ke ho dei tatuaggi posso avere problemi
tienili nascosti e via u.u
sono stato in giappone con tattoo sul collo dentro un onsen…nn mi è stato detto nulla…e qui ho letto delle bigottaggini assurde…..poi per precisare….gerardo…a tokyo si fuma anche dentro qualsiasi bar o locale perchè ci stanno sale fumatori ovunque…solo nelle strade principali e dove ci sta la maggior affluenza di gente,
è vietato fumare mentre si cammina… e anche li ci stanno comunque apposite zone per fumatori…
Ma cos’è, la fiera del bigottismo?
Ora, premesso che in Giappone non ci sono mai stata -ma dubito altamente che la sua cultura sia poi tutta questa perfezione e ciò per un buon motivo: è un insieme di più fattori umani, che nascono da delle necessità e degli eventi storici ben precisi e quindi, come ogni cultura, ha i suoi pro e i suoi contro e tutti gli “aspetti oscuri” che per una persona non nativa possono sembrare barbarie da medioevo o atteggiamenti fin troppo futuristici-, qualche negozio di tatuatore l’ho visto… sinceramente la maggior parte sono meglio dello studio del mio dentista. Sì, poi ce ne sono alcuni che sembrano delle macellerie e ti verrebbe voglia di chiamare l’ASL, ma comunque sia oggi come oggi, chi si fa tatuare ha normalmente il buon senso di scegliere posti decenti.
In più un tatuaggio può essere una moda, insomma, pura estetica o un modo per essere accettati, ma può avere anche un significato: il nome di una persona importate, una frase speciale, un’immagine che ricorda un evento, ecc… Fare di tutta l’erba un fascio, riducendo ogni persona tatuata a pazzo psicolabile mi sembra bigotto, estremista, ignorante e anche abbastanza pericoloso.
Una persona può tatuarsi per centomila motivi differenti e, alla fine, sono fatti suoi: a me non danno fastidio, salvo proprio rari casi di tatuaggi osceni.
In più, come in Giappone i tatuaggi erano il simbolo della yakuza ed in Europa quello di galeotti e marinai, in altri paesi e zone del mondo erano quello dei guerrieri, assieme alla scarnificazione. Oggi invece è una moda.
Capita, la cultura non è una cosa statica, si modifica: una volta una donna non si sarebbe mai permessa di girare in pantaloni, oggi non ho una gonna che sia una nell’armadio e con me molte altre donne. Cos’è, sono un’essere contro natura come affermavano negli anni Sessanta? Su, per favore, cresciamo!
A questo punto, anche tingersi i capelli, vestirsi troppo aderente e troppo svestiti, truccarsi, ecc… dovrebbe essere considerato un atto contro il proprio corpo, eppure mi pare che molte donne -e pure molti uomini, ormai- vadano regolarmente dal parrucchiere e che ben pochi abbiano da ridire.
Oltre a ciò, secondo me, se davvero in Giappone il tatuato fosse visto così male, tanto da proibire l’accesso in alcuni locali o giustificare controlli della polizia più severi o addirittura poter giustificare il licenziamento in tronco, be’, si avrebbe un comportamento sbagliato. Il motivo è anche semplice: posto che ogni persona ha piena libertà sul proprio corpo e che un tatuaggio non è un valido motivo di discriminazione -più futile ancora dell’etnia-, qui si lede la libertà personale di ognuno. Se io mi tatuo non significa che sono una pazza con manie omicida o una ladra incallita o una drogata, né significa che io, rispetto ad altri, sia una disadattata sociale o che sul lavoro non possa rendere, ecc…, ed il fatto che mi si consideri tale e che mi si tratti come una criminale per un po’ d’inchiostro sulla pelle non è tanto diverso dal dividere gli autobus in posti per bianchi e per neri come nell’Alabama degli anni Cinquanta.
Comunque sia, visto e considerato che in Giappone non ci sono mai stata, spero bene che chi dice che sono tutte esagerazioni dica il vero, altrimenti sarebbe grave.
