Autoconclusivo

Autoconclusivo

Eccomi cn la prima FF su Inuyasha!!!! ^^
Lo so assurdo cn il nick k porto… ‹‹ cmq nn sapendo k altro scrivere ve la posto subito!

Quand’ero piccolo spesso mi sn chiesto perché.

Nn un perchè preciso…ma tanti.

Mi chiedevo perchè tutti mi sfuggissero.

Perché le persone mi deridevano.

Perché mi chiamassero mezzo-demone e cosa voleva dire?

Mi chiedevo perchè anche mia madre veniva scansata…Era forse per colpa mia?

Ma io cosa avevo fatto di tanto brutto?

Doveva essere qualcosa di terribile ma io nn capivo proprio cosa potesse essere.

Allora comincia a fare attenzione a cosa facevo e alle reazioni delle persone ma mi accorgevo k nn era importante cosa facevo…quello k contava era k ero io a farlo.

Perché?

Perché se un bambino raccoglieva una mela da terra e la riportava a ki l’aveva persa veniva elogiato mentre se lo facevo io la mela nn la toccavano neanche?

Perché quando i bambini giocavano alla palla corda e chiedevo di unirmi a loro mi guardavano cn disprezzo?

Cos’avevo io di diverso da loro?

Cercavo di capire ma nn ci riuscivo.

Allora un giorno andai al fiume vicino al villaggio osservai il mio riflesso…ma nn ci trovai nulla di spaventoso.

Cosa poteva esserci di spaventoso in un bambino?

Mi si avvicinò un altro bambino k doveva prendere l’acqua e sebbene stesse attento a nn avvicinarmisi, io lo osservai attentamente x capire cosa c’era d tnt sbagliato in me.

Poi capii…e tutti i pezzi si unirono a formare un puzzle…

I bambini nn avevano i capelli bianchi.

I bambini nn avevano gli occhi gialli.

I bambini nn avevano artigli e canini affilati.

I bambini nn erano in grado di saltare giù da un albero alto 20 metri senza neanche un graffio, loro nn potevano neanche arrivarci su un albero di 20 metri!!

Il giorno dopo gli adulti mi presero ancora in giro e mi chiamarono ancora mezzo-demone…corsi da mia madre e le chiesi cosa mai volesse dire e lei…lei pianse…fu la prima volta che la vidi piangere a la cosa k mi fece più male, nn era il fatto d nn sapere il perché piangesse…ma il terribile dubbio k le lacrime che versava erano causa mia.

Mi spiegò k un mezzo-demone nn è nulla di male.

Mi disse k io ero un mezzo-demone ovvero una creatura nata dall’unione di un demone e di un umano.

-Sono sbagliato?-le chiesi

– No amore mio, no certo k nn sei sbagliato…cosa te lo ha fatto credere?

Le dissi le scoperte fatte al fiume, le mie diversità e dissi k erano la mia e la sua condanna.

Lei mi strinse forte e mi disse:

-Inuyasha nn pensare mai più una cosa del genere. I tuoi capelli color dell’argento e i tuoi occhi color dell’oro, sn un tesoro prezioso, ricordatelo. Sn gli stessi k aveva tuo padre e nn ascoltare quello k la gente dice sui demoni. Nn sn tutti orribili bestie senza cuore. Tuo padre era un nobile demone, rispettoso, coraggioso, forte e dv ammettere anche terribilmente testardo e orgoglioso…in qst gli sei uguale- rise, mio dio com’era bella quando rideva.

– E i miei artigli? E tutto il resto?- chiesi ancora

– Quelli sono e saranno la tua salvezza tesoro mio. Quello in cui viviamo è un mondo duro, crudele e senza pietà. Quelli saranno la tua protezione. – vedendo tuttavia che nn ero ancora convinto continuò- Ora ascoltami bene Inuyasha perchè è molto importante.

Annuii.

– Nn devi e nn dovrai mai vergognarti di quello che sei. Cammina in qst modo a testa alta e sii fiero di te stesso poiché sei figlio del grande demone maggiore Inu no Taisho, signore delle terre dell’ovest e di una principessa. Qnt altri in qst mondo, demoni o umani, possono vantare una tale discendenza? Dovrai essere forte perchè purtroppo io nn potrò proteggerti per sempre e qnd nn ci sarò più voglio k tu viva la tua vita serenamente, come lo voglio tutt’ora. Porta cn orgoglio il tuo nome, poiché è il nome che tuo padre scelse per te. Soffrirai lo so, è inevitabile, tutti soffrono ma tu soffrirai più degli altri in quanto la tua natura spaventa le persone e i demoni nn ti ritengono al loro livello. Ignorando però che i mezzo-demoni sn le creature perfette, poiché hanno in loro la spiritualità e la forza dei sentimenti degli umani unita alla forza e alla resistenza dei demoni. Amerai e sarai amato e qnd questo avverrà nn avere paura d un rifiuto voltandogli le spalle, bensì accoglilo cn un sorriso perchè l’amore, figlio mio, è la cosa più bella di questo mondo…senza di lui tu nn saresti nato e io sarei stata data in sposa a un certo Takemaru Setsuna, inoltre avrei avuto l’onore di stare al fianco di tuo padre. Capito ora?-concluse cn un sorriso.

