Lo Sguardo Sinistro della Luna

C’era una volta una civetta triste e sola. Era così triste e sola perché era posseduta da una maledizione, qualsiasi essere vivente su cui posasse gli occhi moriva all’istante. Per arginare le continue morti, Uhei, un cacciatore esperto, decide di affrontare la civetta con la sua ex-moglie, la sacerdotessa Chieko. Nonostante il cacciatore riesca ad affrontare e ferire la civetta, non riesce a dargli il sajinawaseru, ovvero il colpo di grazia nel gergo dei cacciatori, giacché un convoglio di militari appare dal cielo e requisiscono la civetta, sparendo poi nella notte, lasciando il cacciatore ferito e sua ex-moglie morta senza prestargli alcun aiuto.

Tredici anni dopo, a Tokyo avviene un incidente, una portaerei americana, diretta nel sud-est asiatico, si schianta contro una banchina ed il corpo di autodifesa che si reca sul posto scopre che tutti i membri dell’equipaggio sono morti in circostanze misteriose, con sangue esploso dai vari orefizi, esattamente nello stesso modo in cui la civetta di tanti anni prima uccideva. Questo perché la civetta, chiamata dagli americani Minerva, è riuscita a liberarsi dalla gabbia in cui era contenuta ed ora è libera di seminare morte per tutta Tokyo, che si trasforma ben presto in una città fantasma anche a causa dei mass-media, che finiscono per trasmettere in diretta tv lo sguardo assassino della civetta.

Per riuscire ad arginare la situazione e le perdite, il governo giapponese, esortato dalle alte sfere americane, convoca il cacciatore che tredici anni prima era stato il solo a colpire la civetta, con lo scopo di uccidere la bestia assassina. Kevin e Mike, il primo membro della CIA e il secondo della Delta Force, sono stati appunto inviati a prendere il vecchio Uhei come consigliere, ma il vecchio è ancora forte e troppo testardo per sottostare ai capricci degli stati uniti, che hanno combinato questo pasticcio. Sarà per intercessione della figlia adottiva, Rin, che il vecchio accetterà di portare a termine l’impresa che si era prefissato tredici anni prima.

Nonostante la storia della maledizione che uccide a vista sia un po’ bislacca come idea, il soggetto è comunque interessante e ben sviluppato. La descrizione del legame tra il vecchio scontroso, decisamente ancora arzillo ed allenato per i suoi anni, e la figlia adottiva è davvero toccante. Il tema principale della serie secondo me è proprio il grosso muro che c’è tra passato e presente, tra innovazione e tradizione, tra l’uomo e la natura. Il finale della serie da’ parecchio da pensare a mio avviso.

L’edizione proposta dalla J-Pop è eccellente, come al solito, con sovracopertina e pagine a colori in carta patinata.