Negima! Magister Negi Magi

Negi Springfield dopo aver conseguito a soli dieci anni il diploma da mago viene inviato per il suo perfezionamento in Giappone (dal Galles), dove dovrà insegnare come madrelingua l’inglese presso la scuola femminile Mahora.

L’inizio non è dei migliori: tutte le sue studentesse sono più grandi di lui e guadagnarsi il rispetto non sarà facile… anche perché alcune di loro sembrano soffrire del complesso da shotacon (quando una ragazza matura prova attrazione per quelli più piccoli NDA)!

In particolare una di queste, di nome Asuna, sin da subito si accorge che, anche in una situazione paradossale come quella in atto, in Negi c’è qualcosa di strano. Quando per salvare una ragazza caduta da una scalinata Negi è costretto a ricorrere alla magia, i suoi poteri che avrebbe dovuto tenere celati altrimenti avrebbe rischiato il fallimento del suo apprendistato, vengono scoperti proprio da Asuna.

L’unica soluzione per il mago è cancellarle la memoria ma, tanto per non smentire la sua fama di pasticcione, sbaglia e anziché i ricordi le cancella i vestiti!

Per perdonarlo Asuna pretende che Negi la aiuti a risolvere i suoi problemi di cuore, il suo amore non corrisposto per un altro membro, adulto, del corpo docente.

Così iniziano le loro avventure / disavventure che vedono la ragazza decisa ad aiutare il giovane mago nel suo percorso di formazione… solo che per Asuna aiutare significa rendere la sua vita quanto più terribile possibile così da abituarlo alle difficoltà della vita!

In pieno stile Akamatsu anche Negima come le sue opere precedenti ha innumerevoli spunti comici romantici che ruotano in un circo che ha nello stile Ecchi e Harem le sue colonne portanti: tradotto si intende un protagonista maschile circondato da belle ragazze che in un modo o nell’altro provano simpatia nei suoi confronti e che con queste finisce ripetutamente in situazioni ambigue che scatenano l’ira di gelosia delle altre.

Ora questa è la firma del mangaka in questione ma non sono i soli spunti tematici di Negima, che proprio nel suo inserire elementi diversi, più avventurosi, e situazioni che vanno al di là della commedia degli equivoci si differenzia notevolmente da, ad esempio, Love Hina.

Passati i primi capitoli di presentazione delle vicende e dei personaggi, la storia prende corpo vertendo sull’avventura e sulla magia, pur mantenendo gli elementi comici, che la portano ad avvicinarsi ai manga d’azione più famosi delle riviste shonen, riuscendo a variare le proprie tematiche in maniera convincente.

Il disegno è senza dubbio uno dei punti di forza di questo manga. Fanservice e Moe magistralmente spruzzati su uno stile moderno e perfettamente concorde con il profilo della trama.

Se amate il genere questo è senza dubbio un must have.