Io le dissi di si e nei giorni successivi continuavo a ripetermi le sue parole fissandomele bene a mente.

Poi un giorno, sempre al fiume, sembrò k le previsioni si avverassero.

Era un po’ di tempo k vedevo cm un ombra aggirarsi per il villaggio e osservarmi, così anche quel giorno al fiume la vidi e le dissi di uscire allo scoperto e di farsi vedere. Ma nn accadde nulla.

Allora tornai a guardare il mio riflesso e mi guardai le orecchie, le toccai…ed ero talmente assorto nei miei pensieri k mi prese letteralmente un colpo quando sentii una vocina alle mie spalle.

-Scusa?

Mi girai a guardarla stupito. Una bambina cn un grazioso kimono blu cn dei fiocchi di neve mi stava fissando e cosa ancora più incredibile, mi aveva parlato.

– Hei sto parlando cn te!- rise

– Si?-domandai ancora perplesso

– Perché te ne stai qui tutto solo?

– Perché mi va- “ecco bravo Inuyasha fai tutto il contrario di quello k ti ha detto la mamma”pensai, qnd aggiunsi in tono più cordiale- e tu come mai sei qui?

Sembrò sollevata del fatto k il mio tono fosse cambiato ed era a dir poco entusiasta del fatto ke le avessi parlato.

– Perché mi piaci!- mi disse arrossendo; io dal canto mio rimasi senza parole- Vorrei diventare tua amica se x te va bene!

-Ma perchè proprio amica mia?- le chiesi

– Perché c’è qualcosa di sbagliato?- chiese cn aria ingenua

– X me no, ma sn un mezzo-demone…la cosa nn ti crea problemi?

– E perchè dovrebbe? Che c’è di male? Nn sei forse un bambino come me?- chiese stupita

– Nn c’è niente di male!! Ma gli abitanti del villaggio mi trattano cn indifferenza…la cosa potrebbe causarti problemi…

– Ma no!! La mamma è tanto buona sai? Conosce tua mamma, è una sua amica e anche il papà spesso l’aiuta. La mamma dice che sei proprio un bel bambino e k qnd crescerai diventerai ancora + bello!!- disse sognante, io la guardavo sempre più sbalordito.- Come ti chiami?

– Inuyasha e tu?

– Yukino^^. Qnt anni hai?

– 8

– Io 7!

Da quel giorno passammo ogni pomeriggio insieme ma poi suo padre morì e la madre si dovette trasferire.

Fu proprio in quel periodo k incontrai per la prima volta mio fratello Sesshomaru.

Mia madre me ne aveva parlato spesso, usando le più belle parole del mondo. Tuttavia la mia prima impressione nn fu delle migliori e l’unica cosa che riuscii a pensare dopo k se ne andò fu: SERPE.

Ero nella foresta k saltavo di ramo in ramo, mi piaceva e mi piace tutt’ora farlo. Adoro la velocità e il vento k mi accarezza…a quel tempo mi sembrava cm se sferzandomi il viso cancellasse anche i miei problemi.

Saltavo veloce, senza esitazione ma misi un piede in fallo e persi l’equilibrio, durante la caduta lo recuperai quindi riuscii ad atterrare in piedi e sentii un odore particolare, mi piaceva era confortante…come se lo conoscessi da una vita e come se non bastasse la sessa identica sensazioni di quando percepivo quella presenza seguirmi e osservarmi. Avevo davanti l’ombra che tanto mi incuriosiva.

Quando alzai lo sguardo lo vidi davanti a me fiero cm non mai, aveva i miei stessi capelli e i miei stessi occhi, anche lui aveva artigli e canini affilati…ma non le orecchie…la mamma mi aveva spiegato perchè le avevo così e qnd ne dedussi che quello k avevo davanti era un demone completo.

-Chi sei? – chiesi gentilmente

– …

– Hai un buon profumo sai?- chiesi ansioso di sapere qualcosa di più sul demone k avevo davanti e k mi faceva sentire bene, a casa cm mi sentivo solo con mia madre., ma lui nn mi rispose ancora una volta.

