Riflessioni di varie persone di spicco nell’ambiente manga e anime italiano sulla reale o meno crisi del settore. Riproponiamo quest’articolo con l’aggiunta di altri pareri e nuove impressioni. Da Castellazzi a Star Comics, da Colpi a Magic Press, per finire con Gualtiero Cannarsi.
Recentemente grazie a un articolo di Davide Castellazzi è tornata in auge la discussione, sempre più precisa con numeri e nomi, sulla situazione del mercato manga in Italia. Per questo abbiamo deciso di riproporre alcuni nostri vecchi articoli con l’aggiunta di nuove interessanti opinioni che a distanza di un anno fotografano la situazione in fieri.
Articolo di Davide Castellazzi – 10 gennaio 2010:
Il 2009 è stato per il mercato dei manga un po’ problematico. Innanzitutto la crisi ha investito anche questo settore. I manga vendono meno di quanto generalmente si pensi. Checchè ne dicano alcuni, molte serie non arrivano a vendere mille copie (addirittura ne vengono stampate solo mille copie). Dati che si riverberano anche sul mondo degli anime, basti considerare che DeAgostini che lanciava in edicola circa sei collezioni di anime l’anno nel 2009 è uscita con una sola collezione, quella di Ken, e ha aperto il 2010 col rilancio di una vecchia, Lamù. Comunque, il 2009 ha visto l’ingresso in campo di vecchi e nuovi editori con i manga. Ci si aspettava molto dai “grandi”, ma sia Rizzoli che Mondadori sono stati deludenti (e sono arrivati solo nelle librerie di varia). La prima pubblicando un volumetto di Jiro Taniguchi a un prezzo esorbitante, la seconda lanciando un manga un po’ insipido di cui nessuno pare essersi accorto. Ci sono stati anche scossoni, come il passaggio dei Kappa alla GP Publishing che ha inaugurato una linea manga di cui, sinceramente, non ho capito bene le linee guida e che, a parte alcuni titoli, non sembra avere riscosso grandi entusiasmi. E il 2010? Nuovi editori scalpitano per fare il loro ingresso nel mercato e, a giorni, dovrebbe essere ufficializzato un nuovo, piccolo, scossone. Resta l’incognita più grande, i dati di vendita finalmente saliranno o continueranno a scendere mentre il mercato procede a frazionarsi con un centinaio di titoli in uscita ogni mese? Chi vivrà, vedrà… LEGGI L’ARTICOLO
Sempre Davide Castellazzi – 28 gennaio 2010:
Le magagne cominciano a venire a galla… Dai distributori giungono voci di dati di vendita disastrosi dei titoli Planeta DeAgostini e Giochi Preziosi. La cosa, sinceramente, non stupisce viste le scelte fatte. Inoltre, i Kappa abbandonano la nave che affonda (il piccolo scossone di cui si parlava), ma sembrano essersi già attivati per altre iniziative. Così ora ci si chiede quale “rotta” intraprenderà la nave GP (mentre per la nave Planeta da tempo si è capito non esservi rotta). Nubi scure si addensano all’orizzonte, la tempesta non è ancora esplosa in tutta la sua furia… LEGGI L’ARTICOLO
Sempre Davide Castellazzi – 29 gennaio 2010:
Ma guarda, come sempre lettori ed editori di fumetti sono molto, ma molto suscettibili. Le due notarelle sulla crisi dei manga hanno sollevato un mezzo vespaio e mi hanno procurato anche una bacchettata sulle dita da parte di GP. Vediamo di chiarire un po’ di cose. Innanzitutto non sono “apocalittico” (cosa di cui mi hanno accusato alcuni lettori), semplicemente mi limito a dire che il re è nudo e se gli altri non vogliono vederlo peggio per loro. Lavorando nel settore conosco in dettaglio i dati di vendita di quasi tutti, non me li invento. Poi faccio mea culpa se non stato chiaro, sono bassi quelli di tutti, inclusi Star e Planet Manga (e altri che non cito), non solo Planeta e GP. Semplicemente ci si aspetta che editori con un potenziale maggiore vendano un “pizzichino” di più, cosa che in molti casi non è stata. Riguardo ai “Kappa che abbandonano la nave che affonda” era solo un’immagine figurata. Non intendevo dire che i Kappa sono scappati o che hanno deciso loro di lasciare GP piuttosto che viceversa, semplicemente sottolineavo che c’è stato un “divorzio editoriale”. E su questo divorzio, assolutamente legittimo, se vogliono facciano luce gli interessati, oppure