Chimari Ichinose è disposta a tutto pur di salvare la madre che sta per morire… è disposta persino a partire per un viaggio a ritroso nel tempo, nel passato, per trovare il modo di guarirla ricombinando i suoi geni prima che la malattia si manifesti.
Nell’anno 0024 del nuovo calendario legale internazionale infatti, la nostra protagonista è costretta a vivere da sola poiché anche suo padre è assente e sempre in viaggio per lavoro, tanto che non ha mai fatto visita, ne è mai stato vicino a sua moglie. Per questo Chimari lo odia profondamente.
Nel presente, secondo l’ambientazione della storia, anno 0007, vive Hiroki Ichinose un ragazzo di diciassette anni, il classico eterno indeciso. Un giorno subisce il tentativo di fermo da parte di Agenti della Pubblica Sicurezza, senza un apparente motivo: durante il tentativo di sfuggirgli gli piomba letteralmente addosso una ragazza apparsa dal nulla, Chimari.
Senza che sappia il perché, sente la necessità di doverla conoscere e aiutare. Così scopre che la ragazza è in realtà sua figlia arrivata dal futuro per assolvere alla sua missione. Volente o nolente, mosso dall’istinto, Hiroki decide di accompagnarla alla ricerca della madre nonostante gli indizi siano minimi.
In realtà la ragazza era convinta di trovarla direttamente da suo padre, senza aver minimamente immaginato che in quel anno lui ancora non l’avesse conosciuta. L’unico indizio a sua disposizione è il nome, Ai, poiché Chimari non ha ricordi, se non di quando era bambina.
Come se non bastasse la ricerca sarà costantemente resa difficoltosa dai numeri tentativi degli Agenti della Pubblica Sicurezza di arrestarli poiché la ragazza, oltre ad aver violato le leggi internazionali (viaggiare nel tempo è infatti vietato) e dopo aver affettato il “time jump”, si è fusa con il mezzo meccanico che l’ha trasportata e ha ricevuto la possibilità di trasformarsi in potenti armi distruttive.
Dopo 3X3 Occhi, Yuzo Takada si cimenta in una storia che pur mantenendo il classico canone del ragazzo che aiuta una ragazza a lui legata nella sua missione, ha una cornice meno fantasy e più sci-fi, con razze dolls che si trasformano in armi che tanto ricordano Chiise di SaiKano; il tutto con un approccio generalmente comico/romantico.
Infatti in Little Jumper sono pressoché assenti gli elementi di forte drammaticità che caratterizzavano 3X3 Occhi, sostituiti da situazioni ambigue, personaggi che s’imbarazzano e spunti da commedia classica del genere shonen.
Il design è moderno e molto più arrotondato rispetto alle altre opere di Takada, probabilmente per accordarsi alla frizzantezza del titolo.
Lo sviluppo dei personaggi non è molto profondo, le loro introspezioni si possono riassumere ai problemi che sorgono in un rapporto padre-figlia che si trovano ad avere la stessa età e che sembrano pure piacersi…
Little Jumper è un manga d’azione, con elementi fan-service tipici di uno shonen romantico, risultando piacevole alla lettura. Non aspettatevi spunti psicologici o drama, ma certamente vi farà passare del tempo divertendovi.
Adoro i manga di Yuzo Takada! ^^
Mi sembra molto kawaii dalla recensione! Credo proprio ke mi piacerà. Qualcuno sa se c’è l’anime?^-^