“Lo sport preferito dai mafiosi” ? va bene che non voleva essere una traduzione letterale, ma nel momento in cui traduci un testo straniero (perchè è quello che hai fatto) almeno riassumere i concetti in maniera un po’ più fedele sarebbe auspicabile. Pensa sempre a chi l’inglese non lo sa e che può trarre informazioni travisate. In questo modo si aiuterebbe l’utenza anche a disricarsi fra le fonti web approssimative e che sparano informazioni inaccurate a caso e chi invece diffonde informazioni veritiere e affidabili…
Scusate…primo in Giappone ci sono delle regole!poiché non siamo abituati alle regole pensiamo sempre che altri sbaglino. Se volete andare in un paese dovete adeguarvi, altrimenti ciccia.
Secondo. La grandezza di questa regola indica che tutti possono contestare ad un vero mafioso di entrare. Pensate sarebbe possibile in Italia. No!noi o saremmo ossequiosi o addio terme.
Non vi piace un paese che ha regole millenarie?
Cercate un’altra destinazione senza giudicare!
Punto.
Salutissimi.
“farsi il tatuaggio è infatti lo ‘sport’ preferito dei mafiosi”???!!
“sport” significa “sfoggiare”!
Ma si puó sapere cosa state dicendo? Premetto che rispetto ogni pensiero personale, ma sempre che esso sia costruttivo e fondato su una conoscenza dei fatti… In giappone il tatuaggio ha origini millenarie, oggi purtroppo viene associato alla yakuza, ma in realtà era l’elemento distintivo dei samurai e grandi guerrieri di un tempo. Per portarvi una curiosità, fino a poco tempo fa esistevano delle famiglie che da generazioni ricoprivano il ruolo di tatuatori nel paese del sol levante. Questi artisti dipingevano con aghi varie composizioni (sempre facenti parte della mitologia giapponese) sulla pelle dei valorosi samurai che con il tempi ricoprivano il proprio corpo. Quindi si puó perfino dire che in gippone il tatuaggio fino dai tempi antichi ricopriva un ruolo fondamentale nella cultura, non per via della mafia, ma più intrinsecamente delle radici della cultura giapponese. Per questo ritengo profondamente errato le considerazioni che avete fatto. Almeno per quanto riguarda il giappone e la sua cultura del tatuaggio…
lo scorso anno a Ottobre, ho avuto la fortuna di soggiornare 3 settimane in Giappone. E’ stato bellissimo ( come lo immaginavo ). Ci tornero’ tra qualche giorno. ho frequentato tanti hotel, tante terme, ecc. . In molti hotel ( nel sud ) i deplian dicono chiaramente che chi e’ tatuato non più accedere al bagno pubblico termale (nb, in molti hotel , anche 3 stelle, ecc, molte camere non hanno le docce, ma esiste il bagno pubblico termale, che per loro e’ anche una sorta di rito). Negli hotel sono abbastanza rigidi, mentre invece presso sorgenti termali in montagna , ecc, sono leggermente più flessibili. E’ capitato che un giorno un giovane giapponese con un piccolo tatuaggio abbia chiesto di entrare; ebbene, dalla reception di questo centro, ci venne chiesto a noi ( una ventina di persone – uomini e donne) se eravamo disponibili ad accogliere questa persona “diversa”. noi tutti acconsentimmo. ma se uno solo non avesse acconsentito, l’altro rimaneva fuori. In italia ( notate il diminutivo ) se qualcuno avesse negato l’entrata, magari gli avrebbero tagliato le gomme. Nelle strade (per lo meno quelle principali ) di giorno non si fuma (ma esistono aree apposta per fumatori) . Di contro, alla sera, soprattutto nei Pub o ristorantini a buon mercato, e’ difficilissimo trovare un locale per non fumatori. In quasi tutti i locali si fuma. Io non fumo, ma credo che una sala da the senza il fumo sarebbe come il cibo senza sale. Quindi mi adeguo, ma soprattutto ( ma e’ solo la mia opinione) fumare , o vedere fumare nelle sale da The , ecc, da’ un grande senso di liberta, certamente nocivo per la salute, ma per adesso non riuscirei a immaginare certi ambienti senza un certo “clima”. In questi ristoranti, la sera, non ci sono bambini, o