non la facciano è un loro diritto anche questo. Per quel che riguarda GP, poi, ritengo che una persona competente come Francesco Meo possa portare avanti una linea editoriale, anche manga, in modo più che buono. Non solo, sottolineo che GP non è in crisi e che, anche come lettore, confido che porterà avanti i manga che ha avviato. Anzi, ne sono certo, visto che la separazione coi Kappa non risale a oggi eppure gli albi continuano a essere tradotti e pubblicati. Mi sia però consentito poter esprimere la mia opinione, come editor e come lettore, che mi porta ad affermare che la situazione manga non è rosea. Non solo perché il Paese è in crisi (e quindi per motivi che nulla hanno a che fare con i fumetti), ma anche perché quasi tutti gli editori si affollano nello stesso segmento di mercato, talvolta anche con idee confuse. Poi se qualcuno ritiene che stampare 1.000 copie di un titolo e venderne meno sia sintomo di buona salute, beh, contento lui contenti tutti. […] LEGGI L’ARTICOLO
Parere di Giovanni Bovini per Star Comics – 3 febbraio 2010:
Scrivo queste righe in qualità di editore di Star Comics per rispondere al messaggio lanciato da Davide Castellazzi sul suo blog. Ho avuto il piacere di leggere le sue sagge considerazioni e non posso che concordare con il suo pensiero. Solo i ciechi o gli stolti possono ignorare la realtà che stiamo vivendo. Il mercato è saturo e non lascia spazio alle illusioni. I grandi colossi che in questi ultimi anni si sono affacciati nel settore del fumetto, hanno trovato un terreno difficile in cui far attecchire le proprie radici. Probabilmente se fossero intervenuti qualche anno fa, avrebbero ottenuto un risultato migliore. Riguardo alla faccenda delle vendite, fortunatamente Star Comics non si trova nel baratro descritto da Castellazzi e la quantità di copie vendute supera ampiamente le mille. Certo è che sono ormai lontani i tempi in cui, anche le testate non considerate di successo, raggiungevano comunque le 20.000 copie di venduto. Quello che ci aspetta in questo 2010 non è facile da interpretare. Le ragioni che hanno spinto questo piccolo mercato al collasso sono molte, soldi che mancano, troppi titoli tra cui i lettori sono costretti a scegliere e la mancanza di qualcosa di innovativo che coinvolga nuovamente il pubblico, sempre più specializzato e attento, ma anche distratto da nuove tipologie di intrattenimento. Il tempo ci dirà quale sarà il destino che ci attende e chi dovrà sopravvivere a questa tempesta. Nel frattempo non ci resta che continuare a lavorare con impegno e sperare che la situazione migliori.
Opinioni di Alberto Galloni di Magic Press estratte dalla nostra intervista – dicembre 2009:
[Nanoda.com] Cosa ne pensi del mercato italiano odierno dove a fronte di una crisi economica l’offerta anziché concentrarsi e consolidarsi, magari puntando sui titoli di qualità, si è vista una scelta opposta, un puntare sulla sovrabbondanza?
[Magic Press] La sovrabbondanza è dovuta alla ricerca di visibilità. Il problema non è editoriale soltanto, riguarda tutta la filiera. È una cosa che avevo già notato ai tempi della Free Books quando insieme a Grey iniziarono a uscire anche i titoli orientali di un altro editore. Grey di Yoshihisa Tagami (grande autore e gran titolo) era da solo e quindi l’editore che lo pubblicava diventò automaticamente un piccolo editore secondario di cui “si può fare a meno”. Il concorrente, invece, iniziò a pubblicare sempre più titoli tanto da sembrare un grosso editore “che non può essere ignorato”.
Attualmente escono anche 120 volumi manga in un mese che sono molti più di quelli che la rete di vendita può gestire (forse ancora non sono troppi per i lettori, tuttavia sono molti più di quelli che un negoziante medio può tenere sugli scaffali). Il lettore medio, a sua volta, vuole entrare in negozio, sfogliare le novità e decidere sul momento cosa comprare e cosa no. L’editore, quindi, per vendere ha bisogno di arrivare sullo scaffale delle novità (e magari venire messi più in evidenza dei concorrenti) e tenta di conquistarsi lo spazio aumentando l’offerta.