– Ti senti poco bene?- domandai pensando k fosse quello il motivo per il quale nn parlasse, però imperterrito, visto k nn aveva risposto di nuovo, insistetti- Cm ti chiami?

-Sesshomaru- breve, conciso…ma mi aveva risposto e la sua voce mi piaceva.

– Piacere-risposi felice- io mi chiamo Inuyasha! Sai che hai un bel nome? Anche mio fratello si chiama così, lo sapevi?-chiesi sorridendogli

– Lo avevo sentito dire…- ci rimasi un po’ male perchè nn sapevo cm potesse saperlo poi però mi venne un idea e decisi subito d verificare- cm si chiama la tua mamma?

– Nn me lo ricordo. È morta qnd sn nato.

-E tuo padre?- eccoci al punto

– Inu no Taisho- persi un battito, mi ero fatto l’idea che potesse essere lui…ma nn credevo potesse essere vero!

– Anche il mio si chiamava così…-dissi un po’ cn meno entusiasmo, mi stavo scervellando per capire cm andare sul discorso senza essere maleducati…ma il problema fu presto risolto. Ci pensò lui.

-Siamo fratelli…anzi fratellastri- disse gelido cm il ghiaccio calcando sull’ultima parola

– La mamma mi ha parlato del papà e anche di te…volevo conoscerti sai?

– A si?

– Si…la mamma dice k somigli a papà e io nn avendolo mai visto ero curioso e poi volevo conoscere da tnt mio fratello -sorrisi, ero davvero felice di averlo visto. Pensai k sarebbe rimasto cn me e mi avrebbe voluto bene…ma le mie speranze furono spazzate via e distrutte come un petalo di ciliegio portato via cn forza da un uragano.

– Nn vedo cosa c sia da sorridere. Mio padre è morto a causa tua. Lui meritava di vivere e nn tu. Un misero e insulso mezzo-demone senza alcuna importanza. A k scopo vivi!? Nessuno ti accetta. Tutti ti scansano. Gli umani troppo stupidi e idioti dietro la loro paura e i demoni troppo superiori anche solo per riconoscere una nullità cm te. Volevo vedere cn i miei occhi la tua faccia e rendermi conto di quale fratello mi fosse toccato…ma ora k ti ho visto…posso dire di essere stato fin troppo ottimista…

– Perché mi dici tutte qst cose?- chiesi disperato. Lo avevo visto cm un raggio di luna nell’oscurità più profonde della notte e ora invece, la solitudine che mi cresceva dentro da qnd Yukino era partita si stava impadronendo di me cn una velocità e facilità k mai avrei pensato.

Proprio in quel momento dei ragazzi più di me, k si divertivano a prendermi in giro e a tirarmi le cose, iniziarono a deridermi proprio davanti a lui e io ero talmente shokkato da quello k mi aveva detto Sesshomaru k nn solo nn li degnai di uno sguardo facendoli irritare ancora di più, ma nn mi accorsi delle pietre k mi lanciarono se nn prima k una mi avesse colpito la schiena cn una tale forza da farmi sbilanciare in avanti, facendomi finire tra le braccia di sesshomaru che istintivamente mi aveva afferrato, stupendo sia me k lui.

Visto k i ragazzi nn smettevano di lanciare pietre, credendo k mio fratello fosse umano, nn notando le orecchie a punta, io ancora in quella posizione, mi aggrappai a lui cn tutte le mie forze stringendogli la vita e chiudendo gli occhi, dopo averlo guardato cn aria terrorizzata; ora che ci penso devo averlo sorpreso parecchio…

Poi nn so bene cosa accadde di preciso ma sentii un gran vento alzarli e una grande aura demoniaca venire de Sesshomaru, k dopo qlk secondo mi staccò bruscamente da se e anche se per poco, cadendo a terra per lo sbilanciamento, notai i suoi occhi rossi e prima di andarsene, mi guardò sprezzante e disse-Cm pensavo nn mi ero sbagliato. Tu nn meriti di vivere ne tanto meno meriti di essere figlio di mio padre e di avere il suo sangue nelle vene.- E detto qst se ne andò.

Io nn capivo, in quel momento. In quel preciso istante in cui mi aveva afferrato e qnd mi gli ero stretto contro, sono scuro di aver sentito il suo braccio sinistro sulla mia schiena come in una tenera stretta per rassicurarmi e poi invece così, di punto in bianco mi butta a terra e se na va dicendo delle cose orribili.

Poi tutto avvenne troppo in fretta.

L’episodio del bosco fece presto il giro del villaggio, i ragazzi avevano detto k li avevo attaccato aiutati da un demone mio amico senza motivo. Così tutto il villaggio marciò contro di noi, contro me e la mamma.