minorenni. SONO A CASA A STUDIARE . Sono stato “ammonito” un po di volte per essere passato col rosso … a piedi. Mi adeguo, sono al loro paese. Nella recente alluvione in sardegna, si sono verificati episodi di sciacallaggio; invece durante lo tsunami No. datemi la vostra opinione. Mentalita’ diverse. Informatevi, non e’ vero che i tatuaggi sono solo associati ai mafiosi. la storia parte un po’ da lontano. Anni fa, nella zona di Hokkaido, al nord, marinai russi in vacanza , spesso facevano casino nelle sorgenti termali. Addirittura portavano alcolici, stereo alto volume, ecc. (un po come alcuni romeni in italia, ecc) . Un giorno , ad alcuni, fu negato l’ingresso. L’azienda termale fu accusata di razzismo, ecc. Perse la causa. Alcuni decenni fa, era scontato che non si entrasse alle terme con i tatuaggi, ma non c’erano cartelli che evidenziassero in modo inequivocabile il divieto. E cosi, grazie a questi russi, cartelli dappertutto. Perché avevano notato che il 90 per 100 di quelli che facevano casino erano proprio quelli tatualti. Durante la ultima confederetion cup in brasile, dei 23 convocati della nazionale di calcio giapponese, nessuno aveva tatuaggi, e solo UNO dei 23 era NON laureato.
nella nazionale di calcio italiana, sembra che solo buffon e qualcun altro, sia senza tatuaggi. I laureati sembra sia uno solo (chiellini). Verificate per favore. Insomma, li , la maggioranza pensa che i tatuati siano dei coglioni ( oltre che dei rompicoglioni ). Di contro ( a richiesta, vi invio articoli ), da quelle parti, i pochi tatuati si autodefiniscono Carnivori, e definiscono gli altri ( stragrande maggioranza ) solo degli Erbivori, ovvero persone che solo obbediscono cecamente, senza una propria personalita’, ecc. Sinceramente, nessuno dei due “gruppi” ha completamente torto. Sta di fatto che se li un giorno, alle terme, mi trovo un russo o un italiano , tutto tatuato, che grida, ecc, non avrei più motivo per andare in Giappone. Cosi come se un giorno proibissero completamente di fumare nelle sale da The, anche in quel caso, non avrei motivo per ritornarci. I primi europei ad arrivare in giappone furono i portoghesi verso il 1500. I giap li chiamarono I barbari del sud . Poi il Giappone chiuse completamente le ” frontiere ” dal 1650 al più o meno 1860. Chiedetevi perché !
Da viaggiare sicuri.it
http://www.viaggiaresicuri.it/index.php?id=322&tx_ttnews%5Btt_news%5D=9738
Avvisi particolari
Giappone
Diffuso il 27.07.2012.
Si segnala ai connazionali diretti in Giappone la severità con la quale le Autorità locali effettuano i controlli di immigrazione nei confronti di turisti stranieri in entrata, sia presso i maggiori aeroporti, sia presso gli scali marittimi. Ciò è avvalorato da reiterati casi di blocco alla frontiera registrati di recente a danno di turisti italiani, che non sono stati in grado di fornire alle Autorità d’immigrazione dettagli precisi sulle destinazioni del viaggio e/o sulle prenotazioni alberghiere, ovvero non hanno potuto esibire un biglietto di ritorno o anche contante sufficiente per la loro permanenza nel Paese (le carte di credito non vengono tenute in considerazione in tali casi).
E’ anche bene sapere che, laddove le Autorità d’immigrazione confermino il diniego all’entrata, il turista è chiamato a rifondere in toto le spese che l’Amministrazione giapponese deve sostenere durante il periodo di permanenza in frontiera del fermato, nonché a pagarsi le spese di acquisto di un nuovo biglietto aereo ovvero quelle dovute per il cambio della data di rientro di quello eventualmente in possesso.
Al fine quindi di evitare i rischi connessi con un diniego di entrata ed un’eventuale espulsione dal Paese, si consiglia ai turisti che non facciano riferimento a viaggi organizzati o agenzie di viaggio, di considerare attentamente l’opportunità di recarsi in Giappone, solo se in effettivo possesso degli elementi giustificativi predetti.