[Nanoda.com] Pensi che questo atteggiamento sia il classico risultato di chi avendone la disponibilità cerca di sovraffollare l’offerta, potendo sopportare le perdite, sperando di conquistare mercato sulle ceneri degli altri piccoli editori che non possono avere grosse passività, e quindi, a crisi terminata, rinascere più grandi di prima?
[Magic Press] Nessuno vuole snellire la propria offerta perché il posto che libera un editore viene occupato da qualcun altro l’istante dopo. E, ripeto, il problema è di visibilità, lo spazio fisico sugli scaffali è poco e viene gestito in base all’editore italiano che lo pubblica (tot spazio va all’editore X, tot va all’editore Y e così via).
Il mercato manga non è entrato in crisi adesso, è sempre stato in crisi e continuerà a esserlo fin tanto che non si restituirà lo scettro al vero e unico re del mercato: il contenuto. Se lo spazio sugli scaffali venisse gestito in base al titolo pubblicato, gli editori non si gonfierebbero come pesci palla pur di farsi vedere da negozianti e lettori, e probabilmente l’offerta sarebbe molto più snella (nessuno sentirebbe la necessità di 15 manga al mese per fare numero).
Tuttavia io mi sento di citare Eraclito: panta rei. LEGGI L’INTERA INTERVISTA
ARTICOLI 2009
Giorni fa Federico Colpi (direttore d/visual) ha pubblicato nel suo sito un interessante articolo riflessivo sulla crisi odierna del settore manga. Di seguito vi riportiamo un estratto.
Cosi’, ogni incontro con gli altri editori oppure occasioni di festa come il premio annuale dei manga indetto dal Ministero degli Esteri nipponico, diventano solo tristi appuntamenti in cui editori che fino a qualche anno fa si vantavano di raggiungere vendite inimmaginabili in qualsiasi altro paese del mondo ora si tastano il polso a vicenda e si scambiano sguardi apprensivi e costernati, quasi a voler fare un conto alla rovescia di chi l’anno prossimo ci sara’ ancora e chi invece non ci sara’ piu’.
L’aumento del petrolio e il conseguente aumento della carta, combinati a un crollo delle vendite, stanno mettendo in ginocchio l’industria del manga: Shueisha, Shogakkan e Kodansha che annunciano l’una dopo l’altra la chiusura di testate importanti (Jump mensile, Young Sunday, Magazine Z…); periodici che cercano di reinventarsi dandosi una nuova veste grafica (Jump SQ di Shueisha, che ha fatto gridare al miracolo quando il primo numero, aiutato da una splendida copertina, e’ arrivato ristampa dopo ristampa a 600.000 copie, per poi tornare vittima dell’indifferenza del grande pubblico dopo meno di un anno); profeti che annunciano una rivoluzione che portera’ i manga a diventare prodotto da leggere solo sui telefonini, ma il cui ottimismo non viene ancora confortato dai dati…
Cosa sta succedendo ai manga? Non ci vuole molto per capirlo: basta entrare in un treno… […] LEGGI PER INTERO L’ARTICOLO
Subito dopo è apparsa, nel suo blog, la risposta di Davide Castellazzi:
Se questa rubrica non si intitolasse “Mumble… Mumble…” potrei intitolare questo pezzo “Apocalisse Manga”. Amo il catastrofismo, ma veramente di ciò si tratta? Smetto di essere nebuloso e comincio a spiegarmi. Un pezzo di Federico Colpi, sul sito d/visual, dipinge una drammatica situazione dei manga in Giappone. Evito di fare considerazioni specifiche sull’interveneto (comunque leggetelo, è molto interessante) e, sollecitato da alcuni amici aggiungo qualche nota personale (giuro, lo faccio perché sollecitato, ultimamente la mia pigrizia ha il sopravvento sul mio egocentrismo).
