Intervista a Lucia Biagi. Fumettista italiana di Torino.

Noi di nanoda abbiamo scovato, grazie al nostro utente Alex Miyamoto, una ragazza fumettista di Torino che è riuscita a pubblicare una delle sue opere tramite la casa editrice italiana Kappa Edizioni. Ecco l’intervista che le abbiamo fatto:

Intervista a Lucia Biagi

Nanoda: Puoi presentarti ai nostri lettori?

Sono Lucia Biagi, in arte Whena abitante di Whenaworld, vecchia lettrice di fumetti, giovane disegnatrice e sarta allo sbaraglio.
Ho un sito whenaworld.com, tanti blog e gallerie che non aggiorno mai, attualmente zero animali domestici e ne sento la mancanza, ma in compenso ho una nuova, brutta ma accogliente, casetta in affitto a Torino e una fantastica fumetteria in cui perdermi.

Nanoda: Abbiamo visto che hai pubblicato per la casa editrice Kappa edizioni il volume PETS, hai realizzato altre opere oltre a questa?

I miei altri lavori sono principalmente storie brevi che mi sono autoprodotta ed ho distribuito da sola. In alcuni casi ho collaborato a dei progetti di gruppo ma sempre nella realtà dell’autoproduzione a cui sono molto affezionata.

Nanoda: In PETS, come mai hai usato questo tema con dei criceti?

I criceti sono bestioline simpatiche, agitate e facilmente soggette a morte improvvisa, perchè non incentrare una storia su di loro?

Nanoda: Ci puoi descrivere PETS in 3 (o 4, 5) parole?

Pets è un’autobiografia a fumetti con elementi fantastici. E’la storia di una ragazza che deve crescere e non sa quello che vuole.

Nanoda: Della crisi che sta coinvolgendo anche il mondo del fumetto, cosa ne pensi?

C’è una crisi? Io non mi sono accorta di niente, il fumetto è un mondo così sfigato che non riesco ad immaginarmi come possa andare peggio!

Ovviamente scherzo, ho da poco una fumetteria libreria, non ho termini di paragone rispetto alla situazione di alcuni anni fa, ma credo che se questa fantomatica crisi è ovunque è normale che si faccia sentire anche in questo ambito. Spero che i prodotti veramente validi continuino a esistere e che, tirando tutti la cinghia, si sopravviva a questo marasma. Io stessa, sin da piccola, fra comprare i fumetti e fare merenda, sceglievo i fumetti… e fare merenda mi piaceva parecchio!

Nanoda: Come ti sei avvicinata al mondo del fumetto e come ci sei entrata?

Comprai Devilman e altri manga della granata press che uscivano negli anni novanta.

E’ tutto cominciato per caso ma è stato amore a prima vista, non ho più smesso di leggere fumetti anche se ho cambiato genere e tipologia.

E insomma, dagli anni novanta, ho cominciato a disegnare perchè volevo fare fumetti miei.

Quando incrocio per sbaglio qualche mia opera del periodo scuola media/liceo ho i brividi, di terrore!

Poi mi sono iscritta ad un corso di disegno alla Kappa Edizioni e da quel momento ho pensato di poterne fare seriamente (ihihih) una professione.

Nanoda: Cosa ne pensi del concetto comune di molte persone: fumetto/manga = per bambini?

Credo che il problema nasca a monte, quando i manga in Italia non c’erano ancora. Il fumetto è sempre stato associato a Topolino o, quando va bene, a qualcosa della Bonelli. Non c’è una cultura di base, i lettori estemporanei la considerano lettura di bassa qualità. Non capiscono che il fumetto è un mezzo, come il cinema o la scrittura, con cui puoi proporre qualunque messaggio, con qualunque tono e scopo finale.

Certe volte temo che “la gente” associ i manga al fumetto erotico… non c’è limite al peggio.

Nanoda: Che tipo di fumetti di appassionano? Leggi manga? Se sì, quali titoli ti appassionano di più?

Ultimamente leggo più graphic novel che manga, ma ci sono ancora cose che mi piacciono molto. Primo su tutti, Solanin e tutto quello che Inio Asano ha creato. Mi stanno piacendo molto Nodame cantabile e All rounder Meguru. I manga che ho preferito in generale sono Rough di Adachi, Nausicaa, L’immortale, Koibito Play.

La collana Manga San della Kappa edizioni che ha proposto molti titoli validi…

Ora su due piedi non me ne vengono in mente altri, domani mi mangerò le mani per essermene scordata qualcuno… 20th century boys e tutte le opere di Urasawa! Eccolo, mi è venuto in mente!

Nanoda: Cosa ne pensi di siti come Nanoda.com?

Che dire, offrite un servizio utilissimo per i lettori e appassionati… e anche per chi, come me, ora si ritrova a dover rispondere a domande difficili di clienti esigenti! Grazie di esistere! 🙂

Ringraziamo la simpatica Lucia Biagi per l’intervista!