Bene. Il tatuaggio solitamente lo si fa per lo stesso motivo per cui si fuma. “Eh sai i miei amici fumano”, “Eh sai sono tutti tatuati”.
Avete voluto fare gli omologati? Bene. CAZZI VOSTRI!
GODO!
infatti, quasi tutti i tatuati fumano anche, mentre invece non tutti quelli che fumano sono anche tatuati. La realta’ e’ che a chi piace il brasile, la giamaica, cuba, ecc, diciamo che non puo’ trovarsi completamente a suo agio in giappone. Molto spesso chi va in giappone studia anche un po di giapponese . A chi e’ andato in giappone e’ piaciuta anche Praga , Vienna, la Finlandia
Chi va a Ibiza invece, diciamo non e’ un soggetto cosi “paziente”, e’ quindi mira subito all’esibizionismo, parlare a voce alta, fare casino , ecc. Quindi la questione non e’ i tatuaggi, ma la cultura. Laggiu 8 in Giappone) si parla a voce bassa, e’ considerata male educazione dare la mancia (al taxista, al cameriere, ecc). I giapponesi hanno capito chi sono i tatuati. Non che il tatuato sia necessariamente un delinquente, ma laggiù viene visto come un possibile soggetto strafottente, casinista, ecc. Non tutte le badanti Romene sono delinquenti, pero’ se ci fai caso , quando c’e una rapina in una casa o in una villa , e il complice e’ una badante, nel 90 per 100 dei casi la badante e’ romena o dell’est, e quasi mai una badante cinese o indiana o peruviana. Chiediti perché. Culture diverse
Premetto che ho letto tutto e non ho intenzione di entrare nel dibattito.
Vorrei andare in Giappone per la mia luna di miele e, onde evitare di imbattermi in situazioni spiacevoli, volevo chiedere qualche consiglio solo a chi ci è stato. Il mio futuro marito ed io abbiamo diversi tatuaggi, oltre ad evitare le terme ci sono altri comportamenti che sarebbe bene adottare?
Mi spiego, se ci sono 30 gradi dobbiamo necessariamente girare coperti, pena sguardi di disapprovazione?
Non mi interessa fomentare la discussione, sono solo alla ricerca di consigli.
Grazie.
si , ci sono stato due volte , 3 sett. nel 2012 e 3 sett. lo scorso dicembre ( da tokyo all’estremo sud ) . soprattutto voglio rispondere in modo neutrale. A shibuya ( quartiere di tokyo che dovrete assolutamente vedere), dove c’e quel famoso incrocio, un giorno ho visto passeggiare una coppia
, lei Giap, lui straniero. “Lui ” era alto, gambe pelose, MINIGONNA, tacchi a spillo. “Lei” vestita normale, un carattere un po maschio, guardavano vetrine ecc. Cerca di immaginare la scena. Io credo che a lui a roma lo avrebbero riempito di botte,insulti a non finire, ecc. A tokyo invece, una scena cosi e’ quasi all’ordine del giorno. E’ ovvio che non in tutti quartieri avrebbero potuto “esibirsi” cosi. In italia pero’, una coppia cosi troverebbe duro in qualsiasi zona. E’ ovvio che “Lui” non ha passato la frontiera vestito cosi. Eppure, una volta che passi, almeno per quanto riguarda i costumi sessuali, si e’ estremamente liberi. Ho trascorso un po di giorni in incroci cosi, ma non ho notato nessun tatuato, pero era ottobre e poi dicembre. Se c’era un tatuato ( o coppia di tatuati) credo li avrebbero guardati male ( oppure, diciamo con estrema diffidenza). non c’entra la yakuza, solo questioni di usanze diverse. Voi fumate? a quell’incrocio, in molte strade, ecc, potete solo fumare in apposite aree, mentre (specialmente la sera) in quasi tutti i locali (specialmente quelli tipici) si fuma liberamente. Io non fumo , ma e’ ovvio che non posso pretendere che quelli intorno a me debbano smettere di fumare solo perché io non fumo. E’ la loro vita notturna! e’ gia tanto che mi abbiano fatto entrare. In molti hotel, i tatuati non possono accedere al bagno termale. In molti posti, anche nelle aree giochi per bambini, i tatuati non possono accedere. Questione di usanze, culture diverse. In europa accarezzi un bambino toccandogli la testa. In Tailandia un simile gesto sarebbe una offesa terribile. Insomma, in giappone ( a meno che si soggiorni in un hotel per soli stranieri) i tatuaggi conviene coprirli (anche a 40 gradi). E anche dove vengono accettati, lo fanno solo per non passare per razzisti, oppure per motivi economici. E non e’ una bella situazione. Sorridono anche , chiedono anche quanti giorni state ancora, ma e’ un po come dire “quand’e che andate via”. Ho visto e fotografato tante persone con piercing, ecc, ma tatuaggi ne ho visti pochi. I tatuaggi e le persone che parlano ad alta voce sono le cose che più odiano. Se dovessi usare dei termini zoologici, diciamo, noi siamo cani, loro sono gatti . Semplicemente culture diverse. Che noia fossimo tutti uguali.