Sono circa due anni che sostengo che il mercato dei manga in Giappone è in grave crisi. Non si tratta di una mia fissa, ma di osservazione della realtà. Non solo le riviste chiudono, ma basta andare in metropolitana per constatare che i pendolari… […] LEGGI PER INTERO L’ARTICOLO
Infine anche Gualtiero Cannarsi, anch’egli nel suo blog, ha dato il suo parere. Eccone l’estratto:
Recentemente, Federico Colpi (un nome che dovrebbe essere ben noto a chi segue il mondo del manga e degli anime in Italia) ha pubblicato sul sito della sua compagnia un articolo, diciamo un editoriale, davvero notevole. Si tratta di un’agile ma ben focalizzata disanima sulla situazione del mercato del manga in Giappone, e poi anche all’estero, giocata su alcuni punti cardine della questione, mirabilmente legati fra loro nella trasversilità di industria e società. L’articolo, la cui lettura consiglio caldissimamente a tutti gli interessati del settore, lo trovate qui.
Di seguito, e credo giustamente, si sono avute alcuni commenti sia da operatori del settore, sia dagli appassionati nostrani. Davide Castellazzi, altra persona attiva nel mercato italiano dei manga sin da tempi non sospetti, ha scritto un breve post sul suo blog, dove essenzialmente ripercorre e conferma le tesi dell’articolo originale di Federico, senza a mio avviso espanderne i veri gangli di interesse culturale. Infine, anche il sito animeclick ha riportato notizia di entrambi gli articoli, rispettivamente qui e qui, dando spazio ai commenti dei lettori. Mi sono sentito anch’io di commentare in quella sede, e ora riporto anche qui le mie impressioni… […] LEGGI PER INTERO L’ARTICOLO
Estraggo a questo merito, da un’intervista pubblicata sul nostro sito in esclusiva, la risposta di Cristian Posocco di Flashbook a una domanda molto simile. (leggi qui l’intervista per intero) […]
N: Cosa ne pensa del mercato italiano? Le sembra anche a lei come ultimamente si parla che si sia oramai raggiunta la saturazione e che anche per questo talvolta la qualità finale del prodotto sembra non essere un docet?
FB: Citando il filosofo: pessimismo & fastidio!
Che si sia raggiunta la saturazione è un dato di fatto.: la verità è che da molto ormai l’offerta supera di gran lunga la domanda. Il fatto che ci siano editori che nonostante questo moltiplicano il numero delle uscite non deve trarre in inganno: questo non è, come a un’osservazione superficiale si potrebbe pensare, indice che mercato il mercato è sano e assorbe nuovo materiale, ma è una tattica commerciale ben precisa che non ci pare il caso di illustrare. Ci limitiamo a dire che, a nostro avviso, non può che portare danni all’intero movimento. L’aumento costante dei prezzi, ad esempio, ne è una conseguenza. L’omologazione dei titoli e il conseguente disinteresse dei lettori dopo un certo tempo pure.[…]
Preso da smania vorrei lasciare anche il mio parere a questa discussione.
In Italia e nel mondo i quotidiani hanno tutti il proprio sito web dove tutti possono leggersi le notizie immediatamente e comodamente; nonostante questo il cataceo è ancora venduto, non è affatto “morto”.
Perché i manga e i fumetti in generale non dovrebbero anch’essi modificarsi secondo ciò che la tecnologia comanda?
Manga leggibili su internet direttamente, pagando ovviamente, sulla falsa riga di quel che fu Buzzer Beater di Inoue; dirò di più perché non sviluppare un tool fisico apposito? Uno schermo touch screen pieghevole delle dimensioni di un manga standard, leggero e versatile. Uno si compra questo oggetto va a casa, si collega all’ “Itunes dei Manga”, scegli il volume che vuole, se lo scarica, se lo mette nella sua memory stick e quest’ultima se la mette nello schermo prima descritto. Tranquillamente andando a spasso può leggersi centinaia di volumetti manga a scelta!
Così il formato cartaceo morirebbe definitivamente? Non credo proprio. Si verrebbe a creare una fisiologica differenza che in Giappone già esiste tra chi legge le riviste contenitore e chi si compra anche l’edizione a Tankōbon, ossia l’utente che vuole solo leggersi una storia probabilmente verterà sul pratico formato digitale, mentre l’utente collezionista continuerà tranquillamente a comprarsi il volumetto, magari limitato!
Infine cosa non di poca importanza si avrebbe un buon risparmio della preziosa carta…
photo by jcortell
Cavolo, non sapevo ci fosse tutta sta crisi anche per i manga °_°
Certo c’era da aspettarselo mi sa… però che peccato!
