Rinne – Circle of Reincarnation

Rinne Circle of Reincarnation manga

Rinne è l’ultima fatica della maestra Rumiko Takahashi, edito in Italia dal 2011 da Star Comics e in Giappone a partire dal 2009 da Shogakukan (Shonen Sunday).

L’edizione italiana in classico formato da edicola shonen a 4,20€, con le onomatopee editate graficamente,  ricalca l’edizione tankōbon originale senze le pagine a colori della versione rivista.


Rinne Circle of Reincarnation trama

Sakura Mamiya da bambina mentre era ospite della nonna si perde nel bosco intorno a casa. Dopo una settimana torna sana e salva ma da quel momento riesce a vedere i fantasmi.

Ormai liceale conduce una vita per quanto possibile normale con l’unico desiderio che prima o poi gli spiriti possano lasciarla in pace.

Quando un giorno finalmente si presenta a scuola il suo compagno di banco che era assente dall’inizio dell’anno, scopre che non è un ragazzo comune né il solito spirito che solo lei vede: in realtà è una specie di shinigami, un comune umano, anche se ha i capelli rossi, che però ha la capacità di rendersi invisibile e che sopporta il gravoso compito di dover liberare dai loro rimorsi gli spiriti rimasti sulla terra per poter loro far trovare la pace e ritornare nel circolo della vita-reincarnazione prima che si trasformino in essenze maligne… al prezzo di più o meno 500 yen!

Un incontro voluto dal destino di due persone accomunate dal dover aver a che fare con gli spiriti, che si rivelerà fondamentale per entrambi, che ben presto avranno bisogno l’uno dell’altra nel proseguire delle loro avventure.

L’ultima fatica di Rumiko Takahashi è ancora una volta un manga che attraverso storie ad episodi dove Sakura e Rinne “vanno a caccia” di spiriti divenuti maligni, racconta un rapporto a due; due esistenze inconsapevoli del loro ruolo, del vero significato del dono che hanno e di ciò che il destino ha programmato per loro.


Rinne Circle of Reincarnation considerazioni finali

Leggendo oggi Rinne senza aver dimenticato i primi lavori di Rumiko Takahashi, in particolare Maison Ikkoku, Lamù e One Pound Gospel, non si può fare a meno di avere la conferma della parabola aimè discendente del compartimento narrativo dell’autrice iniziata con il secondo terzo di Inu Yasha.

Sin dal primo volume, procedendo con la lettura, si assapora un retrogusto di già visto. La non originalità sia delle vicende, dei personaggi principali, dell’ambientazione e del concept di base della storia è nella sua evidenza il più grande difetto, e non da poco, di Rinne, che nasconde in seno un serio rischio di noia col procedere della trama. Ad oggi dopo 6 volumi, ancora manca un punto di svolta che possa fargli risalire la china.

Una riproposizione di canoni di successo (molto più italiano che giapponese a dire il vero), consigliato al lettore non memore delle opere precedenti e al “takahashiano” convinto che certamente apprezzeranno in toto Rinne – meno il mio giudizio suppongo –, che potrebbe invece deludere il pubblico “medio” in cerca di qualcosa di nuovo pur rimanendo in ogni caso meritevole di una chance… nel dubbio leggete il primo volume che troverete in offerta a 1,90€.