http://www.giapponizzati.com/2013/12/10/la-situazione-ad-oggi-sui-tatuaggi-giappone/
Neanche farlo apposta una giapponese: http://www.lastampa.it/2013/03/06/scienza/benessere/medicina/i-tatuaggi-possono-causare-complicazioni-simili-al-cancro-della-pelle-XPrhLy3tYU3bO4T0qhR0wM/pagina.html
Salve a tutti, avrei una domanda parecchio importante. Sto cercando di ottenere una borsa di studio, proprio per andare in Giappone a studiare un anno ospitata da una famiglia e frequentando le scuole superiori locali. Il problema è che io un tatuaggio ce l’ho, non è molto grosso, però si trova poco sotto al polso, quindi è facilmente visibile. Coprendolo con una fasciatura o con checchessia, posso comunque partire senza avere troppi problemi, soprattutto a scuola, o sono condannata a restare qui?
Lely, vai pure tranquilla. Ho letto commenti un po’ estremisti da ambo le fazioni. Diciamo che non sei condannata a non partire, ma sei condannata a non farlo vedere. Puoi sicuramente entrare in un parco, ma se vedono il tatuaggio, in molti non ti daranno confidenza. Non sono solo i tatuaggi il problema. Gia solo se un uomo ha la barba e magari e’ anche peloso, puo essere un problema. http://www.culturagay.it/intervista/136. Culture diverse. In certi paesi se sei conciato in un certo modo sei IN, vai poi in un altro paese e sei mal visto. Un dato per tutti, sei in america o mondo arabo, ecc, devi sempre dare la macia al taxista , al ristorante ,ecc. In Giappone dare la mancia e’ considerato male educazione. Vedi tu.
Vorrei solo dire una cosa,SONO TATUATO, MA NON FUMO, NON MI DROGO, non ho mai provato. È una cosa che piaceva a me ed ho scelto da solo, non perché i miei amici li avevano o meno, anche perché tra gli amici sono stato il primo. Sono uno che rispetta gli altri, a partire dal non fregare il posto al cinema ad un’altro ad non saltare la coda. Sul lavoro sono uno regolare e preciso. Questo riconosciuto da tutti! E ad Aprile andrò in Giappone! E se dovrò coprirò i Tattoo per non offendere la sensibilità degli altri per entrare in un bagno pubblico. Basta rispettare alcune regole di convivenza. Cosa che molti dei bigotti e perbenisti che hanno commentato non sanno rivolgere manco al vicino di casa!!
Ma allora come si fa per tutti i musicisti e i cantanti Visual-kei che sono ricoperti di tatuaggi? Ad esempio Tsuzuku, vocalist dei MEJIBRAY, è pieno di tatuaggi ma tutti lo venerano come una rock star normale e nessuno gli dice mai niente, anzi! Finisce addirittura su riviste apposite… per le persone comuni non va bene mentre per la gente famosa è tutto okay?