Io penso che sia anche per il fatto (come detto negli ultimi paragrafi) che ormai tutti leggano i manga su internet… e nessuno, o quasi, li compra più visto che può trovarsi le scanlation on-line comodamente da casa e GRATIS… anche se in tutta sincerità non so come facciano…
Io preferisco di gran lunga averli in mano e leggerli per bene, invece che perderci gli occhi sullo schermo e scorrere di qua e di là con lo scroll XD me rompo e chiudo…
Quindi W la carta… U_U
[QUOTE-START]Inuchan @ 25/09/2008 – 14:29 – Cavolo, non sapevo ci fosse tutta sta crisi anche…[QUOTE-END]Quoto in toto Inu
cmq anche io preferisco averli cartacei piuttosto che leggerli sullo schermo^^
La tua riflessione per quanto possa a primo acchito sembrare sensata non è fattibile per dirsi motivi.
La progettazione di un tale apparecchietto avrebbe dei costi troppo rilevanti perchè si trasformi poi in una hit commerciale, ossia deve avere un prezzo basso e avere il consenso dell’utenza.
Anche se puoi sperare di immaginare di blindare nei modi più impensabili i contenuti all’interno di un file da abbinare al lettore (e già qui le magagne sono mille), alla fine avrai comunque un file che verrà girato e rigirato da chi i contenti li vuole leggere ma non li vuole pagare. Metti poi che malauguratamente trovano il modo di sbloccare i contenuti, è successo anche alle canzoni di iTunes per rimanere nel tuo esempio (e apple non è certo l’ultima arrivata in campo di tecnologia), alimenteresti un giro di pirateria che si mangerebbe via tranquillamente tutti i tuoi guadagni.
Anche ammettendo che il tutto abbia successo, avresti un mercato per il cartaceo a prezzi sproporzionati perchè le tirature sarebbero basse e si avrebbero titoli come One Piece a 10 Euro, rendendo ancora più elitario e costoso comprare i volumetti.
Se c’è un motivo per cui gli editori giapponesi tentennano nel salto verso le piattaforme di digitali (cellurari internet e co) probabilmente è proprio perchè temono le pessime ricadute che avrebbe nei loro incassi la pirateria che già ora per loro non è sicuramente facile da gestire e ridurre.
my 2 cents
Grande Bax!
La tua risposta effettivamente fa riflettere. Come tu dici, l’argomento è molto delicato e sono proprio curioso di vedere come si evolverà il futuro.
Faccio presente che Bax fa parte dello staff di italymanga.com del quale sono un fan, quindi andate a visitarlo! (Spero non ti spiaccia la pubblicità XD)
Grazie per il commento, a presto!
Semmai si dovesse arrivare ( spero mai) al manga digitale, sarebbe la fine dei VERI manga, quelli cartacei, che uno può averli in bella mostra a casa… e poi, se i giapponesi faranno questo salto nel vuoto, la pirateria ci sarà e, mi dispiace ammetterlo, i pirati avranno fatto bene, perchè gli editori hanno rovinato il G.S.M (il Grande Sogno Manga).
Non metto assolutamente in dubbio che ci sia una crisi nel settore, la quale è costante anche nel Giappone stesso. Però mi sorgono dei dubbi: se questa crisi è così pressante, perchè continuano a nascere nuovi editori? Perchè una casa editrice come la Panini ci dà manga con prezzi assurdi invece di edizioni economiche a 3,90€ / 4,50€? Perchè gli editori annunciano tanti e nuovi manga ogni anno?
@Kamui.83
Quello che hai scritto è molto interessante: sono le domande che anch’io mi sono posto, ma non ho trovato una risposta convincente.
Si potrebbe pensare che ogni casa editrice sia alla ricerca “rifornire” una determinata nicchia, e così tenta di proporre vari titoli allo scopo di testare il mercato.
Chi lo sa, sarebbe bello fare una “tavola rotonda” con tutti gli editori, ma temo che questa sia pura utopia 🙂
Le case editrici sono diversi anni ormai che si lamentano della saturazione del mercato (che poi, chi è che lo satura?), ogni anno con toni sempre più cupi, ma io non vedo alcuno sforzo per cambiare le cose.
Vero… Però a primo acuto in Italia con la nascita di nuove case editrici e annunci continui di nuove serie è facile domandarsi “Ma dove è sta crisi?”