Lei cercò di difendermi, cercò di farli ragionare ma tutto ciò k ottenne fu uno schiaffo in pieno viso e io in quel momento nn so cosa sia scattato in me, ma nn potevo accettare che qualcuno mettesse le mani addosso a mia madre, quindi scattai verso l’uomo dandogli un potente pugno k lo fece volare x diversi metri…o almeno io credevo fosse un pugno, invece istintivamente avevo usato gli artigli, graffiandogli il petto. Tutti erano ammutoliti e stupefatti, io per primo. Nn credevo k a quello k avevo fatto.

Poi mentre gli uomini e le donne del villaggio aiutavano l’uomo a riprendersi, la mamma mi riportò nella capanna e il giorno dopo mi portò nel bosco per raccogliere funghi. Ci fermammo abbastanza lontani dal villaggio, mi si inginocchiò davanti e mi disse le sue ultime parole. Parole k nn avrei mai e poi mai dimenticato:

– Inuyasha ascoltami bene piccolo mio. Sn fiera di quello k sei diventato. Forte, coraggioso e sn sicura k nn hai attaccato tu quei ragazzi nel bosco. Ma nn possiamo tornare al villaggio. Nn insieme.- ricordo perfettamente ke piangeva e tremava mentre mi abbracciava stretto a se- Tu dv scappare lontano e nn voltarti mai indietro capito? Se torni al villaggio ti faranno del male e io nn voglio k ti accada niente. Sei il mio tesoro più prezioso e per qnt mi dispiaccia e mi si spezzi il cuore nel lasciarti così piccolo e proprio qnd hai più bisogno di me(avevo 9 anni), nn possiamo fare altrimenti. Tornerò al villaggio e dirò k sei scappato. Ma tu, figlio mio, nn dovrai tornare per nessuna ragione chiaro?

Ricorda quello k ti ho detto quella volta. Sii fiero di quello k sei, cammina a testa alta e nn vergognarti di te stesso. Sii coraggioso, leale e forte soprattutto qnd ti sentirai solo e perso. Nn permettere alla solitudine, al rancore di prendere il sopravvento. Vivi serenamente…è tutto quello k mi auguro per te!- mi diede un bacio e sparì correndo nella boscaglia.

Io nn ebbi né il tempo né la forza di dirle niente. Sapevo qnt le era costata quella decisione. Mi ripeteva sempre k se ci fossimo separati sarebbe stato perchè nn c’erano altre soluzioni. E qst volta era così. Se fossi tornato al villaggio probabilmente mi avrebbero linciato e avrei messo nei guai la mamma un altra volta.

Così nn potei fare altro k girarmi, voltare le spalle a quello k era il mio mondo e avventurami per una strada che nn conoscevo e che mi spaventava.

E ora eccomi qui…ne ho passate tnt…ma ora ho di nuovo una famiglia. Sango, Miroku, Kirara, Shippo e la mia Kagome. Sento di nuovo di avere una casa. Qualcosa per cui vale la pena combattere e rischiare la vita.

Tuttavia nn ho ancora smesso di chiedermi il perché di tutto quello k è successo…anzi si sn aggiunti…cn la storia di Kikyo e Naraku sn raddoppiati!

E in oltre, nonostante sia passato molto, davvero tanto tempo e nonostante ci siamo scontrati spesso, abbiamo combattuto cercando di ucciderci a vicenda, io continuo a sperare in quella lieve e rassicurante stretta dietro la schiena che un giorno mio fratello mi accetti del tutto…in fondo il fatto stesso che combatte contro di me, reagisce e mi parla conferma che riconosce la mia esistenza, qnd c’è anche la possibilità k in futuro mi accetti del tutto. No? Mah ki lo sa? In ogni caso io continuo a sperare, nn si dice forse chee la speranza è l’ultima a morire?

Nel frattempo mi godo la mia nuova famiglia e spesso mi ritrovo a pensare:”Mamma avevi ragione, Amare ed essere amati. Nn c’è niente di più bello al mondo…guardali e proteggili perchè è solo grazie a loro se la solitudine, la tristezza, il rimorso e la rabbia nn mi hanno sopraffatto…guardali perchè cn loro tuo figlio è tornato a vivere.”

Ok, ok….l’ho scritta poko fa qnd nn so assolutamente cm possa esse venuta fuori… e scusate gli errori..mi andava d scrivere qualkosa e visto k nn ho mai scritto su Inuyasha nonostante il nick mi sn detta..Xkè nn provare? E allora eccola qui! Ora speriamo k sia almeno decente!!^^