Poi se arriva il “manga digitale” altro che innovazione…una rovina a mio parere…rovina per chi ama collezionarli, sfogliarli e vedere i propri scaffali pieni di fumetti… Rovina anche per il mercato con la pirateria che aumenterebbe probabilmente… Mah…però penso che le case editrici giapponesi sappiano questo e eventuali pro o contro e sappiano le migliori strategie per affrontare crisi (beh ovvio…si spera XD)…
Sul fatto di leggere le scans…molti lo fanno…purtroppo…ma il piacere di avere il volumetto in mano è tutt’altra cosa che leggere sul monitor… Però penso che come avevo sentito per i CD musicali, che chi più scarica illegalmente e anche colui che più acquista legalmente nei negozi o ovunque sia, avvenga più o meno lo stesso per i fumetti…
In generale viva collezionare e spendere soldi a volontà per i fumetti XD
[QUOTE-START]Drakul_Mihawk @ 03/02/2010 – 19:31 – Vero… Però a primo acuto in Italia con la…[QUOTE-END]Drakul_Mihawk
quoto in pieno
meglio il fumetto da sfogliare e collezionare , che sullo schermo…….
Sono pienamente daccordo con Inuchan e Drakul…ma poi vuoi mettere il piacere che si prova a leggere il manga e tenerlo tra le mani…riporlo nella libreria ed ammirarlo sapendo che puoi riprenderlo tt le volte che vuoi…piuttosto che accendere il computer ed aspettare mezz’ora che si carichi per poi leggerlo digitalmente con il mouse…ma via…FORZA MANGA,TENETE DURO!!!! ^^
Figa ma abbiamo gli Ipad, che diavolo ce ne frega di tenere degli ingombranti volumi BN con qualità d’edizione scandalose?!
ci siamo accorti degli aumenti dei manga… nn mi sono mai lamentato xke se pubblicassi un manga e ci metto 2 mesi e piu x disegnarlo vederlo a poco prezzo mi darebbe fastidio xD
bah nn sapete quanti bastardi a volte anche su gruppi di faceBook pubblicano qualche spoiler senza dire nulla e mi rovinano tutto!
ho internet da un annetto e fino a prima ero più felice xkè li attendevo con piu ansia, ultimamente qua e là invece trovo qualcuno che pubblica o dice qualcosa che nn deve xD
cmq si molto meglio cartacei! anche xke ogni tanto li rileggo o li metto accanto a me x disegnare… e al computer è un altra cosa.
penso di apprezzare di piu i disegni sulla carta e mi stimolano, anche la soddisfazione di avere un mobile coi volumi e nn una ridicola cartella sul desktop!
Cavolo la crisi c’ è davvero in ogni settore….
Nessuno risparmiato….
I manga in prima persona ne soffrono, forse perché non sono rivolte ad un pubblico eccessivamente ampio, anche perché molti adolescenti preferiscono leggere libri piuttosto che manga e ragazzi di 20-30 anni se leggono qualcosa quasi sempre leggono fumetti marvel o meglio comics….
Per questo i manga possono interessare GENERALMENTE ad un pubblico compreso tra i 10 e i 30 anni….
poi ci sono persone di questa fascia che leggono libri o comics e pensano che i manga siano i soliti fumetti di quei cartoni demenziali trasmessi in tv….. putroppo molti si avvicinano grazie agli anime e molto spesso le persone che non hanno mai letto un manga e sono di fasce di età superiori ai 20 anni pensano che un manga sia un fumetto con storielle per bambini, ma non sanno che ci sono letture EMOZIONANTI PER TUTTE LE ETA’… si prenda ad esempio i seinen…. io gli adoro per il forte sentimento che trasmettono e sono molto più coninvolgenti di un film e allo stesso tempo sono un ROMANZO ILLUSTRATO dove ti godi sia la lettura che il fantastico tratto dell’ autore…..
LA CRISI E’ DOVUTA NON SOLO ALLA SOFFERENZA IN CAMPO ECONOMICO DELLE PERSONE, ma anche a tutte quelle persone che definiscono i fumetti dei semplici giornalini con dei disegnini per bambini…..
SECONDO ME LA CRISI NASCE DALL’ IMMATURITA’ DELLE PERSONE che non provano nemmeno ad avvicinarsi a questo fantastico campo e pensano che sia roba per bambini!!
PCinformaticaPC
personalmente preferisco i manga cartacei, mi piace tenerli in mano e poterli collezionare, non leggerli sul computer. A parer mio non sarebbe una buona cosa se i manga cominciassero a girare sui cellulari o altri apparecchi tecnologici…
Con ste crisi che ci sono in giro dovevano finire anche nel settore manga? XD
Ma no, dai, giuro che non ho letto tutto, ma se un motivo sono le scan è semplicemente perchè c’è gente che si preoccupa di più della traduzione e dell’occhio(anche l’occhio vuole la sua parte U.U), piuttosto che farlo per lavoro e anche se scrivi Renji o quello che era al posto si Sanji(ogni fatto è puramente casuale) ti pagano comunque…
Comunque devo dire che anch’io seguo le scan, ma sapete di che cosa? Tutor Hitman Reborn, che sarà bloccato da un anno, e poi si lamentano.
*pensa* Che strano, è la prima che mi arrabbio per scrivere un messaggio XD
Caro Dark_Emperor, io penso che la maggior parte della gente la pensi come me,poi ognuno ha le proprie idee…cmq primo,gli i-pad costano troppo e non sn poi tanto diversi dai computer;secondo,non è necessario riempire la libreria piena di ‘ingombranti volumetti’…le serie che si è interessati di più(anche se sn tante) si comprano,le altre che magari incuriosiscono si possono sempre leggere sul web XD
Castellazzi ha detto una cosa diversa ha detto che ci sono case editrici che vivono non di vendite reali ma di copie che gli ordina PAN…
io una soluzione ce l’avrei:
che chiudano tutte le case editrici, lasciando in vita solo star comics e al massimo j-pop le quali pubblicherebbero i manga delle case editrici morte. avendo loro l’esclusiva di tutto non ci sarebbe questa gara a chi pubblica più titoli! xD inoltre avremmo serietà e qualità ! xD
seriamente parlando, spero che non chiuda la planeta deagostini!! seguo 3 dei suoi titoli, poi mi ritroverei appeso!
RISOLLEVIAMOCI !
Ciao a tutti, vorrei sollevare una questione che mi riguarda personalmente.
Come tutti voi adoro il Giappone e tutto(o quasi) ciò che ne deriva.
Parlando di Manga, vorrei far notare(crisi a parte) che la qualità degli albi nel nostro Paese è veramente pessima.
In special modo la Star Comics mi ha deluso veramente un sacco, prima seguivo 6-7 serie della Star, adesso una sola.
Tra errori grammaticali, ad esempio Detective Conan in cui si trovano 2-3 errori per volume a volte; Pagine sballate, Baloon invertiti etc. ti fanno passare la voglia di spendere quasi 4,00 euro per un volume.
In più, parlando di Planet Manga, il famoso caso di Slam Dunk Deluxe, versione fighissima, che dopo 10 numeri da 7,50€ l’uno viene interrotta, e i 75€ che ho speso per 3KG di carta che fine hanno fatto?… Buciati!
Questa serie di fatti mi hanno illuminato, ormai ho perso fiducia in queste due case, mi limiterò a continuare un paio di serie e il resto le dropperò. Per adesso trovo più qualità in J-POP, Dynit e Flashbook.
Vorrei sapere le vostre considerazioni su quello che ho scritto, e magari sapere se anche voi siete stati delusi da queste due case produttrici!!
Saluti a Tutti
Shika
in effetti ci sono troppi titoli e meno qualità
basta guardare le semplici edicole che strabordano di volumi.
Da un lato il lettore vuole essere circondato da vari titoli tra cui scegliere dall’altro cerca “il titolo” che lo soddisfi maggiormente.
La crisi di questo settore è inevitabile se tutti gli editori pensano solo a se stessi; è vero siamo in un periodo di crisi e i soldi scarseggiano, ma cercare di affrontaare la situazione insieme sarebbe più conveniente a tutti gli editori, da i più piccoli ai più grandi.
Anche io prefarisco la carta, però c’è anche da dire che alcuni manga sono veramente carucci!!! Diciamo che come in ogni cosa sene approfittano sul prezzo, ma poi si lamentano se nessuno compra!!!!!!
[QUOTE-START]Nobuharu @ 05/02/2010 – 14:14 – io una soluzione ce l’avrei: che chiudano tutte…[QUOTE-END]Jpop secondo castellazzi non vende nulla…
se non ci fosse la planet manga… la crisi forse ci sarebbe di meno… loro che prendono sempre i titoli migliori però fanno delle edizioni di merda con prezzo elevato… se starcomics jpop dynit flashbook oppure GP pubblicasero titoli come naruto bleach fullmetal alchemist death note a tanti altri titoli di qualità tanissimi appasionati di manga l’avrebbero comprato.. io infatti non prendo niente di planet manga perche so gia che sprecherei solo soldi comprando un manga che costa tanto con edizione di merda… preferisco seguire su internet piu tosto che comprare un manga della planet… i miei manga infatti sono solo star jpop e anche altri case editrice ma mai comprero della planet manga.
[QUOTE-START]heroxer @ 06/02/2010 – 13:59 – se non ci fosse la planet manga… la crisi forse…[QUOTE-END]Oddio, non puoi essere serio. 😐
Le scan su internet la fanno da padrona,fanno comodo a parecchi e abbattono le vendite…però sfogliare il manga pagina per pagina e ripassare le immagini per vederne i particolari non ha eguali!
la crisi si sente in ogni settore e fa paura davvero,pero’ non riesco a capire perchè alcuni si tuffano con questa crisi,mi spiego meglio;prendete la Gp Manga fantastici manga che io seguo,ma a me sinceramente non verebbe mai in mente di aprirla una casa editrice con sta crisi eppure ci sono tanti nuovi fumetti ogni 5/6 mesi da tutte le case editrici nono capisco.
In ultimo,visto che c’è crisi è i prezzi sono sempre gli stessi alcune edizioni vanno perfino a costare 6 euro e qualcosa ma perchè non li abbassano sti prezzi?la Gp manga forse ha dato vantaggio a questo con alcuni volumi si intente,volumoni a poco prezzo.
Riguardo alle scan,io preferisco i fumetti in carta,è fastidioso leggere tante pagine col pc almeno che fanno una specie di tavoletta che se non erro a breve uscira della apple mi sembra e costa pure poco,li ci farei un pensierino.
Salve a tutti,
Io onestamente sono d’accordo con quanto scritto da Cristian Posocco di Flashbook. Il futuro non si può fermare solo perchè non piace, e la soluzione di poter scaricare (a costo minore rispetto al cartaceo,spero) fumetti e cosi farli conoscere a un vasto pubblico e stampare poi solo i titoli più richiesti, magari in volumi un po’ più prestigiosi, (quantomeno che non si rovinino appena li tocchi).
Questo secondo me permetterebbe alle case editrici di presentare ancora più titoli, anche di nicchia (titoli per Girelloni, come scritto in un intervista, e molto altro), magari pubblicare anche quei titoli che sono poco venduti ma che avrebbero i costi cosi molto ridotti e perchè no magari nei volumi scaricabili le case editrici inseriranno anche le pagine a colori fatte dagli autori, quando ci sono.
Mi scuso se non sono stata molto chiara.
e chi lo sapeva che ci fosse la crisi dei manga… sigh…che tristezza… manga vi salverò io… vi acoglierò in casa mia e vi leggerò tutti e finalmente sarete felici… sigh… aiutiamo i manga…
[QUOTE-START]Eleonorina-Chan @ 04/02/2010 – 19:55 – Caro Dark_Emperor, io penso che la maggior parte…[QUOTE-END]cara Eleonora-Chan… concordo sul leggere i manga sul web ma non sempre è così facile…non è perniente pratico…e a volte sono solo demo e devi pagare x leggere… allora io preferisco andare alle fumetterie e pagare per leggermi un manga in santa pace…poi esistono pure le card per i soci e quindi…esistono anche gli sconti e questo non è poco…di sicuro i manga costano troppo e quando si va alle fiere ti ritrovi a pagare un manga 20 euro… metre al negozio costa 5 o 6 euro… anche se tutto può sembrare negativo… infondo c’è del positivo…. e poi… dimmi… non sei felice quando vedi gli scaffali pieni di collezioni… se rispondi di non…non ci credo perchè allora non ami così tanto i manga… ( io quando apro la porta della mia stanza dedicata al Giappone, il cuore mi si riempie di gioia perchè so che un giorno da qualche parte nel mondo negli scaffaletti delle persone ci saranno pure i miei manga